Piano triennale reclutamento volontari 2015-2017.

21.05.2015 – In allegato la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane relativa al piano triennale di reclutamento volontari 2015-2017.

 

 

Bozza circolare Contrasto Rischio Acquatico.

21.05.2015 – Bozza circolare Contrasto Rischio Acquatico.

 

 

Bozza circolare SAF.

21.05.2015 – Bozza circolare SAF.

 

 

Bozza circolare Elisoccorso.

21.05.2015 – Bozza circolare Elisoccorso.

 

 

Attività di mantenimento e/o re-training nelle abilitazioni operative del personale del Corpo Nazionale VV.F. – Bozza circolare.

21.05.2015 – Attività di mantenimento e/o re-training nelle abilitazioni operative del personale del Corpo Nazionale VV.F. – Bozza circolare.

 

 

Igiene Ambientale: Accordo Nazionale 22 Dicembre Assoambiente

Igiene Ambientale: Accordo Nazionale 22 Dicembre Assoambiente

 

Pa: Dettori (Fp Cgil) a Madia, basta scuse, rinnovare il contratto

Roma, 12 maggio 
 
“Non c’è più alcuna spiegazione che tenga, non ci sono più scuse. La stessa ammissione della ministra Madia circa l’eccezionalità del blocco dei contratti, insieme alla motivazione di quest’ultimo, non regge più dopo anni di mancato rinnovo. Per questo il contratto va rinnovato e va rinnovato al più presto”. E’ quanto afferma la segretaria generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, in merito alle parole di oggi del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Il blocco dei contratti, ricorda la dirigente sindacale, “ha prodotto danni non solo sui salari dei lavoratori, e in futuro sulle loro pensioni, ma anche e soprattutto alla stessa economia del paese. Lo diciamo da tempo, il rinnovo può essere uno degli strumenti per uscire dalla crisi e per ritrovare la crescita, ben aldilà dell’elargizione degli ottanta euro che la ministra non dimentica mai di citare. Non possiamo invertire i fattori, non possiamo cioè aspettare di intercettare la crescita per poi pensare al rinnovo. Il contratto va rinnovato e va fatto adesso”, conclude Dettori.
 
 

Nuova bozza circolare Servizio Sommozzatori.

21.05.2015 – A modifica ed integrazione di quanto pubblicato il 18 c.m., si allega la nuova bozza di circolare relativa al Servizio Sommozzatori.

 

 

 
 

Riordino dei servizi ispettivi, Cgil Cisl Uil: "Legalità a rischio, subito confronto. Mobilitazioni a Roma e nelle regioni al voto"

 

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa

Roma, 29 aprile 2015

“La grave incertezza sul riordino dei servizi ispettivi, alimentata dal silenzio assordante del Ministero del lavoro, mette a rischio la legalità nel Paese. Vogliamo che si riapra subito il confronto con il Governo. E un impegno preciso dalle Regioni a difesa delle attività di controllo sul territorio”. Con una nota unitaria Salvatore Chiaramonte, Paolo Bonomo e Sandro Colombi, segretari nazionali di  Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa rilanciano la mobilitazione dei lavoratori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail per un vero progetto condiviso che difenda e rafforzi le funzioni di vigilanza e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
A un mese dall’attivo nazionale degli ispettori, Cgil Cisl e Uil sollecitano con forza il tavolo sulla riforma: “Abbiamo messo in chiaro le nostre preoccupazioni e la nostra contrarietà ad una riforma dell’attività di vigilanza che non fornisce nessuna garanzia sul miglioramento dei servizi ispettivi e sulla salvaguardia dei posti di lavoro. Con l’agenzia unica, così come ipotizzata dal Governo, ci sarebbe un sostanziale arretramento della presenza dello Stato sul territorio. E si rischia di interrompere il rapporto tra lo Stato i cittadini e le imprese” sottolineano le tre sigle. 
“Non consentiremo al Governo di dare vita all’ennesima riforma di facciata che compromette la tenuta dello stato sociale, e per di più a discapito dei lavoratori” rimarcano Chiaramonte, Bonomo e Colombi. “Serve una rete territoriale per il lavoro sicuro. Dobbiamo rilanciare l’attività di contrasto a lavoro irregolare, evasione ed elusione contributiva, garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, assicurare alle aziende la consulenza e l’assistenza necessaria e bloccare il proliferare delle imprese che operano nell’illegalità”.
“Per questo faremo crescere la nostra mobilitazione. A partire dalle assemblee dei lavoratori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail già previste a Roma e nelle regioni chiamate al voto” concludono i segretari, presentando il programma delle mobilitazioni che si terranno nei giorni 8, 15, 22 e 29 maggio rispettivamente in Veneto, Marche, Liguria, Umbria, Toscana, Campania, Puglia e Lazio. “Coinvolgeremo parlamentari e candidati governatori. E se il Governo continuerà in questa irresponsabile indifferenza, siamo pronti ad azioni eclatanti per difendere lo stato sociale e preservare i presidi di legalità e di promozione del lavoro regolare”.
 

 
 
 
 
 

TTIP Il 28 maggio voto in Commissione Commercio

898 gli emendamenti presentati

 


 

Dopo la giornata di mobilitazione globale contro il TTIP ed i trattati commerciali tenutasi lo scorso 18 aprile ora l’attenzione dei movimenti sindacali e sociali nazionali ed europei si sposta sul prossimo voto in Commissione commercio internazionale al Parlamento europeo.

Sono 898 gli emendamenti presentati al testo che definisce la posizione del Parlamento europeo sul Ttip. Testo di cui è relatore, per la commissione Commercio internazionale, il tedesco Bernd Lange (S&D). Anche altre 14 commissioni parlamentari sono state chiamate a pronunciarsi sull’accordo di libero scambio Ue-Usa

Gli 898 emendamenti mostrano quattro macro aree su cui gli eurodeputati sono attualmente divisi: protezione dei dati, definizione dei servizi a aprire ai fornitori statunitensi, sostenibilità ambientale e norme per proteggere gli investitori

Grande attenzione, in Parlamento europeo, è stata riservata in particolare alla clausola Isds, il meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e stati.

Il meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e stati, in inglese “Investor-state dispute settlement” (Isds), è uno strumento di diritto pubblico internazionale che garantisce ad un investitore straniero il diritto di avviare un procedimento nei confronti dello stato che lo ospita. Nello specifico, se l’investitore straniero opera in un paese ospitante e quest’ultimo viola uno dei diritti a lui garantiti secondo il diritto pubblico internazionale, l’investitore stesso può, qualora tra il suo stato di origine e lo stato ospitante vi siano accordi di Isds, portare la questione di fronte ad una corte arbitrale internazionale.

La Commissaria europea per il Commercio, Cecilia Malmström, ha reso pubbliche lo scorso 7 maggio  le correzioni all’ISDS (Investor to State Dispute Settlement). Contro questo sistema, che fornisce alle aziende uno strumento per costringere il pubblico a pagare cospicui indennizzi o rinunciare alla legislazione più restrittiva, si sono espresse nel 2014 quasi 150 mila persone, il 97% dei partecipanti a quella che è stata considerata la più ampia risposta ad una consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea.Di fronte all’insurrezione pubblica, l’esecutivo comunitario è rimasto spiazzato, ma non intende rinunciare al meccanismo nel TTIP. Così, la bozza di riforma Malmström tenta di addolcire un boccone che resta invece troppo amaro da mandare giù. La Commissaria propone l’obbligo per gli investitori di scegliere tra le corti nazionali e l’arbitrato, di istituire un secondo grado per eventuali ricorsi, una lista fissa di arbitri e qualche tutela in più sul diritto a legiferare (right to regulate). Lascia poco tranquilli anche l’idea di riformare l’ISDS a partire da quello inserito nel CETA. Per approfondimenti leggi qui

Il Segretario generale dell’EPSU Jan Willem Goudriaan dice  “i sindacati dei servizi pubblici in Europa non vogliono che i servizi pubblici  sia in qualche modo contemplati negli accordi commerciali che potrebbero aprirli allla commercializzazione. Allo stesso modo rifiutiamo l’inserimento del meccanismo di  risoluzione delle controversie tra Stato ed investitori ISDS che potrebbe essere un cavallo di Troia per le aziende profit per inserirsi nei sistemi dei servizi pubblici. “

I sindacati austriaci hanno lanciato una campagna online  NO2ISDS per fare pressione sugli eurodeputati della Commissione Commercio Internazionale (INTA) . Il sito può essere utilizzato in ogni nazione per raggiungere gli eurodeputati della Commissione.

Il parere delle Commissioni del Parlamento europeo e il voto del 28 maggio

Ben sei Commissioni su 14 del Parlamento europeo, accogliendo emendamenti dei Verdi e della Sinistra europea, hanno votato a sorpresa contro la clausola ISDS. Emblematico quanto è accaduto nella Commissione Affari giuridici, che per la materia trattata ha la stessa importanza della Commissione affari costituzionali del Parlamento italiano. Il relatore del parere, Axel Voss, tedesco del Ppe, aveva presentato una bozza favorevole alla clausola Isds, e di riflesso al Ttip. Ma gli emendamenti contrari, proposti dai Verdi e dalla Sinistra, sono stati sorprendentemente approvati dalla maggioranza della Commissione, tanto da ribaltare il senso politico della mozione, da favorevole in negativo. E ad Axel Voss non è rimasto altro da fare che ritirare il proprio nome dalla mozione.

Più o meno la stessa cosa è accaduta in altre cinque Commissioni, tra cui: Affari economici e monetari; Occupazione; Ambiente; Petizioni e Affar icostituzionali. A favore dell’Isds hanno invece votato la commissione Industria e quella degli Affari esteri. A conti fatti, metà dell’intero Parlamento europeo ha votato contro l’inserimento dell’arbitrato internazionale nel Ttip, facendo propria la posizione sostenuta all’inizio dal solo partito socialdemocratico tedesco e dal suo leader Sigmar Gabriel, che è il vice di Angela Merkel nel governo di Berlino.

Si tratta di pareri non vincolanti, ma puramente consultivi per la stesura di un documento ufficiale, il Rapporto della Commissione sulcommercio internazionale, che sarà messo ai voti appunto il  28 maggio e nella sessione plenaria del Parlamento europeo in giugno. Sulla bozza di questo Rapporto, predisposta dal tedesco Bernd Lange (S&D),presidente del Comitato internazionale per il Commercio, si sono già abbattuti ben 898 emendamenti da parte di tutti i gruppi politici.Tanto attivismo, impensabile in passato, potrebbe preparare il terreno  un cambiamento politico importante. Ufficialmente, il Parlamento europeo non siede al tavolo del negoziato Ttip, dove l’Ue è rappresentata dalla Commissione Juncker. Ma il testo finale del trattato, per diventare operativo, dovrà prima ricevere il voto favorevole del Parlamento di Strasburgo. (20.5.2015)

 

Sanità: Fp Cgil Medici, sciopero Fimmg sbagliato perciò revocato

 
Comunicato Stampa di Nicola Preiti Responsabile Nazionale
Fp Cgil Medici medicina convenzionata

 
Roma, 20 maggio 2015
 
“Sciopero sbagliato, sciopero revocato. L’incontro che ha convinto Fimmg a revocare lo sciopero è stato evidentemente una seduta di psicoterapia cognitivo-comportamentale: è bastato accendere la luce e i fantasmi sono spariti. Ma i problemi sono rimasti intatti. E riemergeranno”. Ad affermarlo è il responsabile nazionale Fp Cgil Medici medicina convenzionata, Nicola Preiti, che aggiunge: “I fantasmi se li erano immaginati per proclamare lo sciopero: abolizione del medico di famiglia e subordinazione dello stesso, cancellazione del rapporto di fiducia con il cittadino, compressione dell’autonomia organizzativa del medico. Gli hanno fatto rileggere tutti i documenti e la subordinazione non c’era scritta da nessuna parte, gli hanno fatto leggere che invece l’autonomia organizzativa era già presente (nei limiti della programmazione) e così pure la garanzia del mantenimento del rapporto di fiducia”. Anche i ‘contenuti economici’ dei medici, prosegue, “erano già presenti e anzi erano garantiti a parole anche gli investimenti già sostenuti. Ma nel verbale dell’incontro si ribadisce ‘senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica’. Pertanto niente risorse (al contrario della scuola) e l’impegno allo sviluppo del lavoro in equipe che, stando alla Balduzzi, significa Uccp e Aft con adesione obbligatoria e con i propri mezzi. Quindi una rimessa per i medici. O una presa in giro per i cittadini”. “Confortati per aver trovato le contro-parti dalla loro parte, ed esorcizzate le paure, hanno revocato lo sciopero senza alcuna modifica delle condizioni precedenti e lasciando intatti i problemi. E si ricomincia a trattare dallo stesso atto di indirizzo rifiutato. Ma le belle parole non bastano. Il punto è che manca un disegno nazionale di vera riforma delle cure primarie che obbligatoriamente passa per il superamento della (già fallita) legge Balduzzi. In assenza, la medicina generale sarà stritolata. È questo l’impegnativo terreno di confronto di idee che deve coinvolgere e unire tutti i medici (fimmg compresa) e gli altri operatori del territorio, per rafforzare il Ssn a vantaggio di medici e cittadini. Così si diventa autorevoli interlocutori delle Regioni e del Governo, non con scioperi finti a cui noi non crede nessuno”, conclude Preiti.

 
News
 
MIUR: lavoratori usr toscana
 

 20 05 2015
 
Vi alleghiamo per opportuna conoscenza il documento congiunto del Coordinamento Regionale FP MIUR e della Segreteria Regionale FP CGIL della Toscana, che denuncia le gravi condizioni organizzative in cui versano gli Uffici in quel territorio.
Al riguardo, poichè il documento denuncia non solo la specifica situazione degli Uffici toscani, ma condizioni  che evidenziano una condizione comune a tutti gli Uffici periferici, sarà opportuno che i vari territori producano documenti analoghi da inviare al Ministro ed anche agli organi parlamentari. Nella discussione parlamentare sulla cosiddetta “Buona scuola” è del tutto assente o quasi una valutazione dell’impatto organizzativo della riforma sui cicli amministrativi e languono nei corridoi parlamentari anche le stesse misure che l’Amministrazione sta proponendo per tentare di ottenere norme specifiche che determinino investimenti occupazionali e in risorse strumentali. Pertanto documenti che denuncino le gravissime carenze nell’organizzazione dei servizi sono più che utili a determinare attenzione sulla situazione in cui versano gli Uffici.

FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni
 

 
 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto