Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Province:
Cgil Cisl Uil, no a trasferimento polizia provinciale
Tutela e rispetto territorio cruciale, salvaguardare lavoro e servizi
Roma, 25 maggio
“No al trasferimento degli agenti di polizia provinciale nella polizia municipale. No alla cancellazione di funzioni essenziali”. Lo affermano Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl iin merito alle anticipazioni sul decreto enti locali. “In un paese come il nostro dal territorio fragile e troppo spesso martoriato, la Polizia provinciale svolge un ruolo cruciale e insostituibile, in difesa della legalità e a tutela dell’ambiente. Per questo serve subito un incontro col governo per l’individuazione di una soluzione condivisa che valorizzi le competenze degli operatori e garantisca cittadini, imprese e comunità”. “Si fa sempre più insistente in queste ore – proseguono – la notizia che nel prossimo decreto enti locali, che il governo dovrebbe approvare a breve, sarebbe previsto il trasferimento degli appartenenti alla Polizia provinciale nei ranghi della Polizia municipale. Una soluzione senza alcuna logica visto che non contempla il rispetto di una professionalità specifica, frutto di competenze ben precise e di una esperienza decennale in ambiti che richiedono alta specializzazione”. “Si tratterebbe di una misura approssimativa e sbagliata” rimarcano i sindacati. “I circa 2.800 componenti del corpo di polizia provinciale svolgono un ruolo fondamentale che va dal controllo ambientale, alla gestione faunistica e ittica ai prodotti del sottobosco, passando per i controlli a tutela della difesa del suolo, fino all’agricoltura, alle aree protette e alle riserve naturali. Materie di interesse generale che non possono essere cancellate. Chiediamo di essere convocati subito dal Governo” concludono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl. “Serve un riordino vero delle funzioni di polizia a tutela dell’ambiente e del territorio. E un piano serio per l’impiego e la valorizzazione di risorse umane altamente qualificate come gli operatori di Polizia provinciale”.
In data odierna si è tenuto il programmato incontro con lo Stato Maggiore Esercito nel corso del quale è stato fatto un punto di situazione dei provvedimenti riguardanti l’Area napoletana, con particolare riferimento alle posizioni organiche complessive attualmente presenti rapportate al DPCM 22 /01/2013 ed al D.M. 19 novembre 2014.
In apertura di riunione abbiamo posto all’Amministrazione la pregiudiziale riguardante l’iter della riorganizzazione dei Poli dell’area industriale che, in alcune realtà, non risulta essere in linea con quanto definito al tavolo nazionale e, chiesto allo SME di sensibilizzare i rispettivi Direttori/Comandanti degli Enti interessati ad avviare i tavoli di confronto, con le RSU e le OO.SS territoriali, sulle TT.OO e di differire la data di attuazione delle nuove TT.OO. in data successiva a quella prevista (01/06/2015).
Nel merito abbiamo avuto assicurazione da parte dell’Amministrazione, che sarebbe stata valutata con il vertice di Area la richiesta di differimento della data dei provvedimenti inerenti le TT.OO. fermo restando la data di attuazione delle procedure per il passaggio dei CERIMANT alle dipendenze dei Poli.
Inoltre riguardo la riorganizzazione dei Poli abbiamo chiesto di prevedere per il personale civile posti di funzione anche a livello di Ufficio ottenendo una disponibilità massima.
Nel corso della riunione ci sono state comunicate le date di attuazione dei provvedimenti riguardanti la soppressione al 30 giugno 2015 del CERICO di Napoli, del COMLOG NORD e del COMLOG SUD con la contestuale trasformazione di questi ultimi in Comando Forze di Difesa Interregionale Nord (CONFODIN) e Comando Forze di Difesa Interregionale Sud (CONFODIS).
Inoltre per quanto riguarda il territorio di Napoli, pur nella complessità della riorganizzazione prevista, non emergono particolari difficoltà al reimpiego del personale eventualmente interessato in Enti della Forza Armata non escludendo, comunque, la possibilità di reimpiego presso Enti di altra F.A. nel rispetto dei volumi organici previsti.
A margine della riunione abbiamo chiesto informazione sulla ventilata chiusura del servizio di assistenza fiscale nella sede di Firenze evidenziando oltre all’importanza del mantenimento di tale servizio rivolto al personale militare e civile, che se la chiusura è in funzione della dismissione della caserma attualmente occupata, la Sezione Assistenza Fiscale potrebbe essere collocata all’interno dell’Istituto Geografico Militare.
Vi terremo informati degli sviluppi dei prossimi incontri
FP CGIL
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CISL FP
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UIL P
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Francesco Quinti
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Paolo Bonomo
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Sandro Colombi
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04.06.2015 – In allegato la nota relativa all’oggetto.
04.06.2015 – In allegato la nota relativa all’oggetto.
29.05.2015 – Bozze circolari – Elisoccorso – SAF – Soccorso Acquatico – Sommozzatori – Richiesta osservazioni.
Roma, 25.05.2015
Si è svolto venerdì scorso a Roma, presso palazzo Aeronautica, il primo dei due incontri convocati – l’altro, peraltro chiesto dalla Fp Cgil più di un mese fa, è previsto per domani pomeriggio – dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, nel quale ci è stato sinteticamente illustrato il famoso – e parecchio fumoso – Libro Bianco, presentato dal Ministro Roberta Pinotti lo scorso 21 aprile al Consiglio Supremo della Difesa presso il Quirinale, e dal quale – stante quanto riferito dal predetto Sottosegretario – la medesima ne avrebbe già fatto discendere una precipua direttiva ministeriale all’amministrazione della difesa che, in talune significative parti, risulta perfino in contrasto con le norme vigenti.
Un documento che, a dire del Sottosegretario Rossi, può essere utilmente sintetizzato in tre macro aree di intervento:
– La prima, indica precisi obiettivi e interessi geo-strategici per l’area mediterranea;
– La seconda, rivisita l’attualità delle Forze Armate e il suo modello di organizzazione;
– La terza, interverrebbe sulle risorse costituite dal personale militare e civile, disegnando percorsi lavorativi e di carriera capaci di valorizzarne la professionalità.
Nell’ambito del proprio intervento, la delegazione della Fp Cgil ha inteso porre all’attenzione del predetto Sottosegretario una serie di perplessità e preoccupazioni sui contenuti del documento esposto che, per ragioni di spazio, in questa sede proviamo a sintetizzare.
Innanzitutto, abbiamo contestato il metodo utilizzato nell’occasione, reso completamente avulso dal confronto preventivo tra le parti, determinando per questa via un grave vulnus al sistema delle relazioni sindacali che non può essere ulteriormente tollerato dal sindacato nel proseguo della discussione sul tema e, in particolare, nella fase di elaborazione dei decreti di attuazione. Di seguito, siamo entrati nel merito dei contenuti specifici del libro, invero particolarmente ridotti nella loro consistenza specifica e – al di là delle parole di circostanza spese in fase di presentazione – resi assai generici e fumosi per quanto attiene i temi di interesse precipuo di quel personale civile della difesa che, a parole e in ogni occasione, si insiste nel dire di voler valorizzare, ma che nei fatti si continua fortemente a penalizzare, anche in questa occasione.
Come, appunto, nel caso – anch’esso subito confutato dalla Fp Cgil – della grave previsione contenuta nell’art. 280 del Libro Bianco, il quale tratteggia addirittura la possibile privatizzazione di alcuni settori dell’area industriale, compresi i lavoratori coinvolti, andando ad operare in maniera totalmente contraria a quanto stabilito dai decreti legislativi attuativi della legge 244/2012 che, come noto, prevedono invece la re internalizzazione delle attività lavorative nel Ministero della Difesa!
In chiusura, dopo aver ascoltato tutte le OO.SS. presenti, considerato che su alcuni argomenti richiamati dal Libro Bianco occorrerà scrivere e approvare specifiche norme di legge, il Sottosegretario Rossi si è detto disponibile ad avviare quanto prima il confronto tra le parti, anche sul regolamento afferente la distinzione delle funzioni, rispetto al quale però si è riservato di comunicare successivamente la data di avvio della discussione.
Vi terremo tempestivamente informati circa l’evolversi della discussione sul tema in oggetto, e vi rimandiamo al comunicato che domani sera o al più tardi giovedì mattina vi faremo pervenire sugli esiti del secondo appuntamento con il Sottosegretario, previsto per domani 26 maggio, sui temi di più specifico interesse per i lavoratori, chiesto in particolare dalla Fp Cgil con la nota inviata lo scorso 17 aprile che potrete trovare sul sito.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero Difesa
Francesco Quinti
La CGIL chiede un rinvio, non sono accettabili basse insinuazioni
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Chi vi scrive ha chiesto, nei tempi e nei modi
dovuti, un breve rinvio della riunione precedentemente calendarizzata per
venerdì prossimo a causa di impegni concomitanti impossibili da rinviare.
A fronte di questa semplice richiesta, accordata
dall’Amministrazione, leggiamo oggi un comunicato delirante di una sigla
autonoma che addirittura arriva ad insinuare rapporti di favore verso la CGIL
da parte dell’Amministrazione e addirittura una affiliazione segreta, manco
fossimo la P2, alla nostra
organizzazione della nostra controparte. Un comunicato che non meriterebbe
alcun commento se non fosse palesemente diffamatorio e chiaro indice del
bassissimo livello di civiltà del suo estensore.
Lo commentiamo semplicemente per rammentare ai
lavoratori che di tutto c’è bisogno in una fase come questa meno che di basse polemiche strumentali e
offensive, estranee alla normale
dialettica sindacale ed anche al minimo rispetto dovuto nella civile
convivenza.
Lettera al Ministro
Vi alleghiamo la nota inviata al Ministro
sulla grave situazione degli Uffici periferici. Al riguardo ci pare del tutto
evidente che elemento integrante della vertenza sulla “Buona Scuola” è la
problematica relativa all’organizzazione dei servizi amministrativi, per i
quali non è previsto uno straccio di investimento. Il punto non fa parte
dell’apparato propagandistico sulla buona riforma e non è ritenuto interessante
nella polemica mediatica, ma diventa in ogni caso uno snodo fondamentale,
soprattutto se si pensa di affrontare le incombenze numerose prevista dal
disegno di legge con la situazione attuale, ben oltre il limite del degrado
organizzativo e con una carenza di personale ogni giorno più pesante.
Per questo il Ministro è chiamato ad un
esercizio di responsabilità anzitutto verso gli impegni che intende assumere
con i cittadini: affrontare il declino organizzativo dei suoi servizi è una
priorità e noi faremo di tutto per ricordarglielo.
Roma, 3 giugno 2015
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
FUA 2013/2014/2015 I RISULTATI DELL’INCONTRO DI OGGI
Si è svolto in data odierna il
programmato incontro in tema di FUA 2013/2014/2015. Alla riunione ha preso
parte il Ministro Orlando ed i rappresentanti di tutti i dipartimenti del
Ministero e degli archivi notarili.
All’inizio della riunione, ad
integrazione della bozza di accordo trasmessa il primo giugno, è stata
consegnata alle organizzazioni sindacali un nuovo documento concernente la sola
Giustizia Minorile.
Nel corso della riunione, che ha
avuto un carattere puramente interlocutorio, CGIL CISL e UIL, dopo aver
ascoltato le precisazioni dei rappresentanti della parte pubblica, hanno
evidenziato alcuni punti di criticità che riguardano principalmente il sistema
di valutazione il quale, non essendo stato a suo tempo adottato
dall’amministrazione, richiede, per il 2013 ed il 2014, un’applicazione
retroattiva.
Ritenuta la rilevanza della
questione, anche in considerazione del contenzioso in atto presso la Corte dei
Conti della Valle d’Aosta, la parti hanno convenuto di aggiornare i lavori al
prossimo 11 giugno, ore 10.00, al fine di consentire una attenta analisi dei
documenti, la formulazione da parte delle organizzazioni sindacali di precise
proposte e raccomandazioni e quindi, sulla base delle stesse, sottoscrivere in
tempi rapidi l’accordo.
Alla fine dell’incontro, su
esplicita richiesta di CGIL CISL e UIL, il Ministro Orlando ha confermato
quanto già riferito nell’incontro precedente, ossia che il Ministero in tema di
riqualificazione sta predisponendo una norma per superare gli ostacoli
legislativi, ed ha precisato che la mobilità in uscita dagli uffici giudiziari
di Milano sarà sbloccata entro il prossimo mese di luglio.
CGIL CISL e UIL in conclusione
hanno invitato il Ministro a definire in tempi rapidi e certi la questione
della riqualificazione.
Roma 3 giugno 2015
FP CGIL CISL FP UIL PA
Nicoletta Grieco Eugenio Marra Domenico Amoroso