12.06.2015 – In allegato la graduatoria relativa all’oggetto, nonché la nota di accompagnamento della stessa.
Nella
giornata di ieri (8 maggio) un Comunicato Stampa delle
regioni, informa che nella riunione, del 7 maggio, della
Conferenza unificata, le Regioni hanno espresso l’intesa sulla
ripartizione di alcuni fondi relativi alle politiche sociali
stanziati nell’ultima legge di bilancio. In particolare è
stato dato il via libera al Piano per lo sviluppo del sistema
territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia
(Piano Asili Nido), al Piano d’azione straordinario contro la
violenza sessuale e di genere e infine alla ripartizione del
fondo nazionale per le politiche giovanili.
Ricordiamo,
pe rinciso, che questa materia, all’interno della Conferenza
delle regioni, è di competenza della Commissione Politiche
Sociali coordinata dalla Regione Liguria.
La
ripartizione dei ‘fondi’ si è realizzata adottando gli stessi
criteri utilizzati, nei mesi scorsi, per il Fondo nazionale
politiche sociali 2015 e per il fondo nazionale per le non
autosufficienze 2015. (vedi, su questo sito, la news, del 2
aprile 2015)
Con queste intese, espresse il 7 maggio, si chiude il quadro
delle risorse complessive che la Legge di stabilità ha
riconosciuto alle politiche sociali.
Le risorse
finanziarie previste per i fondi ripartiti durante la
Conferenza unificata del 7 maggio sono le seguenti:
Piano
per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi
socio-educativi per la prima infanzia: 100.000.000
euro.
Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e
di genere: 13.000.000 euro.
Ripartizione del fondo nazionale per le politiche giovanili: 3.924.690 euro.
lettera inviata al Ministro Poletti e al Presidente e
Vice Presidente della Conferenza delle Regioni
e ai Presidenti delle Regioni –
Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome risponde alle OO.SS. su richiesta di apertura tavolo congiunto per problematica relativa ai lavoratori precari.
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Sindacati mobilitati contro il blocco dei contratti
a giugno 3 grandi assemblee con lavoratori ed Rsu
Roma, 20 maggio 2015
“Riaprire la contrattazione prima della sentenza della Consulta. Il governo lo faccia subito se vuole imprimere, dopo mesi di impasse, una vera svolta sul lavoro pubblico e smettere di comportarsi come un pessimo datore di lavoro”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, in vista della data del giudizio della Consulta sull’incostituzionalità del blocco dei contratti nel pubblico impiego, prevista per il 23 giugno, “una data che si avvicina velocemente: consigliamo per questo al governo di attivarsi per evitare un corto circuito come quello registrato per la sentenza sulle pensioni”. Anche perché, puntualizzano i segretari, “già in passato la Corte Costituzionale si è pronunciata dichiarando l’ammissibilità di misure simili sono in chiave emergenziale e in modo circoscritto nel tempo. Ed è inaccettabile che il blocco possa essere prorogato fino a diventare una misura strutturale”. “Per quanto ci riguarda – proseguono i leader sindacali – noi daremo continuità alla nostra mobilitazione e la rafforzeremo: a partire da giugno infatti promuoveremo tre grandi assemblee, al nord, al centro e al sud, con lavoratori ed eletti alle Rsu, così come unitariamente a breve presenteremo la piattaforma rivendicativa sulla base della quale pretenderemo l’apertura del confronto per il rinnovo di un contratto fermo irresponsabilmente da 6 anni”. Per Detttori, Faverin, Torluccio e Attili “è ora che il governo faccia le riforme vere, non quelle che servono solo al consenso di Renzi. Riorganizzazione degli enti, taglio di sprechi e poltrone a partire dai Cda delle partecipate, servizi veloci e di qualità, risparmi di spesa per finanziare contratti e investimenti in innovazione e competenze, su questo lavoratori e cittadini aspettano risposte vere. Il rinnovo del contratto nazionale è un diritto che faremo valere, nella mobilitazione e nel giudizio dell’alta Corte di fine giugno. È bene che il governo agisca, presto, per evitare un nuovo pesante smacco, dopo quello sulle pensioni. Le lavoratrici ed i lavoratori del pubblico impiego hanno pagato sin troppo per colpe non proprie; una costante perdita del potere di acquisto con ripercussioni anche sulla economia del nostro paese. E’ ora di cambiare verso, e l’unica soluzione è l’immediato rinnovo dei contratti pubblici”, concludono.
12.06.2015 – In allegato la nota che il Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF, Michele D’Ambrogio ha inviato al Direttore Regionale Umbria e al Comandante di Perugia.
11.06.2015 – Riteniamo utile per tutti i lavoratori segnalare la vicenda che ha visto coinvolto il nostro
Coordinatore Provinciale della FP–CGIL Vigili del Fuoco di Enna, Luigi
La Loggia, che in qualità di autista di una APS Eurofire stava rientrando presso la sede dopo un intervento di soccorso tecnico urgente.
I fatti: durante
l’attraversamento di un crocevia l’APS in questione si trovava coinvolta in un incidente a causa di una
autovettura che, superando sulla destra altre autovetture ferme allo “stop” intenzionate a dare la precedenza al nostro automezzo, impattava violentemente contro la stessa e
successivamente sbandava ed andava ad impattare contro un palo della
luce.
La Polizia Stradale, a seguito dei rilievi, aveva ricostruito la dinamica dell’incidente e addossato la responsabilità al nostro
autista contestandogli un verbale di accertamento che, oltre al
pagamento della sanzione, avrebbe comportato il ripristino dei danni al
palo della luce come previsto dal codice della strada e, conseguentemente, avrebbe potuto determinare la messa in mora del La Loggia da parte
della nostra amministrazione per la riparazione dei danni all’APS, oltre
alla grave circostanza che altri colleghi durante l’incidente avevano
riportato infortuni.
Il nostro Coordinatore provinciale FP–CGIL ha avuto la forza di opporsi a tale ingiustizia ed ha intentato
un ricorso contro la Prefettura di Enna per l’annullamento del verbale
di accertamento e, dopo molti mesi, ha avuto giustizia.
La Loggia ha affrontato un ricorso con la fermezza delle proprie ragioni ed ha ottenuto la giusta soddisfazione.
Questa
vicenda mette ulteriormente in luce la necessità di una maggiore attenzione e tutela nei confronti degli autisti di mezzi di soccorso; un primo timido segnale è già arrivato con gli ultimi accordi sul Fondo di Amministrazione e dovrà essere consolidato attraverso lo strumento contrattuale, ma riteniamo insufficiente e fuorviante limitarsi a monetizzare il rischio potenziale dovuto alla guida di mezzi complessi e pericolosi senza che questo venga accompagnato anche da adeguate forme di tutela assicurativa in grado di rendere più sereno e sicuro l’esercizio di tale delicato compito, a maggior ragione se, come purtroppo successe al collega La Loggia subito dopo l’incidente, viene a mancare il dovuto ed incondizionato sostegno della propria Amministrazione Territoriale.
In allegato la sentenza del Tribunale di Enna.
Il Coordinatore FP–CGIL VVF SICILIA
José Sudano
Roma, 9 giugno 2015
Al Direttore del Personale
Agenzia delle Entrate
Dott. Girolamo Pastorello
Al Direttore del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Alessandro Aronica
LORO SEDI
Oggetto: Richiesta di
convocazione per definire gli accordi integrativi per la distribuzione del
salario accessorio anni 2013 e 2014,
senza che vengano effettuati illegittimi tagli alle risorse.
Gentili Direttori,
facendo seguito
all’esito di recenti incontri tra le parti, le scriventi richiedono con la
presente che vengano attivate, in via prioritaria, le trattative per la
utilizzazione delle risorse che compongo il FPSRSUP dell’anno 2013 e dell’anno
2014, nonché per la distribuzione delle risorse
del c.d. “comma 165”, già stanziate con Decreto dal Sig. Ministro
dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2013.
In proposito le scriventi OO.SS. espongono quanto segue.
Il comma 165, art. 3
della legge n. 350/2003 prevede che, mediante apposito decreto, venga definito
l’ammontare delle risorse da destinare al personale, tramite ” …appositi fondi destinati al
personale dell’Amministrazione economica e finanziaria in servizio presso gli
Uffici… che hanno conseguito gli obiettivi di produttività definiti, anche su
base monetaria…”.
Tale disposizione
identifica dunque somme economiche in tutto diverse dalle fonti di
finanziamento che compongono il FPSRUP,
tanto che in alcuna previsione l’art. 84 del CCNL del Comparto Agenzie Fiscali
le riporta pro quota.
Ciò premesso appare,
quindi, correttamente e legittimamente adottabile – peraltro in analogia con identiche decisioni
assunte dai vertici di altra amministrazione economico finanziaria – la proposta,
già formalmente rappresentata dalle scriventi, che presuppone appunto la
stipula di accordi relativi all’utilizzo delle risorse del FPSRUP sulla base
delle sole risorse previste dall’art. 84 del citato CCNL ed una distinta intesa
all’atto della emanazione del sopramenzionato Decreto del Ministro dell’Economia
e delle Finanze di stanziamento delle somme del c.d. “comma 165”.
Tale possibilità,
peraltro, non costituisce in alcun modo “elusione” dei limiti posti dall’art.
9, comma 33, del D.L. n. 78/2010,
giacché da un lato le risorse del FPSRUP restano storicamente entro tali
limiti, mentre dall’altro è il medesimo Sig. Ministro dell’Economia e delle
Finanze che, con il citato Decreto,
provvede all’adeguamento delle risorse del c.d. “comma 165” alla norma, ciò
dove specifica: “Ritenuto di applicare, nel
rispetto del limite di soglia previsto dall’art.9, comma 2 bis, del decreto
legge 31 maggio 2010 n. 78….”.
Per tutto quanto
sopra esposto le Scriventi richiedono la convocazione tempestiva delle OO.SS.
affinché si possano definire gli accordi richiamati in modo coerente con i
principi esposti.
Segreterie Nazionali Agenzie fiscali
FP SEK è una delle Federazioni del SEK, il sindacato confederale cipriota nato nel 1944, che segue i lavoratori statali, della sanità e i dipendenti e militari delle autorità britanniche e delle missioni delle Nazioni Unite a Cipro.
Il Congresso si tiene ogni 4 anni ed elegge il segretario generale e la segreteria.
Lo scorso 29 maggio si è quindi svolto a Nicosia, presso la struttura congressuale di Strovolos, il XV Congresso di FP SEK.
Hanno portato i saluti al congresso il Ministro delle Finanze Charis Georgiades, il Segretario generale del SEK Nikos Moyseos, Nadia Pagano in rappresentanza della Federazione Europea EPSU, del Gruppo mediterraneo e della FP Cgil italiana e Antonis Antonakos, membro del Comitato esecutivo del sindacato greco ADEDY.
Il riconfermato segretario generale della FP SEK, Mikalis Michail, nella sua relazione ha parlato del momento di crisi, dell’aumento della disoccupazione e del tentativo che il sindacato sta facendo per conservare la contrattazione collettiva. Ha inoltre assicurato che la Federazione sosterrà le riforme nel pubblico, solo a condizione che in nessun caso le modifiche comportino una riduzione dei diritti dei lavoratori. Ha inoltre sottolineato che la esternalizzazione dei servizi da parte dello Stato non può essere una soluzione per avere servizi pubblici di qualità.
Anche il Segretario generale del SEK Nikos Moyseos nel suo messaggio ha parlato di crisi affermando che ora è il momento di riprogettare il modello economico di Cipro, è tempo per il paese di andare avanti e di uscire dal vicolo cieco in cui si è trovato in questi ultimi anni.
Mettiamo a disposizione l’ultima
elaborazione, a cura del Ministero del Lavoro, sui dati relativi
alle Comunicazioni Obbligatorie riferite al primo trimestre del
2015. In alcune tabelle troverete dati già circolati sulla stampa
nei giorni scorsi all’interno di dichiarazioni di ministri
dell’attuale governo.
In questa breve presentazione seguiremo lo schema già adottato nei
nostri precedenti commenti.
Il primo dato, che emerge, è l’aumento, rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno, delle assunzioni. Sono circa centomila
in più. Vediamo come si realizza questa crescita. Aumentano i
contratti a tempo indeterminato, e quelli a tempo determinato.
Calano vistosamente le collaborazioni (risultato quasi ovvio, e
che non ci dispiace poi troppo, vista l’indeterminatezza sul
futuro di questo tipo di rapporto di lavoro) e i contratti di
apprendistato, e questo elemento, che conferma analoghi cali degli
ultimi mesi, invece, ci deve far riflettere sul futuro di questo
rapporto, a natura mista, cui tante aspettative avevamo riposto.
L’aumento dei contratti a tempo indeterminato è molto
significativo (e lo è ancora di più se al valore assoluto
aggiungiamo le 82.234 trasformazioni da tempo indeterminato,
frutto degli incentivi previsti nella legge di bilancio 2015), e
porta questa forma di rapporto di lavoro a una percentuale del
21,4% del totale delle attivazioni del periodo. Non possiamo
ignorare, però, che resta ancora molto elevata (il 65%) la
percentuale di contratti a tempo determinato. Nei due trimestri
precedenti aveva oscillato tra il 69% e il 58%. Non assistiamo,
quindi, a un inversione di tendenza rispetto alla preponderanza
dei contratti a tempo determinato.
Precarietà confermata dai dati sulle cessazioni. Il 44,9% dei
contratti a termine dura meno di un mese, e il 17,7% meno di tre
giorni. Queste due percentuali sono molto più alte di quelle
riferite ai trimestri precedenti.
Una ultima annotazione, sulla fortissima incidenza, sia nelle
assunzioni che nelle cessazioni, del settore dei servizi.
11.06.2015 – In allegato la bozza di circolare relativa all’oggetto.
11.06.2015 – In allegato la nota relativa all’oggetto.