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Roma, 16 aprile 2014
Durante la riunione odierna i Vertici dell’amministrazione Aci hanno consegnato alle scriventi OO.SS. la proposta per l’istituzione di un archivio telematico nazionale in attuazione del comma 427 art. 1 della legge di stabilità comunicandoci che la stessa è stata inviata formalmente ieri al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Il contenuto della proposta Aci consiste, in linea generale, nella realizzazione dell’archivio telematico nazionale come estensione del PRA integrato con i dati tecnici mancanti oggi di pertinenza della Motorizzazione civile con la conseguenza della produzione di un unico documento del veicolo.
L’Aci assicurerebbe inoltre la gestione informatica dell’archivio senza oneri per il Ministero realizzando quindi un risparmio per il bilancio statale.
L’Aci inoltre si propone come struttura unica sul territorio per l’erogazione di tutti i servizi amministrativi riguardanti gli autoveicoli sollevando il Ministero dai relativi adempimenti ed oneri.
Anche da questo potrebbero derivare, secondo le stime dell’ACI , dei risparmi notevoli per il Ministero .
Sono presenti nella proposta anche misure volte a semplificare le procedure attuali attraverso la dematerializzazione dei documenti cartacei, l’ampliamento della casistica di adempimenti STA, la cancellazione telematica dei fermi amministrativi, l’annotazione di ufficio della perdita di possesso del furto e rientro in possesso, il controllo preventivo della copertura assicurativa della RCA, e le ulteriori sinergie con altre Pubbliche Amministrazioni.
Il Presidente ha sottolineato che tutto ciò non comporterebbe nessun danno per i dipendenti delle strutture coinvolte anzi è prevista la possibilità che l’Aci inserisca nel proprio organico una parte dei lavoratori del Ministero che risultino attualmente in esubero.
Tale proposta che dovrà essere nei prossimi giorni oggetto di confronto con il Ministero va naturalmente considerata come un punto di partenza rispetto a eventuali possibili mediazioni .
Le scriventi hanno chiesto di essere costantemente informate sugli esiti delle interlocuzioni dell’Amministrazione con la parte politica ed hanno nel contempo a loro volta sollecitato un incontro al Ministero.
Naturalmente tutte le soluzioni che emergeranno dal confronto saranno valutate dalle scriventi unitamente alle Federazioni soprattutto tenendo in considerazione la effettiva economicità e qualità del servizio reso ai cittadini unitamente alla tutela dei livelli occupazionali e delle professionalità acquisite.
Augurando a tutti buone vacanze per le prossime festività pasquali, ci impegniamo a tenerVi aggiornati sulla evoluzione della vicenda.
FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP
D. Figliuolo M. Semprini S. Pagani
Siamo stati convocati ieri di urgenza per discutere il progetto di apertura straordinaria del primo maggio (il progetto di apertura del 26 è stato opportunamente rinviato dalla DG Valorizzazione). Questo a seguito di una forte pressione da parte del Ministro, evidentemente preoccupato della piega che stava prendendo la vicenda, essendo pervenuti i dovuti segnali della forte insofferenza della parte sindacale ad un andazzo che ormai possiamo considerare mortificante per le relazioni sindacali e per i lavoratori.
E, nella riunione è emersa la posizione unanime di forte contrarietà della parte sindacale, sia per l’imputazione della spesa al FUA che per il mancato rispetto degli impegni assunti rispetto alla necessità del confronto su relazioni sindacali, riorganizzazione e politiche sugli organici.La nostra preoccupazione, in riferimento alle risorse economiche per il personale, è conseguente alla politica dei tagli indiscriminati che stanno riducendo progressivamente il FUA. In sostanza non si può pensare di mantenere l’attuale standard di servizi in assenza di integrazione adeguata delle risorse economiche (e umane) necessarie, quindi non si fanno nozze con i fichi secchi. Inoltre abbiamo ribadito l’indispensabilità dell’attivazione dei tavoli di confronto politici sulle materie sopra elencate, in una fase in cui permangono i problemi di trattamento del personale che abbiamo più volte elencato, ovvero il personale riqualificato e quello idoneo, le politiche occupazionali, la questione dei comandati, l’applicazione della legge 68/99 sulle categorie protette. E alla vigilia dell’emanazione di un DM che ridisegnerà, ridimensionandolo, l’intero apparato del MIBACT in conseguenza dell’applicazione dei tagli che riguardano 32 posizioni dirigenziali.
Dobbiamo dire che ci siamo trovati dinnanzi un’amministrazione contrita, forse conseguenza del periodo quaresimale, la quale ha per così dire steso un tappeto rosso alle richieste sindacali.
Si avviano i confronti sui tavoli politici (le prime riunioni sono calendarizzate per il 23 e il 29 aprile, il Ministro scrive una lettera al suo omologo del MEF per riaprire la questione del taglio FUA. Un film già visto. direte voi, e lo diciamo anche noi. Senza voler sottovalutare l’impegno assunto noi andremo a questi confronti con la mente sgombra e verificheremo quali impegni concreti saranno in grado di assumere in relazione alla lunghezza della lista della spesa che abbiamo presentato.
Ma è del tutto evidente che questi impegni dell’Amministrazione, ancorchè apprezzabili, non sono condizione sufficiente per arrivare ad un accordo.
Resta, tutta intatta, la questione salariale: abbiamo chiaramente spiegato che noi non accettemo alcuna decurtazione sul pro-capite dei progetti locali, in quanto è salario accessorio di tutti i lavoratori e, dal punto di vista della valorizzazione, i progetti locali offrono iniziative diffuse sul territorio dalla valenza per noi assai più importante della singola apertura straordinaria. Per cui, se siamo chiamati a fare una scelta di priorità, noi scegliamo quella modalità.
Sul punto si è sviluppata un’ampia discussione, alla presenza del Capo di Gabinetto (il Ministro, che aveva annunciato la sua presenza, è stato impossibilitato ad intervenire per impegni parlamentari), e, nel merito, noi abbiamo chiesto di quantificare tutte le risorse integrative che loro sono capaci di reperire, sia le risorse proprie dell’amministrazione allocate nel capitolo 1321, sia risorse ulteriori reperibili e utilizzabili. Pertanto la riunione ha avuto una conclusione interlocutoria, nel senso è stata aggiornata al 23 aprile ed in quella sede l’Amministrazione produrrà una relazione scritta che quantifichi tutte le risorse disponibili per l’anno in corso, al netto dell’importo già impegnato per pagare turnazioni e progetti nazionali. Pur rendendoci conto che un eventuale accordo sul primo maggio arriverà in zona Cesarini, riteniamo assolutamente importante che i lavoratori non subiscano ulteriori decurtazioni al proprio monte salari e quindi andremo a verificare il 23 quali sono le proposte concrete e percorribili che arriveranno e se queste proposte saranno in grado di mantenere l’equilibrio del fondo, ovvero quali cifre saranno proposte per integrare il risicato FUA.
Se la proposta sarà convincente in base a questi criteri, allora assentiremo all’accordo, in caso contrario aprire il primo maggio non sarà possibile. Sappiamo bene quanto il nuovo Ministro non ci tenga a finire sui giornali per la mancata apertura e oltretutto il Ministro Franceschini non ha responsabilità dirette sulle cause di questa situazione. Ma, per rispondere al DG che ci chiedeva di firmare l’accordo come atto di cortesia istituzionale, ci preme sottolineare che noi siamo per il rispetto istituzionale, che mai mancherà, e le cortesie le vogliamo fare ai lavoratori.
Inoltre vi comunichiamo che abbiamo sottoscritto la verifica delle aperture di fine anno e che stiamo monitorando l’evoluzione delle registrazione, da parte dei famosi organi di controllo, dell’accordo FUA 2014 in modo da consentire il pagamento immediatamente successivo delle competenze maturate dai lavoratori.
Infine ci è stato comunicato che si sta procedendo alla mobilità dei lavoratori comandati, mentre ancora non si sono concluse le procedure di verifica, da parte delle Commissioni territoriali delle graduatorie (elenchi?) delle progressioni economiche. Sul punto ci riserviamo ulteriori valutazioni sulla bizzarra gestione di questa vicenda.
Vi terremo puntualmente informati sull’evoluzione della situazione.
Con l’occasione tanti auguri di buone e serene festività pasquali a tutte le lavoratrici ed i lavoratori e alle loro famiglie.
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni
Nel corso della riunione svolta questa mattina, lunedì 14 aprile, abbiamo sottoscritto l’Ipotesi di Accordo FUA 2013. Abbiamo concordato con l’Amministrazione la data per la convocazione dell’incontro sul DM relativo agli uffici dirigenziali di II fascia che si terrà giovedì 17 aprile. Allego copia dell’Ipotesi di Accordo FUA 2013 sottoscritta questa mattina da tutte le OO.SS. presenti al Ministero e all’incontro.
FP CGIL NAZIONALE
M. Letizia Sabatino
In data odierna è stato sottoscritto definitivamente il contratto FUA 2012.
Pertanto nei prossimi giorni l’Amministrazione attiverà le procedure di competenza per inoltrare le risorse ai Dipartimenti e alle Direzioni Scolastiche Regionali. È, quindi, urgente che vengano assegnate, poi, dagli USR le risorse ai rispettivi Ambiti Territoriali sede di contrattazione di RSU, tenendo presente il numero dei dipendenti (per quota procapite) in servizio nel corso dell’anno 2012 e comunque alla data del 31/12/2012.
Successivamente è urgente attivare i tavoli di contrattazione che devono concludersi entro i termini previsti dal CCNI.
Con l’occasione le scriventi hanno sollecitato anche l’apertura del tavolo nazionale per chiudere il FUA 2013, ricordando che il ritardo è dovuto all’Amministrazione (OIV) che non ha predisposto la relazione sulla performance 2013, necessaria per la ripartizione della quota del 30%.
Si rammenta, infatti, che la struttura dell’ipotesi di accordo del 2013 ricalca quella del 2012.
Nel corso della riunione è stato comunicato alle scriventi che il DPCM di riorganizzazione del MIUR è in fase di registrazione, essendo stati superati i rilievi della Corte dei Conti.
Roma, 8.4.2014
FPCGIL CISL FP UIL PA
Boccuni De Vita Ripani
Lo scorso 4 aprile ha rappresentato una giornata importante di mobilitazione, infatti la nostra iniziativa ha prodotto l’impegno del ministro ad un incontro con le OO.SS. e la vicenda ormai a tutti nota di un ministero che riesce a contraddirsi sullo stesso argomento nello spazio di un batter di ciglia dimostrando che è maturo il tempo dell’assunzione di responsabilità che da tempo reclamiamo.
Per il momento dal ministero non sono giunte convocazioni, siamo certi che il ministro Lorenzin non vorrà perdere la faccia e perciò rimaniamo fiduciosi, nonostante il nostro atteggiamento propositivo comunque nei prossimi giorni appronteremo le procedure necessarie per la proclamazione di uno sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici della Croce Rossa. La riforma per essere tale non può e non deve essere finanziata con il salario e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Vogliamo la salvaguardia dei posti di lavoro, la salvaguardia del reddito, la certezza per i precari.
Non vogliamo che Croce Rossa diventi il primo caso Electrolux nel pubblico impiego.
Dopo la manifestazione del 4 Aprile, dopo l’impegno del ministro e alla grottesca vicenda delle due lettere fra loro in contraddizione, il TAR del Lazio si è pronunciato su un ricorso proposto dal presidente del comitato provinciale di Caserta, statuendo in via provvisoria che le procedure per la privatizzazione dei comitati locali e provinciali dovevano avvenire a partire dal 1 gennaio 2015, come prescritto dalla legge, con tutte le conseguenze del caso anche in materia di rapporti di lavoro stipulati e in via di stipula.
Il punto è il seguente: l’ordinanza del TAR Lazio può essere superata soltanto da un pronunciamento contrario del Consiglio di Stato e fino a quel pronunciamento, se ci sarà, tutta la Croce Rossa sia a livello centrale che a livello periferico è e sarà obbligata a rispettare l’ordinanza.
A questo punto ricapitoliamo: per le convenzioni ancora in vigore non c’è nessuna ragione per aderire alle richieste dei presidenti di passare al contratto ANPAS: era vero prima dell’ordinanza del TAR è ancora più vero ora. Non c’era ragione per cedere a un ricatto odioso, ora, in attesa della convocazione da parte del ministro e con l’ordinanza del TAR è ancora più vero. Il nostro sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori è quindi fondato anche sulle norme oggi vigenti.
Stiamo predisponendo a livello unitario ulteriori iniziative di mobilitazione e all’occorrenza legali.
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Funzione Pubblica CGIL
Per la Segreteria Nazionale Salvatore Chiaramonte |
Come sapete, il giorno 8 aprile abbiamo sottoscritto in via definitiva il contratto di Ministero sul FUA 2012. Numerose le osservazioni da parte di Funzione Pubblica che, sebbene tutte superate, hanno di molto allungato i tempi della certificazione.
Esprimiamo soddisfazione per la firma di un contratto che, rispetto alla prima bozza presentata dall’Amministrazione, lascia spazio alla contrattazione di sede.
Per il 70% della risorsa economica assegnata al FUA, sarà infatti possibile contrattare in tutti i posti di lavoro sede di RSU sia i criteri che dovranno essere utilizzati (se è vero che non se ne potranno definire di nuovi rispetto a quelli indicati nel contratto, sarà possibile escluderne uno in base alle esigenze del singolo posto di lavoro), che i coefficienti minimo e massimo per ogni criterio utilizzato con l’unico obbligo di ottenere un coefficiente complessivo compreso tra 0,6 e 3,0.
Passi in avanti sono poi stati fatti sulla obbligatorietà della informazione da parte dei dirigenti sia ai singoli che alle OO.SS.
Nel frattempo abbiamo già concordato con l’Amministrazione il testo del CCNI di Ministero sul FUA 2013 (il DM Carrozza si riferisce sia al 2012 che al 2013) e lo sottoscriveremo appena l’O.I.V. redigerà la relazione sulla performance 2013 (quella che illustra il raggiungimento degli obiettivi di Amministrazione per il 2013), necessaria per l’attribuzione della quota FUA del 30%, legata proprio al raggiungimento di tali obiettivi.
In allegato il contratto sottoscritto in via definitiva.
Roma, 15 aprile 2014
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
In allegato il DM 7 marzo 2014 con il quale si stabilisce la data di chiusura degli Uffici dei Giudici di Pace, ovvero il prossimo 29 aprile.
Il DM indica inoltre gli uffici che rimarranno aperti su richiesta degli enti locali che se ne faranno carico. Gli stessi enti avranno tempo fino al 14 maggio per eventualmente revocare la disponibilità a tenere aperti gli uffici. Per l’individuazione dei locali da adibire a Giudice di Pace gli enti hanno 60 gg dall’entrata in vigore del DM e 180 per formare il personale degli enti stessi. Restano ferme le disposizioni del dlgs 156/12 per quanto riguarda le udienze pendenti, ovvero ulteriori sei mesi. Ciò significa che le nuove iscrizioni a ruolo saranno fatte presso gli uffici accorpanti già dal 29 aprile, mentre quelle pendenti si continueranno a tenere presso gli uffici soppressi. Tutte queste disposizioni, che vanno a sovrapporsi l’una con l’altra, creeranno certamente il caos se non verrà data con immediatezza la possibilità di discutere alle OO.SS di questa fase transitoria e della mobilità del personale degli uffici soppressi. Inoltre non è chiaro né si evince in alcun modo a chi sarà affidata la formazione del personale degli enti; in questo modo si creerà una doppia figura di personale giudiziario ovvero dipendente della giustizia e dipendente degli enti e conseguentemente potrebbero profilarsi problemi di legittimità degli atti. Ci risulta inoltre che alcune Corti di Appello stiano già procedendo a inviare circolari al personale sui trasferimenti, pertanto è opportuno a nostro avviso che si faccia richiesta di incontro a livello territoriale con la massima urgenza per cercare di rispettare il più possibile le aspirazioni del personale. Per quanto ci riguarda continueremo ad agire affinché si riapra la discussione sulla mobilità del personale, come già richiesto al Ministro nella nota unitaria dello scorso 11 aprile.
Buon lavoro
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco
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di seguito al seguente link:
https://www.giustizia.it/giustizia/it/contentview.wp?previsiousPage=mg_1_8_1&contentId=ART1003861
la circolare attuativa del DM per eventuali ulteriori dettagli.
Roma, 14 aprile 2014
Al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro
e delle Politiche sociali
Cons. Luigi Caso
Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL
Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali
Oggetto: Mobilità interna. Richiesta incontro urgente
In un ottica di piena collaborazione e completa trasparenza la FP CGIL chiede un incontro urgente in quanto è venuta a conoscenza che almeno 2 unità di personale con qualifica ispettiva, avrebbero prima avuto il trasferimento nelle sedi richieste ai sensi della procedura straordinaria – mobilità speciale (L. 104/92) – poi nel giro di pochi giorni, a quanto ci risulta, sarebbero state distaccate presso l’Amministrazione Centrale.
Se questo fosse vero si porrebbero dei seri problemi:
– la mobilità speciale ha la sua corsia preferenziale in quanto la sede richiesta dovrebbe coincidere con la residenza dell’assistito.
– Il fatto che chi ha usufruito della legge 104/92 per accedere alla graduatoria speciale per assistere un familiare pochi giorni dopo si trovi distaccato in una diversa città, lascia supporre una necessità non così impellente.
– significherebbe aver tolto indebitamente la possibilità di trasferimento nella sede richiesta ad altro personale, sia attraverso l’interpello di mobilità speciale che ordinario.
Se tutto questo dovesse rispondere a verità i Direttori Generali che lo hanno reso possibile dovrebbero assumersi immediatamente la responsabilità sia amministrativa che etica.
Alla luce di tutto ciò questa Organizzazione Sindacale chiede un incontro immediato al fine di verificare quanto rappresentato nella presente e, se quanto appreso dovesse corrispondere al vero, chiede un’immediata revisione delle graduatorie.
Certi di un sollecito riscontro, distinti saluti.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
In allegato il contratto firmato ieri per la Dirigenza Tar e Consiglio di Stato relativo all’anno 2013.
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco
Di seguito l’Ipotesi di Accordo sottoscritto martedì 15 aprile relativo ai criteri di ripartizione e attribuzione del Fondo del personale dirigente Area 1 per la retribuzione di risultato annualità 2013.
FP CGIL NAZIONALE
Maria Letizia Sabatino
Nella riunione informativa di oggi, abbiamo appreso che:
DIREZIONE GIUSTIZIA TRIBUTARIA
L’amministrazione ci ha informato su una serie di cambiamenti organizzativi che stanno investendo il settore in questione. Inoltre abbiamo acquisito la notizia circa l’avvio dell’iter della bozza di DPCM che dovrebbe recare gli importi disponibili riguardo gli incassi del contributo unificato, al 2012 compreso. Considerati gli ulteriori controlli successivi possiamo considerare i tempi per giungere alla negoziazione riguardo i criteri di distribuzione degli stessi non ravvicinatissimi.
Oltre a questo, abbiamo chiesto ed ottenuto dall’Amministrazione stessa la disponibilità di un apertura di confronto, nell’ambito della giustizia tributaria, sui cambiamenti organizzativi connessi al processo telematico, al riassetto dei front–office, al rapporto tra carico di lavoro e piante organiche ed infine riguardo la delicata partita circa un’eventuale intesa in tema di criteri guida su mobilità e stabilizzazione dei comandi per noi assolutamente indifferibile.
Inoltre abbiamo sollecitato un chiarimento sul tema della rotazione degli incarichi sulle attività collegate all’anticorruzione, e riservandoci un approfondimento nei prossimi giorni.
Abbiamo infine rammentato all’Amministrazione che per la chiusura prevista al 31 dicembre 2014 della CTC, il confronto previsto per la mobilità decentrata deve essere obbligatoriamente demandato alla contrattazione di secondo livello.
RAGIONERIE TERRITORIALI
È stato successivamente affrontato il riassetto organizzativo in particolar modo delle RTS, presumibilmente contenuto nei documenti elaborati dal gruppo di lavoro a suo tempo avviato dal Ragioniere Generale dello Stato.
L’ottica con cui l’amministrazione ha approcciato tale ristrutturazione traguarda il rafforzamento delle funzioni degli uffici territoriali. Nonostante ciò abbiamo evidenziato come le notizie che emergono dai mass-media non siano assolutamente ed altrettanto rassicuranti.
In ogni caso a titolo di esemplificazione ed in attesa di una più puntuale conoscenza dei documenti, l’Amministrazione ha evidenziato come nella stesura del progetto del gruppo di lavoro emerge che:
le RTS mantengono la loro centralità e l’importanza all’interno del Ministero;
alle funzioni proprie di questi uffici si sono aggiunte anche quelle delle ex DTEF;
tra le funzioni di controllo sono state ad esempio esaltate quelle relative al monitoraggio delle spese, ovvero la necessità di individuare le priorità all’interno del sistema di controllo;
il riassetto delle risorse umane coerente con i carichi di lavoro, rispetto all’iniziale fotografia dell’esistente, fatta antecedentemente al varo di questo documento ancora all’esame del Ragioniere Generale.
MOBILITA’ E COMANDI
L’argomento in questione è stato rinviato ad una discussione successiva, per assenza di una parte dell’Amministrazione deputata a tale tema. Comunque abbiamo ribadito il nostro dissenso e la necessità di rivedere i contenuti della circolare relativa alla mobilità e comandi del 22/01/2014.
Inoltre abbiamo richiesto un’intesa, sui comandi e sui criteri della mobilità, che regolamenti gli stessi all’interno di tutto il Ministero verificate le difficoltà in cui versano i colleghi sull’intero territorio.
FP CIGL CISL FP UILPA
Daniele NOLA Paolo BONOMO Andrea G. BORDINI