Con la ripresa dell’attività dopo le ferie estive, abbiamo iniziato un lavoro sulle pagine dedicate al dipartimento Welfare presenti nel sito nazionale della Funzione Pubblica.
Come potete notare abbiamo previsto lo spazio per inserire il materiale inerente la “Contrattazione territoriale” e le “Politiche di Welfare”.
Si tratta, in termini più evidenti per il primo, ma vale lo stesso anche per il secondo, di materie che riguardano direttamente l’attività svolta nel territorio dalle nostre strutture.
Vi chiediamo, quindi, di farci pervenire Accordi territoriali sottoscritti dalle nostre strutture, accordi sottoscritti dalla confederazione con la nostra partecipazione, e quanto altro, a vostro parere, possa avere contenuti che sia utile far circolare in tutta la nostra organizzazione.
Certi della vostra collaborazione, fraterni saluti.
Il Segretario Nazionale
Responsabile Politiche del Welfare
Fabrizio Fratini
Dopo oltre un anno e mezzo dall’Approvazione della legge Fornero (Legge n. 92, del 28 giugno 2012), lo scorso febbraio è stato emanato dal Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze il decreto (79141) istitutivo del Fondo di Solidarietà residuale ai sensi dell’art. 3, comma 19 della legge (pubblicato sulla GU n.129 del 6-6-2014). Il Fondo prende avvio dal 1 gennaio 2014.
Il Fondo Residuale ha come scopo principale l’erogazione delle prestazioni di integrazione salariale in costanza di rapporto di lavoro, e riguarda le imprese, con più di quindici dipendenti (calcolati come media nei sei mesi precedenti), dei nostri settori “privati” non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di integrazione salariale. Quelle che, per intenderci, in questi anni di crisi, hanno usufruito, e ancora usufruiscono della cassa Integrazione in deroga.
Il fondo è alimentato con una contribuzione mensile pari allo 0,50% della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali dei lavoratori dipendenti (esclusi i dirigenti), di cui due terzi a carico del datore di lavoro e un terzo a carico del lavoratore.
L’integrazione ha durata limitata. Tre mesi eventualmente rinnovabili fino a un massimo di nove su due anni. L’utilizzo dello strumento dell’integrazione salariale implica per le imprese un ulteriore costo. Del 3.4% per imprese fino a 50 dipendenti. Del 4,5% per quelle con dimensioni superiori.
Questi contenuti, presenti nel decreto, sono stati ripresi nella Circolare INPS del 2 settembre (a cui vi rimandiamo) e che sancisce l’effettivo avvio del Fondo stesso e indica le date entro cui le imprese devono procedere al versamento delle quote di contribuzione. A partire dal mese di ottobre per quella mensilità, mentre per i mesi da gennaio a settembre entro il 16 dicembre (senza pagamento di mora, come si legge nel relativo messaggio INPS).
Tenendo conto che con una retribuzione lorda di 1500 € la quota a carico del lavoratore è di 2,5 € al mese, potrebbe accadere che la trattenuta di ottobre non sia immediatamente visibile, mentre lo sarà sicuramente quella relativa agli arretrati (nell’esempio fatto avremmo una trattenuta di 22,5 €).
A questo scopo abbiamo predisposto questa nota in modo tale che tutto il nostro gruppo dirigente e i nostri delegati nei posti di lavoro sappiano fornire la spiegazione più corretta allorché qualche lavoratrice o lavoratore dovesse chiedere il significato della trattenuta.
Ci sono poi da svolgere le considerazioni di ordine più “generale” sul Fondo residuale stesso e sulle implicazioni che sottendono la sua istituzione.
Una breve cronistoria.
Il Fondo Residuale nasce per le imprese dei settori economici “non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di integrazione salariale” che non hanno costituto, come prevedeva la legge Fornero, Fondi di Solidarietà Bilaterali.
La CGIL scelse, con esclusione dei settori, vedi artigianato, in cui era già presente un consolidato sistema bilaterale di sostegno al reddito, di non costituire i suddetti fondi, perché non garantivano quello che per noi è il fondamento di un sistema di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro: l‘universalità delle prestazioni.
Infatti anche con il Fondo residuale rimangono escluse tutte le imprese in cui lavorano fino a 15 dipendenti e tutte le forme di rapporto di lavoro (collaborazioni, rapporti falsamente autonomi ecc.) diverse dal lavoro dipendente.
Per questo noi continuiamo ad essere impegnati (a partire dalla vicenda del finanziamento della cassa Integrazione in deroga) per un sistema universalistico!
Nel contempo siamo anche obbligati a fare i conti con la produzione legislativa di questo governo e con le circolari emanate dai diversi soggetti coinvolti a vario titolo.
Il primo elemento su cui soffermarci è la possibile incidenza che questo nuovo strumento può avere, per l’immediato, sul meccanismo di accesso alla cassa Integrazione in deroga, materia su cui è già intervenuto il Ministero del lavoro, sempre di concerto con il Ministero dell’Economia, con il Decreto del 1 Agosto del 2014, pubblicato nel sito del Ministero il giorno 4 dello stesso mese, contenete i “criteri per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente”.
Dobbiamo innanzitutto monitorare quali e quante imprese afferenti ai nostri settori usufruiscono delle deroghe. Per quante unità di personale e con quali impegni di spesa.
Va altresì verificato, insieme ai responsabili confederali del Mercato del Lavoro, se ci sono evoluzioni negative nella definizione dei criteri per l’accesso agli ammortizzatori in deroga e quali ne sono le eventuali motivazioni.
Si tratta di dati che vi avevamo già richiesto, e che non hanno trovato un riscontro adeguato all’importanza dell’argomento. Oggi è opportuno un impegno maggiore avendo ben chiaro che il Fondo Residuale ha come obiettivo prioritario proprio il superamento della deroga.
Buon lavoro.
Il Coordinatore Nazionale
Dip.to Mercato del Lavoro Dario Canali |
Il Segretario Nazionale
Fabrizio Fratini |
PS. I decreti, le circolari, e i messaggi INPS citati nella lettera sono presenti nella sezione Normativa della pagina del mercato del lavoro del sito nazionale FP
Nelle scorse settimane il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in base al “sistema permanente di monitoraggio delle politiche del lavoro” (ex-legge 92-2012), ha reso diponibile il Quaderno n. 2 “Gli ammortizzatori sociali: il sostegno al reddito in caso di sospensione o perdita del posto di lavoro”.
Come potete vedere si tratta dell’esame dei dati relativi al periodo 2011-2013 sull’utilizzo e l’andamento delle varie forme di supporto economico.
Oltre al quaderno vero e proprio ci sono anche numerose tabelle.
Il documento ci permette di svolgere le necessarie valutazioni di merito ad un anno dal’applicazione delle novità introdotte dalla legge Fornero.
Ma su questo ci riserviamo di tornare nelle prossime settimane.
“Pubblicato nel sito del Ministero del lavoro il periodico bollettino ricavato dal sistema delle comunicazioni Obligatorie, con il resoconto dei rapporti di lavoro attivati nel II trimestre 2014”
29.09.2014 – In allegato la denuncia di CGIL CISL UIL CONFSAL e CONAPO VVF, le quali, prendendo spunto dal grave incendio avvenuto in raffineria a Milazzo, lamentano le pesanti criticità che deve fronteggiare l’attività di soccorso in tutta la provincia messinese.
29.09.2014 – In allegato la nota inviata al Direttore Regionale da CGIL CISL UIL CONFSAL e CONAPO VVF.
TETTO SALARIALE PERSONALE COMPARTO SICUREZZA – DIFESA E SOCCORSO PUBBLICO
Previsto incontro con Presidente del Consiglio 7 Ottobre
Alleghiamo il comunicato FP CGIL del 19/09/2014, relativo alla vertenza avviata dal cartello sindacale del personale del Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico nei confronti del Governo Renzi per sbloccare i tetti salariali imposti cinque anni fa dall’Esecutivo Berlusconi, informando che è giunta ieri la tanto attesa convocazione da parte del Presidente del Consiglio (prevista il prossimo 7 Ottobre) con la quale auspichiamo di concludere positivamente e definitivamente la questione.
La FP CGIL è tuttavia impegnata nel chiedere soluzioni anche per il rinnovo del contratto per il personale del Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico, così come per tutti i lavoratori pubblici, affinché vengano individuate le risorse necessarie a superare il blocco imposto ai rinnovi contrattuali pubblici bloccati ormai dal 2009. A tal fine, è indetta una Manifestazione nazionale Sabato 8 Novembre 2014, come di seguito indicato.
RINNOVO CONTRATTO ECONOMICO LAVORATORI DEI SERVIZI PUBBLICI E DELLA CONOSCENZA
Manifestazione nazionale 8 Novembre 2014
Con il comunicato stampa FP CGIL, FP CGIL Medici, FLC CGIL, CISL FP, CISL Scuola, CISL Medici, FNS Cisl, FIR CISL, CISL Università-AFAM, UIL FPL, UIL FPL Medici, UIL PA, UIL Scuola, UIL RUA, del 19/09/2014, è indetta per il giorno 8 Novembre 2014 una manifestazione nazionale dei lavoratori dei servizi pubblici, scuola, sanità, sicurezza e soccorso pubblico e privato, università, ricerca, funzioni pubbliche, privato sociale e servizi locali, per difendere i servizi ed il salario dei lavoratori e per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro.
Seguiranno ulteriori informazioni.
In allegato, il comunicato stampa FP CGIL Nazionale del 23/09/2014.
lettera unitaria al Capo di Gabinetto e Capi Dipartimento su apertura tavolo negoziale fua 2013-2014
COMUNICATO UNITARIO
L’incontro ha avuto come oggetto il Decreto Ministeriale sulla riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale.
Abbiamo constatato l’impossibilità di poterci confrontare approfonditamente sul testo presentato vista l’esiguità dei tempi concessi all’informativa alle Organizzazioni Sindacali (il provvedimento deve essere firmato dal Ministro entro il prossimo lunedì 29), cosa assai grave considerato che in Amministrazione centrale si prevedono soppressioni di intere Direzioni Generali con il conseguente spostamento di funzioni e personale.
In allegato vi giriamo il resoconto degli interventi fatti unitariamente al tavolo e le osservazioni che comunque abbiamo prodotto sul Decreto e richiesto che vengano inserite nel verbale della riunione.
Per quanto riguarda i D.M. relativi alle Direzioni Regionali ci è stato garantito il rispetto dell’art. 8 del DPCM, relativamente alla informativa alle OO.SS. regionali, prima della convocazione da parte del Gabinetto sugli stessi.
A tale proposito unitariamente abbiamo ribadito la nostra contrarietà ai numerosi accorpamenti di uffici presenti nelle bozze dei D.M. che abbiamo avuto modo di leggere.
Alla nostra richiesta di avviare quanto prima un confronto su questo delicatissimo argomento che di fatto comporterebbe la soppressione di uffici dirigenziali sul territorio (a prescindere dal “promesso” mantenimento della sede, che però non sarebbe più formalizzato nei decreti), il Vice Capo di Gabinetto ha garantito una convocazione a breve.
Rispetto, poi, alle modalità di attuazione dei provvedimenti e alle altre operazioni necessarie per avviare concretamente la riorganizzazione, il Capo Dipartimento della Programmazione ci ha dichiarato la disponibilità dell’Amministrazione ad aprire un tavolo di confronto sugli argomenti richiesti, indicandoci anche i tempi entro cui definirli, che riportiamo di seguito.
Entro il 15 ottobre definizione degli organici dei Dipartimenti e delle Direzioni Regionali;
Entro il 30 ottobre pesatura degli Uffici dirigenziali di seconda fascia per centro e periferia e criteri di assegnazione del personale agli uffici per l’Amministrazione centrale;
Entro il 15 novembre definizione dei criteri di conferimento degli incarichi ai dirigenti di seconda fascia compresi commi 5 bis e 6 dell’art.19 del d.lvo 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni;
Dal 16 novembre avvio del tavolo sulla mobilità volontaria del personale MIUR.
Per l’Amministrazione Centrale, il Capo Dipartimento della Programmazione ha predisposto un provvedimento di “avvalimento” per i nuovi Direttori Generali dei tre Dipartimenti che consentirà, fino all’entrata in vigore del nuovo D.M., di gestire gli uffici di loro competenza nella organizzazione attuale e questo dovrebbe garantire il personale da eventuali spostamenti prima dell’individuazione dei criteri generali in merito.
Verificheremo il prosieguo degli incontri e vi terremo costantemente informati sugli esiti
Roma, 26 settembre 2014
FP CGIL Boccuni CISL FP Bonomo UIL PA Ripani
In allegato Osservazioni unitarie al testo D.M Amm. Centrale presentate nell’incontro