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Al Capo del DAP sui concorsi interni per il personale di Polizia Penitenziaria
 

Coordinamento Nazionale Polizia
Penitenziaria

Prot. n. CS  02/2016

Roma, 13 gennaio 2016

Al Capo del Dipartimento A.P.

Pres. Santi Consolo

e, p.c. Al vice Capo del Dipartimento A.P.

Dot. Massimo De Pascalis

Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali

Dot.ssa Pierina Conte

R o m a

Oggetto:
concorsi interni per il personale di Polizia Penitenziaria.

Egregio Presidente,

durante la riunione al DAP del 25 marzo 2015, rispondendo ad una
serie di richieste fatte dalle organizzazioni sindacali, l’amministrazione
aveva assunto alcuni impegni.

Tra le richieste fatte dalla FP CGIL in quella sede, ci preme
ricordare l’avvio della procedura concorsuale della prova scritta del concorso
interno per 648 posti per la qualifica iniziale del ruolo degli ispettori,
ferma all’anno 2010.

Su questo tema l’amministrazione si era impegnata a procedere con
la prova scritta nel secondo semestre dell’anno 2015, ma ancora oggi non si ha
notizia della data in cui si intende svolgere la suddetta prova.

Con la presente la FP CGIL le chiede di mantenere gli impegni
assunti in quella sede rispetto al concorso interno per ispettori e di prendere
in seria considerazione anche la possibilità di emanare un concorso per
l’accesso al ruolo dei sovrintendenti, vista la carenza organica nel ruolo che
sta costringendo molti assistenti capo a svolgere mansioni superiori.

Si resta in attesa di un cortese celere riscontro.

  

 FP CGIL NAZIONALE
   Massimiliano Prestini

 
 
 

 
 

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accordo art. 76 Uneba (sanità integrativa)
 

Nel
pomeriggio di ieri, con la sottoscrizione anche dell’accordo sindacale, ai
sensi dell’art. 76 del vigente CCNL Uneba, si è chiusa tutta la partita
riguardante l’istituzione dell’assistenza sanitaria integrativa.

           
Infatti,
tale accordo, contrattualizzando l’accordo quadro sottoscritto il 21 dicembre
scorso, ed il nomenclatore piano sanitario (che già vi abbiamo inviato), fa sì
che tutte le strutture e gli enti che applicano il contratto Uneba, anche se
non aderenti all’associazione, debbano procedere con l’adesione al “Piano
Sanitario Uneba”, e con l’iscrizione di tutti i dipendenti a tempo
indeterminato e determinato, con contratto superiore a tre mesi.

           
Uneba
afferma di aver già inviato a tutte le proprie aderenti specifica mail, con
tutte le informazioni ed il materiale necessario per procedere con l’adesione
alla sanità integrativa.

           
E’
nostro compito, a questo punto, controllare che tutte le aziende che applicano
questo contratto ottemperino agli accordi sottoscritti.

            A
questo scopo, vi alleghiamo anche tutta la documentazione necessaria perché le
singole strutture possano aderire, e garantire ai propri dipendenti le
prestazioni sanitarie integrative.

           
Ovviamente,
la FP nazionale è a disposizione per tutte le iniziative di informazione dei
lavoratori che si volessero attivare nei vari territori.

          Roma, 13 gennaio 2016

                                                                       Denise
Amerini

                           
                                                          resp.
naz.le SSAEP FP CGIL

                                                                  

 
 
 

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Solidali con i giovani medici in formazione oggi in sciopero in Inghilterra

Roma 12 gennaio 2016

# JuniorDoctorStrike. La Fp Cgil Medici è solidale con gli
JuniorDoctors, i medici in formazione in Inghilterra, che oggi hanno
scioperato per la prima volta in 40 anni.

“Condividiamo la loro protesta contro i nuovi contratti” ha affermato Massimo
Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici” con più ore per meno
soldi.”
“La formazione dei giovani medici” ha continuato Cozza”  è cruciale
per il futuro della sanità in Inghilterra come in Italia, così come
il giusto orario per tutto il personale sanitario a garanzia della
qualità delle prestazioni per i cittadini”.

 

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Lettera ai vertici su nomine revisori dei Conti al MIUR
 

Roma, 
12 Gennaio 2016

 

AL MIUR

 

Al Capo Di Gabinetto

Dr. Alessandro Fusacchia

 

Al Capo Dipartimento per la
programmazione

e la gestione delle risorse umane,

finanziarie e strumentali

dr.ssa Sabrina Bono

 

Al Direttore Generale delle Risorse Umane

dr. Jacopo Greco

 

 

 

SEDE

Oggetto: Nomine revisori dei Conti al  MIUR

 

La scrivente O.S. continua a
ricevere segnalazioni riguardo alle attribuzioni degli incarichi di revisorato
che in questi giorni gli uffici preposti stanno notificando al personale che ha
presentato  domanda  mediante la apposita procedura on line.

Ancora una volta tali
segnalazioni hanno come comun denominatore la mancanza di chiarezza, se non di
trasparenza, nei criteri di assegnazione degli ambiti di revisorato.

 

A tale
riguardo si chiede pertanto una urgente informativa sui criteri
adottati per  l’attribuzione degli incarichi di revisore dei conti
(istituzioni scolastiche, AFAM) per il triennio 2016 – 2018.

 

Più volte abbiamo scritto, anche in considerazione
delle poco chiare regole con cui sono state fatte le nomine del precedente
triennio e dello scollamento esistente fra le nomine ex MPI e quelle ex MUR,
per sollecitare un tavolo di confronto che consentisse di individuare, prima
della predisposizione degli elenchi e la firma del decreto da parte del
Ministro, le modalità con cui sarebbero stati attribuiti gli incarichi.

 

L’obiettivo principale era quello di convenire per
tutto il personale e per tutti gli incarichi (quelli per le istituzioni
scolastiche e per  l’AFAM) su regole
certe e condivise per evitare comportamenti poco trasparenti e discriminatori,
anche nell’interesse della stessa Amministrazione.

 

Nei precedenti incontri il Capo Dipartimento per
la programmazione ci aveva illustrato una serie di criteri, contenuti in una
direttiva proposta agli Uffici di Diretta Collaborazione, che, pur non
modificando la normativa vigente in materia, consentivano, a nostro parere, un
trattamento del personale meno discrezionale e certamente più equo
nell’attribuzione degli incarichi.

 

Di tale documento predisposto da circa un anno non
c’è riscontro e risulta incomprensibilmente ferma presso  l’Ufficio di Gabinetto in  indirizzo.

 

Siamo consapevoli, anche se non lo condividiamo, del
fatto che in base alla suddetta normativa vigente il conferimento degli
incarichi in questione è un atto unilaterale dell’Amministrazione (fiduciario)
che non necessita di accordi con le Organizzazioni Sindacali.

 

Riteniamo, però a questo punto, di dover ribadire che il
MIUR in quanto pubblica amministrazione, è tenuta a garantire il rispetto dei
criteri di trasparenza e di imparzialità della azione amministrativa e la
discrezionalità non può e non deva assolutamente trasformarsi in arbitrio.

 

 
Chiediamo dunque
che vadano garantiti ed applicati in maniera trasparente e su tutto il
territorio nazionale criteri certi, uguali per tutti e soprattutto conosciuti.

 

A tal fine si sollecita l’incontro richiesto e, anche per
fugare qualsiasi dubbio sulla correttezza e trasparenza dell’operazione, si
chiede che in tale sede siano formalmente esplicitati i criteri utilizzati e
siano forniti alle Organizzazioni Sindacali gli elenchi delle nomine
predisposte.

 

Nell’attesa del necessario confronto si richiede intanto
che l’amministrazione accetti quantomeno gli scambi che in questi giorni stanno
proponendo i colleghi nominati al fine di consentire al personale di poter
accettare gli incarichi.

 

 

Distinti saluti 

 

 

                      
                                        FP
CGIL             
             

                 Claudio Meloni                  

 
 
 
 
 

Cgil Cisl Uil a Madia: pronti a tavolo contratti anche a Natale. La riforma si fa investendo sulle persone


Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa

Cgil Cisl Uil a Madia: pronti a tavolo contratti anche a Natale.
La riforma si fa investendo sulle persone

Roma,
17 dicembre 2015  

“Il tavolo sui contratti noi siamo pronti ad aprirlo
subito, anche a Natale”, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni
Torluccio e Nicola Turco – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
e Uil-Pa – rispondono così al ministro Marianna Madia intervenuta
questa mattina a Repubblica Tv. “Se il governo pensa davvero che i
lavoratori pubblici siano il motore della Pa, perché non ci convoca per
rinnovare i contratti? E perché si nasconde ancora dietro scuse
imbarazzanti per giustificare i 300 milioni stanziati dalla Stabilità,
quando lo stesso esecutivo continua a elargire mance elettorali a destra
e a manca al solo fine di puntellare il consenso? Apprezziamo il cambio
di atteggiamento del Governo sulla necessità di uscire dalla retorica
del dipendente pubblico fannullone, visto che  sino a ieri vi è stata
una campagna mediatica per affermarlo”.

“Davvero dobbiamo pensare
che i servizi al Paese si cambiano con venti nuovi decreti delegati?”,
attaccano i quattro sindacalisti. “Di norme e provvedimenti ormai
abbiamo perso il conto, ma di investimenti veri nelle persone, nel loro
sapere e nell’innovazione neanche l’ombra. E oltretutto, anni e anni di
riforme che si inseguono senza un progetto non fanno che aumentare il
caos: proprio oggi abbiamo scritto al ministro per trovare una soluzione
per i precari delle province e per le camere di commercio. E poi ci
sono le questioni delle Agenzie delle entrate, quelle dei ministeri, i
ritardi disastrosi sull’implementazione delle competenze in sanità, il
riordino delle amministrazioni locali”.

“Se vogliamo cambiare il
rapporto tra Stato e cittadini, ma soprattutto pensare a far crescere
il paese serve un piano straordinario per il lavoro pubblico e i
servizi. E si fa con i contratti”, proseguono i leader delle quattro
sigle. “Bene assumere, come da noi rivendicato, i vincitori di concorso,
ma a questi vanno aggiunti almeno 100 mila assunzioni di nuove
professioni. La mappatura delle professionalità è ferma a un sito web
che non funziona. Nella formazione siamo ancora a mezz’ora media annua
per lavoratore. L’innovazione di processo e di prodotto è lasciata a
qualche amministratore di buona volontà. E ci sono troppi dirigenti e
pochi giovani, troppe risorse sprecate e poche da investire nella
valorizzazione dei lavoratori”.

“Ecco perché non ci accontentiamo
delle dichiarazioni di principio”, concludono Dettori, Faverin,
Torluccio e Turco. “Il governo faccia una scelta seria rispetto alle
risorse: punti sulle persone e sui servizi per lo sviluppo. E ci
convochi subito, noi non andiamo in vacanza, come non andranno quei
lavoratori pubblici che anche a Natale e Capodanno saranno al loro posto
per servire il Paese”.

 

Sanità: Fp Cgil, Lorenzin trasferisce responsabilità a regioni ma non risorse


Comunicato Stampa di

Cecilia Taranto Segretaria Nazionale Fp Cgil
e Massimo Cozza Segretario Fp Cgil Medici

“Intanto sistema sanitario nazionale va a pezzi”

Roma, 16 dicembre 2015

“Il governo dice che vuole fare le assunzioni
di medici e di infermieri, ma poi chiede alle regioni di reperire le
risorse dopo anni di tagli e definanziamenti. Trasferisce le
responsabilità alle regioni ma non le risorse, mentre la sanità va a
pezzi”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Massimo
Cozza, replica alle parole della titolare del dicastero della Sanità,
Beatrice Lorenzin.

Il fondo sanitario, aggiunge il dirigente
sindacale, “superiore di un miliardo e trecento milioni, come afferma il
ministro, ha visto già una decurtazione di oltre tre miliardi rispetto
al fabbisogno previsto dal patto per la Salute, ed è lo stesso fondo dal
quale si dovrebbe attingere per garantire i nuovi livelli essenziali di
assistenza, i nuovi vaccini e il farmaco per l’epatite C”.

Per
la segretaria nazionale della Fp Cgil, Cecilia Taranto, “il governo si
impegni a finanziare per davvero la sanità pubblica, a partire dal
rinnovo del contratto: il solo strumento per riconoscere ai lavoratori
quanto gli spetta e ai cittadini migliori servizi. Servono inoltre nuove
e adeguate risorse per garantire il giusto orario di lavoro per medici,
infermieri e per gli operatori sanitari tutti, ovvero quelli
dimenticati dalla legge di stabilità. Così come servono soluzioni
strutturali al problema dell’occupazione: la verità dietro le nuove
assunzioni annunciate è che il governo sta anche creando nuove sacche di
precariato in sanità, dicendo alle regioni di assumere fin dal primo
gennaio nuovo personale con rapporti di lavoro flessibile”, conclude
Taranto.

 

Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità – Adeguamento del sistema SIPEC.

12.01.2016 – Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità – Adeguamento del sistema SIPEC.

 

 

Nuovo Direttore Centrale Risorse Umane – Convocazione.

19.01.2016 – Nuovo Direttore Centrale Risorse Umane – Convocazione incontro di saluto.

 

 

Proroga mobilità vigili non specialisti

12.01.2016 – 
A seguito della circolare riguardante la mobilità del personale vigile non specialista emanata in data 23/12/2015, l’Amministrazione ha deciso di prorogare i termini di presentazione delle domande sino alla data del 19 gennaio 2016. In allegato troverete la prima circolare e la proroga. 

 

 

 

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Lettara unitaria a Persociv sui congedi parentali
 

     Roma, 12.01.2016

 

 Al Ministero della Difesa

 Direzione Generale del
personale Civile

 Dr.ssa Corrado

          
                                                                          e,p.c.

 Al Gabinetto del Ministro
della Difesa

 

 R  o 
m  a

Oggetto: errata interpretazione applicazione
norme afferenti i congedi parentali.-

 

Egregio Direttore,

 

con circolare prot. n. 13797
del 27.02.2015 codesta direzione generale ha, tra l’altro, e alla luce di
taluni orientamenti espressi dall’Aran – pareri divulgati su richiesta, e non
norme vincolanti – impartito precipue disposizioni concernenti la tutela della
maternità e della paternità.

In particolare, all’art. 6.1
lett. a), relativo al trattamento economico applicabile ai dipendenti civili
del Ministero della difesa nei primi 30 giorni di godimento del congedo
parentale (ex astensione facoltativa), si prevede che per questo periodo
continuativo si debba procedere alla decurtazione dei relativi ratei dalla 13^
mensilità quando, invece – correttamente, a nostro giudizio – il medesimo
periodo viene retribuito per intero e non comporta alcuna riduzione delle ferie
in godimento, come stabilito dalla normativa tuttora vigente.

All’uopo, occorre certamente
riconoscere la legittimità di quanto previsto dall’art. 34 del D.lgs.vo
151/2001, che sancisce quella decurtazione per il periodo in argomento ma, allo
stesso modo, crediamo vada pure affermata e adeguatamente considerata la
valenza dell’art. 1, comma 2 del medesimo decreto, il quale stabilisce senza
tema di smentita che “sono fatte salve le condizioni di maggior favore
stabilite da leggi, regolamenti, contratti collettivi e da ogni altra
disposizione”.

E in effetti, non v’è chi non
veda che le migliori condizioni appena citate sono già previste dal Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro Integrativo del personale del Comparto
ministeri, regolarmente sottoscritto tra le parti in data 16.02.1999 e
pubblicato in G.U. n. 142 del 21.06.2001.

L’art. 10, comma 2, lettere c)
ed e) del predetto contratto, infatti, riconosce una condizione non prevista
dal menzionato art. 34, comma 5, D.lgs.vo 151/2001, ovvero sancisce che per i
primi 30 giorni di assenza  per
“congedo genitori” (astensione facoltativa e malattia figlio, fino al
terzo anno di vita del minore) non debbano essere ridotti i periodi di ferie
spettanti e siano pure valutabili ai fini dell’anzianità di servizio, spettando
inoltre al lavoratore che ne fruisce anche “l’intera retribuzione mensile,
comprese le quote di salario fisse e ricorrenti…”. Va da se che, essendo
la tredicesima una quota di salario fissa e ricorrente, come peraltro stabilito
sia dal Consiglio di Stato che dalla Corte Costituzionale, ovvero anche dalla
Corte di Cassazione, non può essere in alcun modo decurtata nei primi 30 giorni
di congedo parentale, così come invece affermato con la circolare de quo.

Del resto, fu proprio codesta
amministrazione che correttamente nell’anno 2009 – e le norme in vigore allora
sono le stesse tuttora valide di oggi – che restituì gli atti dispositivi
relativi ai primi 30 giorni di congedo parentale fruiti da alcuni dipendenti
per malattia figlio già retribuiti al 100% con la motivazione: omissis…”si fa
presente che i primi 30 giorni fruiti ai sensi degli artt. 32 e 47 (ex legge
1204/71) del Decreto Legs.vo n. 151/2001 restano nella competenza di codesti
enti, in quanto ai dipendenti in argomento compete l’intera retribuzione”.

Premesso quanto testé
debitamente argomentato, le scriventi OO.SS. La invitano a modificare
tempestivamente la circolare richiamata nei sensi auspicati, avendo cura di
disporre anche la restituzione delle somme indebitamente sottratte alla 13^
mensilità dei dipendenti  civili di
codesta amministrazione che hanno fruito dei 30 giorni di congedo parentale.

Con viva cordialità

 

FP CGIL
Francesco Quinti

CISL FP
Paolo Bonomo

UIL PA
Sandro Colombi

 
 
 
 
 

 

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Comunicato unitario su incontro Persociv FUA 2015
 

 In data odierna si è svolto il
programmato incontro con la Direzione Generale del personale civile per la
definizione dell’accordo relativo alla distribuzione del Fondo unico di
amministrazione per l’anno 2015.

A seguito di specifici approfondimenti
effettuati nei giorni scorsi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze,
la predetta Direzione Generale ha comunicato, per quanto concerne le
progressioni economiche orizzontali all’interno delle aree, che non è possibile
effettuare dette progressioni con decorrenza 1° gennaio 2015, bensì dal 1°
gennaio 2016,  modificando il DM relativo
agli organici.

Inoltre, l’Amministrazione su nostra
specifica richiesta si è dichiarata disponibile:

1.     
a chiudere in
tempi rapidi l’accordo sul FUA 2015, prevedendo una norma programmatica sulle
progressioni economiche,  da effettuare –
come detto – con decorrenza 1° gennaio 2016;

2.     
a fornire un
prospetto concernente la costituzione del Fondo 2015;

3.    ad effettuare
le progressioni economiche nel numero richiesto dal sindacato;

4.     
a trasferire
nel FUA 2015 – come chiarito nell’incontro con il Ministro – la quota parte del
FESI corrispondente al numero dei militari transitati nei ruoli civili
dell’amministrazione nel corso del 2015. Transiti che ammontano a 186 unità per
il personale militare delle Forze Armate e a 36 unità di personale dell’Arma
dei Carabinieri, per un importo complessivo pari a 140.000 euro, che sarà
pienamente recuperato al FUA 2015.

Al riguardo, abbiamo anche chiesto all’Amministrazione
di fornire un prospetto informativo più preciso sui transiti.

Si è trattato di un incontro positivo,
che ha consentito di fare significativi passi in avanti per la possibile rapida
chiusura dell’accordo sul FUA 2015, e l’avvio della discussione sul FUA 2016.

Per questo, la riunione è stata subito
aggiornata al prossimo 21 gennaio.

 

 

 

Roma, 12 gennaio 2016

 

 

 

     
       FP CGIL               CISL FP                  UIL
PA

    
Francesco
Quinti     Paolo Bonomo       Sandro Colombi

 
 
 
 
 

 
 

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CHIUSURA E MILITARIZZAZIONE PRODOTTO DI UNO SPOT ELETTORALE DEL GOVERNO
 

Coordinamento Nazionale
Corpo Forestale dello Stato

 

15 gennaio
2016 ore 9 piazza Montecitorio

 

La sicurezza dei cittadini, la protezione dell’ambiente, la difesa del
territorio non possono essere messe al secondo posto solo per mantenere i
proclami fatti dal governo, con uno spot elettorale di deriva  populista.

Non si può cancellare con un colpo
di spugna, contro il parere di tutte le associazioni ambientaliste ed
animaliste, l’unica Forza di Polizia specializzata nella prevenzione e nella
repressione dei reati in materia di ambiente, biodiversità, benessere animale,
agroalimentare, incendi, dissesto idrogeologico, inquinamento, rifiuti, foreste
etc.

Non si può, in un paese
democratico, e contro il parere di costituzionalisti ed organizzazioni
sindacali, militarizzare 7000 uomini di una polizia civile a suon di decreti.

Avevamo proposto una riforma
organica del Corpo Forestale e delle altre Forze di Polizia che rendesse
l’intero Comparto Sicurezza più moderno e democratico, che migliorasse
l’efficienza delle Forze di Polizia, che eliminasse sprechi e sovrapposizioni,
che portasse a risparmi consistenti. 

Invece il governo senza alcuna
consultazione di cittadini, lavoratori, esperti, ha deciso di sacrificare
questa importantissima realtà ed i suoi settemila lavoratori, sull’altare del
populismo (promettendo con questa finta riforma inesistenti risparmi). Chiudere
il Corpo Forestale, metterlo inspiegabilmente al servizio del Ministero della
Difesa, militarizzare i suoi uomini, metterà uno stretto giogo alla Polizia
ambientale che non premetterà più di dare fastidio ai potenti, ai politici,
agli speculatori, alle ecomafie.
 Noi ribadiamo la nostra
contrarietà e quella di tutti i lavoratori.
Chiediamo sostegno ai cittadini ed
alle associazioni ambientaliste e scenderemo in piazza con gli altri sindacati
per difendere il corpo e l’ambiente in Italia
.

Annunciamo fin d’ora iniziative di
protesta e legali.

Ricorreremo alla giustizia
amministrativa, alla Corte Costituzionale, ai giudici del lavoro, alla Corte
Europea, in particolare contro la militarizzazione e la cancellazione senza
senso dei diritti sociali, sindacali e politici del personale del Corpo
Forestale.

 

               

La Coordinatrice Nazionale Fp CGIL    
Corpo Forestale dello Stato     
Francesca Fabrizi      

 
 
 

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