08.05.2015 – Emilia Romagna – Mitigazione del rischio legato all’attività di trasporto delle sostanze pericolose nei nodi stradali e ferroviari – Richiesta incontro assessore trasporti.
08.05.2015 – In allegato la circolare relativa all’oggetto.
08.05.2015 – Nella odierna giornata la FP–CGIL VVF Nazionale ha avuto un incontro con il Capo Dipartimento per chiedere lumi sulla sconcertante vicenda degli esami CS 2012.
Il Capo Dipartimento ha assicurato che l’Amministrazione ritiene assolutamente necessario che vengano individuati i responsabili e che questi siano adeguatamente sanzionati, anche sul piano penale.
Relativamente alla prova concorsuale ci ha informato che sono allo studio diverse soluzioni e che, non prima di una settimana, verrà reso noto l’intendimento dell’Amministrazione sulla procedura da adottare assicurandoci che questo tempo è necessario per poter individuare il percorso più idoneo sotto il profilo amministrativo, tale da essere anche coerente con gli orientamenti che assumerà la magistratura.
Noi abbiamo ribadito la necessità che questa incresciosa situazione serva, comunque, a creare un punto di non ritorno, un punto di svolta che non consenta più che possano ripetersi situazioni simili, così come, abbiamo sottolineato la necessità di rivedere tutto l’impianto formativo nel suo complesso.
Abbiamo espresso, inoltre, la convinzione che sia opportuno annullare la prova poichè, diversamente, eventuali ricorsi determinerebbero comunque la ripetizione della stessa con l’aggravante di prolungare ulteriormenti i tempi per arrivare ad una soluzione.
Infine, a fronte delle numerose chiacchiere che stanno circolando, confermiamo che le schede d’esame sono state sequestrate dalla Procura e che non c’è alcuna correzione in corso.
Ovviamente vi terremo prontamente informati sugli sviluppi della situazione.
Adriano Forgione – Danilo Zuliani.
Comunicato stampa Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa
Roma, 29 aprile 2015
“La mobilitazione unitaria sulla Croce Rossa, iniziata oggi con diversi presidi in tutta Italia davanti alle Prefetture, ha prodotto un primo risultato: l’avvio di un confronto tra i sindacati e il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo”. E’ quanto affermano in una nota i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, Salvatore Chiaramonte, Paolo Bonomo e Gerardo Romano, nel sottolineare come: “Durante l’incontro abbiamo rappresentato al Sottosegretario la necessità di aprire un tavolo di discussione sul dl 178/12 su alcuni punti irrisolti che, da un lato, impediscono un corretto svolgimento del tavolo sulla mobilità aperto presso il dipartimento della Funzione Pubblica e, dall’altro, evidenziano alcune lacune e contraddizioni anche sulla corretta attribuzione di funzioni alla Cri”. Sul primo punto, aggiungono i tre dirigenti sindacali, “abbiamo manifestato il nostro principale interesse a salvaguardare i posti di lavoro e la professionalità dei lavoratori. Per questo, pur avendo accolto con favore le norme del milleproroghe, abbiamo sostenuto la necessità di rimuovere tutti gli ostacoli presenti nel 178 che impediscono la mobilità dei lavoratori anche verso enti locali e servizio sanitario”. Chiaramonte, Bonomo e Romano hanno inoltre sottolineato come “prima dell’avvio della mobilità va fatta una riflessione sulla possibilità che alcune funzioni qualificanti, e nelle competenze storiche della Croce Rossa, possano rimanere pubbliche e che quindi si riveda il processo di completa privatizzazione della Cri contenuto nel 178”. Per questo, fanno sapere, “abbiamo chiesto al Sottosegretario l’apertura di un tavolo specifico per discutere le modifiche da apportare al 178 e individuare nuove funzioni pubbliche qualificanti che, per tradizione storica, Croce Rossa con le sue specifiche professionalità potrebbe svolgere in maniera adeguata. Il Sottosegretario ha dato piena disponibilità della Ministra a sostenere e accelerare il tavolo sulla mobilità dichiarando il precipuo interesse del Governo alla salvaguardia dei posti di lavoro”. Sulla questione delle modifiche al 178 e la revisione del processo di privatizzazione, infine, “abbiamo sostenuto la necessità dell’apertura di un tavolo specifico. Da parte del Ministero non ci sono pregiudiziali sul punto, precisando però che sarà improbabile tornare indietro ad un processo di totale ripubblicizzazione della Cri. A breve ci verrà comunicata la disponibilità del Ministero, per questo riteniamo ancora più importante andare avanti con la mobilitazione unitaria già programmata per salvaguardare il futuro dei lavoratori ed il servizio della Croce Rossa italiana”, concludono i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.
Il 13 aprile 2015 i segretari generali di FP Cgil, Cisl Fp e Uil PA hanno chiesto un incontro urgente al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al fine di aprire un tavolo di confronto sulla riorganizzazione della Croce Rossa Italiana, con l’obiettivo di utilizzare la proroga prevista dal d.l. 199/2014, c.d.milleproroghe, per apportare le modifiche necessarie al d. l.vo n. 178/2012 e per operare un vero riordino dell’Ente, che garantisca il mantenimento dei servizi erogati alla collettività e salvaguardi i livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori.
A sostegno della richiesta, FP Cgil, Cisl FP e Uil PA hanno programmato una serie di iniziative di mobilitazione, così articolate:
– 29 aprile 2015 presidi regionali davanti le Prefetture capoluogo di Regione
– 4 maggio 2015 raccolta firme di cittadini e operatori CRI
– 11 maggio 2015 manifestazione nazionale a Roma davanti il Ministero della Salute
– 25 maggio 2015 attivo nazionale dei delegati.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Salvatore Chiaramonte Paolo Bonomo Gerardo Romano
Molte delle proposte della FP CGIL negli impegni assunti dal Ministro e dal Capo del Dap.
Roma, 7 maggio 2015
Dott. Santi Consolo
Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Dott.ssa Annamaria Palma Guarnier
Capo Dipartimento reggente per la Giustizia Minorile
Oggetto: tassa iscrizione albi professionali
La Corte di Cassazione con la sentenza n.7776/2015 del 16.4.2015 (all 1), richiamando un parere del Consiglio di Stato del 15 marzo 2011 (“…quando sussista il vincolo di esclusività, l’iscrizione all’Albo è funzionale allo svolgimento di un’attività professionale svolta nell’ambito di una prestazione di lavoro dipendente, pertanto la relativa tassa rientra tra i costi per lo svolgimento di detta attività che dovrebbero, in via normale, al di fuori dei casi in cui è permesso svolgere altre attività lavorative, gravare sull’Ente che beneficia in via esclusiva dei risultati di detta attività…”), ha affermato il principio che il professionista dipendente pubblico, quando svolge la sua attività in via esclusiva in favore della pubblica amministrazione, ha diritto al rimborso della tassa di iscrizione all’albo professionale.
Rilevato che presso codeste amministrazioni opera personale per il quale è richiesta la iscrizione in albi professionali (funzionari della professionalità di servizio sociale e funzionari tecnici), le scriventi organizzazioni sindacali chiedono che quanto statuito dalla Corte di Cassazione si applichi anche al predetto personale.
Le scriventi organizzazioni sindacali confidano in un positivo riscontro che certamente impedirà l’incardinarsi di un contenzioso che inevitabilmente vedrà soccombere l’amministrazione della giustizia.
Distinti saluti
FP CGIL
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CISL FP
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UIL PA
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Lina Lamonica
Gianfranco Macigno |
Eugenio Marra
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Domenico Amoroso
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Le scriventi Rappresentanze Sindacali Unitarie e Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale non dirigente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro esprimono profonda amarezza per la grave ed offensiva affermazione contenuta all’interno dell’articolo intitolato “Consulenze CNEL, la Corte dei Conti: Danni allo Stato per 1,2 milioni”, apparso sul numero di domenica 3 maggio 2015 a firma di Lorenzo Salvia.
A proposito dei Lavoratori del CNEL, nell’articolo di Salvia a un certo punto si dichiara testualmente: “Di fatto, gli 80 dipendenti, che la riforma costituzionale trasferisce proprio alla Corte dei Conti, non hanno nulla da fare.”
Non avendo mai avuto il piacere di conoscere il sig. Lorenzo Salvia, né di discutere con lui riguardo all’attività quotidiana svolta presso il CNEL, risulta sinceramente arduo capire in base a quale fonte egli presuma di conoscere l’attuale situazione lavorativa interna. Da dove risulta, al signor Salvia, che i dipendenti del CNEL “non hanno nulla da fare” ? Ha controllato lui personalmente ?
Tale affermazione rappresenta una assoluta falsità, tanto più grave, in quanto apparsa sulla pagina di uno dei più prestigiosi quotidiani nazionali.
Si discuta pure sull’utilità del CNEL e delle sue funzioni. Ma non ci si permetta di offendere in modo gratuito chi – pur in un contesto difficile – continua tuttora a svolgere quotidianamente, con assoluta serietà e scrupolo professionale, la propria attività lavorativa nell’interesse dell’Istituzione dalla quale dipende.
Forse, per il futuro, sarebbe opportuno informarsi meglio prima di scrivere.
Distinti saluti.
Roma, 6 maggio 2015
Le RSU e le Organizzazioni Sindacali del personale non dirigente Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa
Agenzia delle Entrate
PROGRESSIONI ECONOMICHE
Primo importante risultato raggiunto stasera nel corso della riunione tenutasi presso l’Agenzia delle Entrate.
Tutti i colleghi inseriti nelle graduatorie delle procedure ex Entrate ed ex Territorio anno 2010 saranno inquadrati nella fascia economica superiore con decorrenza 1 gennaio 2015.
L’iniziativa ora continua per dare piena attuazione a quanto concordato con l’Agenzia con il verbale di intesa del 22 aprile 2015 con riferimento all’attivazione della nuova procedura di sviluppo economico.
In particolare le scriventi Organizzazioni sindacali sono impegnate a fare in modo che le risorse necessarie siano le più adeguate a dare la più ampia risposta alle legittime aspettative dei nostri colleghi.
Roma, 7 maggio 2015
CGIL FP
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CISL FP
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UIL PA
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SALFi
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FLP
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USB
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BoldoriniDi Leo
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Silveri
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Cavallaro
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SempreboniSparacino
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CefaloPatricelli
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LucchiniVendetti
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Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Roma, 30 aprile 2015
“Staffetta truffa, dirigenti ricattabili e arretramento dal territorio. Ridicolo chiamare riforma un provvedimento che, ad ogni passaggio parlamentare, si fa più striminzito rispetto agli annunci e più dannoso rispetto agli effetti”, così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa – dopo l’approvazione al Senato della delega sulla riforma della Pa. “Se questo deve essere un passo verso un’Italia più semplice, allora è un passo falso”, attaccano i segretari di categoria ironizzando sul tweet del ministro Marianna Madia. “Dov’è la staffetta generazionale? Considerando che per i prossimi quattro anni sono previste 128 mila uscite, l’immissione di 70 mila unità è di fatto un nuovo taglio al personale. Tanto più se per finanziare il ricambio, si fanno pagare ai lavoratori vicini alla pensione i contributi per passare al part-time”, rimarcano. “Un vero turn-over si fa assumendo almeno altri 100 mila giovani competenti e motivati. Ma per questo serve coraggio, perché bisogna tagliare le consulenze e riequilibrare il rapporto tra lavoratori e management”. Dai sindacati una bocciatura senz’appello anche per le misure sulla dirigenza pubblica: “Dirigenti licenziabili? Meglio dire ricattabili. I dirigenti sono già licenziabili, ma un conto è licenziare chi non fa il suo lavoro, un altro è licenziare chi non è gradito alla politica. Questo è spoil system all’amatriciana. E poi dove sta, secondo il ministro, la Pa più vicina ai cittadini? Nella riforma si fa poco o niente, e quello che si fa si fa male. Si tagliano le Camere di Commercio senza riorganizzare il sistema, si mette a rischio la legalità degli enti locali intervenendo a sproposito sui segretari comunali e provinciali, non si fa alcun ridisegno delle reti dei servizi di area vasta. E soprattutto non c’è nessuna misura sulla valorizzazione delle competenze. Come dire: rinunciamo da subito a costruire servizi più veloci e avanzati per cittadini e imprese”. “Dal talent-show di questo governo non ci aspettavamo una prova così deludente” concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. “Daremo battaglia nei posti di lavoro e tra i cittadini, contro questa politica dell’illusionismo. E faremo pressione in tutte le sedi per cambiare il provvedimento nell’iter parlamentare”.
Roma, 4 maggio 2015
“Perché siamo per la partecipazione e contro l’uomo solo al comando, tratto, quest’ultimo, che registriamo nel percorso del ddl di ‘non’ riforma della Pa così come nel provvedimento impropriamente definito ‘la buona scuola’. Per questo con convinzione aderiamo allo sciopero generale della scuola di domani e lo sosterremo nelle tante manifestazioni in programma”. È quanto afferma il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori.
“Le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola – prosegue – sono le nostre stesse ragioni. Si tratta, infatti, di lavoratori pubblici che da anni subiscono vere e proprie ‘torture’ mentre si sviliscono progressivamente diritti e tutele. Condividiamo l’idea che la scuola debba essere pubblica e universale se vogliamo battere la dispersione scolastica, formare ‘nuovi’ cittadini nel segno della responsabilità e della coscienza civile, determinare attraverso la scuola le possibilità di crescita del paese”, conclude Dettori.
In data odierna, aRoma, si sono riunite le seguenti organizzazioni sindacali della medicina generale:
CISL MEDICI
CGIL FP MEDICI
INTESA SINDACALE
SIMeT
SMI
SNAMI
SUMAI Medicina Generale
UIL FPL
con all’o.d.g.:situazione sindacale attuale in ordine al rinnovo dell’ACN della medicina generale per ciò che riguarda le conseguenze dell’applicazione della legge 189/12 ( legge Balduzzi) sugli Attidi Indirizzo in itinere. Azioni consequenziali.
ESAMINATO
quanto in oggetto, in relazione allo svolgimento delle trattative bloccate presso laSISAC e dell’interesse dimostrato dal comitato di Settore Regioni-Sanità verso la Medicina Convenzionata.
CONSIDERATO
Che tutte le OO.SS. presenti alla riunione odierna ritengono quantomeno inopportuno uno sciopero che ha lo scopo vano di accelerare l’applicazione della legge 189/12, che a quasi 3 anni dalla pubblicazione ha dimostrato tutti i suoi limiti e velleità. Non possiamo accettare un accordo, non solo in perdita economica per la Medicina Generale, ma che sancirebbe la fine della Medicina Generale intesa come rapporto difiducia fra il cittadino e il suo medico di famiglia, a favore di un rapporto cittadino – struttura, e con impropri condizionamenti dell’autonomia professionale.
DICHIARANO
Che metteranno in atto tutti i mezzi per informare e sensibilizzare i cittadini e la politica per rivedere la legge Balduzzi, nell’ottica di garantire investimenti “reali” sul territorio, riconoscendo la professionalità di tutti i medici, ed assicurare un SSN che garantisca una “vera omogeneità” su tutto il territorio nazionale, a tutela dei cittadini, a difesa di un SSN pubblico, equo, accessibile ed universale.
Roma, 6 Maggio 2015
Prot. n. 242/U FP 2015
Al Ministero della Difesa
Direzione Generale del Personale Civile
Roma
(rif. nota n.98/U FP 2015, del 18 febbraio 2015)
Oggetto: applicazione della maggiorazione del servizio per il personale addetto ai lavori insalubri e ai polverifici, di cui all’art. 25 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092.
Nel rinnovare la richiesta di chiarimenti contenuta nella lettera in riferimento – peraltro non ancora pervenuti alla scrivente O.S., sebbene siano ormai trascorsi più due mesi dalla data di sua trasmissione – si informa codesta Direzione che relativamente all’argomento scelto continuano ad essere segnalate alla scrivente O.S. modalità di calcolo difformi tra gli enti che rientrano nella categoria dei Polverifici e Depositi Munizioni, pure elencati nella circolare Persociv n. 17521 del 3 marzo 2006.
Come noto, il D.P.R. 29 dicembre 1973, n.1092 “Approvazione del testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato”, all’articolo 25, comma 1 e 2, recita testualmente <<Servizio degli operai addetti ai lavori insalubri e ai polverifici >> :
– Il servizio prestato dagli operai addetti ai lavori insalubri o ai polverifici è aumentato di un quarto;
– Ai fini dell’aumento di cui al comma precedente non si computano i periodi di interruzione del servizio.
Codesta Direzione Generale, nelle circolari che si sono succedute sul tema proposto, laddove il suddetto articolo di legge recita: “… non si computano i periodi di interruzione del servizio” ha invece ritenuto che il computo del servizio per il beneficio di cui all’oggetto vada effettuato nel seguente modo: “detratte le giornate nelle quali la prestazione di lavoro è venuta a mancare” (circolare n. 58900 del 17.03.1979) oppure, “limitatamente agli effettivi tempi di impiego nell’area attiva” (circolare n. 17521 del 03.03 2006).
Sulla questione reputiamo utile rammentare a codesta Direzione che normalmente per interruzione del servizio, ai fini contributivi e previdenziali, si intendono i periodi che non comportano l’obbligo da parte dei datore di lavoro di corrispondere una retribuzione e, quindi, di versare i relativi contributi per i quali non vi è neanche il diritto alla contribuzione figurativa; le aspettative per gravi e documentati motivi di famiglia, le aspettative per motivi di studio, le interruzioni per motivi disciplinari, le interruzioni nei casi di lavori discontinui o stagionali, le interruzioni nei lavori a tempo parziale di tipo orizzontale o verticale. Le malattie, le ferie ad altre assenze retribuite, non interrompono il servizio ovvero il rapporto di lavoro.
Ciò lascia evidentemente supporre che il periodo durante il quale il dipendente abbia, senza soluzione di continuità, prestato servizio negli enti classificati come Polverifici, dovrebbe essere interamente trascritto a matricola, in particolare per i dipendenti che, in via esclusiva, svolgono l’attività lavorativa in zona attiva. E’ noto, a tal proposito, che l’ente previdenziale effettua i calcoli sulla scorta dei periodi trasmessi dalle Amministrazioni, non entrando nel merito degli stessi.
Per le ragioni testé rappresentate, e ad integrazione delle questioni avanzate con la nota in riferimento, si chiede cortesemente di conoscere in base a quali riferimenti normativi codesta Direzione Generale ha ritenuto di indicare nelle circolari n. 58900 del 17.03.1979 e n. 17521 del 03.03 2006 le predette modalità di computo dei periodi di servizio prestati dal personale di cui all’oggetto.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Con viva cordialità
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero Difesa
Francesco Quinti