Alleghiamo il comunicato sindacale relativo all’attuale situazione del Corpo forestale dello Stato.
Roma, 11 settembre – “Aggiungere ai 30 miliardi di tagli già effettuati negli scorsi anni sulla sanità un ulteriore 3% è assolutamente insostenibile. Una scelta di questo tipo equivarrebbe alla decisione di non assicurare più i Livelli Essenziali di Assistenza, come peraltro già avviene in alcune regioni”. Così Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, e Stefano Cecconi, responsabile delle politiche della Salute di Corso d’italia, commentano le notizie in merito ai tagli alla spesa sanitaria che potrebbero rientrare nella spending review decisa dal governo.
“Come sostiene la Conferenza delle Regioni – continuano i dirigenti sindacali – un intervento di tali proporzioni azzera di fatto il Patto per la Salute firmato a inizio agosto”. Inoltre non convince l’ambigua risposta di Palazzo Chigi: “la smentita dell’esecutivo non è propriamente una smentita – dicono Lamonica e Cecconi – quindi non ci rassicura affatto”. “Gli sprechi e le inefficienze ci sono, spesso frutto di corruzione e malgoverno – continuano – e vanno combattuti con decisione. Le risorse così recuperate vanno restituite ai cittadini, con più servizi e meno ticket”.
Questi i motivi per cui la Cgil ha lanciato una campagna di mobilitazione, ‘Salviamo la Salute‘, partita proprio in questi giorni. Una campagna che attraversa l’Italia con lo scopo di mettere fine alla stagione dei tagli e rilanciare il sistema di welfare sociale e sanitario pubblico e universale”.
11.09.2014 – Concorso a Capo reparto del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco decorrenza 1.1.2011. – Modalità di svolgimento dell’esame finale.
11.09.2014 – Il 3 settembre u.s. la riunione relativa alle problematiche succitate, come si evince anche dal verbale della stessa, aveva avuto un esito negativo, tanto è vero che il giorno successivo CGIL UIL e CONFSAL VVF della DCF, con specifica nota, avevano chiesto un intervento del Capo del Corpo.
Di seguito il commento del Coordinatore FP–CGIL, Mauro Giulianella, ed il verbale conclusivo con l’esito della riunione del 9 u.s. che, almeno per il momento, chiude positivamente la vicenda.
In allegato il verbale di chiusura lavori, relativo agli incarichi di responsabili di sezione.
Come si evince, le nostre ragioni erano, nel merito, giuste; l’amministrazione, grazie alla vertenza messa in atto anche dalla CGIL VVF, ha dovuto rivedere la proposta consegnataci il 1 agosto u.s. e ha dovuto formularne una alternativa più adeguata alle normative vigenti.
La contrattazione ha fatto il resto.
Come è normale che sia, il personale Istruttore in missione può assumere incarichi con responsabilità organizzative, tanto quanto quello delle SCA, senza con ciò pregiudicare quel know-how derivante anche dall’esperienza operativa quotidiana, tanto necessario quanto importante, che nessun altro tipo di organizzazione potrebbe garantire.
E non può che essere la qualifica che determina l’assunzione di precise responsabilità organizzative, mentre titoli e competenze in tema di formazione determinano la qualità dei processi formativi, cosa per nulla marginale, ma che nulla ha a che vedere con la gestione della parte non didattica dei corsi.
Per il 75° corso è auspicabile che l’amministrazione convochi le OO.SS. nazionali evitando i malumori e i disservizi creati in questi ultimi giorni alle SCA così da stabilire criteri oggettivi e una organizzazione omogenea da poter esportare anche nei poli didattici periferici.
Mauro GIULIANELLA
10.09.2014 – La Funzione Pubblica CGIL considera positivamente la disponibilità del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a incontrare le Organizzazioni Sindacali rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori del Comparto Sicurezza e dei Vigili del Fuoco.
Ad esso rappresenteremo la nostra richiesta di apertura del confronto per giungere al rinnovo del Contratto Nazionale e la necessità di porre fine allo blocco del tetto salariale imposto alle dinamiche salariali ormai da cinque anni.
Da troppo tempo le persone che operano in delicati settori dell’Amministrazione dello Stato e in servizi pubblici strategici per la sicurezza e la legalità non vedono riconosciute legittime istanze di crescita retributiva e di riconoscimento professionale, in questo accomunate nel medesimo destino al resto del lavoro pubblico.
Invece di riconoscere finalmente l’apporto che le donne e gli uomini danno alla difesa della legalità, al benessere e alla sicurezza del Paese, nella Sanità, negli Enti Locali, nelle Amministrazioni Centrali e, appunto nei comparti della Sicurezza e del Soccorso Pubblico, si è preferito finora ignorarne le legittime ragioni e proseguire in politiche di compressione delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro.
Ci presenteremo, quando convocati, al tavolo di confronto con il Presidente del Consiglio senza preclusioni e pregiudizi ma molto attenti alla qualità della risposta che il Governo sarà in grado di esprimere alle nostre istanze.
Si conferma la mobilitazione annunciata in precedenza e il nostro tradizionale impegno affinché tale mobilitazione non produca effetti negativi sulla condizione di vita e di lavoro dei cittadini.
Il Segretario Nazionale FP–CGIL
Salvatore CHIARAMONTE
11.09.2014 – DCF – Nota al Dirigente delle S.C.A. per una corretta distribuzione delle risorse relative al lavoro straordinario.
Di seguito le allegate note unitarie inerenti la richiesto di avvio del confronto sul DPCM di riorganizzazione (di cui peraltro non è ancora noto il testo definitivo) e la questione del mancato pagamento degli accessori in molti luoghi di lavoro causato dalla mancata nomina dei dirigenti ad interim.
Con questa comunicazione ricominciamo il lavoro interrotto dalla pausa estiva, ci apprestiamo ad affrontare, come tradizione per questo ministero, una fase particolarmente delicata e a riprendere le numerose questioni rimaste ancora in sospeso.
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni
(ANSA)- ROMA, 10 SET – Una mobilitazione unitaria di tutto il
mondo della sanita’, in difesa non solo dei livelli retributivi,
ma del ruolo sociale e della dignita’ del lavoro svolto dai
professionisti. A proporla e’ Anaao-Assomed, il sindacato dei
dirigenti medici, ma l’idea trova d’accordo anche la Fp-Cgil
Medici.
“Il ministro degli Interni riconosce legittime le richieste
avanzate dalle forze dell’ordine ed annuncia che i soldi ci sono
per gli statali in divisa – spiega il segretario nazionale di
Anao- Assomed Costantino Troise, commentando la proroga del
blocco dei contratti della Pa, annunciata nei giorni scorsi dal
ministro della Funzione pubblica Marianna Madia – mentre il
ministro della salute tace, convinto, forse, di avere esaurito
il suo compito con il patto della salute e la nomina del nuovo
CSS, invece di farsi portavoce della sofferenza in crescendo
degli statali in camice. Magari ricordando al Governo che
rispetto alla Germania spendiamo ogni anno 7 miliardi in piu’ per
la sicurezza e 20 in meno per la sanita’, e con risultati non
inferiori”.
L’idea di una mobilitazione trova d’accordo anche la Fp- Cgil
medici. “La prossima settimana e’ prevista una riunione tra le
organizzazioni sindacali dei medici, dove ci sara’ un confronto
per capire se ci sono i presupposti per una mobilitazione, che
secondo noi ci sono” spiega Massimo Cozza, segretario nazionale
Fp- Cgil Medici. “Il blocco dei contratti e’ intollerabile per
tutto il pubblico impiego, ma lo diventa nello specifico per la
sanita’ e i medici – aggiunge Cozza -. Veniamo da 30 miliardi di
tagli, che ci danno meno risorse per rispondere alle esigenze
dei cittadini, abbiamo il blocco del turnover, che ci costringe
a turni di lavoro massacranti, e un precariato diffuso.
Insomma, piu’ che al grasso che cola direi che in questo caso
siamo arrivati all’osso”. (ANSA)