INFERMIERI: Il Ministro alla salute ha firmato il testo sullo sviluppo delle competenze

Comunicato stampa congiunto Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl


Roma, 14 aprile 2014

Firmato dal Ministro Lorenzin il testo di accordo sulla valorizzazione delle competenze dell’infermiere. Il documento già approvato il 6 febbraio 2013 dalla Commissione Sanità, ora attende solo il via libera definitivo dalla Conferenza Stato Regioni.

Per garantire ai cittadini servizi e prestazioni appropriate e di qualità si deve puntare sulla crescita, l’integrazione delle competenze e la valorizzazione di tutti i professionisti della salute e migliorare i percorsi di assistenza e cura dei pazienti.

L’accordo accompagnato da analoghi provvedimenti sulle altre professioni sanitarie, può dare corso ad una reale e concreta riorganizzazione del SSN in favore dei cittadini, in particolare in relazione alle richieste di salute della popolazione che sono profondamente mutate negli ultimi decenni.

La popolazione Italiana, con un trend superiore a tutti gli altri paesi europei, è progressivamente più vecchia e la speranza di vita nei prossimi 40 anni aumenterà ancora.

Cronicità, disabilità, pluripatologie, fragilità sociali e nuove tecnologie impongono un cambiamento nelle risposte ai bisogni dei cittadini, per questo bisogna preoccuparsi del riconoscimento professionale degli infermieri così come dobbiamo integrare gli organici carenti di migliaia di unità.

Tutte le professioni sanitarie dovranno rapportarsi con un quadro demografico profondamente mutato, le richieste di salute che ne derivano e l’attuale realtà socio economica del paese.

Bisogna inoltre precisare che il Testo di accordo sulla valorizzazione della professione infermieristica, analizza e traduce in pratica il contenuto del profilo professionale dell’infermiere e propone di dare finalmente completa attuazione ad una normativa rimasta incomprensibilmente inapplicata da anni.

Il SSN Italiano deve finalmente porre al centro del sistema il cittadino, in un progetto avanzato di “presa in carico” dei pazienti demandato non a singole figure, ma ad un insieme coordinato ed integrato di professionisti.

La difesa del nostro sistema sanitario dipende anche e sopratutto da questo. Ecco perché continuiamo a sollecitare uno scatto in avanti da parte delle istituzioni centrali e periferiche: per rimettere mano alla rete dei servizi alla salute con più assistenza domiciliare, più prevenzione, più investimento nella formazione del personale, a tutto vantaggio dei cittadini e delle comunità.

FP CGIL
Rossana Dettori

CISL FP
Giovanni Faverin

UIL FPL
Giovanni Torluccio

Primo Maggio – CGIL, CISL E UIL: manifestazione a Pordenone per lavoro, Europa e solidarietà

Dietro le parole “più lavoro, più Europa, più solidarietà” si terrà la tradizionale manifestazione sindacale del 1° maggio, che quest’anno si svolgerà a Pordenone città friulana sede dello stabilimento Electrolux, vertenza simbolo di questi ultimi tempi per quanto riguarda il tema della politica industriale.

Il corteo, che vedrà la partecipazione dei segretari generali di CGIL, CISL E UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, partirà da largo San Giovanni Bosco alle ore 8.30 per raggiungere piazza XX settembre dove si terranno i comizi conclusivi.
 
Nel pomeriggio consueto appuntamento a Roma in piazza San Giovanni per il concertone del 1° maggio, quest’anno dedicato a: “Le nostre storie. Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani”. Tra gli artisti che si alterneranno sul palco a partire dalle ore 15: Clementino, Bandabardò, Piero Pelù, Rocco Hunt, Tiromancino, Modena City Ramblers, Stefano Di Battista e 50 Sax Del Conservatorio Di Santa Cecilia, Francesco Di Bella, Taranproject con Daniele Ronda, Perturbazione, Brunori Sas, Enrico Capuano, P-Funking Band, Levante, Alberto Bertoli, Crifiu. L’edizione 2014 sarà presentata da Edoardo Leo, Francesca Barra e Dario Vergassola.

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Croce Rossa Italiana, incontro con il ministro Lorenzin

COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA FIALP-CISAL

Roma, 27 maggio 2014

Primi passi avanti sulla vertenza Croce rossa italiana. All’incontro di oggi con il ministro della Salute le federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal hanno infatti ottenuto la disponibilità di Beatrice Lorenzin a far ripartire il tavolo di confronto sulla controversa applicazione della riforma, ottenendo che la politica riprenda in mano il percorso della riforma.

Tre le richieste presentate da Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal. In primo luogo una gestione condivisa delle cosiddette norme di raccordo, per non causare perdite retributive e occupazionali.

Secondo, aprire il confronto sul piano di riforma della Cri alla luce del disegno di legge che porta proprio il nome del ministro della Salute e che prevede il riordino degli enti vigilati dal Ministero, tra cui appunto la Croce rossa. Cgil Cisl Uil e Cisal sono contrari al ridimensionamento della Cri e chiedono da tempo una profonda riorganizzazione dell’ente che tagli i costi salvaguardando i lavoratori e cittadini. Il ddl Lorenzin può rappresentare in questo caso la leva per correggere una riforma che mette a rischio  retribuzioni e posti di lavoro, minacciando di ridimensionare pesantemente i servizi di emergenza e soccorso.

Terza richiesta, sospendere tutti gli atti unilaterali adottati dai vertici della Croce rossa, anche in relazione alla sospensiva disposta dal Tar del Lazio: provvedimenti illegittimi che incidono negativamente su bilanci, contratti e organizzazione del lavoro.

Di fronte a queste richieste il ministro Lorenzin si è impegnata a far ripartire il tavolo interministeriale (presso la Funzione pubblica) sulla questione complessiva e sulle norme di raccordo. Con l’obiettivo di difendere i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori e di avviare percorsi di stabilizzazione per i 1.500 precari. “Una apertura importante” per Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal, che però avvertono: “Verificheremo nei fatti. La mobilitazione continuerà fin quando non avremo ottenuto una soluzione che tuteli lavoratori e comunità”.
 
 

Cgil, dal 2 al 4 maggio a Rimini con le 'Giornate del Lavoro'

Una grande manifestazione, di carattere politico e culturale di rilievo nazionale, lunga tre giorni che si terrà a Rimini dal 2 al 4 maggio dal titolo le ‘Giornate del Lavoro’. A organizzarla è la Cgil – alla vigilia del 17° Congresso Nazionale del sindacato ‘Il Lavoro decide il Futuro’ che si terrà dal 6 all’8 maggio sempre nella città romagnola – come un’occasione per mettere al centro il tema del lavoro e dei lavoratori a partire dalle proposte della Cgil, una su tutte il ‘Piano del Lavoro’. Tre giorni di appuntamenti per parlare al paese del lavoro, fornendo idee, sondando le necessità, individuando le decisioni, attraverso un fitto calendario di appuntamenti, che si snoderanno lungo diversi luoghi della città, fatto di dibattiti, confronti, lectio magistralis e altro ancora, tutti animati da nomi di rilievo della scena istituzionale, economica e culturale italiana, con alcune punte di eccellenza costituite da oratori di fama internazionale.

 

Apertura Colosseo: soddisfazione della Fp Cgil per il risultato raggiunto.

Comunicato Stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp Cgil
 
“La positiva conclusione della vicenda del Colosseo è l’ennesima conferma che confronto e merito sono punti ineludibili per chi vuole risolvere i problemi, non alimentarli”, questo il primo commento di Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp Cgil, sull’accordo, sottoscritto poche ore fa, che permette l’apertura dell’anfiteatro Flavio in occasione della notte dei musei.

“Dopo una intera giornata dedicata ad attaccare lavoratrici e lavoratori, tacciati ingiustamente  di essere la causa di questo “scandalo”, l’accordo, tornando al merito, ristabilisce punti di verità e chiarezza. Il primo è che era oggettivamente impossibile rispondere ad un evento dalle caratteristiche del tutto straordinarie con il normale modello organizzativo: il Colosseo aprirà al pubblico, ma con accortezze e limitazioni compatibili con la capacità ricettiva della struttura. La seconda è che non è mai stata in discussione la disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori  per fare in modo che il  Colosseo aprisse anche in occasione della notte dei musei. Anzi, la loro sollecitazione rispondeva proprio al bisogno di proteggere il sito e la loro sicurezza dai rischi che potevano scaturire da una apertura incontrollata degli ingressi: l’accordo di oggi è la plastica conferma di quanto hanno a cuore il loro lavoro” prosegue la sindacalista.

“Evitato il rischio di chiusura, però,” conclude la sindacalista, “i problemi denunciati restano intonsi: un sito archeologico che, grazie alla miope politica dei disinvestimenti, continua a versare in una situazione di enorme difficoltà, una dotazione organica del tutto inadeguata e un approccio ai temi del lavoro nei beni culturali così distante dai bisogni concreti del sistema sono e restano alcuni dei principali punti di crisi. Chissà se tutto quel che è accaduto aiuterà il Ministro e il Governo a comprendere che un vero cambio di rotta è possibile solo se ripartono gli investimenti e se finalmente si ritorna ad avvertire lavoratrici e lavoratori come risorse da valorizzare, non come i nemici del popolo?“.
           
Roma 15 Maggio 2014

 

 
Dal Blog di Rossana Dettori – Morituri te salutant: il caso della chiusura del Colosseo

Ispettori del Lavoro: lunedì 19 assemblea a Roma davanti la sede di Via Flavia

Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

“Non basta essere oggetto di continui tagli, aver subito il blocco del turn-over anche nel settore del controllo di legalità, contrario a ogni buonsenso. Adesso dobbiamo sopportare, in assenza di alcun tipo solidarietà, le aggressioni di chi è stretto nella morsa della crisi economica e vede ogni forma di controllo come una vessazione. Il caso di Casalnuovo di Napoli è solo l’ultimo di una lunga serie”. La Fp-Cgil, che lunedì 19 maggio terrà un’assemblea pubblica davanti alla sede del Ministero del Lavoro di via Flavia a Roma, denuncia anche “l’aggressione mediatica nei riguardi degli ispettori e di tutti i lavoratori del Ministero del Lavoro”.

“Il nostro settore è strategico in un Paese che vive di illegalità diffusa sui luoghi di lavoro – continua la nota della Fp-Cgil Nazionale – perché dovrebbe garantire la presenza dello Stato, la legalità, il contrasto al lavoro nero. Al contrario di quanto imporrebbe la logica, il Ministero del Lavoro è passato in soli 4 anni dalle 3.678 unità addette alle funzioni ispettive del 2009 (ispettori del lavoro, accertatori, ispettori tecnici e relativi coordinatori) alle odierne 2.939, un buon numero delle quali distolte dall’attività ispettiva a causa delle carenze di organico. Un arretramento che produce mancate entrate e non risparmi, costi sociali ed economici”.

“Le lavoratrici e i lavoratori del Ministero del Lavoro lunedì porranno al Governo Renzi e al Ministro Poletti una domanda chiara: vuole lo Stato garantire chi garantisce diritti sui luoghi di lavoro? O davvero – conclude la nota – questo è un paese che ha scelto di tollerare l’illegalità?”.

Roma, 16 maggio 2014
 

RiformaPa, Cgil Cisl Uil lanciano l'iniziativa: il 23 maggio assemblee in tutti i posti di lavoro

Comunicato stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil Pa

Le categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil lanciano l’iniziativa sull’innovazione dei servizi pubblici e preparano una risposta forte al governo Renzi: il 23 maggio si terranno assemblee in tutti i posti di lavoro pubblici d’Italia. “Dai lavoratori arriverà la vera proposta su come cambiare la Pa, per tutelare e innovare lo stato sociale e difendere la qualità della vita quotidiana dei cittadini”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, lanciano la sfida all’esecutivo.

“Dopo il sondaggio tra i lavoratori pubblici, Renzi cominci a pensare alle cose serie. Un pin del cittadino non basta a spiegare quali servizi pubblici, quale sanità, quale previdenza, quale sicurezza, quale welfare locale serva al paese. E non basta nemmeno a dire quale sia l’investimento straordinario sulla Pa e sui lavoratori di cui parla il premier”.

“Noi presenteremo la nostra proposta. Non una lista della spesa, ma un progetto organico che tracci l’idea della Pa del domani, soluzioni concrete per rispondere ai bisogni delle persone, delle imprese  e di chi ci lavora” rimarcano Dettori, Faverin, Attili e Torluccio. “Sarà tutto on line in un portale interattivo. L’innovazione si fa con le idee che vengono da chi lavora ogni giorno al servizio delle comunità, non con sondaggi pre-elettorali”.

Intanto, i segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa, incalzano il premier: “Invitiamo tutti i lavoratori pubblici a rispondere via e-mail a rivoluzione@governo.it  scrivendo “RENZI RINNOVA IL MIO CONTRATTO”. E’ su un rinnovo atteso ormai da 5 anni e sul rilancio della contrattazione integrativa che si misureranno le vere intenzioni del governo:  se sarà l’ennesima propaganda elettorale o un progetto vero per una Pa delle competenze al servizio dello sviluppo del Paese”.
 
Roma, 16 maggio 2014

Salario accessorio Comuni: è un caso nazionale, la circolare da sola non basta

Comunicato Stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl


“Serve una soluzione vera per i lavoratori degli enti locali. Bene tornare all’Aran se riparte la contrattazione. La circolare interministeriale sul salario accessorio non basta a risolvere una situazione potenzialmente esplosiva. Non siamo di fronte a un problema verificatosi solo al Comune di Roma. É un caso nazionale a cui va posto rimedio in modo strutturale, come chiediamo da tempo”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, rispettivamente segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, richiamano il Governo affinché “non si attenda la prossima emergenza e si riattivi subito la contrattazione”.

“Il cortocircuito generato dal blocco della contrattazione, dalle norme sbagliate del d.lgs. 150/09, da interpretazioni unilaterali dell’Aran e dalle ispezioni del Mef – aggiungono i tre sindacalisti – non riguarda solo i magri salari dei dipendenti comunali ma la tenuta dei servizi ai cittadini. Se saltano i contratti integrativi, saltano anche i servizi finanziati attraverso la contrattazione di secondo livello. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il suo Sottosegretario Graziano Delrio, da ex sindaci, sanno bene di cosa parliamo”.

“In Toscana come in Veneto e in Emilia Romagna, a Roma come a Parma e Salerno, si susseguono casi analoghi che – concludono Dettori, Faverin e Torluccio – richiedono una regia nazionale e il rilancio della contrattazione”.
 
Roma, 13 maggio 2014
 

 
 
Progressioni economiche all'interno delle aree

 
 
– decorrenza 1.12.2010 -DAP

 

 
 
 

 
 
Sciopero al Comune di Roma Capitale: Marino non ha capito cosa è successo oggi

 
Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretario Generale Fp-Cgil 

Intollerante la sua risposta, tenda una mano al dialogo e troverà alleati

Roma, 6 giugno 2014
“Intollerante e irrispettosa la risposta del Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino. Dopo una gestione così poco lungimirante della vertenza sul salario accessorio non può permettersi di dire che i sindacati non fanno l’interesse dei lavoratori. Fanno di più. Difendendo il contratto integrativo, difendono i servizi che i cittadini ricevono grazie a quel salario accessorio, che non è una concessione ma uno strumento per finanziare l’organizzazione dell’amministrazione capitolina”. Così Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale, risponde alle dichiarazioni del  Sindaco di Roma Ignazio Marino in merito allo sciopero unitario dei dipendenti del Comune Roma.

“Mi sarei aspettata un’apertura del Sindaco, dopo un tale successo e una risposta così solidale dei cittadini romani. Avrebbe dimostrato di ricercare una soluzione e avrebbe trovato degli alleati tra lavoratori e sindacati. Come sa bene, siamo di fronte a un problema di carattere nazionale che necessita una risposta normativa e contrattuale. Ma è sul territorio che poi si risolvono davvero i problemi e per farlo serve capacità d’ascolto, a partire – conclude Dettori – dal rispetto istituzionale che ieri lo avrebbe dovuto obbligare a presentarsi in Consiglio Comunale”.

 

 
 
 

Accordo FPSRUP anno 2012. Richiesta incontro urgente.

Si allega la nota di sollecito inviata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per richiedere un urgente incontro per la definizione del Fondo per le Politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività dell’anno 2012.
Al riguardo si precisa che nel corso della riunione del 07.05.2014, considerato che per effetto del DL 78/2012 le quote dei Fondi risultano ulteriormente decurtati rispetto al 2011, come FP CGIL avevamo richiesto chiarimenti sulle singole voci al fine di verificare la possibilità di recuperare possibili altre somme.
Inoltre, nelle more dei chiarimenti sopraesposti,  è stato proposto di verificare la possibilità di impiegare i fondi non utilizzati nel 2011 e 2012, per effetto dei tagli, ma rimasti a disposizione dell’Agenzia,.
Non essendo ad oggi ancora pervenuta nessuna notizia in merito abbiamo pertanto sollecitato l’Amministrazione a procedere quanto prima alla convocazione di una riunione specifica affinché si possa al più presto erogare al personale il salario accessorio dell’anno 2012.


 

Camera di Commercio di Torino – Assemblea con presidio 10 giugno 2014

Pubblichiamo di seguito i comunicati con i quali è stata indetta per il 10 giugno un’assemblea del personale camerale, con presidio di fronte alla Prefettura di Torino.


 
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