Per opportuna conoscenza, vi comunichiamo che nell’ambito degli ordini del giorno direttamente assunti dalla commissione politica del X° congresso FP CGIL Nazionale, quello proposto dalla Fp Cgil nazionale sul tema della Giustizia, emergenza carceri e Polizia Penitenziaria è il numero 6.
18.04.2014 – Valutazione annuale direttivi e dirigenti.
18.04.2014 – Ripartizione 1000 unita’ VV.F.
COMUNICATO
FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE 2013
Come già comunicato abbiamo firmato l’ipotesi di accordo per la redistribuzione del Fondo Unico di Amministrazione 2013.
Attraverso la contrattazione di alcune modifiche al testo ( come potrete leggere nella nota a verbale che alleghiamo di seguito) abbiamo superato lo scoglio delle firme separate recuperando con Cisl e Uil un percorso unitario, preliminare a una riapertura della stagione contrattuale sia nazionale che integrativa.
L’accordo contiene le condizioni minime per essere addivenuti alla firma ma necessarie per affermare la centralità della contrattazione diretta a superare i diversi ostacoli posti dalle normative sul lavoro pubblico attualmente in vigore.
Il personale non sarà distinto in fasce di merito precostituite attutendo l’impatto di un sistema valutativo che avrebbe potuto dividere il personale in contingenti percentuali (25%, 50%,25%) predeterminati.
Riteniamo che si possa ottenere di più e per questo impegneremo l’Amministrazione a un confronto continuo diretto a migliorare le condizioni dei lavoratori sia come redistribuzione delle risorse economiche sia sotto l’aspetto dell’organizzazione del lavoro.
In merito alla questione del Programma nazionale di assistenza all’infanzia e agli anziani non autosufficienti, riteniamo che, pur evidenziando la gestione quanto meno approssimativa da parte dell’Amministrazione, aver agganciato le risorse aggiuntive pervenute per l’attività di quell’ufficio al Fondo di amministrazione potrà permettere una discussione sulla costituzione e strutturazione dell’Ufficio stesso individuando, attraverso criteri rigorosi e trasparenti, il fabbisogno di personale, le professionalità necessarie e la redistribuzione delle risorse economiche.
Roma, 18 aprile 2014
Il Coordinatore nazionale FP–CGIL
del Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
18.04.2014 – Direttivi/Dirigenti – Accordi fondi di produttività 2011 e risultato 2009, 2010 e 2011.
18.04.2014 – Assunzioni, mobilità e corsi di formazione: promemoria.
Lo scorso 19 marzo il Dipartimento della funzione Pubblica, ha pubblicato una circolare per chiarire quanto modificato dalla legge 125 del 30 ottobre 2013 in materia di assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici.In particolare si tratta della modifica dell’articolo 55 septies comma 5 ter. del d.lgs 165 del 30 marzo 2001.
La modifica riguarda le Pubbliche Amministrazioni di cui all’art.1, comma 2 dello stesso 165 (le Amministrazioni Pubbliche, centrali e periferiche).
Si tratta di un ennesimo e non condiviso intervento legislativo su istituti regolati dai Contratti di Lavoro Nazionali.
La circolare 2 considera alcune tipologie di assenze per malattia come ascrivibili a un possibile fenomeno di assenteismo nelle pubbliche amministrazioni.Riteniamo tale assunto sbagliato ed offensivo nei confronti di tutti quelle lavoratrici e di quei lavoratori che per motivi di salute sono costretti ad allontanarsi dal posto di lavoro. Ci sembra inoltre distorcente e improprio aver inserito, in una norma per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, disposizioni che regolano e modificano le assenze per malattia.La legge e la circolare entrano nel merito dell’assenza per malattia collegata all’espletamento di “visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici” spostando la giustificazione da assenza per malattia a permesso giustificato. La distinzione riguarderebbe il caso in cui il lavoratore effettui esclusivamente esami diagnostici, visite o terapie ecc. che non comportino situazioni di incapacità lavorativa. In quest’ultimo caso rimangono le regole ordinarie relative all’assenza per malattia.Il lavoratore che conserva la capacità lavorativa è tenuto a giustificare l’assenza attraverso i permessi per documentati motivi personali, similari o alternativi previsti dai singoli CCNL.Riteniamo che l’intervento della legge 125 su materie contrattualiabbia creato conflitti interpretativi ed applicativi dei vari istituti. Infatti, e solo a titolo esemplificativo, qualora esauriti i permessi per documentati motivi personali, si rendesse necessario l’utilizzo dei permessi brevi non retribuiti, i CCNL prevedono che il lavoratore non possa superare la metà dell’orario giornaliero. Cosa deve fare il lavoratore per le restanti ore? Per un esame che comporta l’utilizzo di 4 ore, il lavoratore può entrare a lavoro per le restanti ore recuperando il permesso? Diverso ancora il caso della banca delle ore che è regolamentata dai contratti integrativi e prevede calcoli diversi dal normale calcolo orario giornaliero. Solo con la riapertura della contrattazione si potrà intervenire per risolvere queste ed altre contraddizioni che si determinano con interventi legislativi parziali e ripetuti che ignorano la complessità e la completezza del rapporto di lavoro pubblico sia dal punto di vista normativo che economico.
Chiediamo al Dipartimento della Funzione Pubblica di sciogliere, dopo specifica interlocuzione con le OO.SS., ogni dubbio o incertezza applicativa e al Ministro Madia di adoperarsi per aprire la negoziazione per il rinnovo dei Contratti nazionali.
Roma 2 aprile 2014
Funzione Pubblica CGIL
La Segreteria Nazionale
COMUNICATO STAMPA FP–CGIL CISL–FP UIL–PA FIALP-CISAL
Cgil Cisl Uil Cisal: “Da ministero silenzio assordante, avviate le procedure per lo sciopero.
Il 9 maggio assemblea nazionale e presidio”
Roma, 17 aprile 2014
Lavoratori della Croce rossa italiana verso lo sciopero. Questa mattina le federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal hanno riunito le segreterie unitarie per alzare il livello della protesta di una vertenza che mette a rischio il futuro di 4.000 famiglie e quello dei servizi essenziali di emergenza ai cittadini.
Una vicenda complessa che i sindacati hanno stigmatizzato come primo caso Electrolux del pubblico impiego. Secondo i piani messi in atto dai vertici della Cri, per gli operatori ci sarebbero infatti all’orizzonte tagli di organico, che inizierebbero a colpire i 1.500 precari che lavorano su ambulanze e in strutture di soccorso, e riduzioni di stipendio, che hanno già iniziato a raschiare fino a un terzo delle già magre buste paga del personale in servizio. A fronte di questo, denunciano i sindacati, “dopo l’incredibile voltafaccia del Ministero della salute, che ha prima sconfessato e poi riabilitato il comportamento del Presidente della Croce rossa, solo un assordante silenzio”.
“Abbiamo dato mandato ai nostri legali di impugnare tutti gli atti della Cri di fronte ai Tribunali amministrativi regionali”, attaccano Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal da mesi mobilitati a fianco dei lavoratori.
Ma dalla riunione di oggi emerge soprattutto l’intenzione di affrontare a viso aperto politica e management. E di far crescere la mobilitazione: “Avvieremo subito le procedure per la proclamazione dello sciopero, che si farà entro fine maggio con una grande manifestazione nazionale a Roma”. Mentre già per il 9 maggio è prevista un’assemblea nazionale e un presidio davanti al Ministero della salute.
Un messaggio chiaro recapitato proprio al ministro: “Rispetti gli impegni presi dopo la manifestazione del 7 aprile e convochi subito i rappresentanti dei lavoratori. Siamo i primi a voler riorganizzare la Cri. Ma su livelli occupazionali, retribuzioni e tutela dei servizi non arretreremo di un passo”.
Roma, 17 aprile 2014
Dott. Giovanni Milillo
Capo di Gabinetto
Ministero della Giustizia
Dott. Giovanni Tamburino
Capo Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria
Dott. Riccardo Turrini Vita
Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dip. Amm.ne Penitenziaria
OGGETTO: Sospensione della procedura di conferimento degli incarichi relativa ai posti di
funzione della dirigenza contrattualizzata del Dip. Amm.ne Penitenziaria
Si rappresenta alle SS.LL il profondo sconcerto generato dalla nota prot. n. 0136963, del 21 u.s., con la quale veniva comunicata l’interruzione delle procedure di conferimento degli incarichi di funzione alla dirigenza contrattualizzata del DAP, in scadenza il prossimo 20 aprile.
La nota nulla spiega in ordine alle ragioni che hanno determinato il blocco delle procedure, salvo porre in evidenza come tale materia sia oggetto dell’attività dell’Ufficio di Gabinetto, senza tuttavia rendere partecipi circa le indicazioni prodotte dall’Ufficio su tale delicata questione.
Questa vicenda, pone chiaramente in evidenza tre aspetti:
1) eravamo nel giusto quando sollecitavamo l’Amministrazione Penitenziaria ed i vertici del Ministero ad affrontare in tempi non sospetti la questione del rinnovo degli incarichi dei Dirigenti A1 del DAP.
2) La mera trasmissione di una nota con cui si fornisce la notizia del blocco della procedura non sostanzia l’obbligo di informare le OO.SS., poiché non sono espresse le ragioni che hanno generato tale interruzione.
L’obbligo di informare le OO.SS nasce dalla necessità di rendere partecipi dei cambiamenti coloro che dovranno attuarli, i lavoratori, anche al fine di consentire loro di avanzare suggerimenti e miglioramenti frutto dell’intrinseca conoscenza della macchina amministrativa.
3) La poca conoscenza del delicato ruolo che la Dirigenza contrattualizzata svolge presso l’amministrazione penitenziaria.
Difatti, se su tale materia fosse stato avviato un reale confronto, le OO.SS. avrebbero potuto fornire elementi di riflessioni certamente utili perchè fondati sulla consapevolezza dei compiti svolti da questa particolare categoria professionale.
La Dirigenza A1, nell’ambito dei Provveditorati del DAP si occupa del trattamento e della movimentazione della popolazione detenuta (si veda in proposito quanto recentemente accaduto a Busto Arsizio), incarichi, quindi, che incidono direttamente sulla sicurezza del sistema penitenziario. A livello centrale, invece, tali unità realizzano gli emolumenti del Corpo di Polizia Penitenziaria ed il salario accessorio del personale del Comparto Ministeri dell’Amm.ne: la sospensione di tali incarichi determinerà il mancato pagamento degli stipendi dei poliziotti e delle voci aggiuntive del comparto ministeri.
Alla luce di quanto sopra, pertanto, si chiede alle SS.LL. di voler fornire dettagliate informazioni circa la suindicata problematica e l’avvio del necessario ed urgente confronto sulla materia .
Fp Cgil D.A.P. Cisl fp Giustizia UILPA Dirigenti
( Lamonica ) (Marra ) ( M. Nesta)
Dal confronto alcune prime risposte…