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Comunicato

  
 

II° INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA DIFESA –
SOLO PRESE D’ATTO E VACUE DICHIARAZIONI DI IMPEGNO: UNA FARSA! 
 

Come preannunciato con il comunicato unitario, si è svolto ieri pomeriggio presso palazzo Aeronautica il secondo dei due incontri convocati dall’On. Domenico Rossi.
         Riunione chiesta dalla Fp Cgil con la nota del 17 Aprile scorso, da tempo pubblicata sul sito, con l’intenzione di rammentare al predetto Sottosegretario gli impegni a suo tempo assunti con le rappresentanze sindacali del personale civile della Difesa e non ancora mantenuti, ma anche l’occasione per rappresentare allo stesso una serie di problematiche tuttora irrisolte che stanno condizionando fortemente l’esigibilità dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.     
         A partire da un sistema di relazioni sindacali che non funziona come dovrebbe – così abbiamo esordito nel nostro intervento -, reso fortemente sbilanciato e incapace di rispondere con tempestività alle sollecitazioni e alle istanze avanzate dal sindacato e dai lavoratori, ora più che mai coinvolti da un processo di ristrutturazione del Ministero della Difesa che lungi dall’essere concluso e, soprattutto, dal provocare ulteriori problematiche a carico del personale dipendente.
         Nel prosieguo del nostro intervento abbiamo sollecitato il Sottosegretario a rispondere in maniera concreta sui seguenti punti:
·  definizione entro 60 giorni del regolamento sulla distinzione delle funzioni tra personale civile e militare (compiti, ambiti e funzioni);
·  mobilità volontaria esterna ed interna;
·  reinternalizzazione delle attività e dei servizi;
·  definizione della tabella di equiparazione, quella a suo tempo concordata con l’allora Sottosegretario Pinotti, oggi Ministro e non quella trasmessa di recente dalla Funzione Pubblica;
·  risoluzione della problematica afferente i permessi di servizio;
·  avvio tavolo tecnico per la definizione di un adeguato modello assunzionale;
·  ripresa e avviamento dell’indispensabile processo di formazione e aggiornamento di tutto il personale civile dell’amministrazione della difesa, non solo dei dirigenti e funzionari, rintracciando nel bilancio del ministero le risorse economiche ritenute necessarie;
·         pronta risoluzione della non più ulteriormente rinviabile problematica afferente il NOIPA, rispetto al quale – considerate le difficoltà finora incontrate dall’amministrazione, più volte sollecitata – abbiamo dapprima chiesto l’intervento del Ministro della Difesa e in ogni caso dichiarato di voler avviare iniziative sindacali a sostegno dei dipendenti civili;
·         il grande disagio sofferto da tutti i lavoratori civili della difesa per gli inaccettabili tagli apportati agli stanziamenti dedicati alle pulizie delle strutture in cui operano quotidianamente, che di fatto impediscono alle ditte incaricate di lavorare al meglio, garantendo l’igiene e la pulizia degli ambienti frequentati.
 

     Sui primi tre punti il Sottosegretario Rossi, evitando accuratamente di entrare nel merito, si è detto pronto ad attivare entro 15/20 giorni i relativi tavoli di confronto…
       Sulle tabelle di equiparazione ci ha semplicemente comunicato di essere intervenuto sulla Funzione Pubblica sollecitando nuovamente la definizione di quella che a suo tempo, ovvero nel 2013, fu concordata tra le parti…
       Sui permessi di servizio, che stanno valutando la possibilità di portare la risoluzione del tema dentro il d.l.vo 7/2014 e, infine, che sulla mobilità starebbero valutando una ipotesi di lavoro che sottoporranno alla nostra attenzione prossimamente…mentre per i restanti argomenti avanzati in particolare dalla Fp Cgil ha sostanzialmente dichiarato di “prendere atto e di riservarsi di comunicarci le risposte”!
         Un atteggiamento davvero incomprensibile, vago ed asettico quello manifestato nell’occasione dal Sottosegretario Rossi verso i problemi concreti dei lavoratori denunciati, in particolare dalla Fp Cgil, al quale piuttosto che offrire soluzione alle questioni avanzate dal sindacato probabilmente interessava solo informare i presenti dell’intenzione di portare senza ulteriore indugio all’attenzione del Ministro Pinotti il documento relativo alla misurazione della performance individuale sorprendentemente definito, ed evidentemente concordato, solo con qualche O.S., che in tal senso avrebbe addirittura avanzato proposte (peraltro conosciute nel corso della riunione) emendative e/o alternative, talune pure accettate!
         Di certo non con la Fp Cgil che, anche ieri, sul tema proposto ha nuovamente ribadito l’attualità delle ragioni espresse a suo tempo a supporto della propria netta contrarietà e, per l’ennesima volta, declinato l’indisponibilità ad affrontare finanche l’approccio alla discussione. “Se proprio la volete fatevela pure”, questa è stata la nostra chiosa finale sull’argomento.
         Che ognuno d’ora in avanti si assuma le responsabilità di quanto fatto difronte alle lavoratrici e ai lavoratori, e ciò vale anche per quella o quelle rappresentanze sindacali che hanno deciso di contribuire con le proprie indicazioni alla stesura del documento finale dell’amministrazione, di cui peraltro neanche copia ci è stata fornita nel corso della riunione.
         Per quanto ci riguarda, verificheremo nei prossimi giorni insieme a Cisl e Uil le iniziative da avviare per tutelare la dignità, la professionalità e i diritti del personale civile della Difesa.    
       

 
                      Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil                
                             Ministero Difesa                 
                            Francesco Quinti
                                                                          

 
 
 
 

 
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COMUNICATO INCONTRO 21 MAGGIO 2015

  
  Nella giornata di giovedì 21 maggio si è svolta una riunione tra Amministrazione e OO.SS. del Ministero Infrastrutture e Trasporti avente all’ordine del giorno l’accordo sulla retribuzione di risultato 2014 per la dirigenza, la ripartizione delle risorse derivanti dai risparmi di gestione tra livelli e dirigenza nonché il FUA 2013 e 2014.
La riunione si è aperta con la discussione relativa alla retribuzione di risultato 2014 per la Dirigenza.
Il Direttore del Personale ha informato le OO.SS. circa i tagli subiti dal Fondo a seguito del parere della Corte dei Conti  relativo ai compensi ex art. 92 del progetto Mose.
Dopo una puntuale verifica l’ammontare del taglio è stato significativamente inferiore a quanto previsto in un primo momento. Come già detto la criticità ha interessato una situazione specifica ma questo non ci esime da porre complessivamente una particolare attenzione su questa problematica all’interno del Ministero.
Rimangono altresì non definite alcune voci che concorrono alla quantificazione del Fondo per la retribuzione di risultato della dirigenza in particolare per ciò che riguarda la base di calcolo riferita al 2010 su cui ancora l’IGOP non si è pronunciato.
Nella prosieguo della discussione si è chiarito che in merito alla copertura delle posizioni dirigenziali di II fascia vacanti non si può attingere, al momento, alla graduatoria ancora in vigore in quanto non c’è la necessaria autorizzazione da parte del Dipartimento di Funzione Pubblica.
Rimane, quindi, confermata la procedura prevista attraverso l’attivazione dell’art.19 c. 6. E’ stato inoltre chiarito che l’uscita dei bandi per l’attribuzione di tre posizioni dirigenziali , su cui come FP CGIL avevamo chiesto chiarimenti, sono frutto di urgenze legate a criticità organizzative-funzionali che non potevano essere ulteriormente procrastinate. Al momento non sono previsti ulteriori bandi per la copertura dei posti ancora vacanti.
Successivamente si è passati alla sottoscrizione dell’accordo sulla ripartizione dei risparmi di gestione tra dirigenza e area livelli. Come previsto abbiamo sottoscritto l’accordo sulla base della ripartizione del 97% per i livelli e 3% per la dirigenza malgrado un tentativo, fuori tempo massimo, di alcune sigle sindacali della dirigenza di disponibilità ad una possibile mediazione e/o proposta alternativa.
La riunione è proseguita con la discussione sul FUA 2013 del personale dei livelli. L’ing. Chiovelli ha illustrato le modifiche apportate a seguito della discussione svolta nella precedente riunione. E’ stato stabilito, così come da nostra richiesta, che il pagamento dell’indennità per i centralinisti non vedenti o ipovedenti avverrà annualmente senza attendere la chiusura dell’iter del FUA (per noi era auspicabile anche una maggiore riduzione dei tempi di erogazione che, però, l’Amministrazione, al momento non ritiene sostenibile); inoltre sono stati aumentati e meglio definiti i progetti pluriennali per la quota parte del 25% dell’incentivazione alla produttività garantendo in tal modo il coinvolgimento di tutto il personale del Ministero.
Dopo ulteriori approfondimenti abbiamo sottoscritto l’accordo sul FUA 2013.
Per quanto riguarda l’accordo sul 2014 la discussione è stata rinviata ad una prossima riunione rimanendo inteso la possibilità di inviare nei prossimi giorni osservazioni e/o integrazioni al testo che ci verrà sottoposto a breve.
Ci è stata data informativa  relativamente alla procedura dei passaggi di profilo all’interno delle aree, per la quale è previsto un prossimo invio alle OO.SS. della bozza di circolare su cui esprimere le nostre valutazioni segnalando eventuali correttivi e integrazioni.
La riunione si è conclusa dopo che il Direttore del Personale ci ha informato in merito al trasferimento della Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo da via dell’Arte a Via Caraci.
A nostra richiesta di chiarimenti circa la valutazione delle proposte formulate direttamente dal personale e dalle OO.SS., il Direttore ha risposto che vi sono in corso riunioni con l’Agenzia del Demanio per la riduzione degli spazi utilizzati, nell’ambito di un piano triennale a noi non noto, che vede come primo passo il trasferimento dei Trasporti Aerei ; “un dettaglio” per l’amministrazione, ma neanche tanto, visto che coinvolgerà, nel prossimo biennio, altre Direzioni.
Per quanto ci riguarda le conseguenze di questo come di altri interventi di razionalizzazione sul territorio non sono un “dettaglio”; proseguiremo costantemente a richiedere informazioni  e stato di attuazione del piano comprese anche proposte alternative che, rispettandone le finalità,  possano  venire incontro anche alle giuste esigenze del personale.
 

Roma, 25 maggio 2015
 

              IL COORDINATORE NAZIONALE
                        FP CGIL MIT
                     Roberto Morelli  

 
 
 
 

L'agenda europea dell'immigrazione

ETUC mare nostrum

Ombre e (poche) luci della “nuova” politica europea

Neanche l’orrore degli 850 migranti annegati nel naufragio avvenuto nella notte il 18 aprile nel Canale di Sicilia è bastato a far cambiare passo all’Europa. Per l’ennesima volta, a dispetto delle dichiarazioni e delle attese, la montagna ha partorito un topolino.

La proposta di Agenda europea sulla migrazione presentata il 13 maggio 2015 dalla Commissione Europea, pur avendo il merito di riportare il tema al centro dell’attenzione non mostra la volontà sufficiente per affrontare con l’energia necessaria il fenomeno delle migrazioni e i suoi drammatici effetti, principalmente nell’area sud del Mediterraneo, e non supera l’approccio culturale sbagliato e le tendenze all’egoismo nazionale e alla mancanza di solidarietà che sino a questo momento l’Europa ha mostrato”.

“La scelta di continuare con le operazioni Triton e Poseidon – secondo una nota di Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, e Fausto Durante, coordinatore dell’Area politiche europee e internazionali della Cgil  – non ritornando allo spirito di Mare Nostrum e alla necessità di salvare le vite in mare, conferma un’attenzione del tutto insufficiente rispetto alla vera e propria emergenza umanitaria determinata dal traffico di vite umane e dai sempre più frequenti naufragi di imbarcazioni e dalla conseguente morte di migliaia e migliaia di migranti. Le imbarcazioni vanno portate in sicurezza, non bombardate. E gli esseri umani vanno protetti e salvati, in mare come nei Paesi di origine e di transito”.

La stessa proposta di un meccanismo temporaneo di distribuzione di migranti bisognosi di protezione internazionale appare largamente al di sotto dei bisogni effettivi, sia per la previsione di numeri limitati sia per la possibilità per gli Stati membri di sottrarsi a tale compito attraverso la scelta dell’opt-out, non essendo previsti obblighi vincolanti”.

“Tra le poche note positive dell’Agenda – secondo la Cgil – va segnalata la possibilità di procedere alla revisione del Regolamento di Dublino sul sistema di asilo, che la Cgil e il sindacato europeo reclamano da tempo…Siamo, in sostanza lontani da quell’impegno e da quella assunzione di responsabilità che la drammatica situazione legata all’emergenza immigrazione richiede all’Unione europea. Un’emergenza sulla quale continueremo a batterci, in Italia e in Europa, per garantire a chi fugge da miseria, fame, guerra, il diritto a un’accoglienza caratterizzata da umanità e rispetto”.

 
 

 
 
 
 

 

L'implementazione dell'agenda (27 maggio 2015)

Quarantamila tra siriani ed eritrei arrivati dopo il 15 aprile 2015 saranno ricollocati nei prossimi due anni. Il trasferimento avverrà dall’Italia (24mila) e dalla Grecia (16mila) in altri Stati membri sulla base di una serie di parametri. Questa la proposta della Commissione europea sui migranti. Proposta che ora dovrà passare al Consiglio (maggioranza qualificata) sentito il Parlamento.

Si tratta di una ripartizione obbligatoria delle persone alle quali è stato riconosciuto il diritto a godere della protezione internazionale, ma Regno Unito e Irlanda hanno la possibilità di partecipare solo se lo vorranno (hanno già indicato che non parteciperanno) mentre la Danimarca gode del diritto di non partecipare. L’esecutivo presieduto da Jean-Claude Juncker ha proposto anche un regime di insediamento (resettlement) con una raccomandazione agli Stati che potrebbe coinvolgere 20mila persone in due anni. Si tratta delle persone che godendo del riconoscimento del diritto di asilo si trovano attualmente nei vari campi profughi in nordafrica. La decisione politica finale sarà presa dai capi di Stato e di governo della Ue nel vertice di giugno tra meno di un mese.

Il criterio di distribuzione tra gli Stati membri viene calcolato tenendo conto della dimensione della popolazione (pesa per il 40%), il Pil (40%), il numero degli applicanti per il riconoscimento del diritto di asilo (10%), il tasso di disoccupazione (10%). Per il ricollocamento, il bilancio europeo fornirà un finanziamento extra di 240 milioni, gli Stati riceveranno 6000 euro per ogni persona coinvolta. Per il resettlement dei ventimila profughi il bilancio Ue finanzierà l’operazione per gli Stati che vi parteciperanno con altri 50 milioni di euro nel periodo 2015-2016.

La Commissione Ue ha proposto anche un piano di azione per contrastare la tratta dei migranti che include la formazione di una lista delle navi sospette; cooperazione e scambio di informazioni con le istituzioni finanziarie, con i fornitori di servizi internet e social media per rintracciare e rimuovere la rete online attraverso viene organizzata la tratta. Poi la Commissione ha definito il quadro operativo per prendere le impronte ai nuovi arrivati che richiedono asilo: squadre europee dell’ufficio europeo per l’asilo, di Frontex ed Europol lavoreranno sul terreno (quindi anche in Italia) per accelerare il lavoro di identificazione e registrazione dei migranti, valutare quelli che si trovano nella necessità di protezione internazionale.

Infine la Commissione ha lanciato la consultazione sulla carta blu, per migliorarne l’operatività e permettere alle persone qualificate di lavorare nella Ue. Attualmente la carta blu europea è scarsamente utilizzata. La proposta della Commissione, che non mancherà di suscitare polemiche e divisioni tra i governi, si fonda sul riconoscimento dell’esistenza di una emergenza europea e internazionale il cui peso sta ricadendo principalmente su due Paesi (Italia e Grecia).

 

Le posizioni sindacali

 
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COMUNICATO UNITARIO


DOPO MILANO I FATTI DI LODI
I LAVORATORI GIUDIZIARI VOGLIONO SICUREZZA

 

Ieri un nuovo preoccupante fatto che ancora una volta mette in evidenza la assoluta mancanza di sicurezza degli uffici giudiziari.
Una donna ha dato in escandescenza negli uffici giudiziari di Lodi, percuotendo violentemente una collega cancelliere ed un pubblico Ministero, che hanno riportato varie contusioni. Dopo, durante la perquisizione, è emerso che è stata sfiorata la strage perché la donna aveva introdotto nell’ufficio un coltello da cucina lungo 32 cm, non rilevato all’entrata in quanto il metal detector non è funzionante già da alcuni mesi. 
Ciò dimostra che nonostante i fatti di Milano ancora non si è proceduto a mettere in sicurezza tutti gli uffici giudiziari, per cui quanti operano e frequentano gli stessi, lavoratori giudiziari, giudici, avvocati ed utenti,  rischiano ancora quotidianamente la propria pelle.
Dopo i fatti di Milano le scriventi hanno promosso assemblee sulla sicurezza in tutti gli uffici e sono ancora in attesa di essere convocate dal Ministro per stabilire delle linee guida a livello nazionale che rendano finalmente gli uffici sicuri per chi ci lavora e per  tutti i cittadini.
Esprimiamo innanzitutto la nostra solidarietà ai lavoratori di Lodi, oggi riuniti in assemblea, e rinnoviamo il nostro impegno per garantire la sicurezza che porteremo in ogni sede di confronto con l’Amministrazione.
 
Roma, 27 Maggio 2015   
 

 

 
 
 

 
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Forum Salute

PISTOIA 4 -6 GIUGNO 2015
 
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 “Le politiche e la cura. Cittadini, persone, soggetti”.
 

CGIL e FP CGIL sono tra i fondatori del Forum e, come nelle passate edizioni, intervengono alcuni dirigenti, tra questi: Rossana Dettori, Stefano Cecconi, Cecilia Taranto, Denise Amerini, Macio Fada, Tonia Di Cesare.
Sul sito del Forum Salute Mentale: la bozza di programma  (aggiornata al 24 maggio). A breve il Programma definitivo.
Nell’annunciare il Forum 2015 è stato scritto:
“Sono passati 13 anni dalla prima assemblea nazionale di Roma. La carta fondativa, ricca di analisi, valutazioni e  proposte sarà ancora il canovaccio dell’incontro pistoiese che vorremmo ruotasse intorno alla parola cura. Cura per tornare a parlare.
Trovare la passione e l’entusiasmo per le politiche “della liberazione” e per i diritti e interrogarsi sull’incuria che non ha mai abbandonato il campo delle psichiatrie; denunciare la diffusione delle “strutture”, luoghi della cronicità, e il conseguente consumo insensato delle risorse, il dominio delle farmacologie, le porte chiuse, le contenzioni, l’isolamento, la persistenza delle nuove forme di internamento dopo l’Opg.
Trovare l’orgoglio delle scelte di campo che abbiamo fatto e che ci tocca quotidianamente rinnovare.
Vedere le persone che ce la fanno e gli operatori che riescono malgrado tutto a immaginare percorsi e processi terapeutici mai visti, servizi che riescono a costruirsi intorno alle persone, contesti sociali ricchi di accoglienze e possibilità; sindaci che si interrogano tutte le volte che devono convalidare un Tso e amministratori che si curano di sapere dove veramente stanno le persone; magistrati che guardano con la necessaria tensione morale la contraddizione ora più che mai evidente tra cura, custodia, pena, responsabilità soggettiva e incapacità; cooperatori sociali che rendono possibili e soddisfacenti le vite di tanti; associazioni di cittadini e familiari che hanno tenuto il filo del cambiamento anche nei momenti di peggiore regressione; giornalisti che sono capaci di andare a sentire, a vedere, a toccare con mano a evitare l’inerzia del luogo comune; luoghi di formazione che sono consapevoli di essere ancora oggi lontani dalle pratiche reali e dai bisogni urgenti dei cittadini.
Contribuire a costruire la dimensione politica della crescente presenza dei protagonisti sulla scena, della fine delle separatezze, della contaminazione, delle alleanze e della rottura dei recinti e della evidente necessità di attivare servizi capaci di favorire partecipazione, emancipazione e possibilità di ripresa.
Vorremmo ripensare insieme alle innumerevoli declinazioni che la parola cura pretende nei nostri mestieri: cura degli spazi, dell’amministrare, delle relazioni, delle soglie, dei conflitti, dell’accoglienza, dei contesti, dell’immagine, della dignità, della storia, delle scelte e degli orientamenti, delle differenze ……”
E’ del tutto evidente che la presenza e la partecipazione di CGIL e FP CGIL è quanto mai necessaria e per questo sollecitiamo la partecipazione di delegati e dirigenti Confederali e della Categoria.

 
p. CGIL nazionale – p. FP CGIL nazionale
Stefano Cecconi – Denise Amerini

 
 
 
 

 
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Riunione al DAP sull'accordo integrativo per il FESI 2014 e sull'accordo per il FESI 2015
 
 

    
Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria

COMUNICATO

 
Si è tenuta in data odierna presso il DAP la riunione, fortemente voluta dalla FP CGIL, sull’ipotesi di accordo integrativo sul FESI relativo all’anno 2014 e sull’accordo relativo all’anno 2015.
Nel suo intervento la FP CGIL ha preliminarmente chiesto di poter proseguire i lavori ad oltranza fino alla sottoscrizione dei due accordi, al fine di evitare ulteriori ritardi nella corresponsione degli incentivi al personale di Polizia Penitenziaria.
Subito dopo ha tenuto a precisare che l’accordo sottoscritto lo scorso anno era il frutto di un’attenta analisi effettuata con la partecipazione del personale in servizio negli istituti penitenziari e, per tale motivo, riteneva che la riunione odierna poteva essere conclusa in tempi brevi distribuendo le nuove somme destinate all’accordo integrativo sommandole, nelle stesse percentuali, alle voci già individuate lo scorso anno per il FESI nazionale -A1 e A2 -e confermando l’accordo sottoscritto per il FESI 2014 anche per il 2015.
A tal proposito non si comprendono le modifiche apportate dall’amministrazione con l’introduzione della fattispecie prevista alla lettera B per il 2014 e alla C per il 2015 da destinare ai comandanti di reparto, già destinatari l’anno passato dell’incentivo previsto alla lettera A1 e di parte delle somme destinate alla contrattazione decentrata, tra l’altro senza legarla al raggiungimento di un obiettivo, e le modifiche apportate alle lettere A1 ed A2 nell’accordo relativo all’anno 2015, dove sostanzialmente l’incentivo previsto alla lettera A2 è riservato esclusivamente ai servizi non istituzionali, con una discutibile equiparazione tra il personale turnista e quello a turnazione fissa in A1.
Per quanto sopra esposto la FP CGIL ha chiesto l’abolizione dell’incentivo previsto per i Comandanti di Reparto, con la redistribuzione delle somme ad esso destinate alle lettere A1 – A2 e, per quanto riguarda l’accordo relativo all’anno 2015, anche alle sedi disagiate, con la conferma di quanto concordato nel precedente accordo alle lettere A1 ed A2.
La parte pubblica ha accolto la proposta avanzata dalla FP CGIL per l’accordo integrativo relativo all’anno 2014, abolendo l’incentivo previsto per i comandanti di reparto e distribuendo le somme ad esso destinate su tutto il personale – lettere A1 e A2 -.
Ha inoltre annunciato di voler ritirare la proposta presentata per il FESI 2015 e proporre successivamente una nuova bozza di accordo
Su quest’ultimo argomento la FP CGIL ha chiesto che l’informazione preventiva sia fornita alle organizzazioni sindacali con largo anticipo per consentire il confronto con i lavoratori, a differenza di quanto fatto per la riunione odierna.
Vi terremo costantemente informati sui futuri sviluppi della vicenda.
Roma, 14 maggio 2015

il Coordinatore nazionale Fpcgil

Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini
 

 
 
 

 
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Alle Lavoratrici e ai Lavoratori del CNEL

 
 
 

Il 25 maggio u.s. si è svolto l’incontro con il Segretario Generale, richiesto dalle scriventi OO.SS. e RSU il 19 u.s., al quale hanno partecipato anche i dirigenti della delegazione di parte pubblica.

 

Preliminarmente ci si è soffermati sulla recentissima visita del Vice Presidente del CSM, il quale avrebbe confermato il grande interesse nutrito dall’Organo di autogoverno della magistratura (esclusivamente, a parere della delegazione di parte pubblica) nei confronti della nostra Sede.

 

Rispetto alla situazione generale, legata alle sorti del DDL Costituzionale (AS 1429-B) attualmente all’esame del Senato, l’Amministrazione non ha fornito elementi di novità, ha valutato altamente probabile che a metà luglio, alla scadenza della Consiliatura, i componenti in carica saranno prorogati fino al compimento della riforma (che si stima possa completare il proprio iter entro un anno circa) ossia fino alla nomina del commissario straordinario ivi prevista.

 

Non si può escludere tuttavia che il Governo decida di intervenire prima su alcune funzioni, riallocandole presso altre Amministrazioni. Ovviamente, se tale ipotesi si concretizzerà, le OO.SS., alla luce delle recenti esperienze nella PA, contrasteranno con ogni mezzo eventuali iniziative di trasferimento “coatto” di dipendenti o di “spezzettamento” del personale che possano pregiudicare la professionalità e il trattamento economico in godimento dei Lavoratori coinvolti.

 

Le parti hanno convenuto sulla opportunità, una volta completata la lettura al Senato, di organizzare uno o più incontri tra i rappresentanti sindacali e i vertici amministrativi dei due Organi coinvolti (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e Corte dei conti) al fine di concordare modalità che consentano la migliore gestione possibile del futuro passaggio.

 

La parte pubblica ha rappresentato la necessità -nel frattempo- di intensificare gli interventi formativi nonché, anche al fine di compensare il calo di attività degli Organi collegiali, di concentrare l’impegno dei vertici politici ed amministrativi, con il coinvolgimento di tutto il personale, nell’individuazione/proposta di nuove linee di lavoro, oltre che proseguendo nella valorizzazione e miglioramento di quelle in corso di svolgimento.

 

Riguardo al personale in assegnazione temporanea (comandato), l’Amministrazione ha informato che l’Organo di controllo (il Collegio dei revisori), alla luce dell’attuale situazione, ha condizionato la possibilità di appostare le relative risorse in bilancio esclusivamente per prorogare l’assegnazione presso il CNEL dei dipendenti che svolgono attività ritenute indispensabili e, su richiesta sindacale, ha garantito la massima attenzione alle esigenze dei colleghi in tale posizione, “accompagnandoli” -ove necessario- nell’eventuale rientro all’Amministrazione di appartenenza ovvero offrendo loro la possibilità di essere temporaneamente assegnati presso la Corte (naturalmente previo assenso di quest’ultima).

 

Nel corso della riunione, a carattere interlocutorio, le parti hanno, tra l’altro, concordato sull’opportunità di rivedersi a breve per aprire il tavolo di contrattazione integrativa sull’utilizzo del FUA 2015.

 

La delegazione sindacale ha infatti rappresentato l’opportunità di tentare di siglare un’ipotesi di accordo in corso di esercizio, che consenta di disporre di maggiori risorse economiche e di contenere la retroattività della eventuale revisione dei criteri di distribuzione, in coerenza con la piattaforma presentata al Segretario Generale nel corso dell’incontro con le RSU del 20 marzo u.s. .

 

Restiamo in attesa della convocazione -che si auspica avvenga a breve, senza la necessità di ulteriori richieste da parte delle scriventi- del prossimo incontro con l’Amministrazione.

Roma, 27 maggio 2015

 
FP CGIL(Andrea IMPRONTA)
CISL FP(Angela ROMEI)
UIL PA(Angelica PICCIOCCHI)
RSU(Martina VIDALI)
RSU(Alessandro SACCOMANDI)
RSU(Roberto MATTACCINI)
 
 
 
 
 

 
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AUDITING E "TRASPARENZA"

  

Dopo quasi un anno di gestazione, abbiamo finalmente appreso della chiusura dell’interpello per lo svolgimento dell’attività di internal auditing avviata con avviso del Segretariato Generale del 30 giugno 2014.
Che il buongiorno si vedesse dal mattino lo si poteva comprendere dal fatto che, al di là dei requisiti culturali e professionali richiesti, non era prevista l’assegnazione di alcun punteggio o la redazione di graduatorie, come una normale procedura prevedrebbe.
Ebbene, a distanza di undici mesi tutto ciò che si è riusciti a produrre è un atto che si fa fatica a chiamare “atto amministrativo”, essendo un mero elenco di nominativi, senza alcuna motivazione ed indicazione dei criteri utilizzati o punteggi attribuiti ai candidati.
Nell’avviso l’Amministrazione si riservava anche la facoltà di svolgere colloqui al fine di “accertare e graduare i requisiti” tra i dipendenti che si fossero candidati, ma neanche di questo c’è traccia nel documento pubblicato sull’Intranet il 25 maggio.
Forse, considerata l’importanza del compito che questi lavoratori sono chiamati a svolgere, ci si sarebbe potuti aspettare uno sforzo di trasparenza in più, da parte di quest’Amministrazione.
Tra l’altro per i componenti del Gruppo di Lavoro di internal auditing l’Amministrazione si è già riservata nell’interpello “di poter riconoscere un meccanismo incentivante che dovrà essere oggetto di apposita previsione del Fondo Unico di Amministrazione”, come se il FUA fosse un bancomat.
Peccato che l’Amministrazione si ricordi dare queste comunicazioni ad intermittenza e, guarda caso, solo quando le fa comodo.
Visto che gli internal auditor saranno chiamati a definire ed aggiornare periodicamente un catalogo di buone prassi, possiamo permetterci di individuare, come prima buona prassi, il rispetto della trasparenza?  

 Roma, 27 maggio 2015

 
FP CGIL NAZIONALE
 
  Giuseppe Palumbo

 
 
 
 

Decreto dipartimentale prot. n.1322 del 27 maggio 2015 di annullamento della prova finale del concorso a Capo squadra del CNVVF, decorrenza 1.1.2012.

27.05.2015 – Pubblichiamo, in allegato, il Decreto del Capo Dipartimento del 27 maggio 2015 di annullamento della prova finale del concorso a Capo squadra del CNVVF, decorrenza 1.1.2012.

 

 

 
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COMUNICATO

 
 

SECONDO INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO ROSSI

Ancora buoni propositi ma nessun fatto

Così non va!

Quest’oggi si è tenuto il secondo incontro, a distanza di pochi giorni, con il Sottosegretario alla Difesa, On.le Domenico Rossi.

 

Il Sottosegretario ha comunicato che entro due o tre settimane, in un ulteriore specifico incontro, sarà nelle condizioni di fornire risposte sui tempi, percorsi e contenuti del regolamento da emanare ai sensi dell’articolo 1 del D.lgs. n. 7/2014 sulla distinzione delle funzioni tra il personale civile ed il personale militare, sulla mobilità volontaria interna ed esterna, nonché sulla reinternalizzazione dei servizi.

 

Per ciò che concerne la tabella di equiparazione ed i permessi di servizio, nonostante gli interventi esercitati nei confronti delle altre Amministrazioni, in particolare il Dipartimento Funzione Pubblica, ad oggi non ci sono risposte definitive.

 

E’ stato riferito inoltre che gli uffici del Segretariato generale e di quattro Direzioni generali di Roma verranno trasferiti agli inizi del prossimo anno in un’area del quartiere periferico di Centocelle. Su tale questione l’Amministrazione si è riservata di fornire al sindacato una puntuale informativa.

 

Da ultimo, e con sorpresa, è stato riferito che dopo la riunione odierna verrà portato all’attenzione del Ministro il documento relativo alla misurazione della performance, senza peraltro fornirne copia …

 

Abbiamo rappresentato con estrema chiarezza e determinazione che non è possibile continuare a rinviare nel tempo le decisioni sui temi di interesse del personale civile, che da troppo tempo attendono risposte, mentre si vorrebbe dare immediata applicazione alla valutazione del personale, senza peraltro conoscerne le modalità ed i contenuti.

 

Abbiamo ribadito, per l’ennesima volta, che siamo disponibili a confrontarci su tutti gli argomenti, nessuno escluso, ma che per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa occorre dare priorità assoluta al regolamento sulla distinzione delle funzioni, entro e non oltre il prossimo 30 giugno.

 

Ora attendiamo le risposte dell’Amministrazione, ma nel rammentare le dichiarazioni programmatiche presentate in Parlamento dal Ministro della Difesa sulla valorizzazione del personale civile e sul conseguente superamento degli “steccati“, ci domandiamo se l’On.le Pinotti se ne è dimenticata oppure no.

 

E’ evidente che in assenza di risposte chiare e convincenti Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa nelle prossime settimane assumeranno le più opportune iniziative sindacali.
Roma, 26 maggio 2015

 
FP CGIL
Francesco Quinti
CISL FP
Paolo Bonomo
UIL PA
Sandro Colombi

 
 
 

 
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Richiesta di avvio contrattazione integrativa

   

Roma, 26 maggio 2015
 
Presidente Mario Barburto
Capo Dipartimento dell’organizzazione
Giudiziaria
 
Dott.ssa Emilia Fargnoli
Direttore generale del personale e della
Formazione
 
Dott. Lucio Bedetta
Direttore generale del Bilancio e della
Contabilità
 


 
Oggetto: fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti di seconda fascia per l’anno 2014, richiesta di avvio contrattazione integrativa.
 

  Essendo a conoscenza dell’emanazione del decreto ministeriale 2 dicembre 2014 in cui sono state approvate le proposte di valutazioni dell’attività dei dirigenti di seconda fascia per l’anno 2013, chiediamo di avviare con sollecitudine il tavolo negoziale per la definizione dei criteri sull’utilizzo delle somme di cui al fondo in oggetto.
  Chiediamo altresì di conoscere la consistenza del fondo e delle voci che lo compongono.
  Distinti saluti,
 
                per funzioni centrali FpCgil
                       Nicoletta Grieco

 
 
 
 

Casa Circondariale di Varese. Gravi problematiche e criticità.

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