Sicurezza – Polizia penitenziaria: Lettera al capo del DAP sulla commissione per le ricompense

 
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Nota del Segretariato – Assenze dal servizio per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami
 

 22 maggio 2015
 

In allegato la tardiva comunicazione (da noi sollecitata più volte) della Corte dei conti sulla disapplicazione della Circolare n. 2/2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica.
(Sentenza del Tar del Lazio, su ricorso della FLC CGIL, n. 5714 del 17/04/2015 di annullamento della circolare n. 2/2014 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione pubblica, sulle assenze dal servizio per visite, terapia, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici.)  

 
In allegato la nota del Segretariato generale.

FP CGIL Corte dei Conti
Susanna Di Folco
______________________________
 

 
 
 

 
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Comunicato unitario – Primo incontro Fua 2014
 


Il giorno 19 maggio u.s. abbiamo partecipato al previsto incontro, alla presenza del Dr. Gambacciani in rappresentanza dell’Amministrazione, con all’ordine del giorno la discussione dei criteri di ripartizione del FUA di competenza per l’anno 2014.
Prima di entrare nel merito della discussione sul Fondo, unitariamente, abbiamo rilevato la necessità di individuare quale priorità la presentazione del progetto di riforma dei Servizi Ispettivi in attuazione della delega legislativa, stante l’impegno assunto nel mese di marzo dal Segretario Generale e le ipotesi di lavoro che risultano essere in via di perfezionamento.
Riteniamo un fatto grave, non aver ancora presentato il testo ed avviato il confronto, in considerazione delle importanti ricadute organizzative, sia per l’efficacia del servizio sia per il personale che il progetto di riforma comporta.
Il Dr. Gambacciani sul punto si è riservato di riferire la richiesta al Segretario Generale per la successiva programmazione dell’incontro, comunque prima della presentazione del testo in CdM.
Abbiamo altresì ribadito la richiesta, formalmente presentata la scorsa settimana, di calendarizzare una serie di riunioni con all’ordine del giorno una ulteriore procedura di mobilità nazionale e un accordo che consenta l’avvio delle progressioni economiche all’interno delle Aree con decorrenza 1 gennaio 2015. Si consentirebbe così una meritata valorizzazione delle figure professionali attraverso una procedura di riqualificazione che consenta una ottimizzazione anche dei profili professionali amministrativi, resosi oltremodo indispensabile in riferimento all’imminente riassetto organizzativo e strutturale del Ministero.
In riferimento alla ripartizione del FUA 2014 l’Amministrazione ha avanzato una proposta che, in considerazione dell’invarianza del quadro normativo di riferimento, nell’impianto generale riprende i criteri utilizzati negli scorsi anni, richiamando i criteri di cui all’accordo del 22 ottobre 2012.
La discussione è stata rimandata ad un prossimo incontro, che si terrà martedì 26 maggio, per la necessità di un approfondimento dei dati, dei quali abbiamo richiesto una specifica, di tutte le voci di costituzione del Fondo e delle unità di personale coinvolte su ogni attività in cui lo stesso viene ripartito.
Vi terremo quindi aggiornati degli ulteriori sviluppi della discussione.
Roma, 22 maggio 2015
 

       FP CGIL                     CISL FP                     UIL PA
Giuseppe Palumbo        Paolo Bonomo          Angelo Vignocchi 
 

 
 

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Elezioni 31 maggio 2015: avviamento alle urne del personale del Corpo

 
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Report incontro salute mentale 19 maggio
 

 
Nella giornata di ieri, 19 maggio, sì è tenuto il programmato incontro del gruppo nazionale Salute Mentale.
I temi affrontati hanno riguardato il percorso di superamento dell’OPG, la partecipazione al Forum Salute Mentale, la costruzione della seconda assemblea nazionale della Categoria sulla salute mentale.
Per quanto riguarda la chiusura degli OPG, la Categoria, insieme alla Confederazione, nei prossimi giorni produrrà un documento, che coinvolge direttamente gli operatori,  e che mette al centro i servizi e la presa in carico sul territorio, rispetto a qualsiasi forma di internamento. La FP deve essere estremamente vigile nei confronti di Regioni ed Aziende Sanitarie, perchè siano attivati i percorsi di cura e riabilitazione alternativi alla detenzione e all’internamento, costruiti dagli operatori, per impedire la nascita di una rete di strutture, comunque denominate, che di fatto rappresentano la riproposizione della logica manicomiale,  sollecitando la nomina del Commissario in caso di inadempienze regionali. E’ importante che, per questo, si costruiscano momenti di confronto, di informazione, che tengano alta l’attenzione e la vigilanza, e costruiscano alleanze nei territori per traguardare l’obiettivo che ci siamo posti: il tema OPG è importante, al di là del numero delle persone coinvolte, perché è una questione di civiltà e di cultura: non possono esistere buoni servizi se non c’è una idea di salute mentale che tiene insieme tutto, dall’infanzia, dall’adolescenza, fino agli OPG: è il tema dell’attenzione alla persona, alla dignità, ai diritti.
Per quanto riguarda il Forum Salute Mentale, di cui la categoria è soggetto promotore e fondatore, sarà garantita la partecipazione della Categoria alle sessioni tematiche, portando il peculiare punto di vista degli operatori in merito a servizi e pratiche, ed alla dissociazione ancora esistente fra teoria e prassi. Sarà l’occasione per rilanciare il protagonismo degli operatori sui temi che maggiormente li vedono coinvolti rispetto al funzionamento dei servizi: la centralità del territorio, i CSM h24, gli SPDC no restraint, l’abolizione della contenzione.
Infine, si è entrati  più nel dettaglio della organizzazione della assemblea nazionale della Categoria sulla salute mentale, prevista per l’inizio del prossimo autunno, definendo il tema sul quale dovrebbe focalizzarsi, che è quello degli assetti organizzativi e dell’utilizzo delle risorse, visto quanto l’organizzazione si riflette sul percorso clinico-riabilitativo e condiziona la spesa, con una particolare attenzione ai dei budget di salute, quale strumento per finanziare i progetti terapeutici personalizzati.
Oltre l’assemblea, la Funzione Pubblica ha intenzione di programmare un evento nazionale che abbia al centro la presentazione del libro di Giovanna Del Giudice “E tu slegalo subito”, per ragionare intorno al tema della contenzione,  paradigmatico della contraddizione cura/custodia.
Successivamente al Forum, avremo occasione di entrare più nel dettaglio della organizzazione dell’assemblea.
 

             La responsabile nazionale FP CGIL
Salute mentale, dipendenze, sanità penitenziaria

                      Denise Amerini
 

 

 

 
 
 
 

Parere del Senato sul decreto sulla conciliazione dei tempi di cura, vita e lavoro.

Mettiamo a disposizione i pareri della commissione lavoro del senato sul decreto (attuativo della delega lavoro) sulla conciliazione dei tempi di cura, vita e lavoro.
A differenza che per il decreto riferito alle tipologie contrattuali, in questo caso oltre al parere favorevole espresso dalla maggioranza, sono presenti uno schema di parere (favorevole) della relatrice, e un ulteriore schema (con parere favorevole) espresso da lacuni parlamentari di forze politiche di minoranza.
Gli schemi di parere contrario espressi dalla minoranza sono quoindi solo due.

 

 
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DIRIGENZA: L'AGENZIA BATTA UN COLPO!
 

Comunicato

Dopo la sentenza n.37/2015 della Corte Costituzionale che, come noto, ha dichiarato incostituzionali una serie di norme che hanno consentito all’Agenzia di continuare ad affidare incarichi dirigenziali a propri funzionari, ciò che sconcerta è la assoluta mancanza di decisioni gestionali in grado di restituire – con soluzioni possibili utilizzando la normativa vigente – efficienza, funzionalità e serenità operativa ai nostri Uffici.

Tutto questo mentre l’Agenzia ed i suoi funzionari sono sottoposti ad una costante ed infamante campagna mediatica in assenza di iniziative comunicative dell’Agenzia stessa, tese a contrastare un tentativo di far divenire vittime sacrificali i lavoratori del fisco e, più in generale, il sistema agenziale.

Ribadiamo in proposito che il sindacato confederale è disponibile oggi, come in passato, a lavorare con l’Agenzia per rappresentare, in ogni sede, la necessità che venga riconosciuta l’elevata e diffusa professionalità dei 40.000 lavoratori del fisco (dirigenti e non) e che maturi nel Paese la consapevolezza che le funzioni istituzionali svolte dalle Agenzie meritano adeguato e specifico riconoscimento.

Ci sembra superfluo ricordare che, in tal modo, sarebbe più agevole per l’Agenzia sostenere la necessità che, nel quadro della riforma della PA, venga riconosciuto il ruolo specifico e tipico svolto dal sistema agenziale, ciò anche sul piano dell’ordinamento professionale dei lavoratori del fisco e dello sviluppo delle carriere a tutti i livelli, compreso l’accesso alla dirigenza.

Significherebbe insomma ridare linfa vitale ed efficienza alla nostra Amministrazione che svolge una funzione strategica per tutto il Paese.

Tuttavia, nell’immediato, riteniamo di dover formalizzare oggi all’Agenzia un nostro contributo, forte e chiaro, per superare la più grave conseguenza prodotta dalla citata Sentenza della Consulta, che ha lasciato scoperte oltre 700 posizioni dirigenziali, la gran parte assolutamente funzionali al buon andamento della nostra amministrazione.

Tutto ciò anche a tutela dei circa 300 dirigenti di ruolo “affogati” negli interim, formalmente assunti ma impantanati in un eccessivo fai da te che ha partorito una variegata fantasia di atti amministrativi in termini di deleghe di firma… deleghe di funzioni… deleghe di competenze…(?!). Così non va!!

Chiediamo allora quali siano gli impedimenti a che l’Agenzia possa attivare, nell’immediato, le previsioni dell’art.12 comma 3 del D.L. n.79/97, mai abrogate né modificate.

Tale norma, infatti, prevede che: “Con decreto del Ministro delle finanze, tenuto conto della specificità dei compiti e delle funzioni inerenti alle esigenze operative dell’amministrazione finanziaria, vengono individuate, sentite le organizzazioni sindacali, le modalità e i criteri di conferimento delle eventuali reggenze degli uffici di livello dirigenziale non generale e definiti i relativi aspetti retributivi in conformità con la disciplina introdotta dal contratto collettivo nazionale di lavoro inerente alle medesime funzioni. Con lo stesso decreto sono altresì individuate le condizioni per il conferimento delle reggenze, per motivate esigenze funzionali, anche a dipendenti appartenenti alle qualifiche funzionali nona e ottava, in assenza di personale di qualifica dirigenziale da utilizzare allo scopo.” L’unico vero problema sarebbe, casomai, attualizzare la norma all’ordinamento contrattuale vigente.

Vogliamo essere chiari fino in fondo….non stiamo sostenendo assolutamente la garanzia “del posto” ad una categoria di funzionari, a cui fu affidato l’incarico dirigenziale, molto spesso con criteri poco trasparenti….tutt’altro. Chiediamo, infatti, che l’Agenzia adotti una soluzione utile ed immediata per coprire i posti dirigenziali vacanti con una procedura che dovrà essere selettiva e trasparente, utilizzando in tal senso le norme e le procedure oggi vigenti. Per dirla proprio “fuori dai denti”, non ci interessa che gli ex incaricati riprendano il “loro posto”…..ci interessa che nessuna posizione dirigenziale resti vacante.

All’Agenzia chiediamo però, con altrettanta forza, che ci faccia conoscere e che discuta con il sindacato, da subito, l’effettivo Piano di riorganizzazione e razionalizzazione delle proprie strutture, perché il modello e la pianificazione aziendale – che va effettuata sulla base della “mission” e delle attività istituzionali – non può venire dopo le eventuali “soluzioni” sulla questione incaricati.

E chiediamo anche che, nel quadro della costruzione della nuova struttura amministrativa, venga finalmente portato a termine un concorso per l’accesso alle posizioni dirigenziali, ciò in numero corrispondente al nuovo modello agenziale.

In tale nuovo assetto organizzativo dovranno essere disciplinate e definite nel numero complessivo anche le Posizioni Organizzative Speciali (POS) di cui riconosciamo tutta l’importanza nell’ottica dello sviluppo delle carriere per i lavoratori, ma che chiediamo vengano regolamentate nell’alveo della contrattazione e/o condivisione con i rappresentanti dei lavoratori.

Roma, 21 maggio 2015

 
FP CGIL
Luciano Boldorini
CISL FP
Stefania Silveri
UIL PA
Renato Cavallaro
 
 
 

 
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Funzione Pubblica CGIL – Coordinamento Nazionale Corpo forestale dello Stato

   
    Roma, 20 maggio 2015  
 
    All’Ufficio Relazioni Sindacali  
 
 e, p.c.     Alle segreterie di FP CGIL  
    Ai Delegati ed Iscritti FP CGIL CFS 
    Ai lavoratori del Corpo   
 
 
Oggetto: assegnazione sedi 40° Corso Vice ispettori “Fiume Clitunno” – diffida.
 
 
La scrivente Organizzazione Sindacale, non ritiene soddisfatta con la nota n. 22833 del 30 aprile 2015 della Divisione 13° la propria richiesta del 24 marzo 2015 e sollecito.
Non è accettabile in linea di principio la generica “assicurazione” di aver rispettato piante organiche e criteri che si segnalano non rispettati.
Ancora meno accettabile diventa nello specifico quando con DCC del 13 maggio 2015 l’Amministrazione si contraddice e procede a nuove assegnazioni a causa di “un mero errore materiale” risultante fra quelli segnalati (provincia con assegnazioni oltre il limite previsto).
In virtù di quanto espresso nella nota sopra citata in tema di assegnazioni di titolari di diritto ai sensi della L 104/92, si chiede di conoscere per quali sedi si sia derogato al limite provinciale per tale fattispecie e le motivazioni che hanno portato a negare la deroga in diversi casi (Bari, Taranto e Forlì, elenco non esaustivo).
Si chiede di conoscere la motivazione in base alla quale sedi di nuova apertura siano state assegnate senza il necessario appello straordinario.
Si chiede infine di conoscere la motivazione per la quale alcuni comandanti di stazione, in sede prevista fra quelle di assegnazione, ne siano rimasti esclusi.
Pertanto, prima di perseguire strade che esulano la normale dialettica sindacale, diffidiamo formalmente questa Amministrazione a voler fornire solleciti ed esaustivi chiarimenti in merito agli argomenti sollecitati.
 
La Coordinatrice Nazionale Fp Cgil    
           Corpo Forestale dello Stato
           Francesca Fabrizi 
        
 

 
 

 
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Funzione Pubblica CGIL – Coordinamento Nazionale Corpo forestale dello Stato

   
    Roma, 20 maggio 2015   
 
      
    All’Ufficio Relazioni Sindacali  
 
 e, p.c.     Alle segreterie di FP CGIL  
    Ai Delegati ed Iscritti FP CGIL CFS 
    Ai Lavoratori    
 
 
 
 
Oggetto: Informazione Assegnazioni temporanee e trasferimenti L. 104/92
 
 
Ricevuta l’informazione di cui all’oggetto, si chiede di voler verificare la rispondenza dei dati comunicati, poiché è a conoscenza della scrivente Organizzazione Sindacale almeno un movimento non comunicato con l’informativa presente né con la precedente.
Si chiede inoltre di voler comunicare se è stata effettuata la prevista ricognizione per verificare il mantenimento dei presupposti che hanno consentito il trasferimento del personale ai sensi della L. 104/92.
 
 
 
Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Corpo Forestale dello Stato
Francesca Fabrizi 
 

 
 

 
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COMUNICATO
 


Roma, 21 maggio 2015     
 

La valorizzazione non è uno spot pubblicitario
 

Nella riunione di ieri ci è stato presentato il piano di valorizzazione 2015, un piano che a noi è apparso subito deludente sotto diversi profili, da quello culturale a quello concreto organizzativo.
La strutturazione della proposta, che prevede che il grosso dei finanziamenti previsti sia destinato ai prolungamenti di orario, compreso quello famigerato delle aperture di 2 ore il venerdì e che esclude del tutto le proposte di progetti che riguardano la qualificazione dell’offerta culturale, non è altro che il solito spot pubblicitario finalizzato a campagne promozionali che dal nostro punto di vista nulla hanno a che vedere con la valorizzazione del patrimonio. Così come la scelta di puntare su aperture spot nei musei autonomi, motivandola con la coerenza di questa scelta con la nuova riforma, ancora una volta è rivelatrice dei limiti intrinseci della riforma stessa. Ci saremmo aspettati insomma proposte per qualificare l’offerta del patrimonio diffuso, invece si punta su musei e circuiti museali in gran parte con livelli di fruizione ampi nei numeri ed in qualche caso al limite delle possibilità di fruizione. Il piano di valorizzazione viene finanziato con 3.600.000 euro, 600 mila in più dell’anno scorso. Anche in questo caso abbiamo avuto da ridire: negli accordi con la controparte è stato formalizzato l’impegno dell’Amministrazione a ripianare con i fondi ex cap 1321 le maggiori spese del FUA conseguenti all’ampliamento delle posizioni organizzative e l’importo prelevato dal FUA per finanziare la Notte dei Musei. Considerato che quest’ultimo progetto è costato circa 300 mila euro abbiamo chiesto se loro ritenessero gli ulteriori 300 mila euro una somma bastevole a finanziare tutte le posizioni organizzative che emergeranno dall’esito dei bandi in corso. Non ci pare e pertanto per noi è fondamentale il mantenimento di questo impegno economico.
Sulla base di queste osservazioni abbiamo rigettato la proposta dell’Amministrazione che l’ha prontamente ritirata, riservandosi di presentarne una rimodulata alla luce delle nostre osservazioni. Nella rimodulazione noi abbiamo chiesto di tener conto degli esiti, in termini di fruizione, della iniziative dell’anno scorso e ci siamo levati lo sfizio di dare noi alcuni dati, che ci sono opportunamente pervenuti da Firenze, ove le aperture dei venerdì hanno registrato numeri ridicoli. Inoltre noi vogliamo vengano riproposti i progetti che l’anno scorso hanno qualificato l’offerta, come ad esempio la giornata del patrimonio nascosto, quella dell’archeologia e quella del restauro, ricevendo peraltro, per quello che ci risulta, segnali significativi di gradimento da parte dei cittadini. L’altra questione riguarda le tariffe applicate, che devono essere uniformi per tutti i progetti.
Da ultimo vogliamo dire pubblicamente alla nostra controparte politica che l’applicazione della riforma ha una chiara impronta ideologica e strumentale, che si rivela esattamente da queste iniziative di falsa valorizzazione e da operazioni come quella del Consorzio relativa all’area archeologica centrale romana.  Se questo è l’indirizzo che prevale noi non siamo interessati e ci preoccupa persino il comunicato stampa della Soprintendenza archeologica di Roma che ancora cita, quasi scusandosi, l’andamento dell’apertura del Colosseo in occasione della notte dei musei, giustamente contingentata  per motivi di sicurezza. Noi suggeriamo di finirla con la retorica del Colosseo, di Pompei e degli Uffizi, e con questa sorta di gioco a rincorrere aperture straordinarie che hanno senso solo per l’Ufficio stampa del Ministro. Mentre invece poco o  nulla servono per la valorizzazione, che non è uno spot pubblicitario, né tantomeno serve a scalare improbabili classifiche mondiali dei musei più visitati. Serve a diffondere conoscenza e consapevolezza della straordinarietà di un patrimonio diffuso e, in gran parte, sconosciuto e poco fruito. Questo è il progetto che ci interessa, il resto lo lasciamo agli esercizi di comunicazione della propaganda politica.
 
 

Il mistero dei 318 scorrimenti alle progressioni economiche.
 
Sempre nella giornata di ieri ci è stato chiarito il mistero dei mancati scorrimenti dei 318 posti residui alle progressioni economiche 2010.Se ricordate sul punto l’Amministrazione ci aveva fatto due comunicazioni: la prima ci aveva rassicurato sul fatto che le risorse impegnate sarebbero state rese disponibili con la legge di assestamento, la seconda che invece lo scorrimento non era possibile per via di un rilievo dell’Ucb che non ha registrato l’accordo del dicembre scorso. Finalmente, dopo mille solleciti, ieri ci è stata consegnata la famigerata nota UCB. La quale, in verità, non assomiglia affatto ad un rilievo formale, ma ad una classica nota burocratica che ributta la palla all’amministrazione. In sostanza l’UCB ci dice che occorre provvedere a richiedere lo stanziamento in legge di assestamento e  in tale sede motivare la richiesta. Con la specifica da chiarire se si tratta di un nuovo accordo sulle progressioni o se è la prosecuzione del vecchio. Potremmo immaginare che il dirigente dell’UCB non abbia letto l’accordo, ma secondo noi non è così. Dalla discussione che ne è seguita è emerso che il vero problema è che l’UCB ha considerato definitiva la graduatoria pubblicata in quel modo singolare e quindi ha considerato chiuso l’accordo. Questo giusto per ricordare che noi abbiamo sempre chiesto la pubblicazione delle graduatorie integrali e la valutazione di tutte le domande presentate. Strada che l’Amministrazione al tempo non volle percorrere e la modalità utilizzata è diventata poi il pretesto di non registrazione dei 318 scorrimenti. Adesso l’Amministrazione ci ha annunciato che chiederà lo stanziamento delle risorse in assestamento e chiarirà che la graduatoria pubblicata al tempo è in tutto e per tutto provvisoria in virtù della clausola che consente la riassegnazione dei posti che si sono resi disponibili a seguito della prima graduatoria. Noi ci auguriamo vivamente che non ci siano intralci ed ostacoli e che la vicenda si possa concludere positivamente in sede di assestamento di bilancio. Altrimenti saremo costretti a valutare le iniziative conseguenti che certamente non vedranno esenzione di responsabilità dell’Amministrazione che ha il compito di rispettare ed attuare gli accordi che sottoscrive con noi.
 

Comandi
 
Nel corso della riunione abbiamo chiesto lumi sull’iter di stabilizzazione del personale comandato dai comparti extra blocco del turn over. Un iter faticoso la cui lunghezza sta seriamente mettendo in difficoltà in particolare il personale proveniente dal comparto scuola che non sa che pesci pigliare e quindi vuole avere certezza sui tempi di stabilizzazione considerato che il periodo ultimo di comando scade il 31 agosto con annessi problemi di assegnazioni cattedre, ecc. Per questo abbiamo sollecitato l’amministrazione a dare certezze entro il più breve tempo specifico, anche tramite una norma ad hoc che prolunghi il tempo del comando. Ci hanno assicurato che interverranno immediatamente e la prossima riunione avremo lumi sulle misure che intendono adottare.
 

Ales e dintorni
 
Abbiamo avuto in conclusione una informativa relativa all’inserimento in Ales di 42 lavoratori dichiarati in esubero al Maggio Fiorentino. I lavoratori in questione sono 42 e verranno in parte inseriti a supporto della vigilanza agli Uffizi, in parte impiegati nei cicli manutentivi e amministrativi di altri Uffici fiorentini. Al di là della situazione specifica, per la quale abbiamo registrato anche la singolare richiesta di Ales di assegnare a questi lavoratori la gestione esclusiva di settori del Museo (richiesta dichiarata inammissibile dallo stesso Segretario Generale arch. Recchia), emerge sempre più l’esigenza di un confronto sull’utilizzo di Ales e sulle strategie sempre più invasive che la stessa società sta adottando, come ad esempio a Pompei. Ci pare insomma che l’esigenza del Ministero di intervenire tramite la società in house per sopperire a carenze endemiche negli organici interni trovi un intreccio perverso con le strategie espansive della società che mira esplicitamente a coprire tutti i cicli cosiddetti di supporto. A partire proprio dal ciclo della vigilanza, ma non solo. Noi non crediamo assolutamente che questa sia la scelta giusta, abbiamo rappresentato che l’utilizzo di Ales come serbatoio occupazionale, oltre ad essere ingiustificato dal punto di vista normativo, comporta dei costi di molto maggiori al costo del lavoro del personale interno. Lo abbiamo ribadito anche in riferimento al personale interno ad Ales che ormai da molti anni lavora sui progetti finanziati con fondi lotto e fondi Cipe, la cui internalizzazione comporterebbe un significativo risparmio per il bilancio dello stato e consentirebbe un utilizzo più adeguato di questo personale ormai del tutto integrato nei nostri cicli lavorativi. Ma, come si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. In ogni caso avremo modo di esternare le nostre valutazioni in una riunione ad hoc che ci è stata promessa.
 

In allegato la proposta pubblicitaria del piano di valorizzazione 2015 che abbiamo rigettato.
 

FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni

 
 

 
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Funzione Pubblica CGIL – Coordinamento Nazionale Corpo forestale dello Stato

   
 
Nota a verbale appello ordinario 2015
 
Questa Organizzazione Sindacale, alla luce della situazione storica e politica che sta attraversando il Corpo, ribadisce la richiesta già formulata di inserire nell’appello ordinario tutte le sedi vacanti per ruolo come previsto dal regolamento trasferimenti.
Regolamento voluto in maniera unilaterale da questa stessa Amministrazione che oggi lo viola, chiedendo ai rappresentanti dei lavoratori di rendersi complici di una gestione del personale che riesce ad essere poco efficiente e poco efficace, pur essendo molto limitativa dei diritti dei lavoratori.
Le piante organiche, apprezzate come strumento per garantire la trasparenza nella gestione del personale sul territorio, vengono regolarmente eluse con trasferimenti d’ufficio o con benefici di legge concessi in maniera differente fra il personale, andando a costituire nei fatti esclusivamente un vincolo per chi, nel rispetto delle regole, aspira a riavvicinarsi ai propri affetti.
Le stesse piante organiche, mai aggiornate e con numeri che potevano essere accettabili come primo impianto, ad oggi devono essere totalmente riviste anche nell’ottica di quella necessaria ed urgente riorganizzazione del Corpo che continuiamo a chiedere.
Si ribadisce quindi la necessità di riaprire il confronto con le Organizzazioni Sindacali sul regolamento trasferimenti e sulle piante organiche.
Circa il rinvio della pubblicazione della data del concorso per 393 agenti riteniamo (pur opponendoci all’obbligo di assunzione di solo personale militare che costituisce violazione della parità di genere non garantendo pari opportunità di partecipazione a tutti i cittadini) che se fosse annullato, costituirebbe il vero colpo di grazia per le regioni sottonumerarie che attendono nuovo personale per la gestione di territori ormai al collasso. 
Su questo argomento abbiamo chiesto un incontro al Ministro e chiediamo che il Capo del Corpo fornisca informazioni ai rappresentanti dei lavoratori, primi interessati da un eventuale “scambio” con le Polizie Provinciali.
 
 
Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Corpo Forestale dello Stato
       Francesca Fabrizi
 

 
 

Telefonia mobile cellulare VV.F. – Riepilogo e chiarimenti.

21.05.2015 – Telefonia mobile cellulare VV.F. – Riepilogo e chiarimenti.

 

 
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