Convocazione preselezione aspiranti istruttori TAS.

07.04.2014 – Convocazione preselezione aspiranti istruttori TAS.

 

 

 

News

 
Ministero Salute smentisce presidente Cri: nessun atto senza decreto. Cgil Cisl Uil Cisal: "Sospendere subito applicazione nuovi contratti"
 
 

COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA FIALP-CISAL

Croce Rossa Italiana, centinaia di lavoratori alla manifestazione nazionale a Roma

Il Ministero della Salute smentisce il presidente Cri: nessun atto senza decreto interministeriale
Cgil Cisl Uil Cisal: “Sospendere subito l’applicazione dei nuovi contratti”

Roma, 4 aprile 2014

Centinaia di lavoratori della Croce Rossa hanno manifestato questa mattina insieme a Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal di fronte al Ministero della salute per dire un secco “no” a quello che potrebbe rivelarsi il primo caso Electrolux del pubblico impiego. Vale a dire un progetto di riorganizzazione al completo ribasso, che mette a rischio posti di lavoro, retribuzioni, servizi di emergenza e soccorso.
Un importante risultato i sindacati lo ottengono nell’incontro tenutosi oggi pomeriggio: il Ministero della Salute in una lettera al presidente Cri chiarisce che il passaggio dei lavoratori al contratto Anpas può avvenire solo in seguito al decreto interministeriale. E pertanto ne sconfessa le decisioni. “Chiediamo ora – rimarcano i sindacati – la sospensione immediata dell’applicazione dei nuovi contratti e riapertura del confronto sulle norme di raccordo”.
Tanta la rabbia che ha spinto la massiccia partecipazione alla protesta, soprattutto dopo che i vertici della Cri hanno disatteso gli accordi sottoscritti il 27 febbraio scorso. Per circa 300 lavoratori è già scattata la riduzione del 30% del salario, conseguente all’applicazione unilaterale del nuovo contratto Anpas, mentre la Cri continua a lucrare sulle convenzioni in essere.
Inoltre, sottolineano i sindacati, senza le previste norme di raccordo, e con il totale disimpegno della Cri nazionale, non ci sarebbe alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli occupazionali. Condizione che preoccupa soprattutto i 1.500 lavoratori a tempo determinato, personale in servizio in media da 15-20 anni e che rappresenta quasi la metà della forza lavoro, ma non solo: dal 1°gennaio 2015 con la completa privatizzazione dell’associazione, potrebbe aprirsi lo scenario di nuovi esuberi.
Grazie alla grande mobilitazione di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal, una delegazione dei sindacati era già stata ricevuta questa mattina al Ministero della Salute incassando l’impegno del ministro Beatrice Lorenzin, raggiunta telefonicamente a Bruxelles, a convocare i sindacati dopo il 9 aprile, cioè dopo gli stati generali della salute.
 “Lo stato di agitazione proseguirà fino a quando non avremo ottenuto una soluzione concreta – concludono le quattro sigle sindacali – e martedì si terranno assemblee a Roma e in tutta Italia per informare i lavoratori e far crescere la mobilitazione”.

 
 
 
 
 
 

Il cordoglio della FP CGIL VVF per la morte di Giuseppe Vona.

05.04.2014 – Questa mattina abbiamo ricevuto la tristissima notizia della scomparsa prematura del collega Giuseppe Vona del Comando di Latina a seguito di un tragico incidente stradale.
Il Coordinamento Nazionale FP CGIL VVF esprime il proprio cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i Vigili del Fuoco.

 

Roma:automezzi al collasso – comunicato stampa.

04.04.2014 – Roma:automezzi al collasso – comunicato stampa.

 

 

Informativa conferme incarichi dirigenziali

04.04.2014 – Informativa conferme incarichi dirigenziali

 

 

Circolare permessi per visite specialistiche.

04.04.2014 – Circolare permessi per visite specialistiche.

 

 

73° corso A.V.P. – Informativa.

19.03.2014 -73° corso A.V.P. – Informativa.

 

 

Democrazia e rappresentanza. documento dei segretari nazionali Fp Cgil

 
Gennaio 2011/Gennaio 2014: una sola direzione.
Centralità al contratto, potere alle lavoratrici e ai lavoratori, ruolo delle RSU.

I Segretari nazionali della Fp Cgil, con questo documento, intendono offrire le proprie valutazioni in merito al testo unico su “democrazia e rappresentanza” approvato recentemente dal Comitato Direttivo della Cgil, innanzitutto sottolineandone la coerenza con il primo documento sul tema approvato dal Comitato Direttivo Cgil il 15 Gennaio 2011.
 
Gli obiettivi che il CD affidò alla delegazione trattante con quell’ordine del giorno del 2011 hanno attraversato e segnato tutte le fasi della trattativa, a cominciare dagli accordi del 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013, terminando con il Testo Unico del 10 gennaio scorso: “certificare il grado di rappresentatività delle organizzazioni sindacali”, “definire percorsi certi di consultazione dei lavoratori”, “estendere e diffondere le RSU“, “rendere esigibili la loro elezione”, “sancire il suffragio universale”, “prevedere la possibilità del ricorso al referendum da parte dei lavoratori per abrogare un accordo firmato”, “rafforzare le garanzie di cogenza degli obblighi contrattuali reciproci”, erano solo alcuni dei principali punti declinati allora dal C.D. della Cgil.
 
Il Testo unico, realizza nei fatti il dettato dell’articolo 39 della Costituzione e il principio dell’erga omnes per i contratti, sostanzia quel mandato e introduce un sistema di regole innovativo e di rottura fondato, da una parte sulla definizione della rappresentanza/ rappresentatività, da un’altra, sulle procedure per la stipula di contratti collettivi nazionali di lavoro e, infine, dall’ultima parte riguardante il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro rappresentanti eletti sia nei processi negoziali, sia nella definizione ultima di un giudizio sugli accordi e sui Contratti.
 
Sulla parte che attiene alla misurazione della rappresentatività ed all’esercizio della rappresentanza, così come definito dal testo unico, l’esperienza della categoria (con già 5 tornate elettorali  per i rinnovo delle RSU alle spalle) e le ripetute criticità verificatesi nei settori privati (e non solo) della funzione pubblica in occasione  di contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti senza accertamento alcuno sul reale grado di rappresentatività dei soggetti contrattuali, non possono che confermare il giudizio di necessità sulle scelte che il Testo unico realizza: la misurazione reale della rappresentatività attraverso il mix deleghe/voti anche per i settori privati del lavoro pubblico è stato uno degli obiettivi principali della nostra azione sindacale. 
 
Sulla parte che attiene alle procedure negoziali ed in particolar modo al nuovo principio della maggioranza  (il 50% + 1), indispensabile per sottoscrivere accordi, i Segretari nazionali giudicano il testo unico, per questo aspetto, semplicemente decisivo: impedire il ripetersi di accordi separati (non solo nei settori privati) che non godono del consenso “preventivo” delle organizzazioni che, sole o nel loro insieme, rappresentano la maggioranza dei lavoratori interessati è stato, anche qui, uno dei punti centrali di tutte le piattaforme rivendicative elaborate dalla Funzione pubblica negli ultimi anni. 
 
E, a riguardo, la segreteria giudica determinante che la regola del 50%+1 sia prevista ed estesa anche alla contrattazione di II° livello. Il fatto che a questo principio, elementare per ogni sistema realmente democratico, siano affiancate previsioni sanzionatorie, riferite comunque ai diritti contrattuali e non ai singoli lavoratori, tutte da sostanziare con la contrattazione collettiva nazionale e il cui obiettivo dichiarato è l’applicazione di un contratto/accordo che ha passato tutte le “certificazioni” (50% +1 delle OO.SS., consenso delle RSU e delle lavoratrici e dei lavoratori interessati), è giudicato come un ulteriore elemento di certezza e serietà  per il  nuovo sistema di regole.
         
Sulla parte, infine, che attiene al ruolo attivo delle lavoratrici e dei lavoratori e a quello dei soggetti da essi stessi eletti (le RSU), i segretari nazionali Fp Cgil esprimono un giudizio positivo: uscire da una spirale entro la quale era continuamente negata finanche la possibilità che lavoratrici e lavoratori esprimessero un giudizio sugli accordi che li riguardavano era e resta, almeno fino alla totale estensione ed applicazione del nuovo modello a tutti i settori privati e pubblici della Funzione Pubblica, una delle esigenze più stringenti per la nostra azione.
         
Con il testo unico del 10 Gennaio è sancita chiaramente e senza ombra di dubbio la nuova regola che vede un contratto collettivo nazionale di lavoro o un accordo essere considerato valido e quindi pienamente applicabile solo a fronte del consenso della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
 
Il nuovo regolamento apre, quindi, con nettezza una nuova stagione nella quale, spostando l’asse della rappresentanza dagli iscritti alle lavoratrici e ai lavoratori, l’idea di confederalità generale del lavoro torna pienamente al centro della scena, nelle nostre concrete disponibilità. 
 
I Segretari nazionali Fp Cgil, quindi, giudicano positivamente i contenuti del testo unico del 10 gennaio, così come positivo è il giudizio di merito sull’intero negoziato, sulla coerenza del processo con gli obiettivi affidati dal Comitato Direttivo della Cgil nel gennaio 2011 e si impegnano affinché nelle successive fasi di trattativa, nelle elaborazioni delle piattaforme e nelle azioni di politica sindacale, il tema dell’estensione di quel testo a tutti quei settori privati ancora esclusi diventi punto centrale, così come la richiesta, che dal testo unico esce rafforzata, di una legge generale sulla rappresentanza del mondo del lavoro.
 
Si impegnano inoltre, per la parte che riguarda la consultazione su contratti e accordi, affinché il tema della certificazione ultima da parte di lavoratrici e lavoratori sia punto ir-rinunciabile   della rivendicazione   della Funzione   Pubblica anche per quel che attiene i settori pubblici. 
 
In coerenza con quanto appena affermato e nel rispetto delle decisioni che il Comi-
tato Direttivo della Cgil adotterà nei prossimi giorni, i Segreteri nazionali assumono come prioritaria l’esigenza che sul nuovo regolamento la consultazione avvenga in tutti i setto-ri, pubblici e privati, afferenti alle responsabilità della categoria.
 
Roma 10 Febbraio 2014
 
La Segreteria Generale Fp Cgil – Rossana Dettori
I Segretari Nazionali Fp Cgil – Concetta Basile, Federico Bozzanca, Salvatore Chiaramonte, Fabrizio Fratini, Alfredo Garzi, Cecilia Taranto.

 

Lavoro straordinario in occasione delle consultazioni elettorali amministrative

Roma, 3 aprile 2014    
       
 
Ministero dell’Interno
Capo Dipartimento Affari Interni e Territoriali
 
ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani
Segretario Generale
 
e p.c. ARAN
Presidente

 

OGGETTO: Lavoro straordinario in occasione delle consultazioni elettorali amministrative

 
 
 

Gentilissimi,

nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali europee ed amministrative, l’A.R.A.N. ha prodotto un parere che rischia di creare ai Comuni gravi problemi per garantire la piena funzionalità dei sevizi elettorali e che non possiamo che definire, con preoccupazione, profondamente sbagliato. Il parere in questione riguarda la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario in occasione delle consultazioni elettorali comunali.

L’A.R.A.N sostiene infatti che la spesa per fronteggiare eventuali prestazioni di lavoro straordinario in occasione delle elezioni amministrative locali debba trovare il suo finanziamento esclusivamente fra le risorse definite dall’art. 14, del c.c.n.l. 1.4.1999, escludendo la possibilità di un’integrazione con fondi propri di bilancio. Questa interpretazione non tiene conto di quanto definito dal c.c.n.l. 14.09.2000, cd. “code contrattuali”, all’art. 39, comma 1, laddove è stabilito che: “Il lavoro straordinario prestato in occasione di consultazioni elettorali o referendarie e quello prestato per fronteggiare […] non concorre ai limiti di cui all’art. 14 del c.c.n.l. 1.4.1999“. Tale clausola contrattuale non identifica nè esclude alcune tipologie di “consultazioni elettorali“, e quindi senz’altro trovano spazio anche quelle riferite al rinnovo degli organi comunali.

Ribadiamo, quindi, che i Comuni, secondo questa interpretazione, rischiano di non poter assicuare la piena funzionalità dei servizi elettorali, o di altri servizi, senza compromettere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.

Chiediamo ai soggeti in indirizzo di provvedere affinché la questione posta si risolva rapidamente. In assenza di un positivo riscontro saremo costretti a ricorrere alle iniziative opportune.

Distinti saluti.

 
 
 
 
FP CGIL
CISL FP
UIL FPL
Bozzanca
Volpato
Torluccio
 

 

Spending Review-Ice: l'Istituto per il Commercio Estero va rilanciato, non tagliato

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

 
Roma, 2 aprile 2014
 
“Tra i tagli elencati dal Commissario alla spending review Carlo Cottarelli, risulta del tutto incomprensibile la presenza dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione  delle imprese italiane. Non solo l’Ice è ritornata a una piena operatività con minori risorse, ma rappresenta uno dei punti di eccellenza della pubblica amministrazione italiana, come dimostrato da recenti ricerche e dalle stesse valutazioni degli organi preposti”. È quanto afferma in una nota Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil.
“Attorno all’Ice – continua il sindacalista – si sono coagulate le speranze di un’accelerazione della ripresa grazie a un nuovo slancio delle esportazioni. È bene che queste attese non vengano deluse e che si prosegua nel rafforzamento dell’agenzia, sia in termini di fondi, a esempio usando risorse comunitarie, come già previsto dal Piano export sud, sia in termini di risorse umane, riconoscendo i diritti dei vincitori del concorso del 2009”.
“Per l’economia italiana è cruciale poter disporre di efficienti servizi pubblici di sostegno all’internazionalizzazione, oltre che efficaci. Le amministrazioni riunite nella Cabina di regia per l’esportazione necessitano di avere al proprio fianco un’Ice moderna, agile e che lavori in una prospettiva stabile. Non aiuta, ad esempio, che la società di informatica in house, Retitalia internazionale, sia stata messa in vendita senza che i suoi dipendenti abbiano avuto adeguate garanzie occupazionali. In questo settore – conclude Chiaramonte – l’informatizzazione ha potenzialità enormi che la pubblica amministrazione fa fatica a esplorare e che invece andrebbero sfruttate con investimenti mirati e tempestivi, che aprano la strada a una nuova competitività di sistema”.
 

Attivo unitario delegati e RSU di Roma Capitale 14/4/2014

 
 
NO AL TAGLIO DEI SERVIZI
NO AL TAGLIO DEL SALARIO
 

Dopo mesi di pressing sindacale che ha evitato tagli sul salario accessorio e sui servizi di Roma Capitale, è diventato oramai irrinunciabile avere garanzie sul mantenimento dei servizi alla sicurezza, all’infanzia, all’assistenza sociale, alle attività culturali, per il decentramento amministrativo e la stabilizzazione dei precari e dare  seguito a quanto concordato sul piano assunzionale per i vincitori di concorso e per i precari storici.
Resta inteso che tutto ciò non può che essere garantito investendo sui dipendenti di Roma Capitale, destinando loro un salario adeguato alla qualità e alla quantità dei servizi che devono essere erogati ai cittadini. È ora di confrontarsi su quali politiche l’Amministrazione intende adottare per rilanciare la macchina capitolina.
 

BASTA NAVIGARE A VISTA
DECIDERE PER CREARE condizionI idoneE DI LAVORO
–         gli operatori della Polizia Locale, nonostante gli impegni del Sindaco, continuano ad operare senza nessuna pianificazione;
–         insegnanti ed educatrici ancora attendo un piano per affrontare l’emergenza supplenze, risorse per la manutenzione delle strutture, un progetto di stabilizzazione del precariato;
–         le attività culturali sembrano dover campare d’aria, visti i tagli che si prospettano, in qualche caso sono ancora senza testa (Istituzione Biblioteche) e in qualche altro in amministrazione provvisoria (Sovrintendenza);
–         i municipi sono in trincea con sempre meno armi e nel prossimo periodo di ferie estive verranno allo scoperto tutte le carenze di organico tali da non poter garantire i servizi ai cittadini e i diritti a chi lavora;
–         i servizi sociali rischiano la paralisi e non ci sono garanzie per assicurare le prestazioni fino a fine anno.
 

IL TEMPO E’ SCADUTO
SI METTA IN PRATICA QUANTO ERA STATO ANNUNCIATO
Se è vero che il personale è la risorsa più preziosa, si propongano le misure utili alla sua valorizzazione in modo da recuperare e promuovere quelle motivazioni che vanno riducendosi ogni giorno che passa.
 

SI APRA IL CONFRONTO per costruire insieme i reali fabbisogni, le politiche assunzionali per far ripartire la macchina capitolina, mettendo al centro i servizi ai cittadini GARANTENDO IDONEE CONDIZIONI DI LAVORO. PER affrontare la crisi, innovare, aumentare la qualità, rimuovere illegalità e sprechi.
 

LUNEDI’ 14 APRILE ORE 15,00
AUDITORIUM VIA RIETI
ATTIVO UNITARIO DELEGATI E RSU CGIL CISL UIL DI ROMA CAPITALE
 

TUTELARE I DIPENDENTI CAPITOLINI
PER GARANTIRE I SERVIZI AI CITTADINI


 

 

News

 
Comnunicato unitario – Resoconto riunione del 3 aprile
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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