18.03.2015 – In allegato il Decreto Ministeriale relativo all’oggetto
18.03.2015 – In allegato la nota con cui CGIL CISL USB CONAPO e CONFSAL VVF chiedono chiarimenti Al Direttore Regionale, a fronte dei ritardi nel pagamento delle indennità accessorie.
18.03.2015 – In allegato la nota del Coordinatore FP CGIL VVF AREE DCF e DCPST. Mauro Giulianella.
18.03.2015 – In allegato l’appunto della Direzione Centrale Risosrse Finanziarie concernente la problematica in oggetto.
18.03.2015 – In allegato la proclamazione relativa all’oggetto, comprensiva di tutte le ragioni che hanno determinato l’apertura della vertenza.
In allegato la lettera unitaria al Capo di gabinetto e alla Direzione Generale sull’argomento
Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale, Fp-Cgil Roma e Lazio
Incontro Marino-Boeri: sul contratto integrativo il Sindaco
non abbandona la demagogia
parole in libertà, confonde la meritocrazia con il populismo.
Dati mai resi noti a sindacati
Roma, 10 marzo 2015
“Se comprendiamo le ragioni di una collaborazione tra Roma Capitale e Inps, non possiamo invece accettare che il Campidoglio strumentalizzi ogni occasione per guadagnare i titoli dei giornali sulla pelle dei propri dipendenti. Utilizzare la retorica tanto cara all’ex Ministro Brunetta non fa onore al Sindaco, che sembra confondere la meritocrazia con il populismo”. Con una nota Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Fp-Cgil, e Natale Di Cola, Segretario Generale Fp-Cgil Roma Lazio, commentano le dichiarazioni del Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, in merito al possibile protocollo di intesa tra Comune di Roma e Inps sul monitoraggio delle assenze dei dipendenti.
“È inopportuno che il Sindaco, dopo aver gettato il Comune e i dipendenti nel caos, gestendo in modo goffo la vertenza sul salario accessorio, continui a soffiare sul fuoco. Strumenti per valorizzare il personale sono già inseriti nella preintesa sul contratto integrativo da poco sottoscritta – aggiungono i due sindacalisti – e, se il Sindaco ha proposte migliorative, dovrebbe farle nelle sedi opportune, non certo nei lanci di agenzia. Imbarazzante poi che i dati sulle assenze non siano mai stati resi noti ai sindacati, come il fatto che il Sindaco, mostrando poca comprensione della situazione e totale assenza di empatia, non si pronunci mai sul mancato rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici, fermo da oltre un lustro. Se sbloccato, contribuirebbe a risolvere i problemi e risolleverebbe gli animi, oltre che i portafogli, colpiti in modo odioso in questi anni”.
“Rinnoviamo il nostro invito al Sindaco, affinché esca dalla trincea in cui si è barricato. Ma per farlo bisogna abbassare i toni e soprattutto – concludono Bozzanca e Di Cola – dimostrare un atteggiamento responsabile e rispettoso nei confronti di chi manda avanti la Capitale con stipendi da fame”.
Comunicato Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa:
“Venti giorni per modificare il testo. Programmato attivo unitario degli ispettori”
Roma, 3 marzo 2015
“Grazie alla mobilitazione degli ispettori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail l’ennesimo blitz del Governo sull’Agenzia unica ispettiva è stato scongiurato”. Le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil, che avevano protestato a gran voce nelle scorse settimane contro “l’ennesima riforma pasticcio dell’esecutivo” proclamando lo stato di agitazione, incassano oggi il risultato dopo l’incontro avvenuto in mattinata al Ministero del Lavoro.
“Il ministro Giuliano Poletti ha aperto il confronto con i sindacati”, annunciano Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa. “E’ passato il principio secondo cui il riordino delle attività ispettive si fa solo insieme ai lavoratori. E abbiamo ottenuto venti giorni per presentare le nostre proposte, che saranno discusse in un successivo incontro con il ministro prima della presentazione del provvedimento in Cdm”.
Le tre sigle intanto già oggi hanno ribadito le criticità contenute nella bozza del Governo che la rendono inaccettabile sia rispetto al funzionamento dei controlli e della prevenzione nelle aziende, sia rispetto all’organizzazione del personale. “In primo luogo non permetteremo lo smantellamento degli uffici territoriali del Ministero, né il depotenziamento dei servizi ispettivi svolti da Inps e Inail”, hanno sottolineato Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa. “Abbiamo denunciato la totale assenza di trasparenza sui costi aggiuntivi di un’operazione che si tenta di presentare come a costo zero. Mentre niente si prevede sulla prima misura di efficientamento: l’integrazione delle banche dati. E poi c’è il punto della condizione professionale e retributiva degli ispettori: nessun progetto di rilancio dei servizi a difesa della legalità e nessun investimento in formazione e competenze”.
“Convocheremo un attivo unitario nazionale di tutti gli ispettori”, concludono le tre federazioni. “E non fermeremo la mobilitazione per ottenere una riorganizzazione seria che renda maggiormente efficace e diffusa la nostra rete di controllo di legalità, salvaguardando occupazione e retribuzioni”.