Oggi è stato sottoscritto dalla maggioranza delle OO.SS l’accordo sulla rimodulazione dei profili professionali e sulla programmazione delle azioni di riqualificazione del personale.
Vogliamo spiegarvi nel dettaglio i punti dell’accordo: consideriamo questo accordo un accordo ‘ponte’ verso un Nuovo Integrativo conseguente alla stipula del nuovo CCNL. Solo con quello riteniamo sarà possibile superare le frammentazioni ancora presenti nel sistema di classificazione dei profili della giustizia.
Tuttavia abbiamo ritenuto di firmare perché l’accordo nell’insieme prevede molti punti qualificanti in continuità con quanto avviato con l’art. 21 quater per i passaggi dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari.
I punti a nostro avviso importanti sono:
Una tempistica precisa in relazione all’emanazione del dm, che recepirà il testo dell’accordo con la rimodulazione dei profili.
L’apertura del tavolo sul FUA per le progressioni economiche entro il 30 maggio 2017, con l’impegno a fare NON meno di 10.000 passaggi entro il 2018.
L’avvio della procedura per il passaggio dalla 1° alla 2° area entro ottobre 2017.
Le procedure per la progressione professionale e giuridica all’interno delle aree entro dicembre 2018.
La definizione definitiva delle procedure di cui all’art. 21 quater entro giugno 2019.
La revisione delle dotazioni e delle piante organiche, in maniera confacente alle finalità dell’accordo, entro il 30 giugno 2017.
L’impegno a reperire ulteriori risorse per la valorizzazione del personale.
Un monitoraggio semestrale sull’attuazione dell’accordo.
Sulla questione del passaggio all’interno delle aree è bene comprenderne a fondo i contenuti: la progressione giuridica è cosa diversa da quella economica. Le progressioni economiche si fanno, come già avvenuto in passato, con il Fua e dunque non sono previste in questo accordo poiché saranno decise con il prossimo tavolo del Fua a partire da maggio 2017.
La progressione giuridica riguarda, oltre a un diverso profilo di destinazione, un diverso inquadramento; con il CCNL 2006/09 la posizione giuridica è data dall’area e dalla posizione economica di accesso dall’esterno.
Con l’accordo si procederà al passaggio dalla prima alla seconda area degli ausiliari, verso la posizione giuridica dell’operatore, ovvero II area f1.
Dalla posizione giuridica dell’operatore, IIA area f1, (con 7 anni di esperienza professionale e passaggio) a quella dell’assistente, ovvero IIA F2.
Dalla posizione giuridica dell’assistente IIa area f2 (con 7 anni di esperienza professionale e passaggio) a quella dell’attuale cancelliere esperto (che abbiamo riportato, con l’accordo, alla posizione giuridica precedente al C.I. del 2010 originaria) ovvero IIA area f3.
Dalla posizione giuridica di tutte le qualifiche di funzionario (anche quelle tecniche), IIIA area f1, a quella del Direttore IIIA area F3.
Come già detto alle progressioni economiche si procederà con il Fua da discutere entro il prossimo maggio.
La qualifica del Cancelliere Esperto rimane legata, in relazione agli idonei di cui alla procedura ex 21 quater, alla graduatoria ad esaurimento; tale legame con la graduatoria ad esaurimento viene confermato nell’accordo dalla dicitura “Il personale dichiarato vincitore e quello dichiarato idoneo nelle procedure selettive di cui agli avvisi del 19 settembre 2016 mantiene il diritto alla progressione di area secondo quanto previsto nel relativo bando e dall’articolo 21 quater del dl 27 giugno n. 83 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015 n. 132”.
Nelle more della definizione della intera procedura si è voluto differenziare, fino al 2019, data in cui la graduatoria sarà esaurita, la posizione degli idonei da quella di coloro che non hanno passato la procedura e dei nuovi entrati nella nuova figura. E’ possibile, ove saranno reperite nuove risorse, l’assegnazione di una speciale indennità per gli idonei che partecipino all’ufficio per il processo.
Quanto su riportato vale anche per gli ufficiali giudiziari.
I profili professionali tecnici di nuova istituzione sono mutuati, per garantire la mobilità, da quelli del dap e sono finalizzati alla nuova gestione degli immobili.
I profili non modificati dall’accordo vengono confermati come da percedente C.I.
Sarà nostra cura rivederli tutti nel prossimo Integrativo che dovrà applicare il nuovo sistema di classificazione di cui al Nuovo CCNL.
L’accordo, nel complesso, risponde in maniera soddisfacente alle aspettative di tutto il personale ma dovrà essere completato dalla discussione sul fua in cui si programmeranno e effettueranno le progressioni economiche. Riteniamo che questo accordo insieme al 21 quater rimetta in moto un meccanismo che aveva lasciato indietro il personale giudiziario rispetto a quello di tutti gli altri ministeri.
Durante la riunione, inoltre, come FPCGIL abbiamo chiesto alla Amministrazione alcune modifiche alla bozza di accordo:
1) di inserire una specifica riguardante i conducenti di automezzi, ovvero subito dopo la definizione della nuova dotazione organica degli autisti, dopo il passaggio di coloro i quali vorranno transitare nella figura degli operatori, prevedere anche per loro il passaggio a domanda verso la figura di assistente.
Su questo l’Amministrazione ha modificato l’accordo nella premessa citando i conducenti di automezzi e riproponendosi di discutere della questione prima dell’emanazione del DM.
Abbiamo inoltre dichiarato che riteniamo che si debbano fare quanti più passaggi possibili dalla prima alla seconda area e che a nostro avviso, pur apprezzando il sistema della graduatoria aperta, è possibile, visto il basso costo, scorrere le graduatorie fino a completo assorbimento nel rispetto della dotazione organica.
Su questo punto l’Amministrazione ha detto che sono in corso interlocuzioni con la Funzione Pubblica per rendere possibile tale meccanismo.
Sulle qualifiche tecniche ex b3 abbiamo apprezzato l’impegno all’estensione dell’art. 21 quater ma abbiamo chiesto una tempistica certa e di specificare quale sia il veicolo legislativo.
Anche su questo l’Amministrazione ha ribadito il massimo interesse ed impegno.
Abbiamo inoltre sottolineato che il tema delle risorse è sensibile e non più rinviabile in quanto, anche alla luce del nuovo comparto delle Funzioni Centrali, è necessario adeguare il Fua Giustizia a quello delle altre Amministrazioni per permettere un numero superiore di progressioni, un salario accessorio legato alla produttività che possa rendere migliore i servizio, e la attribuzione alle figure di terza area di posizioni organizzative legate ad attività di responsabilità che oggi già svolgono a costo zero.
Abbiamo inoltre aggiunto che la revisione dei profili professionali e la programmazione delle azioni di valorizzazione dovrà al più presto riguardare tutti gli altri Dipartimenti.
Detto ciò vi alleghiamo il testo dell’accordo e il comunicato unitario e ci impegniamo a spiegare con un ciclo di assemblee l’accordo nel dettaglio.
Lo consideriamo un primo passo importante e riteniamo che si debba proseguire in questa direzione fino a che tutti abbiano completa soddisfazione.
Roma 26 aprile 2017
Fp Cgil Nazionale
Nicoletta Grieco
21.04.2017 – Nuova Circolare mensa di servizio.
Pubblichiamo, in allegato, la nuova circolare relativa all’erogazione della mensa di servizio che è stata oggetto, nelle ultime settimane, di un’accesa vertenza da parte della Fp Cgil a tutti i livelli,
Riteniamo il risultato raggiunto un importante successo sul versante del riconoscimento di un diritto contrattuale, salvaguardando, altresì, alcune particolarità territoriali sulle quali sarà compito delle strutture periferiche attivare tutte le potenzialità per garantire la fruizione di un pasto dignitoso al personale in servizio.
21.04.2017 –
Al
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso
Pubblico e Difesa Civile
Dott.
Bruno FRATTASI
Al
Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo
del CNVVF
Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI
Al
Direttore Centrale per l’Emergenza
e
il Soccorso Tecnico
Dott.
Ing. Giuseppe ROMANO
Al
direttore dell’Ufficio Coordinamento
Soccorso
Aereo
Dott.
Ing. Santo ROGOLINO
e,
p.c. Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni
Sindacali
Dott.ssa
Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto:
Ricognizione disponibilità Piloti Operativi, CPI e TB di elicottero
AB 412 per missioni presso il Reparto Volo di Lamezia Terme (CZ).
Egregi,
veniamo,
per l’ennesima volta, a conoscenza dal territorio dell’emanazione
di una circolare relativa alla ricognizione di cui all’oggetto.
Tenuto
conto che dal tenore della stessa si suppone l’apertura di un nuovo
Reparto volo, anche se attualmente in modo non continuativo,
chiediamo la convocazione di uno specifico incontro per essere messi
a conoscenza di quanto l’Amministrazione intenda porre in essere e
di quali risorse umane, logistiche e di velivoli intenda avvalersi.
Purtroppo,
siamo ancora costretti a rilevare la carenza di informazione nei
confronti delle rappresentanze sindacali su argomenti che coinvolgono
l’organizzazione del lavoro e che non ci consente di svolgere
appieno la nostra funzione.
In
attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.
Coordinatore
Nazionale
F
P
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI
21.04.2017 – A seguito del protrarsi dei ritardi relativi al pagamento dei compensi spettanti al personale inviato in missione con i mezzi di servizio (Art. 28), siamo nuovamente intervenuti nei confronti dei vertici del Corpo al fine di trovare definitiva soluzione al caso.
Siamo al paradossale; ognuno può dire tutto il contrario di tutto, ORA BASTA……..siamo stanchi !!!!
Al
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso
Pubblico e Difesa Civile
Dott.
Bruno FRATTASI
e,
p.c. Al Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo
del CNVVF
Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI
Al
Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie
Dott.
Fabio ITALIA
Al
Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali
Dott.ssa
Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto:
Articolo 28, comma 1, lettera f), del C.C.N.L.I..
Egregio
Capo Dipartimento,
in
riferimento all’articolo di cui all’oggetto ci corre l’obbligo
di segnalare una serie di criticità che sono emerse, e continuano
tutt’ora ad emergere, da diversi territori.
A
seguito di una lunga vertenza e dopo l’accordo raggiunto nel
dicembre u.s., è stata emanata la Circolare n. 16928 del 28 dicembre
2106 che, a nostro avviso, risultava estremamente chiara ed esaustiva
della problematica in questione non dando adito ad alcun tipo di
interpretazione.
Ciò
nonostante, talune Direzioni Regionali hanno ritenuto di dover
formulare specifici quesiti ai quali, con perentorietà e chiarezza,
sono state date complete ed esaurienti risposte con la successiva
circolare n. 3698 del 1 febbraio 2017.
A
dispetto di quanto disposto e, successivamente chiarito, continuano
ad essere formulate richieste di chiarimenti, che riteniamo del tutto
fuori luogo, le quali, oltre a mettere in evidenza un atteggiamento
dilatorio che sta ritardando la corresponsione dei giusti compensi al
personale, sta mandando in confusione l’intero sistema.
Infatti,
ad una richiesta di chiarimenti fatta in relazione al personale
trasportato (non autista), ed in particolare sui DPI, con nota n.
6450 del 6 aprile 2017 la S.V., pur riservandosi di fornire ulteriori
chiarimenti in proposito, afferma che il trasporto dei Dispositivi di
Protezione Individuali non è riconducibile alla fattispecie di cui
all’art. 28, in palese contraddizione con quanto disposto sia nella
circolare del dicembre 2016 che nel chiarimento successivo del
febbraio 2017.
E’
del tutto evidente che, pur rientrando nelle dotazioni personali,
tali Dispositivi ai sensi di quanto disposto dall’art. 7, comma 3,
lettera i), del DPR 64/2012 (Regolamento di servizio) “sono
affidati al personale per ragioni di servizio”
ed alla successiva lettera l) si afferma che “quanto
è di proprietà dell’Amministrazione non può essere usato per
ragioni che non siano di servizio”.
Quindi,
tali Dispositivi sono di proprietà dell’Amministrazione che li
affida al lavoratore che è tenuto al suo corretto utilizzo e
conservazione, tanto è vero che lo stesso art. 7, comma 3, lettera
i) del Regolamento di servizio dispone che “eventuali
danneggiamenti, deterioramenti, sottrazioni o smarrimenti del
materiale in uso, salvo casi di forza maggiore, devono essere
immediatamente segnalati per iscritto ai superiori, specificando le
circostanze del fatto”.
Pertanto,
il trasportato (non autista) che porta con se l’attrezzatura ed i
DPI in dotazione rientra, stando alla normativa citata, a pieno
titolo nei dettami dell’art. 28, comma 1, lettera f), del
C.C.N.L.I. in quanto “destinatario
di un apposito incarico di sorveglianza e custodia di beni
dell’Amministrazione”.
Confidiamo
nell’impegno della S.V. per una rapida e definitiva risoluzione
della questione di cui trattasi, attraverso i provvedimenti che
riterrà necessari, affinché l’attuale stato delle cose venga
immediatamente superato e si possa dare finalmente corso ai pagamenti
delle spettanze al personale.
Distinti
saluti.
Coordinatore
Nazionale
F
P
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI
21.04.2017
Vi comunchiamo che al seguente link è uscita la comunicazione sulla banca dati del concorso di
assistente giudiziario che sarà disponibile da oggi on
line.
In considerazione del fatto che ci sono state richieste
informazioni, in particolare dai nostri iscritti
tirocinanti della giustizia, sull’ubicazione della sede
dove si svolgerà il concorso, dal’8 al 24 maggio
prossimi, vi comunichiamo quanto segue.
Il concorso si terrà presso Nuova Fiera di Roma, che ha
vari ingressi: al seguente sito trovate alcune indicazioni.
Sul sito del Ministero, a questo link trovate il calendario delle prove.
Vi rammentiamo che a quest’altro link trovate il corso on line fatto in collaborazione con
Proteo, al costo di 50€ per i non iscritti e gratis per
gli iscritti.
(Per raggiungere la Nuova Fiera di Roma, oltre alle
indicazioni che trovate sul sito su allegato, vi è la
linea FL1 del servizio ferroviario regionale del Lazio che
collega Orte con Fiumicino Aeroporto utilizzando la
ferrovia Firenze-Roma e la ferrovia Roma-Fiumicino. I
principali interscambi con la metropolitana e le altre
linee FL sono Roma Tiburtina, Roma Tuscolana e Roma
Ostiense. Partenze previste ogni 15
minuti nei giorni feriali e ogni 30 in quelli festivi.
Le stazioni principali sono:
Orte, Fara Sabina, Piana Bella di Montelibretti,
Monterotondo-Mentana, Settebagni (inizio validità
Metrebus Roma), Fidene, Nuovo Salario,Roma Nomentana,Roma
Tiburtina,Roma Tuscolana, Roma Ostiense, Roma Trastevere,
Villa Bonelli, Magliana, Muratella, Ponte Galeria, Fiera
di Roma (limite validità Metrebus Roma),Parco
Leonardo,Fiumicino Aeroporto (Durata del percorso – da Roma
Tiburtina – 47 minuti).
Per i pernottamenti potete contattare le nostre strutture
territoriali FPCGIL per sapere se hanno particolari
convenzioni con alberghi o B&B vicini alle fermate su
riportate.
Inoltre vi segnaliamo che sui siti di www.booking.com, www.accorhotels.com/Hotel/Roma, roma_hotel.choicehotels.it/, www.expedia.it, www.tripadivsor.it,
www.budgetplaces.com,
https://www.bed-and-breakfast.it/it/vicino/fiera-roma
è possibile trovare soluzioni
vicine, verificabili sulla mappa completa delle
fermate del treno, a prezzi bassi.
In bocca al lupo a tutti,
Nicoletta Grieco
E’ ripreso oggi a PERSOCIV, dopo quasi due mesi di stop dovuto alla vertenza promossa dalle scriventi OO.SS. sfociata poi nell’accordo del 5 aprile u.s., il confronto negoziale con l’AD per la definizione dell’Ipotesi di accordo sulla distribuzione del FUA 2017.
In apertura, il Direttore Generale ha illustrato ai presenti la nuova proposta di A.D.:
§ a fronte di un ammontare complessivamente destinato al FUA 2017 pari a € 42.854.398,81, rispetto al 2016 si realizza un
risparmio per le P.O. (-87.975,35 €), PPL (-235.365,24 €), Turni
(-300.748,76 €) in ragione dell’effettiva spesa sostenuta per l’anno 2015, e di
€ 329.992,609 per la Reperibilità (-10% sul 2016). Appostamento ridotto
anche per l’indennità di mobilità, per la quale l’accantonamento è ora
pari a € 70mila, mentre si attende di conoscere la percentuale (dal 4 al 10%)
calcolata sui risparmi dei cessati dal servizio (circa 29 mln) da far confluire
nel FUA 2017;
§ conferma dei 12.000
sviluppi economici complessivi per il 2017, già certificati da FP e MEF, ma
con una diversa distribuzione dei numeri tra le diverse fasce all’interno delle
aree, frutto di una mera operazione di allineamento alle attuali consistenze
effettive, che mantiene invariate le percentuali ma produrrà
un risparmio di spesa di €
29.092,50;
§ in merito ai criteri per
le procedure selettive degli sviluppi economici 2017:
– viene confermato il maggior
peso attribuito all’ “esperienza professionale”, in quanto, rispetto
alla prima bozza di AD, raddoppia il
punteggio per ogni anno di attività nella stessa area (da 0,5 a 1), e cresce da
15 a 30 il punteggio massimo; per quanto attiene ai “titoli di studio”,
si conferma, per l’area 3^, il maggior
punteggio dei primi tre titoli mentre, per l’area 2^, cresce il punteggio della
licenza elementare; per quanto riguarda invece il terzo criterio, che la dr.ssa
Corrado ha confermato essere inderogabile ai fini dell’ottenimento del via
libera da parte degli Organi certificatori, preso atto che la scelta della “formazione”
chiesta da una O.S. avrebbe comportato penalizzazioni per la gran parte dei
lavoratori causa il mancato soddisfacimento in ambito Difesa del requisito
previsto dall’art. 18 del CCNL 2006/2009 e conseguentemente esposto A.D. al
pericolo di ricorsi, si propone come terzo requisito la “valutazione della
prestazione professionale”, con previsione di attribuzione del punteggio massimo di 50 punti a tutti i
lavoratori che hanno ottenuto una valutazione tra 100 e 91, all’interno della
quale fascia sembra essere comunque ricompreso l’85% del personale (n. 22.269
rispetto ai 26.313 effettivi al 1.1.2017), stando ai dati rilevati e comunicati
dalla stessa D.G. con riferimento ai punteggi attribuiti in materia di performance
individuale 2016;
§ in ordine alle risorse destinate
ai fondi locali (complessivamente € 2.991.348,76), viene confermata
la destinazione del 15% alla performance individuale (quota pro capite pari a € 12,85) e dell’85%
al FUS (quota pro capite pari a € 72,82, importi al netto oneri datoriali), con
la sostanziale conferma dei criteri per le contrattazioni locali sul FUS;
§ infine, in ordine agli sviluppi economici
2018, la proposta di AD prevede di programmarne un numero pari a 8.000.
A tal riguardo, FP CGIL–UIL PA-FLP DIFESA hanno proposto al tavolo
unitariamente le seguenti osservazioni e richieste:
prendiamo positivamente atto
della riduzione degli accantonamenti relativi a P.O./Turni/Rep.tà/PPL/Fondo
mobilità, con il corrispondente incremento delle risorse destinate ai fondi locali, che presentano dotazioni
davvero esigue;
condividiamo le motivazioni
che hanno suggerito all’AD di proporre come terza gamba dei criteri selettivi
per gli sviluppi 2017 la valutazione della prestazione professionale,
rispetto alla quale abbiamo comunque chiesto di far riferimento alla
valutazione conseguente all’attività progettuale finanziata dal FUS 2016, il
che consentirebbe di uscire dagli ambiti della “performance individuale” in
capo al solo Dirigente e di rifersirsi più opportunamente alla
“performance organizzativa”; chiediamo inoltre di allargare
ulteriormente la forchetta relativa alla fascia cui attribuire il punteggio
massimo del predetto criterio, di ridurre il differenziale previsto dalla bozza
in materia di titoli di studio a beneficio di un riequilibrio verso l’alto di
quelli inferiori, e di incrementare ulteriormente il peso dell’anzianità
superando la soglia dei 30 anni max proposta da AD;
per quanto attiene la
previsione di 8.000 sviluppi economici 2018, chiediamo che la fissazione di un numero
preciso sia accompagnata dalla certezza sulla disponibilità delle ricorse
necessarie a finanziarle, al fine di evitare il rischio che, in assenza di
idonea copertura, si debba poi attingere dalle risorse destinate ad altre
fattispecie (Turni, Reperibilità, etc.);
con riferimento ai fondi
locali, preso atto della esiguità delle risorse destinate alla performance
individuale (quota pro capite pari a meno di 13€ lorde lavoratore, che appare
lesiva della stessa dignità dei lavoratori e del buon nome di AD), chiediamo di
verificare la praticabilità di una loro diretta confluenza nel FUS, e che
vengano maggiormente definite e dettagliate le attribuzioni dei tavoli locali
in materia di contrattazione FUS, che nella
proposta di AD sono limitate solo alla ripartizione tra le finalità d’impiego,
e che appaiono dunque fortemente riduttive dell’azione sindacale.
La prossima riunione è già fissata al 16 maggio p.v., mese entro il
quale, stando a quanto comunicato da Persociv ieri, verranno pubblicate le graduatorie
relative alle progressioni anno 2016.
Roma, 20.04.2017
FPCGIL UIL PA FLP DIFESA
Francesco Quinti F.to Sandro Colombi F.to Giancarlo Pittelli
20 aprile 2017
In allegato la nota che abbiamo indirizzato alla DG Musei al fine
di chiarire gli aspetti relativi al trattamento dei lavoratori
degli Archivi e delle Biblioteche interessati all’apertura del
Primo Maggio.
Vi invitiamo ad una opportuna diffusione tra il personale
interessato.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
La
massiccia presenza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Agenzia delle
Entrate alle centinaia di Assemblee indette stamani in tutti gli Uffici del
Paese e la grande partecipazione alla manifestazione tenutasi presso la sede
del Ministero dell’Economia e delle Finanze a Roma hanno prodotto un primo,
importante risultato.
A
margine del presidio le scriventi OO.SS, promotrici della vertenza e della
giornata nazionale di mobilitazione, sono state ricevute dal Vice Ministro On.
le Casero e dal Direttore dell’Agenzia Rossella Orlandi.
Nel
corso dell’incontro sono state rappresentate le ragioni alla base della
vertenza ed è stato ribadito con forza che la mobilitazione, fortemente
riuscita, proseguirà fino al completo raggiungimento degli obiettivi
prefissati.
Il
Vice Ministro, nel prendere atto delle richieste formulate e dell’importanza
della ripresa del confronto con le rappresentanze dei lavoratori, ha convenuto sulla richiesta di costituzione
di un tavolo congiunto formale e permanente di confronto sui processi di
riordino delle Agenzie, che al momento sono solo oggetto di anticipazioni di
stampa e non di un’informazione compiuta e condivisa. A tal proposito è’ stata
peraltro smentita la trasformazione dell’Agenzia in Ente Pubblico Economico.
Per
quanto concerne invece la questione centrale relativa alla rivisitazione del
sistema incentivante (D. Lgs. 157/2015), condizione necessaria per garantire
risorse adeguate per finanziare l’obiettivo di un nuovo accordo sulle
progressioni economiche per tutto il personale dell’Agenzia nell’arco del
biennio e per dare continuità a regime a questo istituto contrattuale tanto importante
per le aspettative del personale, l’On. Casero ha dichiarato la sua piena
disponibilità ad intervenire politicamente sulla questione, al fine di superare
le resistenze amministrative più volte frapposte.
Il
Vice Ministro, inoltre, ha ribadito l’impegno dell’Autorità Politica alla
definizione in tempi brevi dei Decreti relativi al comma 165 anni 2015 e 2016, decisivi
per remunerare la produttività del personale dell’Agenzia, a fronte di
risultati positivi già raggiunti per le annualità di riferimento.
Per affrontare e risolvere le problematiche
segnalate, che sono ora quindi sul tavolo del confronto con l’Autorità
politica, è stata già fissata una prima riunione per il 27 aprile 2017 alle
9.30. Le scriventi OO.SS., nel ringraziare
le lavoratrici ed i lavoratori dell’Agenzia per la grande adesione alle
iniziative, segnale della voglia di partecipazione e del valore aggiunto della
mobilitazione unitaria, prendono atto con soddisfazione di questo primo
risultato, che rappresenta indubbiamente un segnale di discontinuità rispetto
al recente passato, e valuteranno già a
partire dalla riunione del 27 aprile la
tempestività e la qualità delle riposte fornite.
Nel
frattempo resta confermato lo stato di agitazione nazionale proclamato nei
giorni scorsi.
Roma, 20 aprile
2017
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi FLP
Boldorini Silveri Cavallaro Callipo/Sempreboni Cefalo/Patricelli
Sparacino
Iniziativa Inca con Fp Cgil sull’anticipo pensionistico agevolato che dovrebbe debuttare il primo maggio
‘Prendi
l’Ape sociale… prima che voli’. Parte la campagna di informazione
sull’anticipo pensionistico agevolato (cosiddetto Ape sociale) rivolto ad
alcune specifiche categorie di lavoratori, particolarmente svantaggiate, e che
salvo sorprese dovrebbe debuttare il primo maggio.
L’intenzione
del governo, che a breve dovrebbe emanare il decreto attuativo, è di consentire
l’inoltro delle richieste entro e non oltre il 30 giugno. Dunque, ci
sono solo due mesi di tempo (dal 1° maggio al 30 giugno) per fare tutte
le verifiche sulle posizioni assicurative individuali, per completare l’iter
procedurale e per ottenere, infine, la certificazione del diritto da parte di
Inps, al quale è delegato il compito anche di controllare che la spesa
complessiva non superi lo stanziamento di 300 milioni di euro, previsto nella
legge di Bilancio per il 2017.
Solo
quando saranno resi noti i risultati del monitoraggio e se rimarranno risorse
non utilizzate, l’Inps potrebbe esaminare le domande presentate successivamente
al 30 giugno e fino al mese di novembre. Una eventualità e non una certezza,
dunque, che fa diventare l’Ape sociale una occasione da prendere quasi al volo,
come recita la campagna di comunicazione predisposta da Inca, con specifiche
per la Fp Cgil, “Prendi l’Ape… prima che voli”.
L’Anticipo
pensionistico agevolato, infatti, a differenza dell’Ape volontaria, non
comporta alcun onere per i lavoratori e le lavoratrici interessati ed è
sostanzialmente una forma di flessibilità di uscita dal lavoro, ma non è
generalizzata. Le platee coinvolte sono sostanzialmente divise in due tronconi,
fermo restando, per entrambi, il requisito anagrafico di 63 anni entro il 2017.
Il
primo investe coloro che risultano disoccupati e senza ammortizzatori
sociali da almeno 3 mesi, i lavoratori o lavoratrici che assistono da almeno 6
mesi coniuge, genitore o figlio/a conviventi in condizione di handicap grave e
gli invalidi civili, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Per
tutti, oltre al requisito anagrafico di 63 anni, è necessario aver maturato 30
anni di versamenti contributivi.
Il
secondo filone comprende, invece, lavoratori e lavoratrici che svolgono
attività gravose e pesanti, quali sono al momento, per quanto riguarda la
nostra categoria: infermieri e ostetriche ospedalieri adibiti a turni,
addetti alla cura e assistenza di persone non autosufficienti, insegnanti dei
nidi e delle scuole di infanzia e operatori ecologici. In questi casi,
però, oltre ai 63 anni di età, bisogna aver maturato 36 anni di anzianità
contributiva, di cui 6, in via continuativa, in una di queste attività. Le specificità sono tali da rendere molto
complicata l’operazione. Da qui la campagna di informazione dell’Inca Cgil
perché le lavoratrici e i lavoratori interessati possano rivolgersi fin da
subito alle strutture territoriali del patronato della Cgil per avere tutte le
informazioni necessarie. Altre informazioni su www.inca.it.
Roma,
20 aprile – Anaste, l’associazione nazionale che rappresenta le imprese
private di assistenza residenziale agli anziani, sottoscrive ‘contratto
nazionale pirata’ con sindacati non rappresentativi. A farlo sapere è
la Fp Cgil Nazionale denunciando “un fatto molto grave non solo perché
il contratto, che interessa una platea di oltre 15 mila lavoratori, è
peggiorativo per le lavoratrici e per i lavoratori interessati ma anche
perché Anaste con questa scelta disconosce l’accordo sulla
rappresentanza sottoscritto con Confcommercio, l’associazione di
rappresentanza alla quale aderisce”.
Si chiude così, secondo la
Funzione Pubblica Cgil, “per sola responsabilità di Anaste ogni
possibilità di ripresa del confronto per il rinnovo del contratto
nazionale, con la scelta scellerata di sottoscrivere un rinnovo con
sindacati scarsamente rappresentativi, quali Ciu, Snalv Confsal, Confsal
e Confelp, tagliando così fuori Cgil, Cisl e Uil”. Una vertenza, quella
per il rinnovo, che ricorda la Fp Cgil “ha visto anche una
straordinaria giornata di sciopero nazionale, lo scorso 27 marzo, contro
le inaccettabili proposte di Anaste. Le stesse invece messe nero su
bianco nel contratto pirata”.
Di fatti, la Fp Cgil, nell’analisi
del testo ‘pirata’ sottoscritto, evidenzia diverse criticità. “Nel
merito – spiega la categoria dei servizi pubblici della Cgil – si
confermano le richieste avanzate da Anaste al tavolo di confronto,
ovvero quelle che hanno provocato la rottura delle trattative, come, ad
esempio, la conferma solo surrettizia dell’orario a 38 ore, vista la
facoltà del datore di lavoro di programmare servizi su 40 ore”. Il
tutto, aggiunge la Fp Cgil, “retribuendo le 2 ore in più con una
maggiorazione omnicomprensiva del 10%, senza che siano considerate
lavoro supplementare o straordinario. Inoltre nel contratto ci sono
interventi peggiorativi sulla retribuzione della malattia,
l’abbassamento dei permessi di riduzione oraria (Rol), la soppressione
della quattordicesima per i nuovi assunti e la riduzione a 50 ore dei
permessi per il diritto allo studio”.
Ancora, per la categoria,
il nuovo contratto “interviene pesantemente anche nel campo delle
relazioni sindacali, prevedendo la nomina del delegato unico aziendale,
effettuata di concerto dai soggetti firmatari del contratto, e demanda a
livello aziendale materie importanti come la eventuale assistenza
legale dei dipendenti o la retribuzione della reperibilità, che, in
assenza di accordo, deve essere effettuata senza alcuna indennità.
Infine non viene riconosciuta nelle declaratorie la figura
dell’Operatore socio-sanitario (Oss)”. Sul fronte economico, infine,
“gli incrementi salariali, dopo un’attesa di 8 anni, vanno da 32,34 euro
lordi per il primo livello a 53,18 euro lordi per i quadri, mentre
niente è previsto a copertura degli anni precedenti”.
In sintesi,
quindi, “è del tutto evidente che con l’aumento di 2 ore dell’orario
settimanale, gli interventi su malattia e permessi e l’aumento tabellare
irrisorio a distanza di 8 anni, il costo del contratto è completamente
autofinanziato dai lavoratori”. Per chiudere, l’accordo tra Anaste e
sindacati definiti non rappresentativi nel settore, disconosce l’accordo
sulla rappresentanza a suo tempo sottoscritto tra Cgil, Cisl e Uil e
Confcommercio, l’associazione di rappresentanza alla quale aderisce. La
Fp Cgil denuncia quindi “un contratto che non solo peggiora le
condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori ma, allo stesso tempo,
interviene pesantemente sulla qualità dei servizi. Per queste ragioni –
conclude la Fp Cgil – metteremo in campo tutte le azioni necessarie
perché questo contratto pirata, del tutto illegittimo, non trovi
applicazione”.
20.04.2017 – Il Senato abolisce i buoni lavoro con 140 sì, 49 no e 31 astenuti. Il
testo era già stato approvato dalla Camera. UNA GRANDE VITTORIA per il
mondo del lavoro e la CGIL. Camusso: giornata importante, la campagna
prosegue con la Carta dei diritti
Teatro Brancaccio di Roma (via Merulana, 244),
dalle ore 9.30 alle ore 14
Il 19 aprile iniziativa in piazza della Rotonda, in attesa del voto al
Senato sul dl del Governo.
Cgil, ha vinto il lavoro. Avanti per la Carta dei diritti universali del lavoro – Giornata di festa, risultato importante. Parla Camusso
“Ma questo non fermerà l’azione della Cgil: “Siamo tranquilli. Confermiamo che non smobiliteremo. Abbiamo già diversi appuntamenti importanti, dal 25 aprile (“la festa non si vende”) al Primo Maggio, che celebreremo a Portella della Ginestra per ricordare la strage di 70 anni fa. E poi ancora il 6 maggio, quando scenderemo in piazza a Roma, per rilanciare la nostra sfida per i diritti, che non si concluderà finché la Carta universale non sarà legge, finché, cioè, non avremo riscritto il diritto del lavoro in questo Paese”.
Sabato 6 maggio manifestazione nazionale in
piazza S. Giovanni Bosco. Camusso: “Abbiamo voglia di festeggiare, ma
non possiamo fermarci”
Lavoro: Cgil, 6 maggio grande manifestazione a Roma
“Dal Decreto alla Legge, la nostra sfida continua per conquistare la Carta dei diritti universali”
Cari compagni, care compagne,
di seguito il link per poter scaricare il contratto che Anaste ha
sottoscritto con altre sigle, non rappresentative nel comparto.
https://www.dropbox.com/s/g7p92nkxrld2d8r/CCNL%20Anaste%202017-2019%20bassa%20risoluzione.pdf?dl=0
Da una prima lettura, possiamo rilevare che, oltre ad aver confermato le
richieste già avanzate al tavolo di confronto, che hanno provocato la rottura
delle trattative (come, ad esempio, la conferma solo surrettizia dell’orario a
38 ore, vista la facoltà del datore di lavoro di programmare servizi su 40 ore,
retribuendo le 2 ore in più con una
maggiorazione omnicomprensiva del 10%, senza che siano considerate lavoro
supplementare o straordinario, gli interventi sulla retribuzione della
malattia, la riduzione dei ROL, la soppressione della quattordicesima per i
nuovi assunti, la riduzione a 50 ore per i permessi per il diritto allo
studio), interviene pesantemente anche nel campo delle relazioni sindacali,
prevedendo la nomina del delegato unico aziendale, effettuate di concerto dai
soggetti firmatari del contratto, e demanda a livello aziendale materie
importanti come la eventuale assistenza legale dei dipendenti , o la
retribuzione della reperibilità, che, in assenza di accordo, deve essere effettuata
senza nessuna indennità.
Dobbiamo anche rilevare che non viene riconosciuta nelle declaratorie la
figura dell’OSS, confermando al 3°
livello gli addetti all’assistenza di base non formati, ed al 4° quelli
formati.
Gli incrementi salariali, dopo 8 anni, vanno da 32,34 euro per il 1°
livello, a 53,18 per i Quadri.
Ovviamente, niente è previsto a copertura degli anni precedenti.
E’ del tutto evidente che con l’aumento di due ore dell’orario
settimanale, gli interventi su malattia e permessi, l’aumento tabellare
irrisorio a distanza di 8 anni, il costo
del contratto è completamente autofinanziato dai lavoratori.
In più, dobbiamo constatare che Anaste ha agito disconoscendo l’accordo
sulla rappresentanza a suo tempo sottoscritto con Confcommercio, l’associazione
di rappresentanza alla quale aderisce: abbiamo di questo informato le
Confederazioni, affinchè si intervenga per il completo rispetto di quanto
stabilito con quell’accordo.
Siamo a conoscenza che già in diverse Regioni sono stati richiesti
incontri agli assessorati competenti, avanzando anche l’esigenza di escludere
Anaste dal sistema degli accreditamenti e convenzionamenti.
Vi chiediamo di intensificare tutte le azioni di mobilitazione e di
lotta, nonché di informazione agli utenti dei servizi, alla cittadinanza, ed il
coinvolgimento delle istituzioni, affinché non si sottraggano al ruolo di
verifica e controllo dei servizi erogati, e dei comportamenti dei gestori.
Stiamo concordando con Cisl e Uil tutte le ulteriori azioni da
intraprendere, delle quali vi daremo tempestiva informazione.
p. FP CGIL
Denise Amerini
Resp. Naz.le SSAEP