Chiediamo l’immediato pagamento ed un confronto con il Provveditore.
02.07.2015 – Pubblichiamo, in allegato, i risultati degli esami finali del concorso per Capi Squadra con decorrenza 2012.
Il risultato e la conduzione dell’esame sono stati pienamente soddisfacenti, infatti, ad eccezione di soli due colleghi tutti hanno superato brillantemente la prova che si è svolta in modo regolare e sereno.
Nel fare i complimenti a tutti i candidati per il senso di responsabilità dimostrato in questa brutta vicenda rivolgiamo il nostro augurio per un felice superamento degli esami anche ai due concorrenti che dovranno sostenere il recupero nei prossimi giorni.
03.07.2015 – In allegato la proclamazione dello stato di agitazione da parte di CGIL e UIL VVF.
02.07.2015 – RELAZIONE INCONTRO DEL 1
LUGLIO 2015
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il
previsto incontro avente per argomento la bozza della circolare per la
riorganizzazione del servizio Sommozzatori.
La riunione, presieduta dal Direttore
Centrale per l’Emergenza, Ing. Giuseppe ROMANO, è iniziata con l’illustrazione,
da parte dello stesso, delle modifiche apportate alla precedente bozza a
seguito delle osservazioni fatte pervenire dalle OO.SS..
Nel breve giro di tavolo che ne è seguito,
le OO.SS. hanno preso atto di quanto esposto e, tranne alcune ulteriori
osservazioni che ci è stato assicurato che non dovrebbero trovare ostacoli ad
un accoglimento, espresso un giudizio favorevole sia nel metodo che nel merito
della questione.
La riunione si è conclusa con l’accordo di
inviare le ulteriori osservazioni entro il giorno 7/8 luglio ed una
riconvocazione del tavolo per il giorno 14 luglio.
L’incontro è poi proseguito con il Direttore
Centrale per le Risorse Umane, Prefetto Marlisa MAGNO, per informazioni circa
la mobilità dei Vigili Permanenti.
Tutte le OO.SS. avevano espresso perplessità
circa gli effetti delle leggi speciali sulla graduatoria di mobilità – in
particolare per il personale anziano – e la Direzione Centrale, prendendone
atto, ha prospettato una possibile soluzione per la mobilità in corso, mentre, per
il futuro, ritiene di attivare, come da noi proposto nella scorsa riunione, il
tavolo di contrattazione per addivenire a dei criteri chiari e trasparenti,
fatto salvo il rispetto delle norme di legge a tutela delle categorie protette,
al fine di non ritrovarsi nuovamente il medesimo problema.
L’ipotesi prospettata è quella di aggiungere,
a quelli già messi a disposizione, i posti da Vigile che si libereranno con le
prossime promozioni a Capo Squadra 2013 e far girare nuovamente il programma
per ottenere dei posti di risulta da mettere a disposizione del personale più
anziano.
Nel successivo giro di tavolo si è espresso
parere favorevole a questa ipotesi e, ancora di più, all’apertura del tavolo di
contrattazione per l’individuazione dei criteri definitivi.
Siamo stati poi informati che, a brevissimo,
verrà dato corso alla mobilità del personale Specialista Portuale per arrivare
alla completa definizione della vicenda prima dell’applicazione delle nuove
dotazioni organiche dei Porti previste nel progetto di riordino.
Infine, per quanto riguarda il personale
SATI, siamo stati informati che la mobilità, derivante dalla graduatoria
recentemente pubblicata, avverrà in diverse fasi: la prima riguarderà circa 41
unità delle diverse qualifiche; la seconda a seguito dell’assunzione dei 10
operatori assunti per chiamata diretta ed una terza quando verranno assegnate
le 25 unità provenienti dalla mobilità derivante dalla soppressione delle
Province ed altri Enti territoriali.
Siamo stati, altresì, informati che ai 10
posti messi a concorso per Funzionari Amministrativi ne sono stati autorizzati
ulteriori 10, pertanto dalla graduatoria che scaturirà dall’espletamento del
concorso verranno assunte 20 unità.
Come al solito vi terremo puntualmente
informati sugli sviluppi delle varie questioni.
Danilo Zuliani.
Roma 2 luglio – “Non si capisce come si possa essere soddisfatti di
un’intesa che conferma i tagli al Fondo sanitario nazionale stabiliti
dalla Legge di stabilità”. Così Vera Lamonica, segretaria
confederale della Cgil, commenta l’accordo sul riparto dei tagli al
settore siglato in sede di Conferenza Stato – Regioni e le dichiarazioni
del ministro Lorenzin.
“Si tratta di tagli al finanziamento, e quindi lineari, da 2,352 miliardi
all’anno a partire dal 2015: sommati a quelli degli ultimi anni – spiega
Lamonica – riducono ulteriormente e drammaticamente le risorse per
garantire beni e servizi ai cittadini e per rinnovare il contratto ai
lavoratori”.
La dirigente sindacale sottolinea che “i settori di spesa sanitaria da
tagliare, individuati tardivamente dall’intesa Stato-Regioni, non
compensano la riduzione del finanziamento e non colpiscono di per sé gli
sprechi”. “Infatti – precisa – gli interventi previsti sulla spesa
inappropriata valgono meno del 10% dei risparmi complessivi”.
“Se, come affermato dal ministro Lorenzin, il governo intende davvero
fermare la stagione dei tagli – conclude Lamonica – già nel 2016 riporti
il finanziamento al livello fissato dall’ultimo Patto per la Salute”.
08.07.2015 – Attività di mantenimento e/o retraining – Convocazione.
Nel mese di giugno, il
CENSIS ha organizzato quattro incontri sul temma del Sociale,
con il tema “Rivedere i fondamenti della società italiana”.
Lo scorso giorno 24, nell’ultimo incontro, sono stati
presentati alcuni dati di grandissimo interesse.
Il primo, ben
visibile nella Figura 1, sull’andamento del Fondo per le
politiche sociali, istituito nel 1997 per trasferire risorse
aggiuntive agli enti locali e garantire l’offerta di servizi
per anziani, disabili, minori, famiglie in difficoltà. Le
risorse assegnate al Fondo sono passate da 1,6 miliardi di
euro nel 2007 a 435,3 milioni nel 2010, per poi scendere a
soli 43,7 milioni nel 2012 e infine recuperare in parte negli
ultimi due anni fino ai 297,4 milioni del 2014. In pratica si
è quasi arrivati all’annullamento, solo in minima parte
compensato, come mostrato dalle regioni (vedi
su questa pagina il 12.6.2015), dal finanziamento a
“nuovi” titoli più specifici.
Un secondo elemento
di interesse riguarda la spesa aggregata da parte degli Enti
territoriali, Comuni in primo luogo.
La tabella 1 è già sufficiente. Con una media di spesa sociale
“nazionale” di 115,7 euro per abitante, a Trento si spendono
282 Euro, in Calabria 25, con la gran
parte delle regioni del Centro-Nord che si colloca al di sopra
della media nazionale, il Sud che presenta una spesa media
pro-capite che ammonta a meno di un terzo (50,3 euro) di
quella del Nord-Est (159,4 euro). Inoltre nel Mezzogiorno è
maggiore il peso dei trasferimenti statali rispetto alle
risorse proprie, e i tagli ai trasferimenti statali hanno
avuto un impatto diretto sulla riduzione delle risorse
disponibili e quindi dei servizi destinati al sociale a
livello locale, ampliando il divario già profondo tra Nord e
Sud.
Il terzo punto
di riflessione riguarda il mondo del non profit.
Le istituzioni non profit nel nostro Paese sono più di 300.000
e vi operano 5,4 milioni di persone tra lavoratori e
volontari, con profondi divari, anche in questo caso, tra le
diverse aree del paese. Le associazioni non riconosciute sono
più di 200.000 (il 66,7% del totale), più di 68.000 sono
associazioni riconosciute (22,7%), le cooperative sociali sono
oltre 11.000 (3,7%), più di 6.000 le fondazioni (2,1%), oltre
14.000 sono istituzioni con altra forma giuridica (4,8%).
Grande rilieco rivestono, sul totale delle istituzioni non
profit, quelle impegnate nel settore sanitario e
nell’assistenza sociale. Sono 36.000 (rappresentano il 12% del
totale), precedute da quelle attive nel settore cultura, sport
e ricreazione, che da sole rappresentano il 65% del totale.
(Tabelle 3 e 4)
Tra le varie articolazioni del non profit le Cooperative
Sociali hanno assunto un garnde ruolo nel mercato del welfare
locale. Soffermiamoci sulle tabelle 6 e 7 e avremo modo di
verificare quanto sia cresciuta la quota di finanziamento
“proprio” nei settori della sanità e, ancora di più, in quello
dell’assistenza. D’altra parte rimane molto consistente è il
finanziamento pubblico delle attività non profit nel campo
sanitario, dell’assistenza sociale e della protezione civile:
13,5 miliardi di euro, pari al 63% del loro budget
complessivo. Queste cooperative sociali sono 5.600 e impiegano
225.000 addetti. E sono in forte crescita. Tra il 2001 e il
2014 si registra un incremento dell’11,8% del sistema
cooperativo nell’insieme, superiore all’incremento complessivo
delle imprese (+5,1%).
In sostanza, i dati economici
testimoniano di un rapporto strutturato tra servizi garantiti
dal privato sociale e finanziamento pubblico, che mostra come
essi rappresentino indubbiamente una parte sostanziale e non
accessoria del sistema di offerta socio sanitaria e socio
assistenziale nel nostro Paese.
Da ultimo facciamo nostra
una riflessione conclusiva del rapporto. dopo aver ricordato
che si
tratta di un mercato in cui il soggetto pubblico, con i bandi
e le gare di appalto, gioca un ruolo predominante. Lasciando aperto, però
un aspetto molto problematico, legato a una sorta di
informalità diffusa, che rende possibile al soggetto pubblico
di trovare il mezzo per risparmiare sulle risorse allocate
innescando una concorrenza al ribasso tra le cooperative
sociali, senza l’adeguata attenzione alle differenze nelle
specializzazioni, nella competenza del personale impiegato,
nella qualità dei servizi resi.
Si tratta di fenomeni che conosciamo molto bene.
PROBLEMATICHE
DEGLI
ARCHIVI NOTARILI
I
RISULTATI DELLA RIUNIONE DI OGGI
1 luglio 2015
Si è svolto questa
mattina il programmato incontro presso l’Ufficio Centrale degli
Archivi Notarili.
Nel corso della riunione, cui ha preso parte il
Direttore Generale Reggente degli Archivi Notarili, CGIL CISL e
UIL
hanno illustrato le delicate questioni sul tappeto, sviluppando
quanto già anticipato nelle note a suo tempo inviate e che, ad
ogni
buon conto, si allegano in copia. Particolare attenzione è stata
posta sulla questione dei tagli agli organici conseguente alla
pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 29 giugno scorso del
DPCM
di riorganizzazione del Ministero della Giustizia. Il Direttore
Generale, dopo ampia discussione, ha aggiornato la riunione a fine
luglio al fine di approfondire la problematica dei tagli agli
organici ed alla conseguente ristrutturazione degli archivi
notarili,
in vista della emanazione dei decreti attuativi del menzionato
DPCM.
Vi terremo informati.
Alleghiamo la nota pervenutaci in data 30 giugno – prot. SMA 141- sulla riorganizzazione dell’area funzionale del servizio meteorologico dell’aeronautica militare.
FPCGIL DIFESA
F. Quinti
01.07.2015 – INCONTRO CON
IL SOTTOSEGRETARIO ON.LE ROSSI
In data odierna si
è tenuto il programmato incontro con il S.S.S. On.le Rossi.
All’o.d.g.
criteri e procedure di reimpiego e mobilità del personale civile
della Difesa.
Tale
tema è stato rinviato ad un prossimo incontro, dopo che FPCGIL –
CISLFP – UILPA avranno fornito le doverose osservazioni sulla
proposta dell’Amministrazione. In via generale è stata comunque
ribadita la necessità di snellire le procedure al fine di
contemperare le esigenze dell’A.D. con le necessità dei
dipendenti.
In via
pregiudiziale FPCGIL – CISLFP – UILPA hanno chiesto al
Sottosegretario di chiarire e/o confermare le dichiarazioni fatte dal
Segretario Generale della Difesa e dal Vice Segretario Generale della
Difesa circa l’imminente stanziamento di significative risorse
economiche da destinare non si sa se a tutto il personale civile
della Difesa o solo a quello dell’area Tecnico-Amministrativa.
Tale
richiesta, già fatta al tavolo politico nel corso della precedente
riunione, esige oggi risposte chiare anche in considerazione del
rispetto dovuto a tutto il personale civile della difesa che da tempo
attende la “valorizzazione” di cui tanto si parla e non può
assistere all’attuale scenario fatto di riunioni dove
rappresentanti dell’A.D. promettono senza, a nostro parere, né
l’autorità né il “portafoglio” per mantenere.
Su tale
questione il Sottosegretario, dichiarando di non avere conoscenza dei
fatti, si è riservato di approfondire e fornire risposte in tempi
brevi.
Nel
corso della riunione l’On.le Rossi ha comunque riscontrato le
richieste fatte da FPCGIL – CISLFP – UILPA nelle precedenti
riunioni ed ha:
Garantito
l’apertura di un tavolo tecnico entro la metà del mese di luglio,
sul regolamento per l’attribuzione di compiti/funzioni al
personale civile della Difesa (come previsto dal D. L.gvo 7/2014);
Convenuto
sulla necessità di sessioni di confronto sul tema delle
internalizzazioni al fine di attuare maggiori risparmi di gestione
da indirizzare anche al FUA per garantire
i dovuti riconoscimenti economici al personale civile per la
particolarità dei servizi resi,
Dichiarato
la disponibilità ad attivare un monitoraggio congiunto
sull’evoluzione normativa dei contenuti del Libro Bianco.
A
margine della riunione è stata fornita informazione sul pagamento
del FUS 2014 (e dei residui del FUS 2012 e 2013) con lo stipendio di
agosto p.v.
Vi
terremo informati degli sviluppi dei prossimi incontri
Roma,
1 luglio 2015
FPCGIL CISLFP UILPA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
Al Min. Stefania Giannini
Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
S e d e
Come ampiamente le avevamo
annunciato nel corso dell’incontro con le OO.SS. Nazionali i nodi organizzativi
del Miur sono venuti al pettine: il documento che le hanno inviato le nostre Federazioni
Territoriali e le RSU dell’Ufficio Scolastico della Campania, che non esitiamo
a definire drammatico nei contenuti che denunciano un degrado ormai non più
ammissibile, è esattamente lo specchio della situazione di tutti gli Uffici
Territoriali del Ministero.
E pertanto, ancora una
volta, ci troviamo di fronte alla pretesa inaccettabile di affrontare
l’ennesima emergenza semplicemente cassando il diritto dei lavoratori alle
ferie estive.
Una pretesa inaccettabile e
nessuna misura organizzativa per ridare fiato ad un organico falcidiato dai
tagli e invecchiato, nessuna prospettiva di ripresa di un percorso
occupazionale, addirittura si fatica a garantire il full time a tutto il
personale assunto part time.
Tutto questo non può essere più consentito e noi ci saremmo aspettati atti
conseguenti all’impegno che Lei assunse sempre nel corso dell’unico incontro
che ci ha concesso.
Atti che purtroppo non ci sono stati e adesso Le chiediamo un incontro
urgentissimo, per verificare se e quali misure l’Amministrazione intenda
intraprendere per affrontare una fase emergenziale come quella che si sta
aprendo.
Un incontro dovuto e
urgente, sig. Ministro, in assenza del quale noi attiveremo,
tutte le opportune iniziative di mobilitazione che la situazione brevemente
descritta richiede.
Roma, 1.7.2015
FP CGIL CISL FP UILPA MIUR
Claudio Meloni Paolo Bonomo Mimma Ripani