Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria F.E.S.I. – Ipotesi di Accordo relativo all'anno 2015 – Convocazione per il giorno 9.11.2015 ore 15.00

 

News

 
Comunicato
 
 

CCNI
2014 e 2015 per Area Professionisti e Medici.

Dopo il tavolo tecnico all’interno del
quale sono state avanzate le richieste e i 
chiarimenti sull’utilizzo del fondo per l’area dei tre rami
professionisti è proseguita, in data 26/10/2015 
la trattativa, a livello nazionale, per il rinnovo del CCNI per gli anni
2014 e 2015 per il personale dell’Area Professionisti e Medici.

L’amministrazione ha fornito alle OO.SS.
un prospetto sui costi del  sistema
indennitario e della retribuzione di risultato relativo all’anno 2014 dal quale
sembrerebbe un peso omogeneo delle tre aree (legali, tecnici e statistici)
all’interno del Fondo.

Inutile precisare che tale prospetto non
ha né soddisfatto né risposto alle nostre domande poste al tavolo tecnico del
22 ottobre u.s..

Inoltre, l’ipotesi formulata
dall’amministrazione per il CCNI 2015, non va assolutamente nella direzione
dell’accordo di programma sottoscritto il 16 settembre 2014, in quanto
determinerebbe non un’armonizzazione ed omogeneizzazione del trattamento
accessorio, ma semplicemente l’ennesimo spostamento di risorse verso un’Area
specifica dei professionisti a danno di altre, aumentando ulteriormente i
divari retributivi complessivi.

Deve, invece, evidenziarsi che
l’indennità di funzione professionale, che è tesa a riconoscere le specificità
e le esigenze collegate alla professione svolta, è rimasta immutata
nell’ammontare per i professionisti INPS dal 2007, anno in cui è stata
istituita, in attuazione dell’art.101 del CCNL 1 agosto 2006.

Per questo abbiamo chiesto la  prosecuzione, in altra data, della riunione
tecnica per acquisire  dati al fine di recuperare
le risorse per equiparare i livelli indennitari verso i trattamenti economici
più favorevoli  già esistenti negli enti
soppressi.

Come CGIL
abbiamo fatto presente che la bozza di ipotesi del CCNI 2014 non è affatto
uguale a quella sottoscritta nel 2013 e che esistono delle difformità rilevanti
come per esempio il sistema di valutazione dei professionisti dell”ex INPDAP,
che deve tener conto della fase di integrazione, ancora non compiuta nel 2014.
Motivo per il quale chiediamo con forza che rimanga invariata la clausola di
salvaguardia anche per il CCNI 2014.

Siamo inoltre assolutamente contrari all’inserimento
nel CCNI 2014 del professionista in posizione di staff agli uffici di supporto
agli Organi. Per la FP CGIL qualsiasi
maggiorazione  o indennità, a qualsiasi
livello e per qualsiasi dipendente, deve essere erogata, esclusivamente, se
l’incarico viene effettivamente svolto.

Non si capisce, inoltre, perché mai gli
organi, in presenza di strutture operanti, abbiano la necessità del loro
“consulente di fiducia”.

Inoltre, nell’ottica di un utilizzo del   fondo nel
rispetto delle norme contrattuali e del suo riequilibrio vogliamo che venga
verificato il fondamento normativo alla base delle previsione di figure non
previste dal CCNL, retribuite a carico del Fondo, ed individuate, in modo poco
trasparente, senza la previa determinazione di procedure e criteri.

Area
medica


Come 
previsto nel CCNI 2014 dei Professionisti, anche per l’area Medica è
stata inserita l’opportunità del rimborso della quota annuale d’iscrizione
all’Albo professionale.

Spariscono i parametri numerici relativi
alla retribuzione di risultato sostituiti da “criteri definiti nel sistema
di valutazione e misurazione già in uso all’ente (per l’anno di riferimento)”.
Il resto è invariato rispetto al 2013.

La CGIL ha chiesto, come per i rami
professionali, l’apertura di un tavolo tecnico per il CCNI 2015 anche per i
medici.

Si deciderà se apporre o meno la firma al
CCNI 2014 dei Professionisti e Medici solo dopo aver visto e analizzato  anche i CCNI relativi al 2015.

Criteri
conferimenti incarichi


In queste ore è stato notificato
all’amministrazione l’art. 28,
proposto dalla FP CGIL e come già anticipato nel comunicato del 22/7/2015, sui
criteri e le modalità di conferimento degli incarichi ai professionisti.

 

 

 

 

CCNI
Dirigenza


È previsto un incontro per il rinnovo del
CCNI della dirigenza per il giorno 5 novembre.

L’amministrazione ha intenzione di
discutere insieme il 2014 e il 2015 e nel frattempo ha rideterminato, con
determinazione che ci è stata appena inviata e che si  allega,  le fasce di retribuzione e il valore della
retribuzione di posizione parte variabile.

Sull’argomento ci riserviamo un
approfondimento.

 

Roma,
28/10/2015        

        IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPS            
                                   Oreste
Ciarrocchi

 
 
 
 
 
 

Emilia Romagna – Piacenza – Riunione ed analisi Post Alluvione.

05.11.2015 – Emilia Romagna – Piacenza – Riunione ed analisi Post Alluvione.

 

 

NEWS

La Fp Cgil Medici sullo sciopero ripresa da Giorno – La Nazione – Resto del Carlino e Il Manifesto

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NEWS

Normativa europea orario di lavoro: NO a contrattazioni decentrate

I Sindacati della Dirigenza Medica e Sanitaria intervengono per mettere
in guardia
Regioni, Province Autonome ed Enti del SSN

ANAAO ASSOMED, CIMO, AAROI-EMAC, FESMED, CGIL Medici, CISL Medici, UIL Medici, FASSID
hanno inviato formale diffida alle Regioni, alle
Province Autonome e agli Enti del SSN ad emanare regolamentazioni
difformi rispetto alla normativa europea sull’orario di lavoro e
sui riposi dei dirigenti medici, ricordando che non possono
intervenire a tal fine nemmeno contrattazioni sindacali decentrate
regionali o aziendali.
Il D.Lgs 66/2003, all’art. 17, demanda infatti espressamente al
livello nazionale delle relazioni sindacali la possibilità di
prevedere, entro determinati limiti, eventuali possibilità di
deroghe agli articoli 4 (tempo massimo di lavoro settimanale), 7
(riposi), 12 e 13 (lavoro notturno) dello stesso D.Lgs.
Come ormai noto, dal 25 Novembre 2015, il lavoro di tutti i medici dipendenti pubblici e
privati dovrà essere riorganizzato in modo da adeguarsi
integralmente alla normativa europea sugli orari di lavoro e sui
riposi, conseguentemente all’applicazione della Legge 161/2014, che
è stata promulgata il 30 ottobre 2014, e pubblicata in G.U. il 10
novembre 2014. Per un intero anno, le Istituzioni competenti hanno
ignorato il problema, continuando senza riguardo ad operare tagli
indiscriminati di personale.

Oggi, all’ultimo minuto, come ormai è prassi di una gestione politica
costantemente emergenziale del SSN, assistiamo ad uno scaricabarile a
cascata dal livello nazionale a quello regionale, e da questo a
quello aziendale.

Tutto questo si traduce nel rischio inaccettabile di far ricadere le
responsabilità di tali incapacità organizzative, e dei conseguenti
disservizi a danno dei cittadini, sui soliti capri espiatori delle
inefficienze del SSN: i lavoratori dipendenti, in particolare i
dirigenti medici e sanitari, il cui inquadramento dirigenziale aveva
condotto, nel nostro Paese, ad escludere in modo surrettizio dalle
tutele lavorative europee.

Ma dai dirigenti medici e sanitari, e dalle loro rappresentanze
sindacali, non si può pretendere che le suddette responsabilità non
vengano rispedite al mittente.

Consiglio di Amministrazione ONA – Seduta 17 novembre 2015.

17.11.2015 – Consiglio di Amministrazione ONA – Seduta 17 novembre 2015.

 

 

Consiglio di Amministrazione ONA – Seduta del 16 novembre 2015.

16.11.2015 – Consiglio di Amministrazione ONA – Seduta del 16 novembre 2015.

 

 

Giustizia: Cgil e Fp Cgil, decreto precari giustizia soluzione parziale


Comunicato Stampa Cgil e Fp Cgil

Roma,  29 ottobre 2015

Fracassi e Chiaramonte: “Mille esclusi, per gli altri previste forti penalizzazioni. Ministero ci convochi su tutte le questioni inerenti il personale”

“Il decreto che
dovrebbe individuare una soluzione per i precari della
giustizia, da quanto sino ad ora abbiamo potuto
apprendere, rappresenterebbe una soluzione parziale.
Se così fosse saranno quindi necessari interventi
ulteriori per coprire tutti i lavoratori interessati e
l’apertura del tavolo congiunto con le Regioni.
Infatti, a fronte di 2.500 precari, il bando prevrebbe
l’utilizzo nell’ufficio per il processo di sole 1.500
unità”. Ad affermarlo sono il segretario confederale
della Cgil Gianna Fracassi e il segretario
nazionale della Fp Cgil Salvatore Chiaramonte.

“L’aspetto più critico – sostengono i
due dirigenti sindacali facendo riferimento al testo
visionato – è relativo al riparto dei posti. Infatti
vi sarebbero posti disponibili in regioni dove ci sono
pochissimi tirocinanti, come la Liguria o il
Trentino, mentre in altre non ve ne sarebbero
affatto”. Nel decreto, spiegano Fracassi e
Chiaramonte, “emerge che tra i precari ‘salvati’
perché in possesso dei requisiti, molti dovrebbero
spostarsi da una regione all’altra, con il rischio di
situazioni paradossali per chi si dovrà trasferire dal
centro, dal sud e dalle isole in regioni come il
Trentino Alto Adige”. “Non è possibile – denunciano –
chiedere a un disoccupato di andare a lavorare a
centinaia di chilometri di distanza per 400 euro
mensili, sarebbe una vera e propria beffa per queste
persone che da anni prestano servizio nei nostri
tribunali”.

“Il ministro della Giustizia Andrea
Orlando – ricordano i segretari di Cgil e Fp –
aveva assicurato in più sedi che nessuno sarebbe
rimasto indietro: ci auguriamo quindi che ponga
rimedio, prevedendo un numero maggiore di posti
disponibili nelle regioni in cui i tirocinanti sono
più numerosi”. “Auspichiamo inoltre – proseguono – che
i cinque milioni di euro annunciati dal titolare di
via Arenula per i progetti regionali possano offrire
soluzioni effettive per tutti gli esclusi, attraverso
una opportuna e dovuta convocazione delle
organizzazioni sindacali per scongiurare ulteriori
pasticci”.

“Si tratta – proseguono Fracassi e
Chiaramonte – di temi e suggerimenti da accogliere per
evitare di ritrovarsi, ancora una volta, davanti a
impegni non mantenuti, come quelli assunti con il
personale di ruolo che attende da tempo l’attuazione
della riqualificazione professionale”. “Non si può più
aspettare per aprire una discussione, interrotta
qualche mese fa, su tutte le politiche del personale”,
concludono.

Visita delegazione Fp Cgil alla cc di Rimini

 

News

Interpello Nazionale per n. 1 posto vacante di assistente alla vigilanza T. ROMA
 

 
Note Unitarie
 
 
 
 

Riorganizzazione della FPCGIL VVF Nazionale

04.11.2015 – Nei giorni scorsi, la Segreteria
Nazionale FP CGIL, preso atto anche dell’ampio e positivo confronto
con il Coordinamento Nazionale VVF, ha proceduto con la designazione
di Danilo Zuliani, quale nuovo Coordinatore Nazionale del Comparto
VVF, nonché all’integrazione della Struttura Nazionale attraverso
l’inserimento nella stessa di Mauro Giulianella.

Entrambi
collaboreranno con il Segretario Nazionale FPCGIL Salvatore
Chiaramonte.

La volontà di tale
riorganizzazione è maturata a fronte dell’imminente collocamento a
riposo del precedente Coordinatore Nazionale VVF, Adriano Forgione.

Ad Adriano va il
sentito ringraziamento, sia da parte dell’Organizzazione, che del
Coordinamento Nazionale VVF, per l’efficace lavoro svolto durante
la lunga militanza nella Funzione Pubblica CGIL Nazionale,
soprattutto quale responsabile del comparto dei Vigili del Fuoco, ma
va anche il sincero ed affettuoso augurio di un futuro lungo, sereno
e soddisfacente.

Al nuovo
Coordinatore Danilo Zuliani ed a Mauro Giulianella che lo
affiancherà, l’auspicio che gli incarichi loro affidati producano
tanti risultati e tante soddisfazioni.

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