MEF
SCAPPATE ARRIVA SUPER Z……….
Non occorre avere un diploma conseguito presso un Conservatorio per sapere che ci sono sette note, scale musicali, accordi e infinite possibilità di coniugarle.
Diciamo anche che, visto il tema, finora se la sono cantata e se la sono suonata.
Vogliamo con questo comunicato tranquillizzare la “ben nota organizzazione sindacale” sul fatto che i loro deliri di onnipotenza possono essere curati e se fino ad ora la nostra organizzazione ha evitato di scendere al loro livello di sterile contrapposizione , è solo perché facciamo sindacato e non polemiche, che solo danni portano ai lavoratori.
In questo periodo impostano i loro comunicati sul “sentito dire”, sui pettegolezzi, su frasi virgolettate che non si capisce bene da dove provengano: visto che ormai più che sindacalisti svolgono il ruolo di cronisti, sarebbe meglio prima di pubblicare notizie false e tendenziose, verificassero attentamente le fonti.
Continueremo a svolgere il nostro ruolo di difesa e rappresentanza di tutti i lavoratori, ma sappiano che non accetteremo di leggere, o solo ascoltare, campagne di disinformazione.
Tutti i lavoratori ricordano la loro posizione ondivaga sul comma 165, dove, sull’ultimo accordo hanno cambiato idea per ben 3 volte, o l’anno precedente quando solo una raccolta di firme dei loro iscritti delle CC.TT., che avevano diffidato la loro sigla dal non firmare l’accordo, li ha costretti a porre la firma.
E sorvoliamo sullo stillicidio di date sull’accredito degli importi che è andato avanti per molti mesi, illudendo tutti i lavoratori.
La stessa pantomima si verifica ogni volta “Super Z” affronta l’argomento “comandati”.
Si può chiedere ai comandati quante volte si sono sentiti ripetere che la stabilizzazione era dietro l’angolo: erano già pronte le bottiglie di spumante, peccato che a tutt’oggi la situazione sia ancora in alto mare e solo il nostro impegno ha da una parte messo sotto pressione l’Amministrazione e dall’altra ha informato costantemente i lavoratori in questione che si trattava di “prese in giro” a loro danno.
Per quanto attiene il contributo unificato crediamo che la partita sia talmente importante, vista la posta in gioco, che non convenga a nessuno turbare il clima che, con fatica, stiamo cercando di costruire per trovare al più presto con l’Amministrazione un accordo soddisfacente per tutti i lavoratori.
I lavoratori delle CC.TT. vanno tutelati in egual misura, tendo conto del lavoro svolto in questi anni, delle situazioni specifiche lavorative, vedasi smaltimento delle pratiche della CTC, della diminuzione delle dotazioni organiche e dei carichi di lavoro.
Siamo sicuri che ci incontreremo a breve per discutere dell’argomento e in quella sede giocheremo a carte scoperte, tenendo comunque sempre ben presente che l’interesse dei lavoratori prevale su tutto e tutti. “Ubi major minor cessat” .
Roma, 20 novembre 2014
CGIL FP– Delegazione Nazionale Mef CGIL FP Nazionale
Americo Fimiani Luciano Boldorini
MEF
LA “BEN NOTA” ORGANIZZAZIONE SINDACALE E
L’ARTE DI DIVIDERE I LAVORATORI.
Di norma il sindacato impegna le proprie risorse ed energie per contrastare quelle politiche che Governi e imprenditori (sic) mettono in atto contro i lavoratori, ma per la “ben nota O.S.” non è così: preferisce attaccare la CGIL, diffamare le sue azioni in difesa della dignità dei lavoratori, del loro salario e degli spazi di democrazia negli uffici e nel paese. Non è la prima volta che questo “ben noto sindacato” si contrappone in maniera aggressiva nei confronti della CGIL: i lavoratori ricordano gli attacchi subiti per aver cercato di contrastare la controriforma del lavoro pubblico introdotta da Brunetta e gli accordi firmati dalla “ben nota O.S” che hanno determinato la grave situazione che stanno vivendo i lavoratori.
La chiusura degli uffici, il blocco della contrattazione, l’introduzione dei sistemi di valutazione del personale sono il risultato di quegli accordi e di quella stagione politica che hanno fatto dei lavoratori pubblici il capro espiatorio di tutti i mali del paese. Visto che anche “la nota O.S” ha proclamato lo sciopero dei dipendenti pubblici (era ora), siamo sicuri che adesso dedicherà il proprio tempo ad attuare politiche unitarie e abbandonerà la irragionevole politica di voler dividere i lavoratori.
Le affermazioni del tutto gratuite inserite nel loro ultimo comunicato sotto firma di virgolettato sono il frutto di una totale campagna di disinformazione che la ben nota O.S tende sistematicamente a mettere in atto ogni qualvolta qualcuno avanza critiche al loro comportamento.
L’ignoranza regna sovrana soprattutto in chi, non essendo a conoscenza dei fatti, riporta frasi mai proferite in assemblea, strumentalizzandone il contenuto a proprio uso e consumo.
A questo punto crediamo che sia meglio uscire da ogni forma di equivoco e parlare chiaro, allo scopo di far capire esattamente al personale del MEF di cosa si stia parlando.
Durante un’assemblea tenutasi in una delle Ragionerie territoriale prossime alla chiusura abbiamo ricevuto un attacco del tutto ingiustificato da parte di una collega che attaccava non soltanto la CGIL, ma tutto il sindacato compreso la UIL. A quel punto la nostra risposta è stata quella di evidenziare ciò che sarebbe potuto avvenire se la partita “chiusura sedi” fosse stata regolata ai sensi del DL.90/2014, cosa non avvenuta per la ferma opposizione della CGIL.
Per quanto riguarda il riferimento alle Agenzie Fiscali, a parte la volgare insinuazione che spediamo al mittente, sarebbe meglio che lo scriba estensore del comunicato studiasse con più attenzione il rapporto giuridico esistente tra MEF e Agenzie Fiscali, eviterà in futuro di dire ulteriori sciocchezze.
La terza affermazione, poi, è assolutamente inventata o forse sarà stata proferita in qualche assemblea organizzata dalla loro sigla.
Questi sono i fatti!
L’elenco della spesa dei meriti da loro evidenziato è una farneticazione che si fa addirittura fatica a comprendere, visto l’italiano utilizzato.
La nostra priorità resta la difesa di tutti i lavoratori e la richiesta inoltrata al DAG per conoscere a che punto è la questione che attiene alla chiusura delle RTS ne è solo l’ultimo atto.
Sarebbe sicuramente più utile per i lavoratori se “la ben nota” O.S smettesse di insultare la CGIL e si impegnasse a trovare una soluzione unitaria per tutelare tutti i 180 lavoratori coinvolti, contro la loro volontà, nella chiusura degli uffici. E’ disposta “la ben nota” O.S. a sostenere insieme alla CGIL una battaglia per garantire , in piena trasparenza, la ricollocazione di tutti i lavoratori?
Tutto il resto sono parole vuote. Questa inutile polemica, se dovesse continuare, vedrebbe i lavoratori come uniche vittime . E’ questo che vuole “la ben nota” O.S. ?
Roma 19 novembre 2014
CGIL FP– Delegazione Nazionale Mef CGIL FP Nazionale
Americo Fimiani Luciano Boldorini
20.11.2014 – Rieti – Comunicato stampa sull’apertura del distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco di Poggio Mirteto.
Roma, 20 .11.2014
Comunicato Stampa Cgil FP Cisl FP Uil FPL CSA
Stamane si sono svolte le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori di Roma Capitale che ancora una volta in migliaia hanno confermato la loro contrarietà all’atto unilaterale.
Tutte le assemblee non si sono potute svolgere nei locali messi a disposizione dall’amministrazione a causa della grandissima partecipazione.
Le lavoratrici e i lavoratori, vista la chiusura da parte dell’amministrazione, hanno dato mandato a Cgil FP Cisl FP Uil FPL CSA di intensificare la mobilitazione.
Domani dalle ore 16 30 si svolgerà a partire da Piazza Bocca della Verità fino a Piazza del Campidoglio una fiaccolata. #Marinoilluminati lo slogan e l’hastag della protesta.
Oltre al silenzio del Sindaco diventa sempre più imbarazzante il silenzio di tutte le forze politiche. Dispiace constatare che alla politica cittadina appassiona di più qualche multa che il futuro di 24 mila famiglie e dei servizi ai cittadini.
Cgil FP Cisl FP Uil FPL CSA
Di Cola Chierchia Bernardini Moscia
Roma, 20 novembre 2014
Al Direttore Generale della Direzione Generale
Politiche del Personale, Innovazione Organizzativa,
Bilancio – UPD
Dr. Edoardo Gambacciani
e p.c.: Al Dirigente della Divisione II della Direzione Generale
Politiche del Personale, Innovazione Organizzativa,
Bilancio – UPD
Dr.ssa Mariella Condemi
Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL
Ai lavoratori e agli iscritti FP CGIL del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali
Oggetto: Mobilità interna. Richiesta incontro urgente.
In considerazione delle imminenti assunzioni da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la FP CGIL chiede lo scorrimento immediato delle liste dell’ultimo interpello per la mobilità interna così come richiesto in precedenza nell’incontro del 9/5/2014 e con il relativo comunicato del 11/5/2014. In via subordinata, si richiede l’avvio celere di un nuovo interpello.
A tal proposito, considerata l’imminenza delle suddette assunzioni e la forte aspettativa da parte del personale in servizio, questa Organizzazione Sindacale chiede un incontro urgente.
Certi di un sollecito riscontro
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Non è possibile approcciare un lavoro di proposte emendative al DDL stabilità per il 2015 senza rendersi conto che qualsiasi proposta di natura parziale scalfisce appena un disegno politico complessivo assolutamente non condivisibile sia sotto l’aspetto economico che sotto l’aspetto sociale.
Il DDL stabilità e i disegni di legge delega collegati mettono a punto una strategia profondamente iniqua che si occupa esclusivamente di allentare la tensione sull’offerta di lavoro senza, però, mettere a punto tutte le manovre che servono a determinare una ripresa della domanda.
In assenza dell’aumento dei consumi è difficile pensare ad un incremento della produzione che giustifichi nuove assunzioni, un recupero dell’occupazione e l’avvio di una nuova fase di crescita stabile e duratura.
Il blocco dei contratti pubblici e il rinvio di un ulteriore anno dell’Indennità di Vacanza Contrattuale aggrava le condizioni già pessime dei lavoratori pubblici ed è destinato ad avere effetti anche sui lavoratori del settore privato che gestiscono servizi pubblici e i cui salari risentono inevitabilmente dello stesso blocco.
La richiesta da parte della FPCGIL di cassazione del blocco è volutamente priva di copertura finanziaria in quanto la categoria ritiene sia compito e dovere del Governo agire scelte politiche precise e trovare i fondi necessari a permettere la realizzazione di rinnovi contrattuali che favoriscano per lo meno il recupero del potere d’acquisto perso dai lavoratori in questi anni di blocco del contratto.
Copertura finanziaria per lo sblocco del contratto è, quindi, ogni misura economica diversa varata dal Governo e intenta a facilitare crescita, occupazione o ” altre esigenze” con un ottica da giudicare assai limitata e per niente lungimirante.
Le altre misure emendate di questo DDL di stabilità prendono la loro copertura da un fondo ad hoc creato con un taglio del 60% alle consulenze delle amministrazioni pubbliche. Dai dati del Dipartimento della Funzione Pubblica risulta una spesa complessiva per consulenze e incarichi di studio nella Pa superiore a 1,3 miliardi. Si tratta di un Fondo, quindi, a cui poter attingere fino a circa 750 milioni di Euro e la drastica riduzione delle consulenze non ha, certamente grossi effetti negativi per l’efficacia dell’azione amministrativa, esistendo, sicuramente, professionalità adeguate a svolgere tali compiti anche all’interno dell’apparato.
Per quanto riguarda la previsione dell’aumento dell’aliquota fiscale sui rendimenti dei fondi pensione dal 11.5 al 20% e l’aumento della tassazione del TFR dal 11% al 17% a decorrere dal 1.1.2015 la proposta che la FPCGIL avanza è di sostituire integralmente tali misure con una diversa misura previdenziale volta a riallineare le sperequazioni derivanti dai diversi sistemi di calcolo e a prevedere un tetto massimo alle pensioni pubbliche, equivalente a quello esistente per le retribuzioni pubbliche, riferito al trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica di Primo Presidente della Corte di Cassazione.
12 categorie unite su una piattaforma comune
scuola, sanità, funzioni centrali, servizi locali,
sicurezza e soccorso pubblico, università, afam, privato sociale
Roma, 4 novembre 2014
Si terrà venerdì 7 novembre, a partire dalle 11:00 presso la sala Cristallo dell’Hotel Nazionale (Piazza Montecitorio 131 Roma), la conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale dei lavoratori dei servizi pubblici e della conoscenza, indetta unitariamente da 12 categorie di Cgil, Cisl e Uil. Per la prima volta tutte le organizzazioni sindacali dei servizi pubblici (scuola, sanità, funzioni centrali, servizi locali, sicurezza e soccorso pubblico, università, afam, privato sociale) unite dallo slogan #Pubblico6Tu e da una piattaforma comune per chiedere una vera riforma della pubblica amministrazione e del sistema di servizi ai cittadini.
La manifestazione, che partirà da Piazza della Repubblica per giungere a Piazza del Popolo, verrà conclusa alle 17:00. Tra gli interventi quelli di Susanna Camusso, Segretaria Generale della Cgil, Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl, e Carmelo Barbagallo, Segretario aggiunto della Uil.
Queste, in sintesi, le 7 proposte per la riforma dei servizi pubblici:
1 – riaprire la contrattazione, sbloccare salari e carriere
2 – investire sulle competenze: dare stabilità e certezza al lavoro, a partire dal personale precario
3 – una vera riorganizzazione dei servizi, degli enti e dei corpi dello stato
4 – costi e servizi standard a tutela dell’universalità
5 – basta dumping contrattuale nel privato che offre servizi pubblici: stesso lavoro, stesso diritto, stesso salario
6 – valorizzazione di istruzione e formazione come leve di crescita – università, ricerca e conoscenza driver dello sviluppo
7 – un sistema della sicurezza avanzato: riorganizzazione, equiparazione delle retribuzioni, valorizzazione della specificità dei Corpi dello Stato
Termini di pagamento delle prestazioni di fine lavoro per i dipendenti iscritti ai fini Tfs e Tfr alla gestione dipendenti pubblici dell’Inps, interessati dalle salvaguardie per l’accesso al pensionamento in base alla disciplina previgente all’art. 24 del DL 201/2011, nonché per i dipendenti il cui rapporto di lavoro è risolto unilateralmente dal datore di lavoro.
Termini di pagamento delle prestazioni di fine lavoro per i dipendenti iscritti ai fini Tfs e Tfr alla gestione dipendenti pubblici dell’Inps, interessati dalle salvaguardie per l’accesso al pensionamento in base alla disciplina previgente all’art. 24 del DL 201/2011, nonché per i dipendenti il cui rapporto di lavoro è risolto unilateralmente dal datore di lavoro.
Accordo per istituzione del Fondo Nazionale di Pensione complementare per i lavoratori dei comparti delle Regioni e delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale (15.05.2007)
In data odierna abbiamo sottoscritto l’accordo per l’adesione del personale delle Agenzie fiscali al Fondo Nazionale di Previdenza Complementare “SIRIO”.
Da oggi anche le lavoratrici ed i lavoratori (non dirigenti e dirigenti) delle Agenzie fiscali possono, a loro scelta, ricorrere a questo strumento per costruire, in aggiunta a quello obbligatorio, il proprio futuro previdenziale.
Iscrivendosi al Fondo SIRIO si esercita un diritto contrattuale individuale; non ci sono scadenze ma per chi si iscrive nel primo anno è previsto un contributo aggiuntivo “unatantum” dell’1% che diventa dello 0,5% per chi si iscrive nel secondo anno.
Iscriversi al Fondo SIRIO vuol dire:
– fruire di contributi aggiuntivi, altrimenti non disponibili;
– fruire di benefici fiscali sui contributi aggiuntivi;
– ricevere prestazioni dal Fondo comprese le anticipazioni sul capitale accumulato presso il Fondo;
– avere una imposizione fiscale agevolata sulle prestazioni erogate dal Fondo;
– per i lavoratori già in servizio al 31/12/2000 opzione dal TFS al TFR e avere, quindi, il calcolo sul 100% della retribuzione utile anziché sull’80% come avviene per il TFS;
– pensare al proprio futuro previdenziale.
È il lavoratore che si iscrive al Fondo a decidere, tramite elezione, chi lo rappresenterà negli organismi del Fondo.
La trasparenza nella gestione del Fondo oltre che essere un obbligo di legge è un obbligo morale e materiale dei componenti gli organismi del Fondo stesso.
Rivolgiti alle strutture ed ai delegati FPCGIL per avere tutte le informazioni necessarie.
Roma 4 ottobre 2012
Dal 17 settembre le lavoratrici ed i lavoratori dei comparti SSN, Regioni e AALL possono aderire al Fondo di Previdenza Complementare PERSEO.
Fermo restando la possibilità individuale di scaricare dal sito www.fondoperseo.it tutte le informazioni utili, compete anche alle organizzazioni sindacali istitutive del Fondo informare le lavoratrici ed i lavoratori ed accompagnarli in questa importante e delicata scelta sul proprio futuro previdenziale.
Organizzare in ogni luogo di lavoro momenti di approfondimento è quanto mai utile in modo che l’adesione o la rinuncia siano il risultato di una scelta consapevole e non dettata da un approccio superficiale o poco meditato.
È una ulteriore occasione per la nostra Organizzazione di stare vicina alle lavoratrici ed ai lavoratori che rappresentiamo, per i quali dobbiamo mettere a disposizione le nostre conoscenze sulla previdenza complementare che, ricordiamo, noi abbiamo voluto fortemente sottoscrivendo gli accordi nel 1997e nel 2007 fino ad arrivare agli atti istitutivi del 2010.
Il Fondo PERSEO è attivo, è avviata la campagna di adesione; finalmente questo strumento contrattuale è nella disponibilità di tutte le lavoratrici ed i lavoratori della Sanità, delle Regioni e delle Autonomie Locali.
Non si può tornare indietro cancellando un risultato di molti anni di lavoro che, finalmente, mette a disposizione dei lavoratori pubblici opportunità analoghe a quelle già in uso da moltissimi anni per i lavoratori privati.
Chi volontariamente aderisce al Fondo PERSEO non fa altro che esercitare un diritto contrattuale.
Dall’avvio del Fondo Perseo stiamo avendo qualche ritorno sgradevole dovuto al comportamento scorretto di qualche Amministrazione; con casi di rifiuto nell’accettazione dei moduli di adesione presentati dai lavoratori e con casi di tentata dissuasione con frasi tipo: “non farmi perdere tempo”; “non è di mia competenza”; “lascia perdere, non ti conviene” o, peggio, “non ti iscrivere, è una truffa”!
Alle lavoratrici, ai lavoratori ricordiamo che:
– la scelta di aderire al Fondo PERSEO è l’esercizio di un diritto contrattuale collettivo e individuale,
– il datore di lavoro non può in alcun modo rifiutarsi di accettare i moduli di adesione,
– e nel caso in cui li accetta ma non adempie agli atti amministrativi successivi si tratta di omissione di atti d’ufficio.
Alle Compagne, ai Compagni, a tutto il nostro quadro dirigente, a tutti i delegati RSU – CGIL chiediamo di denunciare tutti gli episodi anomali e di intervenire per rimuovere qualsiasi ostacolo che si dovesse presentare alla libera scelta delle lavoratrici e dei lavoratori.
Le Amministrazioni tutte, direttamente o tramite le loro Rappresentanze istituzionali, hanno ricevuto la Circolare del Fondo PERSEO con le istruzioni necessarie per gli uffici incaricati in merito agli adempimenti amministrativi una volta ricevuto dal lavoratore il modulo di adesione;
Circolare che, in ogni caso, è scaricabile dal sito www.fondoperseo.it.
Vi chiediamo, in particolare in questa prima fase di vita del Fondo PERSEO, di informare capillarmente tutte le lavoratrici ed i lavoratori e di monitorare, comunicandocelo, i comportamenti delle Amministrazioni affinché possano essere rimosse tutte le anomalie riscontrate.
Buon lavoro.
29 settembre 2012
p. FPCGIL Dipartimento Previdenza p. la Segreteria Nazionale FPCGIL
(V. Di Biasi) (F. Fratini)