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Corso Vice Ispettori – sollecito – richiesta di chiarimenti
 

  
  Coordinamento Nazionale Corpo Forestale dello Stato
 
 
Prot. 19/2015   

 
 
 
                                                      Roma, 27 aprile 2015  
 
      
                                             All’Ufficio Relazioni Sindacali
 
 
 
Oggetto: 40° Corso Vice ispettori “Fiume Clitunno” richiesta chiarimenti – sollecito.
 
 
 
Con la presente si sollecita, ai sensi della L. 241/1990, una risposta alla nota in oggetto presentata in data 24 marzo 2015.
Si specifica che la richiesta riguarda l’informazione circa il criterio utilizzato per l’assegnazione delle singole sedi del corso in oggetto, che risulterebbe avvenuta con disparità di metodo fra province, alcune oltre i limiti provinciali previsti e altre in sedi ancora non aperte.
Si rimane in attesa di un sollecito riscontro.
 
 
 
La Coordinatrice Nazionale Fp Cgil    
           Corpo Forestale dello Stato
           Francesca Fabrizi

 
 
 

 
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Cinofili antiveleno
 

  Lettera all’ufficio relazioni sindacali del Cfs
 

 
 
 

 
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Commissione Formazione 27 04 2015
 
 

 Incontro Commissione – Relazione

 
 
 

 
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Squadre di Ordine Pubblico
 

  
 Coordinamento Nazionale Corpo Forestale dello Stato
 
 
Prot. 17/2015 

 
                                                Roma, 23 aprile 2015   

 
                                                 All’Ufficio Relazioni Sindacali 

 
 

Oggetto:  Squadre di Ordine Pubblico

 
In tempi piuttosto recenti alcuni forestali in assetto di OP hanno contribuito ad assicurare il corretto defluire di una manifestazione nella capitale. Oggi si predispongono servizi di OP per l’ostensione della sacra sindone e per l’EXPO.
Teatro dei servizi: Roma, Torino e Milano che attualmente non sono propriamente da classificare come aree rurali e montane. 
Alla luce delle decisioni assunte in sede di tavolo tecnico presso il Ministero degli Interni, in cui si è definito che il Corpo finalmente lascerà i compiti di OP, ci chiediamo perché si continua a derogare ai dettami della l. 36/2004? 
Perché continuiamo a svolgere compiti economicamente dispendiosi in cui, per quanto preparati e competenti, abbiamo spesso ruoli oggettivamente distanti da quelli di reparti di altre FF.PP. che fanno esclusivamente OP? Qualche dirigente preferisce vestirsi in assetto da Ordine Pubblico? Noi no e vorremmo continuare a fare il nostro lavoro all’interno delle competenze di legge. 
Sottolineamo che l’OP viene svolto dallo stesso personale che lavora nei comandi stazione e nei nuclei operativi. Così, sostenendo di svolgere un ulteriore servizio al cittadino, sottraiamo i forestali al territorio aggravando la situazione dovuta ai nostri già esigui numeri.
Chiediamo di fare chiarezza su come sono state formate le squadre. La scelta del personale è avvenuta quasi ovunque in maniera piuttosto arbitraria, dove per mancata trasparenza dei criteri di scelta dei volontari, dove per imposizione quando questi mancavano. Come sempre non riteniamo questo sia il modo di gestire la res publica.
Chiediamo quindi all’Amm.ne di rivisitare le squadre di OP escludendo immediatamente il personale che ha chiesto di non svolgere tale servizio e contemporaneamente di interrompere servizi che esulano dal quadro in cui la l 36/04 ci inserisce.
 
 
La Coordinatrice Nazionale Fp Cgil    
           Corpo Forestale dello Stato
           Francesca Fabrizi 
        
 

 
 
 

Elargizione premi al personale che ha conseguito nel 2014 un titolo di studio superiore

 
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Assenze brevi per visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici
 
 

 
Di seguito, allegata alla presente, la risposta fatta pervenire dalla Direzione generale del personale civile del Ministero della Difesa alla nota inviata dal segretario nazionale delle funzioni centrali della Fp Cgil a tutte le amministrazioni della P.A.

FP CGIL NAZIONALE 
Francesco Quinti

 
 
 

Nuclei specialistici NBCR dei Vigli del Fuoco.

28.04.2015 – Nuclei specialistici NBCR dei Vigli del Fuoco – Appunto della Direzione Centrale per l’Emergenza.

 

 

Emilia Romagna – Intitolazione rotonda ai caduti VV.F.

28.04.2015 – Emilia Romagna – Intitolazione rotonda ai caduti VV.F.

 

 

 
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COMUNICATO FP CGIL
 
 

INCONTRO AMMINISTRAZIONE 22 MARZO 2015
 

Il giorno 22 Marzo si è tenuto un incontro con l’Amministrazione per la sottoscrizione definitiva sul Fua 2014 dopo la certificazione dell’ICOP , per la sottoscrizione dell’accordo PON/POI, per il Piano triennale di formazione 2015/2017 e per un informativa sul blocco dei fondi per l’attività ispettiva nei confronti delle Società Cooperative.
 
Il primo punto affrontato è stata l’informativa data dal Direttore Generale Dott.ssa Moleti sul Taglio del capitolo 1740 dove confluiscono “tra l’altro” i fondi che le Cooperative versano per l’attività di revisione delle stesse.
 
Questo capitolo tagliato negli anni per la spending review è arrivato praticamente all’osso, cosa che ha portato nelle casse della Direzione 1 milione di euro a fronte di una spesa ,solo per le attività di revisione ordinaria di 14 milioni, cosa che sta portando al collasso l’attività istituzionale dell’intera Direzione, non avendo neanche la copertura necessaria per l’attività di ispezione straordinaria e comunque per quella  già svolta.
 
Per ovviare al paradosso che i fondi per una attività istituzionale del MISE confluiscano ancora in un capitolo del MEF insieme ad altre risorse varie destinate sopratutto a spese di funzionamento, il Ministero sta  lavorando ad un Disegno di Legge che assegni i fondi per l’attività della Direzione direttamente al Mise. Tuttavia questo avrà tempi lunghi e comunque non si prevede prima della fine dell’anno. Inoltre questo disegno di Legge si intreccia con la Riforma del Terzo Settore, ed è in discussione se riportare la competenza dell’attività ispettiva sulle cooperative al Ministero del Lavoro, cosa che il Mise in sede parlamentare sta contrastando.
 
Tutte le OO.SS. presenti hanno manifestato un dissenso verso la parte politica che non ha operato con l’opportuna tempestività per risolvere un problema, di cui si conosceva la portata, sia per l’impossibilità di di attivare un compito istituzionale previsto dalle Leggi sia per le conseguenze  sul personale che potrebbe, ancora una volta ,essere scippato di una competenza professionale su cui è anche stato negli  anni chiamato a formarsi. Hanno quindi espresso l’intenzione di portare la protesta direttamente al Ministro.
 
Per quanto riguarda il FUA  2014 questa O.S., in coerenza con l’ipotesi di accordo, ha ribadito che non firmerà l’accordo definitivo , che è tornato dalla certificazione con dei rilievi, sopratutto sull’allegato che prevede quali siano i casi delle assenze da equiparare a presenze.
 
Ci siamo quindi riservarti di sottoscrivere un accordo tra le parti per ribadire i contenuti dell’allegato che sono più favorevoli per il personale, rispetto i casi previsti della Legge, e che varranno per tutti gli accordi che verranno ulteriormente sottoscritti, sia nazionali che con le RSU.
 
Abbiamo poi sottoscritto l’accordo PON/POI che prevede anche per quest’anno il 45% della risorse da destinare a tutto il personale del MISE.
 
Sulla Formazione abbiamo ribadito il dissenso sulla scarsità di risorse ad essa destinata, cosa che comporterà  per le aree prime e seconda una penalizzazione ad accedere alla stessa, sopratutto perchè, anche se ci si avvarrà dei corsi della SNA, essa è aperta solo a funzionari e dirigenti. 
 
Ci hanno informato che a breve verrà erogato il fondo di competenza RSU 2013, i progetti 2013, le economie del 2013 ed POI energia e PON ex DPS sempre 2013. Per quanto riguarda il 2014 invece il ritardo con cui le Direzioni stanno trasmettendo i dati comporterà uno slittamento che andrà sicuramente oltre l’estate.
 
Infine questa O. S. ha sollecitato a seguito della sentenza del TAR , conseguente al ricorso della FLC CGIL, che ha cancellato la circolare 2/14  della Funzione Pubblica che vietava l’uso della malattia per le visite specialistiche, a ripristinare al più presto le condizione precedenti.
 

  FP CGIL Nazionale      Per la delegazione trattante  FP CGIL MISE
  Luciano Boldorini         Manuela Benevento / Francesco di Carlo
 

           

 
 
 

Brescia – Stato di agitazione.

28.04.2015 – Brescia – Dichiarazione unitaria dello stato di agitazione del personale.

 

 

 
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Nota unitaria – richiesta di incontro urgente
 
 

   Roma, 28 aprile 2015

Dott. Cosimo Ferri
Sottosegretario alla Giustizia

Dott. Antonio Mura
Capo Dipartimento per gli affari di giustizia

Dott. Raffaele Piccirillo
Direttore Generale Reggente degli Archivi Notarili
 

Oggetto: Problematiche relative agli Archivi Notarili – Richiesta incontro urgente

Un anno fa le scriventi sigle sindacali hanno elaborato e trasmesso al Ministro della Giustizia un progetto complessivo di riforma della Giustizia che non contiene delle mere rivendicazioni in favore dei lavoratori, pur legittime, ma utili indicazioni per una riorganizzazione dei vari settori del Ministero anche attraverso la valorizzazione delle risorse umane. 
Tra i settori dell’amministrazione della Giustizia una rilevanza non secondaria hanno gli archivi notarili. Gli archivi notarili costituiscono un’amministrazione finanziariamente autonoma la quale non grava sul bilancio del Ministero perché provvede autonomamente al proprio fabbisogno finanziario attraverso le proprie cospicue entrate. Il bilancio dell’amministrazione, infatti, ha sempre evidenziato importanti avanzi di gestione che vengono annualmente versati alla Cassa Depositi e Prestiti. Anche il Fondo Unico di Amministrazione, oggi ridotto ai minimi termini, attinge le proprie risorse da tali entrate sì che il suo rifinanziamento, che riteniamo indispensabile, pone problematiche assai diverse da quelle che impone il rifinanziamento del Fondo Unico degli altri dipartimenti. 
Il rifinanziamento del FUA non è l’unica problematica sul tappeto. Non secondaria, infatti, è la questione della “riqualificazione” del personale atteso che il personale degli archivi notarili, insieme a quello della organizzazione giudiziaria, non ha mai effettuato i “passaggi tra le aree”, avendo beneficiato, in vigenza del precedente contratto integrativo, unicamente dei passaggi nelle aree, ma non per tutti. 
Altrettanto importante è la questione degli organici: il personale in servizio (meno di seicento unità) assicura, con grande affanno, le attività istituzionali dell’Ufficio Centrale, dei 5 Uffici Ispettivi circoscrizionali, dei 94 archivi distrettuali, tra cui 20 dirigenziali, collocati su tutto il territorio nazionale conformemente ai distretti notarili e dei 15 archivi sussidiari. Se venissero effettuati i tagli all’organico che, in ossequio alle recenti leggi sui tagli alla spesa pubblica, lo schema di DPCM di riorganizzazione del Ministero prevede solo per gli archivi notarili (per gli altri dipartimenti il taglio è limitato all’organico delle amministrazioni centrali), il personale si ridurrà a sole 520 unità su tutto il territorio nazionale per cui sarà praticamente impossibile assicurare il servizio all’utenza. 

Tanto premesso, le scriventi organizzazioni sindacali ritengono non più differibile l’apertura di un confronto su tutte le problematiche afferenti gli archivi notarili e per tale motivo chiedono la convocazione con urgenza di un incontro, riservandosi libertà di iniziativa in caso di negativo riscontro.
Distinti saluti 

 
 

FP CGIL                CISL FP               UIL PA
Nicoletta Grieco     Eugenio Marra      Domenico Amoroso

 
 
 

 
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Report riunione nazionale salute mentale 22 aprile
 
 

  
Il 22 aprile scorso si è tenuto l’incontro programmato del gruppo nazionale Salute Mentale.

Il tema centrale è stato quello della chiusura degli OPG al 31 di marzo, con la consapevolezza che quella data, ovviamente, non avrebbe, come non ha,  segnato la definitiva e immediata uscita delle persone dalle 6 strutture, ma che il processo sarebbe stato graduale,  perchè le regioni non sono pronte, ed hanno adottato misure che sembrano volte più ad evitare il commissariamento che ad una volontà politica seria di dare risposte coerenti ed all’altezza della sfida.

La realtà diversificata dei servizi nelle regioni non permette una lettura unitaria: si va dalla realtà emiliana, in cui esiste un piano di superamento già programmato dell’OPG di Reggio Emilia,  con relativo cronoprogramma; alla situazione del Lazio dove esistono circa 1000 posti letto privati – 800 posti letto cliniche private, 200 privato sociale –  che sono stati gestiti finora direttamente senza un governo del DSM, che pare solo oggi inizi a realizzarsi, ed è stata già inaugurata una REMS, alla presenza di tutte le autorità, che però è vuota; alla Basilicata dove non sono ancora iniziati i lavori per la REMS ma ci sono già i bandi per l’assunzione degli operatori. Per non parlare della Toscana, dove la chiusura dell’OPG di Montelupo pareva  concretizzarsi nel trasferimento nella struttura carceraria di “Sollicianino”, ma è invece notizia di questi giorni che la REMS si realizzerà  a Volterra, con un impegno economico di quella regione esclusivamente sulla residenzialità.

E’ stata ribadita la posizione della Funzione Pubblica, fondata nella costruzione di una alternativa seria all’OPG: non sono le REMS, che, anzi, rischiano di riprodurre realtà manicomiali, seppur in scala ridotta, dove agli operatori vengono affidati compiti di custodia piuttosto che di cura. E’ stata sostenuta la necessità che la transitorietà delle REMS non sia funzionale alla costruzione di quelle definitive, ma serva al loro stesso superamento. Con la consapevolezza che è necessario lavorare per la modifica del codice penale (chi ha commesso un reato deve andare in carcere ed essere curato per i disturbi che presenta in maniera adeguata), ma è necessario contestualmente un impegno forte in tutti i territori perchè, pur in costanza di codice penale, vengano attivati percorsi di presa in carico individuale da parte dei dipartimenti, e misure alternative alla reclusione nelle REMS, come rendono possibile  le due sentenze della Corte Costituzionale del 2003 e del 2004. Per questo è necessario costruire anche alleanze con la magistratura, le camere penali, i compagni della giustizia, con le associazioni.

I compagni e le compagne presenti hanno  descritto lo stato di sofferenza dei servizi, a seguito dei tagli, degli accorpamenti, di una cultura psichiatrica imperante che guarda più alla sicurezza, alla contenzione (la maggioranza dei servizi è a porte chiuse ed in troppi si pratica ancora la contenzione, fisica e farmacologica) che alla presa in carico individuale, a percorsi riabilitativi veri nel territorio, con progetti a rete con tutte le realtà, anche del sociale. La Funzione Pubblica, per la propria rappresentanza, deve essere soggetto promotore del cambiamento delle politiche regionali in materia di salute mentale,  di valorizzazione dei servizi territoriali, per il reale  superamento degli OPG.

E’ stato pertanto deciso di promuovere in ogni territorio iniziative per la corretta e completa applicazione della L.81/2014, prevedendo momenti di discussione e confronto, anche con le Istituzioni, affinchè le Aziende Sanitarie, i DSM, si facciano soggetti attivi per il definitivo superamento degli OPG/REMS, rivendicando risorse , come la Legge prevede, poichè stanzia ogni anno 55 milioni aggiuntivi di spesa corrente e 180 milioni una tantum in conto capitale: sono soldi che devono andare ai servizi, per l’attivazione dei progetti riabilitativi individuali e per l’assunzione di personale, in deroga al blocco del turn over,  possibile anche nelle regioni sottoposte a piani di rientro, e non alla costruzione delle REMS.  E, contestualmente, è necessario rinnovare e rafforzare la nostra battaglia per  Centri di salute mentale aperti nelle 24 ore, tutti i giorni dell’anno, integrati nel territorio.

Sono state avanzate anche alcune proposte operative, che riguardano la possibilità di attivare una iniziativa, anche a carattere formativo, sugli aspetti giuridico normativi del superamento degli OPG; una lettera pubblica della categoria per il 13 maggio, anniversario della L.180; e la costruzione della seconda assemblea nazionale della salute mentale per il prossimo autunno, pensando come tema possibile i servizi di salute mentale h24 ed il budget di salute quale strumento per il finanziamento dei progetti personalizzati di cura.

E’ stato deciso di riconvocare il gruppo entro la fine di maggio, per discutere di queste proposte, valutare lo stato di avanzamento del processo di superamento degli OPG, e per costruire una presenza qualificata degli operatori dei servizi al Forum Salute mentale, che si terrà a Pistoia il 4-5-6 giugno prossimo.

Roma, 28 aprile 2015

La resp. naz.le salute mentale, dipendenze, sanità penitenziaria
Denise Amerini

 
 
 
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