18.08.2014 – Comunicato stampa unitario sulla mancata stipula della convenzione AIB con la regione
18.08.2014 – Circolare per la scelta della sede del concorso a 314 posti di Capo reparto del CNVVF, 1.1.2011
13.08.2014 – Abbiamo ricevuto dall’Ufficio Relazioni Sindacali, e di seguito pubblichiamo, un ulteriore conferimento di incarichi da 1° Dirigente e Dirigente Superiore del CNVVF.
12.08.2014 – In allegato la nota del Coordinatore Regionale Lombardia FP–CGIL VVF, Massimo Ferrari, alla Direzione Regionale, in relazione alle problematiche operative tra VVF e 118 in caso di interventi congiunti.
12.08.2014 – Abbiamo ricevuto dall’Ufficio Relazioni Sindacali, e di seguito pubblichiamo, il Decreto di ripartizione territoriale (e relativa tabella) del personale appartenente al ruolo degli Ispettori Antincendio del CNVVF, ai sensi dell’articolo 141, comma 2, del D.L.ivo 217/05.
09.08.2014 – Il giorno 6 agosto u.s. le OO.SS. CGIL CISL UIL VVF del Comando di Latina hanno dichiarato lo stato di agitazione, in allegato, al fine di risolvere l’annoso problema della Sede di servizio del Distaccamento di Terracina.
08.08.2014 – Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei Ministri ha nominato Dirigenti Generali del CNVVF i Dirigenti Superiori Raffaele Ruggiero, Giovanni Fricano e Claudio Catarsi, preposti per un biennio, rispettivamente nelle Direzioni Regionali dell’Umbria, del Molise e del Friuli Venezia Giulia.
La FP CGIL VVF augura ai tre nuovi alti dirigenti del Corpo buon lavoro, ricco di risultati e soddisfazioni.
08.08.2014 – In allegato l’informativa proveniente dall’Ufficio Relazioni Sindacali per quanto riguarda l’attribuzione degli incarichi di Primi Dirigenti del CNVFF.
Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa
Roma, 30 luglio 2014
“Gli attacchi rivolti in questi giorni ai lavoratori dell’Agenzia delle entrate sono inaccettabili”. Questa la presa di posizione delle federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil, al fianco dei funzionari del Fisco oggetto di una “campagna denigratoria”.
“Il punto è se vogliamo o no combattere la colossale evasione fiscale che finisce per pesare sulle tasche di lavoratori, pensionati e imprenditori onesti. E che compromette l’equità e lo sviluppo di tutto il Paese”, affermano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa in una nota congiunta. “Le gravissime illazioni contro chi si batte con determinazione e competenza per combattere frodi, corruzione e comportamenti scorretti è solo un modo per delegittimare la lotta per la legalità e per un fisco giusto”.
“Siamo i primi a denunciare l’eccessiva pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese, a dire che norme e procedure vanno semplificate a vantaggio di tutti”, prosegue la nota. “Se c’è un interesse specifico degli operatori del Fisco è quello di rendere sempre più efficace la lotta all’evasione e la presenza dello stato sul territorio. Un interesse che coincide con quello della collettività”.
“Apprezziamo le dichiarazioni del direttore Rossella Orlandi a difesa della professionalità dei lavoratori dell’Agenzia”, concludono i sindacati. “Siamo pronti a proporre e sostenere ogni innovazione, anche organizzativa, che migliori i servizi dell’Agenzia a vantaggio dei contribuenti e che valorizzi il grande patrimonio di competenze dei lavoratori. Ma non permetteremo che si gettino ombre sull’operato di chi ogni giorno è in prima linea per strappare all’illegalità risorse che vanno a beneficio di tutti”.
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Roma, 31 luglio 2014
“Il Governo dica la verità: non c’è nessun intervento sulle vere urgenze, a partire da staffetta generazionale e centrali di acquisto”. Questo il commento di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa – dopo l’ok della Camera alla legge di conversione del decreto Pa.
“La cosiddetta riforma della Pa – continuano i segretari generali – è solo piccola manutenzione, per di più fatta male. Lo scaglionamento del taglio al sistema delle Camere di commercio, l’inserimento dei requisiti professionali per la mobilità volontaria e la consultazione dei sindacati sui criteri per quella obbligatoria, non bastano a nascondere le voragini del provvedimento. Mentre il Governo parla di staffetta generazionale la misura si risolve in un nuovo taglio, a partire dai lavoratori precari della Province, i cui contratti non verranno prorogati, e dai tirocinanti/cassintegrati della giustizia, per cui non sono previsti stanziamenti sufficienti. La tanto celebrata abolizione del trattenimento in servizio, che doveva produrre 15mila nuovi assunti, riguarda a conti fatti una platea minuscola, meno di 600 dipendenti, magistrati esclusi. Con 400mila posti di lavoro già persi in 10 anni e una previsione di pensionamento per altri 250mila nei prossimi 5, i nuovi ingressi non supereranno i 150mila da qui al 2019. Risultato: 100mila lavoratori in meno, saldo negativo su competenze e servizi”.
“Così come per i pensionamenti d’ufficio: come si spiega – aggiungono i quattro sindacalisti – che un primario o un professore universitario con il massimo dell’anzianità contributiva possano rimanere in servizio fino a 68 anni e invece un bravo medico o fisioterapista rispettivamente a 65 e 62, senza alcuna valutazione sui fabbisogni dell’ente o sulla professionalità del lavoratore? Non è anche questo un modo per bloccare la crescita professionale e impedire nuove assunzioni? Quanto alle norme sulla dirigenza, poi, siamo allo spoil system mascherato: niente su competenze e valutazione”.
“Senza parlare della vera misura di riqualificazione della spesa: il taglio delle 35mila stazioni appaltanti della Pa. La baldanza del Governo si è inchinata alle proteste dei sindaci – aggiungono Dettori, Faver, Torluccio e Attili – e la sforbiciata alle centrali d’acquisto, che noi proponiamo da tempo di ridurre drasticamente, è andata a farsi benedire, lasciando mano libera agli enti spendaccioni. Quando si toccano gli interessi veri, il governo rimanda”.
“Dalle tempeste mediatiche si passi al confronto con lavoratori e cittadini, e soprattutto al miglioramento dei servizi, i veri assenti di questa riforma. Il Governo Renzi e la Ministra Madia hanno ancora il tempo per occuparsene e per ricercare un dialogo virtuoso – concludono i quattro segretari generali – a partire dalla discussione sulla legge delega”.