10.04.2015 – Attività sportive – 10° Campionato italiano VV.F. di pesistica.
Comunicato Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa
Roma, 10 aprile 2015
“Sono fatti sconcertanti che non devono ripetersi mai più”. Così le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil all’indomani della strage al Tribunale di Milano.
“Quanto accaduto a Milano impone a tutti una riflessione sulla sicurezza negli uffici giudiziari. Ma stigmatizzare eventi drammatici che hanno scosso l’intero paese non basta. Bisogna impedire che tragedie come queste possano ripetersi. I lavoratori della Giustizia sanno bene che molte regole e procedure vanno riviste per garantire sicurezza ai cittadini e a tutti gli operatori”.
Per questo motivo CGIL–CISL–UIL hanno indetto “una giornata di assemblea in tutti gli uffici per individuare le carenze, evidenziare i pericoli e trovare soluzioni concrete”.
“Queste assemblee, che si svolgeranno il 16 aprile dalle 10 alle 13 in contemporanea in tutti gli uffici giudiziari d’Italia, serviranno a mettere a punto un documento con linee guida e standard di sicurezza che presenteremo al Ministro della Giustizia”.
“Su questi temi non si può sorvolare. La sicurezza sul lavoro è un diritto che dobbiamo garantire con l’impegno di tutti: istituzioni, amministratori, lavoratori”.
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
l’11 a Roma prima manifestazione nazionale unitaria dei lavoratori
Roma, 31 marzo 2015
“A tre mesi esatti dagli annunci trionfalistici del Governo, la situazione delle Province e delle Città metropolitane è semplicemente in stallo, ben al di là delle nostre peggiori previsioni. Se con la grande mobilitazione di dicembre non avessimo fermato l’esecutivo, sventata l’immediatezza degli esuberi e ottenuta la proroga dei contratti precari, la situazione sarebbe catastrofica. L’11 aprile a Roma li riporteremo alla realtà. Da soli, questo è evidente, non ce l’hanno fatta”. Con una nota unitaria Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, denunciano il caos generato da quella che definiscono “la non-riforma” delle Province e delle Città Metropolitane, e rilanciano la prima manifestazione unitaria dell’11 aprile.
“Manca una regia complessiva e le Regioni non hanno fatto il proprio dovere, se escludiamo pochi casi. Le Province avrebbero dovuto pubblicare in questi giorni le liste nominative del personale oggetto di processi di mobilità, ma in base a leggi regionali che nella maggior parte dei casi non sono state ancora approvate. Il Governo – aggiungono le tre federazioni di categoria – non ha attivato gli strumenti previsti dal Protocollo Delrio e con i tagli della legge di stabilità ha generato maggiore incertezza tra le lavoratrici e i lavoratori, causando un ridimensionamento dei servizi”.
“L’11 aprile spiegheremo al Governo e alle Regioni come sia ancora possibile fare una riforma vera che garantisca occupazione e servizi di qualità ai cittadini. La smettano di fare il gioco dello struzzo e – concludono Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl – tirino la testa fuori dalla sabbia”.
La Camera dei Deputati nella seduta del 9 aprile ha approvato (con 297 voti a favore, 121 contrtati e 50 astenuti) il Progetto di legge “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio Civile universale”.
Il testo passerà ora al Senato. Quando sarà disponibile nella versione che andrà alla discussione, provvederemo ad inserirlo nel sito.
10.04.2015 – Conferimento al Direttore Regionale per la Lombardia, Ing. Pellicano, dell’incarico di reggenza della Direzione Regionale Liguria.
10.04.2015 – Frosinone – Distaccamento di Alatri.
PROGRESSIONI ECONOMICHE
Sulle progressioni economiche non è stato compiuto nessun passo avanti. Siamo ancora alla fase preliminare, fatta di cifre e proposte varie.
E’ di circa 30 milioni di euro la somma del fondo utilizzabile per consentire il passaggio di fascia a circa 20.700 lavoratori. Considerato che alla procedura, nel rispetto delle norme contrattuali, potranno partecipare tutti i lavoratori, sarà necessario, per una questione di solidarietà ed equa distribuzione delle risorse del fondo, garantire in primis la progressione economica a quei lavoratori rimasti esclusi nel 2010. Il Direttore del Personale ha illustrato diverse proposte che necessitano di essere esaminate con estrema attenzione da parte sindacale. Infatti, mentre riteniamo meritevole di approfondimento quella che attribuisce un punteggio maggiore all’ anzianità di fascia rispetto ad altri titoli assimilabili , avanziamo una forte critica alla proposta di introdurre la facoltà, per il lavoratore, di sottoporsi a un colloquio/ esame al fine di conseguire un punteggio maggiore. Determinerebbe un effetto domino, per cui diversi lavoratori, pur di avere quella chance, si sottoporrebbero all’esame, lasciando al dirigente la discrezionalità del punteggio: sarebbe la riproposizione del 10% di personale scelto dall’Amministrazione ampliata e più sofisticata. L’alternativa, secondo l’Amministrazione, sarebbe l’utilizzo di sistemi di valutazione basati sulle classiche “pagelline”.
Su questi ultimi criteri di valutazione, che riteniamo non oggettivi, abbiamo espresso, nel corso di questi anni e ribadito nelle assemblee tenute in occasione delle elezioni delle RSU, la nostra totale contrarietà.
La riunione è stata aggiornata al prossimo 15 aprile.
ex B3/C1 RETROCESSI
Al fine di trovare una soluzione al problema innescato dalla sentenza del TAR, che ha disposto la retrocessione in seconda area degli ex B3 (ammessi in soprannumero e inquadrati nella posizione C1), è stata sottoscritta, da tutte OO.SS, l’ipotesi di interpretazione autentica dell’art 102 del c. 3 del CCNL che verrà inviata all’ARAN per l’apertura del tavolo negoziale. Riteniamo la strada intrapresa l’unica realmente percorribile per garantire ai soggetti coinvolti il riconoscimento di quanto ottenuto attraverso prove concorsuali.
Roma, 9 aprile 2015
FP CGIL NAZIONALE
Luciano Boldorini
USB PERDE RICORSO E TESTA
L’usb ormai si va sempre più caratterizzando per la violenza nel linguaggio, le fandonie, il populismo, la demagogia e ora, per ultimo, la scarsa considerazione dei giudici.
Ricordano qualcuno… ?
Non avendo il coraggio e l’umiltà di ammettere i propri errori o le proprie sconfitte, continua ad indicare gli altri quale causa della propria “impotenza” sindacale.
Sulla questione orario di lavoro lo storico sindacato di Sinistra, ovvero la CGIL, conoscendo le norme e rivendicando il proprio ruolo e quello delle RSU, rispetto alla definizione degli orari di lavoro, incurante della 150 e delle controriforme brunettiane, ha ottenuto che il confronto non fosse uno solo ma fossero tanti quante sono le sedi dell’Istituto.
L’usb, invece, ha scelto di farsi dire da un giudice cosa può o non può fare rinunciando al proprio ruolo sindacale e tirandosi fuori da un confronto, sicuramente scomodo e impopolare, ma fondamentale per la vita lavorativa, e non solo, delle colleghe e dei colleghi dell’INPS.
Come al solito l’usb fa l’eroina con il coraggio e la responsabilità degli altri.
Sul fatto che la CGIL è al servizio dell’Amministrazione se l’affermazione non fosse patetica ci sarebbe da ridere.
Capiamo lo sgomento dell’usb che ora si trova senza più “punti di riferimento” all’interno dell’Istituto ma è un problema tutto loro, noi, come sempre, non siamo al servizio di nessun padrone ma al servizio esclusivo delle lavoratrici e dei lavoratori e il nostro compito non è pestar acqua nel mortaio ma portare a casa, anche attraverso mille difficoltà e in un contesto come quello attuale non certo semplice, accordi e risultati.
Mentre usb continuava con il suo accanimento antisindacale CGIL CISL e UIL hanno incontrato il Direttore Generale e sollecitato la definizione degli accordi da NOI sottoscritti.
Seguirà comunicato unitario.
“Il massimo della stupidità si raggiunge non tanto ingannando gli altri ma sé stessi, sapendolo. Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre.”
J.F.K.
Roma 10/4/2015
Il Coordinatore FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi