Di seguito l’allegata proposta di riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato redatta con il contributo di tutti i responsabili regionali e delegati del CFS, che costituirà la piattaforma che la Fp Cgil nazionale intende discutere quanto prima in audizione con la Commissione Affari Costituzionali del Senato che, come noto, è in questi giorni impegnata ad esaminare il testo della riforma Madia – ddl 1577 – nel quale all’art. 7 è inserita proprio la revisione dell’assetto delle forze di polizia.
Roma, 19 marzo 2015
Francesco Quinti
Salvatore Chiaramonte
20.03.2015 – In allegato il decreto n. 40 del 20/3/2015 di approvazione della graduatoria finale del concorso a Capo reparto del CNVVF, decorrenza 1.1.2012.
Roma, 20 Marzo 2014
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil
Ministero della Difesa
Oggetto: Riunione a Stato Maggiore Esercito del 19 marzo 2015.-
si è tenuta ieri la prevista sessione informativa a Stato Maggiore Esercito.
In premessa la scrivente O.S. ha chiesto e sottolineato che:
– Tutti i provvedimenti di chiusura e riordino di Enti che vengono anticipati nel corso delle sessioni informative, devono essere senza indugio notificati anche alle parti sociali nel momento stesso della ratifica;
– In merito alla razionalizzazione delle infrastrutture sulla sede di Napoli, nel prendere atto della volontà dell’Amministrazione di procedere alla riallocazione del 10° Reparto Infrastrutture dal comprensorio della “Canzanella” alla Caserma “Minucci”, abbiamo espresso forti perplessità circa la decisione di procedere al prospettato ed inopinato cambio di sede, poiché questo provvedimento di fatto interviene dopo che di recente – stando a quanto ci risulta – sono state spesi ingenti quantitativi di risorse economiche destinate al suo ammodernamento. Finanziamenti e lavori che poi alla luce dei fatti non sono neanche serviti ad impedire la soppressione della struttura. In considerazione, quindi, della particolare condizione di disagio e sofferenza del territorio napoletano che, per quanto riguarda il ministero della difesa, è sottoposto ad una radicale e complicatissima ristrutturazione che coinvolgerà molti lavoratori, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo locale per la pronta e più favorevole risoluzione delle eventuali e particolari problematiche che dovessero emergere nei confronti del personale coinvolto nella ricollocazione. Per tale ragione, quindi, si è reso necessario chiedere anche uno slittamento della data prevista per la predetta ricollocazione.
– Il reimpiego dell’ 8° Cerimant rischia di trasformarsi in un “problema politico” a causa della incomprensibile posizione manifestata da alcuni organismi di vertice che, negando anche l’evidenza, continuano a non dare disponibilità nei sedimi più richiesti dal personale. Sulla questione, si è chiesta maggiore attenzione e sensibilità istituzionale a SME per incontrare le istanze e le esigenze dei lavoratori coinvolti.
Siamo, in seguito, stati anche informati circa l’avvio delle procedure di reimpiego del personale impiegato presso il “Parco Materiali Artiglieria” di Grosseto, in quanto il provvedimento di chiusura è stato firmato solo il 10 marzo scorso.
Interpellato a tal proposito, lo Stato Maggiore Esercito ci ha assicurato che tutto il personale coinvolto troverà utile impiego nella città di Grosseto, in Enti Esercito e/o Aeronautica.
Per quanto riguarda, poi, i provvedimenti oggetto di informazione della riunione odierna, ci è stato comunicato che:
1. La chiusura del CE.RI.CO. di Napoli decorrerà presumibilmente dal 30.06.2015. Saranno attivate per tempo tutte le procedure previste per il reimpiego del personale;
2. La riorganizzazione dei Poli partirà dal 31.05.2015. A breve, quindi, SME provvederà ad inviare la proposta di TT.OO. a livello locale per l’apertura del confronto;
3. La soppressione dei COMLOG Nord e Sud avverrà entro il 30.06.2015 (parallelamente alla chiusura/riconfigurazione dei CERIMANT ed alla funzionalità dei Poli nella nuova struttura organizzativa);
4. Il Comando Brigata “Pozzuolo del Friuli”, contrariamente a quanto previsto, non sarà soppresso e l’organico del personale civile non subirà variazioni.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero della Difesa
Francesco Quinti
20.03.2015 – In allegato, il Decreto di approvazione della graduatoria per la successiva ammissione al corso di formazione professionale relativo al concorso a Capo squadra del CNVVF, decorrenza 1.1.2012
Coordinamento Nazionale Corpo Forestale dello Stato
Roma, 7 marzo 2015
Protocollo n. 09/2015
Al Capo del Corpo Forestale dello Stato
Dir. Gen. Cesare Patrone
Al Responsabile Ufficio Relazioni Sindacali
Ing. Luciano Marletta
Oggetto: Concorsi Vice Ispettore
La scrivente organizzazione sindacale valuta positivamente la notizia del prossimo scorrimento della graduatoria per ripianare i posti che si renderanno disponibili a seguito del passaggio al concorso interno dei vincitori già frequentanti il corso esterno.
Chiede che la formazione di tale personale venga assicurata (per parità di trattamento fra i discenti) con un corso di 15 mesi di durata, svolto con l’avvio di un secondo scaglione all’interno del 39° corso AVI.
Chiede che sia reinserito nel programma formativo del corso l’affiancamento preventivo all’assegnazione alla sede di servizio ritenendo imprescindibile, in particolare per il personale di provenienza esterna al Corpo, una esperienza “concreta” sul territorio prima di assumere il ruolo di comando cui sarà chiamato.
In considerazione del fatto che le graduatorie dei concorsi svolti per dettato legislativo (articolo 3, comma 87, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 legge finanziaria 2008) rimarranno valide per i prossimi 3 anni, che in tale lasso temporale non potranno essere banditi concorsi per il ruolo ispettori prima dell’esaurimento delle graduatorie degli idonei, che le vacanze organiche nel ruolo ispettori consentono gli ampliamenti e che rimarrebbe una ulteriore vacanza organica nel ruolo, chiede che:
– si proceda in tempi brevi allo scorrimento della graduatoria del concorso pubblico a copertura dei 40 posti, come dichiarato nelle memorie difensive trasmesse in data 1 dicembre 2014 all’Avvocatura Generale dello Stato, anche alla luce della rinuncia al ricorso pendente al TAR degli unici 10 con interesse diretto che sono collocati nei primi quaranta posti della graduatoria stessa
– Si proceda allo scorrimento della graduatoria del concorso interno delle poche unità che permarranno a seguito delle rinunce che si avranno nei primi giorni di accesso al corso
– Si chiede di voler tenere conto, nell’ottica della difficile situazione economico sociale del Paese, dell’importanza di assicurare un posto di lavoro a giovani risultati idonei in una procedura concorsuale impegnativa e del fatto che questi potrebbero essere gli ultimi concorsi svolti come Corpo Forestale dello Stato, evenienza non condivisa ma purtroppo non così remota.
Fiduciosa nella comprensione dell’opportunità di quanto esposto porgo distinti saluti
La Coordinatrice Nazionale Fp Cgil
Corpo Forestale dello Stato
Francesca Fabrizi
Coordinamento Nazionale Corpo forestale dello Stato FPCGIL
Commissione vestiario del 16 marzo 2015
1Berretto e scaldacollo: valutazione esiti sperimentazione;
2Vestiario di alta montagna;
3Analisi dell’articolato della bozza del “Regolamento su caratteristiche ed uso delle uniformi”;
4Varie ed eventuali.
Si apre la discussione, con l’esito della sperimentazione del berretto e dello scaldacollo effettuata dai Colleghi del Piemonte e della Liguria. Il parere è stato “Medio” perchè, pur riconoscendo l’utilità dei capi, gli sperimentatori evidenziavano difficoltà nell’indossare lo scaldacollo, forse a causa delle poche taglie nei prototipi consegnati e chiedevano inoltre la possibilità di inserire una scritta o un fregio. La Commissione pur non rilevandone la necessità, a causa di una certa ridondanza, visto che già il berretto è dotato di fregio e la Divisa da campagna riporta sul petto la scritta “Corpo Forestale” all’unanimità ha deciso di inserire comunque un fregio ricamato sullo scaldacollo, altrimenti sarebbe stato l’unico capo di vestiario anomimo.
Si passa al secondo punto, e qui l’Amministrazione ha manifestato la volontà di tornare indietro, nel dotare il personale che opera in condizioni climatiche estreme, della “divisa di alta montagna”, cercando di azzerare un lavoro di circa due anni, e iniziato dal sottoscritto. Per capire meglio la situazione è necessario fare una premessa: ho ricevuto molte lamentele negli anni da parte dei colleghi che lavorano in giurisdizioni con il territorio situato in gran parte in alta montagna, e non svolgendo il servizio meteomont non hanno la possibilità di indossare capi di vestiario adeguati. Visto la sordità dell’Amministrazione molti si sono organizzati con capi tecnici commerciali, a discapito dell’uniformità. Il sottoscritto ed il membro Sapaf, propose di dotare il personale che opera in queste realtà, della divisa “meteomont”, e di chiamarla “divisa di alta montagna”, nome più appropriato per permetterne l’uso anche a quei colleghi che operano nelle situazione descritte e visto che, fra l’altro, viene già usata anche per il servizio piste. Ora dopo che sono state inviate schede a tutti i Comandi Regionali con parametri quali, l’altitudine, l’innevamento, il numero di servizi ed interventi svolti su terreno innevato etc, per individuare quali Comandi Stazione hanno l’esigenza della divisa di alta montagna, l’Amministrazione, pensa di sopperire a queste situazioni con la nuova giacca a vento, dotata anche di pantaloni impermeabili, e con eventuali sotto combinazioni. A nostro parere, la nuova giacca a vento, copre come capo tecnico il 70% delle esigenze dei comandi stazione, ma è necessario dotare il restante 30% circa della divisa di alta montagna. Fra l’altro le ultime richieste del personale delle dolomiti bellunesi, sono state proprio quelle di essere autorizzati a indossare vestiario tecnico commerciale acquistato dal CTA con fondi specifici dell’Ente Parco. Quindi, dopo aver ribadito questo alla Commissione tutta e soprattutto alla parte pubblica si è deciso, di autorizzare nello specifico il personale sopra citato all’acquisto, ma attenendosi esclusivamente al capitolato della divisa di alta montagna. Si è arrivati quindi alla decisione di quali capi fornire della divisa di alta montagna: giacca, pantalone, giacchetto in softs/shell, scarpone da montagna ramponabile e guanti, riservandosi nella prossima riunione di individuare i reparti che operano in condizioni meteo estreme, per l’eventuale assegnazione della divisa di alta montagna ridotta, poiché la fornitura completa ha un costo di € 1.200.-
Il terzo punto non è stato discusso e rimandato alla prossima riunione.
Nelle varie ed eventuali, ho chiesto notizie sulla nuova maglietta polo, ed ho avuto rassicurazioni che entro la fine di marzo, saranno consegnate 600 nuove magliette per la sperimentazione; nella discussione è emerso che era già in corso la fornitura di 8.500 magliette della vecchia polo, ma la commissione collaudo l’ha rifiutata perché non corrispondente ai parametri e adesso si è in attesa di una nuova fornitura nei parametri del capitolato. La CGIL ha chiesto se ci fosse la possibilità di annullare tutta la fornitura, ma sembra che non si possa fare.
Notizie varie :
Lo scorso anno chiedemmo l’adeguamento della divisa da campagna, visto il poco attagliamento e il tessuto veramente scarso, ora la Dott.ssa Morgante ci ha assicurato che sono state apportate le modifiche richieste: sulle tasche dei pantaloni, sul cavallo, e sulla giubba per evitare l’effetto “pallone” e si sta pensando di dare più elasticità al tessuto. Entro marzo inizierà la sperimentazione, e la consegna avverrà non prima dell’inizio 2016.
Entro la fine di marzo verranno consegnati i distintivi di qualifica di Comandante di Stazione.
Dopo numerose richieste fatte dal personale di un porta-oggetti da inserire nel cinturone, un marsupio o eventualmente un borsello, per poter portare al seguito radio, cellulare di servizio, macchina fotografica, gps e quant’altro, si è deciso di far sperimentare l’utilità, ad alcuni comandi stazione dello zaino da 35 litri già in dotazione al corso V. Isp., e se l’esito sarà positivo, sarà considerato fornitura individuale.
Il Membro effettivo della Commissione Vestiario
Ezio Di Cintio
20.03.2015 – Dando seguito a quanto si era concordato nella riunione del 3 marzo u.s., nei giorni 17 e 19 marzo è proseguito il confronto tecnico relativo alla bozza di “Regolamento recante norme sui requisiti, le modalità di reclutamento e di impiego, l’addestramento iniziale, il rapporto di servizio, la progressione e la disciplina del personale volontario del CNVVF”.
Sono state presenti quasi tutte le delegazioni sindacali rappresentative del personale e dei direttivi e dirigenti, mentre la delegazione di Parte Pubblica è stata nuovamente presieduta dal Direttore Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica, Dott. Ing. Cosimo Pulito.
La FP–CGIL VVF ha ribadito in premessa quanto dichiarato nella precedente riunione, ovvero la “necessità di chiarire in sede politica, possibilmente prima di entrare nel dettaglio del regolamento, la natura del rapporto tra Corpo e Volontariato VVF, la contraddizione tra l’essere volontari e percepire una retribuzione, la contraddizione tra l’essere, invece e di fatto, lavoratori a chiamata, piuttosto che precari in attesa di una ipotetica prospettiva lavorativa, in entrambi i casi senza avere alcuna forma di contrattualizzazione, né diritti, né tutele”…
Tuttavia, preso atto della volontà quasi unanime di proseguire la discussione, la delegazione CGIL VVF ha deciso di partecipare ai lavori per portare, comunque, un contributo costruttivo al confronto, sulla scorta di tutte le puntuali e precise osservazioni che, sulla bozza di Regolamento in parola, sono state formulate dalle proprie articolazioni sindacali regionali e territoriali.
L’Amministrazione ha preso nota, articolo per articolo, di tutte le criticità segnalate dalle Parti Sindacali ed ha preannunciato la stesura di un nuovo testo su cui è stato chiesto un supplemento di confronto, al fine di valutare ed apprezzare le eventuali modifiche e/o integrazioni, prima di procedere con la chiusura politica nell’ambito della quale ed in premessa, quindi indipendentemente dai contenuti della bozza di regolamento che la Parte Pubblica intenderà definire, la FP–CGIL riproporrà tutte le pregiudiziali suaccennate.
Come sempre vi terremo puntualmente informati.
Adriano FORGIONE – Danilo ZULIANI
20.03.2015 – In allegato la risposta del Sottosogretario agli Interni Gianpiero BOCCI all’interrogazione dell’On.le Fabbri del 18 luglio 2014, “sul trasferimento di risorse al Comando Provinciale VVF di Bologna (S-03258)
20.03.2015 – In allegato il comunicato di CGIL CISL UIL CONAPO CONFSAL CISAL VVF, relativo all’incontro presso la Regione UMBRIA alla presenza della presidente On. Catiuscia MARINI e dei Dirigenti tecnici della Regione che hanno partecipato alla stesura della convenzione sottoscritta con l’associazione di volontariato S.A.S.U. (soccorso alpino speleologico dell’Umbria).
20.03.2015 – Nella mattinata del 18 Marzo u.s. si è svolta la prima riunione del tavolo tecnico in parola.
La delegazione di parte pubblica era composta dal Direttore Centrale delle Risorse Finanziarie, Dott. ITALIA, e dal suo staff, dal rappresentante dell’Ufficio del Capo del Corpo, Ing. GADDINI e dal Vice Direttore Centrale per le Risorse Umane, Ing. MANZELLA.
La delegazione sindacale FP CGIL VVF era composta da Michele D’AMBROGIO e Paola DI GIAMMATTEO.
La relazione iniziale del Dott. Italia è partita dall’accordo sottoscritto ad Ottobre 2014 e riferito alle risorse FUA dell’anno 2012, ovvero ha richiamato gli impegni assunti con la dichiarazione congiunta, in quanto parte integrante di quell’accordo.
La discussione, successivamente, si è indirizzata in particolare sul tema dell’organizzazione e delle modalità di gestione e prosecuzione del tavolo tecnico.
Tutto il tavolo ha condiviso la necessità di suddividere i lavori in due momenti diversi, seppure consecutivi.: una prima fase, prioritaria, relativa alla conferma delle figure da incentivare con il FUA per gli anni 2013 e 2014, ovvero relativa all’individuazione e valorizzazione di nuove funzioni eventualmente incentivabili, anche al fine di velocizzare la successiva distribuzione dei risparmi al personale, visto il pesante periodo di crisi ed il mancato rinnovo del contratto di lavoro; una seconda fase che, a partire dall’anno in corso, prenda in esame anche i cambiamenti che stanno intervenendo nell’organizzazione tecnico-operativa e contabile-amministrativa degli Uffici Centrali, delle Direzioni Regionali e dei Comandi Provinciali, a fronte dell’applicazione del progetto di riordino, e tenga in debito conto tutte quelle figure che in base ad una rinnovata organizzazione del lavoro dovranno assumersi maggiori compiti e maggiori responsabilità.
Per quanto ci riguarda questo passaggio è molto importante, poiché sarà fondamentale garantire la massima trasparenza nell’individuazione degli incarichi incentivabili e nell’attribuzione e accettazione formale degli stessi da parte dei lavoratori, così come dovranno essere chiare le funzioni, le responsabilità e le conseguenze, anche economiche, che tali incarichi comporteranno, già a partire dal 1 Gennaio 2015.
La nostra delegazione ha inoltre chiesto di conoscere, nel dettaglio, la situazione attuale del finanziamento del FUA sia per quanto riguarda la sua composizione complessiva, che per l’ammontare delle risorse fisse e continuative, nonché l’ammontare di quelle flessibili, poiché è solo attraverso il dettaglio di questi dati che potranno poi essere decise operazioni strutturali e/o temporanee.
Abbiamo riproposto, inoltre, come gia avvenuto in precedenza, la richiesta che una parte delle risorse economiche sia assegnata direttamente ai territori, al fine di dare risposte concrete alle lavoratrici ed ai lavoratori che contribuiscono, spesso senza alcun ritorno economico e professionale, a risolvere le specifiche esigenze che, quotidianamente, nascono e devono essere fronteggiate direttamente nei posti di lavoro; l’Amministrazione ha continuato a mantenere, su questo punto, un atteggiamento negativo, ma non per questo saremo arrendevoli, poiché, a nostro avviso le norme contrattuali, ad oggi ancora valide, lo rendono possibile.
In conclusione, la delegazione di parte pubblica, preso atto delle posizioni espresse dal tavolo, ha condiviso l’aggiornamento della riunione a quando saranno certificate e disponibili le tabelle delle risorse economiche a disposizione per il 2013 (o il 31 marzo, o il 14 aprile pp.vv.).
Alla prossima convocazione, quindi, dovrebbe esserci anche questa documentazione, nonché una prima proposta dell’Amministrazione sulle figure che dovrebbero/potrebbero essere incentivate.
Come sempre vi terremo puntualmente informati.
Michele D’AMBROGIO – Paola DIGIAMMATTEO