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CC Teramo: Visita Fp Cgil

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Commissione ex art.22 DPR 395-95: Trasmissione verbale

Igiene ambientale: Comunicato Segreterie Nazionali 27 marzo 2015 per avvio mobilitazione CCNL Federambiente

27.03.2015 – Comunicato Segreterie Nazionali 27 marzo 2015 per avvio mobilitazione CCNL Federambiente

 
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Osservazioni schema D.M. individuazione Uffici
 

Di seguito, in allegato, il documento contenente le nostre osservazioni al DM di organizzazione degli Uffici del Ministero. Restiamo in attesa del testo definitvo per una valutazione ulteriore sul decreto alla luce delle osservazioni che abbiamo inviato.
Roma, 27 marzo 2015
 
FPCGIL NAZIONAle
Claudio Meloni
________________________

 
 
 

 
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Ipotesi di accordo relativo alla distribuzione delle ulteriori risorse pervenute al F.U.A. anno 2014
 
 
 

 
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Proposta di riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato
 

    Roma, 27 marzo 2015 
 

Al Ministro del Mipaaf
On.le Maurizio Martina

Al Capo del Corpo Forestale dello Stato
Ing. Cesare Petrone
 
Al Vice Capo del Corpo Forestale dello Stato
Dr.ssa Alessandra Stefani 
 
Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Corpo Forestale dello Stato 
 

Il documento che presentiamo e poniamo all’attenzione del Governo, della politica, delle associazioni e organizzazioni che hanno a cuore la tutela dell’ambiente, del paesaggio e della sicurezza agro-alimentare, tenta di porre mano alla questione del riordino del Corpo Forestale dello Stato – nell’ambito della più generale riforma del comparto sicurezza – con approccio e proposte diverse, sia da quelle motivanti la norma contenuta nella bozza del Ddl Madia sia da quelle che ancora in queste ore ispirano il progetto del Capo del CFS di costruzione di un Super-Corpo.
 
Non sarà infatti lo smantellamento dell’organizzazione nel territorio delle funzioni di polizia ambientale e di tutela della legalità attualmente garantite dal Cfs (preziosa e meritoria è in tal senso l’azione svolta nell’affrontare la drammatica emergenza della “terra dei fuochi”) e neppure l’idea di imporre ad altre Amministrazioni e organizzazioni statali un Corpo Forestale più grande, più indifferenziato nelle sue funzioni e, infine, più inefficiente, a rispondere in modo adeguato alla richieste e ai diritti dei cittadini.
 
Le proposte che facciamo guardano alla necessità, intanto, di una grande riforma e riorganizzazione del funzionamento del CFS, a un ridisegno della sua struttura (in particolare quella amministrativa e di supporto), alla cessione di servizi e funzioni che nel tempo si sono aggiunte e affastellate e che sarebbero meglio svolte da altri soggetti, al potenziamento dei presidi operativi sul territorio, come i comandi-stazione.
 
In questo senso, quando parliamo di eliminazione di duplicazioni ed esclusività nella gestione delle funzioni attualmente in carico a più amministrazioni, guardiamo – non in termini acquisitori, da annessione di risorse e capacità di altri, ma di coordinamento e concerto profondo fra soggetti diversi per giungere a gestioni più ordinate, meglio visibili dai cittadini come tali, meno costose. Questo è quanto più vero se si tratta di mettersi in relazione con l’articolazione del governo locale, dalle Regioni e Enti autonomi, alle Province e alla loro funzione di Polizia provinciale. 
 
L’esito finale potrà essere diverso: coordinamento rafforzato per alcune funzioni o completa integrazione per altre (pensiamo a ICQRF, per i quali il coordinamento forte indicato nel documento sarà certamente da intendersi come primo passo verso una fusione di compiti e strutture).
 
Sarà il risultato finale a contare, insomma, la possibilità di avere riferimenti certi e univoci, per cittadini associazioni e imprese, per le funzioni di protezione dell’ambiente, della sicurezza agro-alimentare, per la tutela del paesaggio naturale.
 
Naturalmente, nel documento, al giudizio severo sulle incrostazioni e inefficienze della Direzione del CFS che da durata record sgoverna il Corpo, associamo la richiesta di porre mano a un importante e visibile ricambio della dirigenza e al rilancio di un gruppo dirigente più giovane, più competente e attento alle esigenze e alle richieste che giungono soprattutto dalle articolazioni territoriali del Corpo Forestale.
 
Ragionevolezza e coraggio, da contrapporre alla propaganda delle riduzioni e dei tagli in tema di sicurezza portata avanti dal Governo, ma anche alla disperata “grandeur” espressa da un Capo del Corpo che, ormai completamente privo di idee, non trova di meglio che agitare un incomprensibile “a noi, a noi!”
 
Aperti come siamo al contributo e alle osservazioni, ma anche ad una generale condivisione su cui molto contiamo, consegniamo alla lettura la proposta. Per realizzare davvero ” La Forestale che serve all’Italia”
 

 Il Segretario Nazionale Fp Cgil
 Salvatore Chiaramonte

 

Avvio corso di formazione per il passaggio alla qualifica di CS decorrenza 01.01.2012.

27.03.2015 – Avvio corso di formazione per il passaggio alla qualifica di CS decorrenza 01.01.2012.

 

 

Il disagio economico e professionale del settore Amministrativo e Tecnico Informatico del CNVVF.

27.03.2015 – 
 
In questi ultimi tempi sembra stia emergendo un vivace dibattito tra il personale Amministrativo e Tecnico Informatico sulla vicenda del transito di personale di altre Amministrazioni verso il Corpo Nazionale VV.F. e, più in generale, sulle particolari condizioni di disagio economico e professionale di cui soffre atavicamente il Settore SATI del Corpo.

A tale riguardo, malgrado la posizione della FPCGIL VVF sia storicamente nota e documentata, crediamo sia utile ribadire, per l’ennesima volta, la nostra opinione. 

Come dovrebbe essere ben noto a tutti, lo scrivente Sindacato è stato fortemente contrario alla ripublicizzazione del rapporto di lavoro determinato dalla Legge delega 252/04 ed al successivo D.Lgs. 217/05; una contrarietà che non si è limitata ad una mera posizione di rappresentanza, ma ha prodotto, unitamente ad altri Sindacati, altrettanto contrari, una lunga battaglia parlamentare, supportata da innumerevoli manifestazioni e scioperi del Comparto.

Battaglia che, giusto per sgombrare il campo da ogni malinteso, abbiamo perso, purtroppo nella quasi totale indifferenza proprio di quelle lavoratrici e lavoratori che avrebbero subito più pesantemente gli effetti di tale riforma, a partire proprio dal SATI del CNVVF.  
 
Ciò nonostante, abbiamo continuato a denunciare e contrastare l’infinita sequela di vessazioni e mortificazioni subite dal SATI, tuttavia, oggi ci ritroviamo spesso accusati di essere corresponsabili di una simile deriva, peggio ancora di non aver fatto, né di fare nulla per risolvere i problemi di questi lavoratori e queste lavoratrici, ovvero di essere sordi ai bisogni che le stesse e gli stessi stanno quotidianamente sottoponendo alla nostra attenzione.

Si sappia che non è così, e questo vale per chi sta strumentalmente cavalcando questa condizione di difficoltà, vale per tutti quelli che erano impegnati a fare altro ed oggi devono fare i conti con una spiacevole realtà, vale per chi solo ora si erge a difensore degli “oppressi”, ma ha condiviso e sostenuto quella riforma per miopia politica, piuttosto che per discutibili interessi di parte.

La FPCGIL VVF ha sempre chiesto, e lo sta facendo tuttora, di rimettere mano, ripartendo dalla Legge Delega, all’intero impianto normativo che regola il CNVVF e, tale opzione, peraltro accolta e sottoscritta dal vertice politico nella dichiarazione di intenti firmata congiuntamente il 9 aprile dello scorso anno, presuppone un intervento di revisione strutturale attraverso la predisposizione di una nuova legge delega e nuovi decreti attuativi della stessa.
 
Sarà un percorso lungo e complicato per costruire il quale serviranno partecipazione e compattezza, ossia l’esatto contrario di quanto sta avvenendo negli ultimi tempi, laddove singoli lavoratori o singoli gruppi di interesse, ancorché legittimi, pensano di poter risolvere i propri problemi lavorativi in totale autonomia e solitudine, rivolgendosi direttamente alle controparti e relegando il sindacato ad un ruolo di semplice spettatore, malgrado vengano poste questioni e proposte soluzioni con rilievo ed effetti ben più generali.   

Ciò vale, ed a maggior ragione, anche per le reazioni che sta suscitando la possibilità, peraltro prevista dalla Legge di Stabilità 2015, del transito nel nostro settore di personale posto in mobilità dalle Province e da altri Enti in via di soppressione.

Abbiamo analizzato con molta attenzione questa particolare problematica, intanto avendo ben chiaro che stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori i quali, non certo per loro volontà, tanto meno con intenti prevaricatori nei confronti del nostro personale, si trovano posti in mobilità forzata, pena la possibilità di perdere il posto lavoro, da una Legge dello Stato – e sottolineiamo che la CGIL contro tale Legge ha fatto una manifestazione nazionale e uno sciopero generale – che individua il Settore SATI del Corpo Nazionale VV.F., come un possibile sbocco occupazionale, in quanto carente di circa 800 unità.

Abbiamo cercato e stiamo cercando, sia sul piano politico-sindacale, che tecnico – e senza fanfare o proclami – di trovare una possibile soluzione e, in tal senso, manterremo alto il nostro impegno e terremo tutti informati di ogni evoluzione, ma senza alimentare improbabili illusioni, poiché le difficoltà cui far fronte, sia normative, che politiche, sono sempre state e sono ben note e non si risolveranno sminuendole, nascondendole o, peggio ancora, cavalcandole.

Quanto fin qui esposto è il nostro pensiero sul quale siamo pronti a confrontarci comunque e con chiunque, a patto che non ci si chieda di garantire risultati e soluzioni che non sono nella nostra piena disponibilità, ma ci si chieda di continuare ad assicurare, come sempre abbiamo fatto, la nostra massima sollecitudine affinché le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo VVF abbiano la valorizzazione, i riconoscimenti e le tutele che meritano ed a cui hanno assolutamente diritto.
 
Adriano Forgione – Danilo Zuliani.

 

 

Puglia – Campagna AIB 2015 – Impiego DOS.

27.03.2015 – Puglia – Campagna AIB 2015 – Impiego DOS.

 

 

Messina – Stato di agitazione.

27.03.2015 – Messina – Dichiarazione unitaria dello stato di agitazione del personale del Comando e comunicato stampa.

 

 

Bergamo – Trattenuta sciopero personale operativo.

27.03.2015 – Bergamo – Nota al Dirigente sulla trattenuta per sciopero al personale operativo.

 

 
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