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MIBACT: comunicato su incontro con Ministro Franceschini
 
 

 

  
 

INCONTRO CON IL MINISTRO FRANCESCHINI
 

Abbiamo avuto ieri il primo incontro con il Ministro Franceschini, ristabilito per fortuna dal malanno che lo aveva colpito. Un incontro che è servito soprattutto a mettere sul tappeto i numerosi e oramai stranoti problemi che contraddistinguono il lento e inesorabile declino del MIBACT. La nostra delegazione era capitanata dal Segretario Nazionale Salvatore Chiaramonte, il quale ha illustrato puntualmente le nostre posizioni.
In premessa vogliamo sottolineare che noi giudichiamo positivamente l’approccio del nuovo ministro, in particolare la sua attenzione al dialogo con le parti sociali. Non è poco in questo periodo in cui riemergono forti spinte all’unilateralismo decisionale e nel quale si mette in discussione il ruolo e la funzione delle rappresentanze dei lavoratori.
Naturalmente siamo ancora alle proposizioni sul metodo, che a nostro avviso devono essere seguite da una ripresa immediata del confronto sul tavolo politico, sugli organici e sulla riorganizzazione del ministero.
Questo anche in considerazione dell’attuale preoccupante stallo delle relazioni sindacali con la controparte amministrativa.  E degli effetti deleteri della cosiddetta spending review sulla diminuzione ingiustificata del costo del lavoro e dei bilanci.
Nel merito: oltre ad esporre la sfilza dei temi generali che compongono la vertenza generale, vale a dire l’attacco al sistema di contrattazione integrativa e ai fondi contrattuali, la crisi delle relazioni sindacali conseguente all’attacco alle agibilità sindacali e all’intromissione costante degli organi di controllo sui contenuti dei nostri accordi, a cui fa da contralto l’arrendevolezza e la subordinazione dimostrata dai nostri dirigenti, la necessità di una riorganizzazione dei cicli lavorativi, di attivazione di buoni processi occupazionali e di una ridefinizione degli assetti del ministero coerenti con la sua mission territoriale, abbiamo ritenuto di porre l’accento su tre aspetti che riteniamo assolutamente esemplificativi:
–          la condizione professionale dei lavoratori, in particolari riferite alle situazioni che ci siamo ritrovate dopo i percorsi di riqualificazione. Ovvero con personale riqualificato e non retribuito e con una grande massa di personale idoneo ai passaggi tra le aree e alle progressioni economiche per il quale allo stato non si intravede alcuna risposta, per via del blocco normativo derivante dalla legge Brunetta e paranormativo conseguente all’interpretazione che la Funzione Pubblica dà alle previsioni della legge 125/2013. La necessità di trovare una soluzione è una priorità in considerazione della vastità della questione professionale esistente al MIBACT, delle legittime aspirazioni dei lavoratori e del fatto che il Ministero è in questo momento impossibilitato ad attivare percorsi assunzionali dall’esterno per gli effetti sul taglio del costo del lavoro;
–          la problematica che investe la definizione del ruolo delle società in house e in particolare di Ales. Abbiamo rappresentato la necessità di una governance più efficace sull’operato di questa società che è attualmente in espansione dal punto di vista delle strategie occupazionali e delle funzioni assegnatele. Da questo punto di vista abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà a individuare questa società come serbatoio occupazionale del ministero, in alternativa al blocco del turn over. Questo perché la società non è in grado di garantire corrette politiche occupazionali e un trattamento economico normativo adeguato ai suoi dipendenti. Lo dimostra un episodio di licenziamento ingiustificato recente e che è stato assai opportunamente posto in rilievo dalla rappresentante DIRSTAT, dr.ssa Petrollo. Inoltre il personale assunto da Ales costa alle finanze pubbliche ben più del personale interno, malgrado i trattamenti economici inferiori ai suoi lavoratori. Ad esempio il personale “storico” di questa società costa ai bilanci pubblici quasi il doppio di quanto costerebbe se fosse inserito all’interno dei ruoli;
–          la mancata applicazione delle legge 68/99 relativa alle assunzioni delle categorie protette. L’applicazione di questa legge, che per molto tempo è stato un vanto per questa amministrazione, sta subendo un ingiustificato stop. L’ultimo bando risale al 2011 e non è ancora concluso in attesa di un parere dei sempiterni organi di controllo. Parere di cui non si sentiva il bisogno, viste le previsioni della legge 125/2013 e della Circolare n.5/2013 della Funzione Pubblica, che escludono per queste categorie le limitazioni previste per il blocco del turn over e per la presenza di soprannumeri. Pertanto manca totalmente la quantificazione della quota di riserva assunzionale prevista dalla legge negli ultimi anni e abbiamo la paradossale situazione che riguarda il rifiuto alla trasformazione full time del personale assunto tre anni fa con questa legge, motivando questa decisione con la presenza di soprannumero nella prima area, malgrado la legge dica il contrario. Poiché il Ministro stesso ci ha ricordato, in conclusione, che le leggi si rispettano, anche quelle che non si condividono, non si capisce per quale misterioso motivo questa legge rimane allo stato inapplicata.
Naturalmente oltre a queste problematiche ne sono state evidenziate dalla parte sindacale altre, nel corso della riunione. In particolare la situazione del personale comandato, per il quale si registra un preoccupante e perdurante silenzio della nostra controparte, la questione della tempistica relativa al pagamento del salario accessorio ai lavoratori, la questione dei passaggi orizzontali e quella del personale distaccato.
Il Ministro ha replicato in conclusione ribadendo quali sono gli adempimenti a breve termine che l’Amministrazione è tenuta a portare a termine, in primis il decreto applicativo del taglio della spending review tramite la parametrazione dei tagli ai dirigenti nella determinazione delle postazioni ai dirigenti. Il DPCM è attualmente alla registrazione della Corte dei Conti, il DM applicativo è immediatamente conseguente. Ha ribadito l’impegno a procedere alla revisione della macroorganizzazione del Ministero e, in tale contesto, ha dichiarato di voler modificare le competenze delle Direzioni Regionali, alle quali verranno assegnati compiti prevalenti di coordinamento. Lo strumento dovrebbe essere il DPR, ma ha sottolineato che sta valutando anche un intervento normativo che consenta l’utilizzo del DPCM, che presuppone tempi più brevi. In relazione alle possibili politiche occupazionali ci ha detto che è naturalmente a conoscenza delle questioni che riguardano l’invecchiamento del personale di ruolo e che sul bando dei 500 non può intervenire in quanto è previsto da una legge (e le leggi si rispettano, ci ha appunto ricordato, anche se noi aggiungeremmo che le leggi sbagliate si cambiano, soprattutto se si vuol dare un’impronte riformista alla propria azione politica). In tale contesto ha negato che il ricorso ad ALES per la copertura dei servizi sarà un fatto ordinario e che tale ricorso serve, come nel caso di Pompei, a sopperire emergenze, sapendo che l’emergenza regna a Pompei. Quindi, in attesa di modificare le leggi sbagliate, ci teniamo questa dotazione organica e questi tagli. Ha anche affermato che intende stabilizzare il sistema delle aperture straordinarie. Ci piacerebbe sapere come, ma su questo avremo modo di esercitarci a breve. Ha anche chiesto di essere giudicato in base ai risultati e non sugli annunci: da questo punto di vista rassicuriamo sul nostro puntuale contributo.
Naturalmente noi prendiamo atto di quanto comunicato dal Ministro e lo sollecitiamo ad avere il giusto coraggio nel proporre soluzioni conseguenti ai suoi impegni programmatici. In particolare nel ridefinire le questioni che dovrà affrontare nell’ambito di una visione anticiclica dell’intervento pubblico nei beni culturali, tramite investimenti in modernizzazione delle linee produttive, recupero delle risorse tagliate e una adeguata programmazione dei fabbisogni occupazionali.
Su queste problematiche aspettiamo la ripresa del confronto sul tavolo politico ed una ripresa delle relazioni sindacali improntate a vero rispetto e riconoscimento delle rappresentanze dei lavoratori.
 Roma, 3 aprile 2014 

FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni

 
 
 
 
 
 
 

 

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CRI Cgil, Cisl, Uil e Cisal: domani manifestazione nazionale a Roma, senza risposte è sciopero
 
 

  
COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA FIALP-CISAL

Cgil Cisl Uil Cisal: “Nessuna garanzia su occupazione e salari.
Senza risposte crescerà la mobilitazione”

Croce Rossa Italiana, domani a Roma manifestazione nazionale
dalle 11:00 alle 13:00 di fronte la sede del Ministero della Salute – Lungotevere Ripa 1, Roma

Roma, 3 aprile 2014

Domani 4 Aprile, dalle 11:00 alle 13:00 di fronte la sede del Ministero della Salute (Lungotevere Ripa 1, Roma), si terrà la manifestazione nazionale dei lavoratori della Croce Rossa Italiana indetta da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal.
Le organizzazioni sindacali, che la settimana scorsa hanno dato il via alla mobilitazione stigmatizzando il primo caso “Electrolux” del pubblico impiego,, minacciano lo sciopero in caso di mancate risposte. Tre le richieste principali avanzate da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal: salvaguardia dei posti di lavoro, tutela retributiva, riorganizzazione dei servizi di emergenza e soccorso su tutto il territorio nazionale.
Gli organi si stampa sono invitati a partecipare.
 

 
 
 
 
 
 

Spending review – lavoro pubblico: tanta attesa per le solite ricette. Blocco del turn-over ed esuberi, la svolta non c'è. Si condanna la Pa all'invecchiamento

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

 
Roma, 18 marzo 2014
 
“È una profonda delusione quella che si prova scoprendo come le soluzioni salvifiche che si attendevano dal lavoro di Carlo Cottarelli siano in realtà l’ennesimo esercizio ragionieristico privo di visione. Nemmeno l’ombra di una piano strategico per la Pa. La soluzione è sempre la stessa: blocco del turn-over, questa volta totale, anche se avvolto in un alone di mistero sulla durata e l’estensione, ed esuberi, questa volta 85mila, ma comunque in assenza di chiarezza sulla platea di riferimento. Non intravediamo la svolta buona”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, commenta i contenuti della spending review presentata da Carlo Cottarelli. “Speriamo che quella circolata in queste ore sia solo una bozza – continua Dettori – e che il lavoro del Commissario sia più dettagliato. È comunque strano, da sindacalista, non aver avuto un confronto su un’operazione tanto delicata. Servirebbe tanto a Cottarelli quanto al Governo Renzi, soprattutto per evitare di colpire ulteriormente settori già troppo indeboliti dalla crisi. Ad esempio servizi come quelli all’infanzia, tanto cari al nostro Presidente del Consiglio, rientreranno nel blocco totale del turn-over? Assistenza alla persona e sicurezza? Evidentemente serve maggiore chiarezza”. “Il pubblico impiego italiano, oltre ad aver subito una cura da cavallo sotto il profilo delle retribuzioni, è stato ampiamente prosciugato, ed è destinato a scendere sotto la soglia psicologica dei 3 milioni di lavoratori. Non capiamo davvero come si possa pretendere che le pubbliche amministrazioni siano in grado di assolvere alla propria funzione senza assumere giovani qualificati e in grado di mettere in pratica quella dematerializzazione tanto importante quanto priva di risorse. Sull’informatizzazione – conclude la sindacalista – si può davvero agire per produrre enormi risparmi, ma non senza prevedere investimenti e condannando la nostra macchina statale a un invecchiamento senza precedenti”.

Spending Review, Pa. Fp-Cgil a Madia: su prepensionamenti disponibili a discutere ma non ci si dica che non c'è tempo per i tavoli, il confronto serve anche al Governo

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

25 Marzo 2014

“Se la Ministra Marianna Madia vuole cambiare verso rispetto agli anni bui della controriforma Brunetta, siamo disponibili a dargli una mano. Ma non ci dica che non c’è tempo per confrontarsi sulla riforma della pubblica amministrazione. E’ una posizione paternalistica che stride con la sua giovane età. Per altro una posizione fortemente sbagliata. I processi virtuosi si governano con il consenso, soprattutto con quello dei lavoratori, non con provvedimenti calati dall’alto. È un modello già ampiamente sperimentato con risultati fallimentari”. Con queste parole Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil Nazionale, replica alle affermazioni odierne della Ministra della Funzione Pubblica Marianna Madia.

“Un esodo di massa dalla Pa sarebbe una sciagura per il Paese in una congiuntura economica tanto delicata. Se la Ministra la vuole evitare – aggiunge Dettori – i prepensionamenti possono essere una delle soluzioni da valutare seriamente. Va arrestata sul nascere l’ennesima campagna contro i dipendenti pubblici e evitato il riproporsi di odiose contrapposizioni tra garantiti e non garantiti, giovani e anziani”.

“Se questo è l’intento, la Ministra Madia sappia di avere già un alleato. Purché – conclude la sindacalista – si discuta di riorganizzazione dei servizi e si assumano i giovani qualificati per rilanciare i nostri apparati pubblici, a partire dai vincitori di concorso non ancora assunti e dai precari, che rischiano costantemente di essere espulsi dal mondo del lavoro”.

Graduatoria di selezione di n. 15 Specialisti Elicotteristi.

03.04.2014 – Graduatoria di selezione di n. 15 Specialisti Elicotteristi.

 

 

CC Roma Regina Coeli: apertura 5° sezione detentiva.

FESI anno 2013 e residui 2012.

 
 
Firmato il patto di consultazione in Regione Toscana

FP CGIL TOSCANA
 

Firmato Patto di Consultazione tra Regione Toscana. OO.SS, RSU
4 dicembre 2013 – Cosiglio Regionale, via Cavou 4,
  

Come FP CGIL ci preme sottolineare l’importanza del contenuto politico di questo documento nel riconoscere, da parte dell’Amministrazione, la necessità di favorire la piena partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Regione Toscana alle decisioni ed iniziative che la Regione intende portare avanti e che possono avere ricadute, riflessi sull’organizzazione del lavoro e più in generale sul modello organizzativo dell’Ente.
Riflessi e ricadute che sono già peraltro in atto a seguito delle misure finanziarie degli ultimi governi che hanno inciso e continuano ad incidere pesantemente sul lavoro pubblico.
 
Questo per noi è l’elemento qualificante del Patto  che andiamo a sottoscrivere e che se da una parte ha l’ambizione di superare i dettati della Legge Brunetta che vedono al contrario la negazione dei processi di partecipazione e delle relazioni sindacali, dall’altra questo Patto declina nei suoi contenuti i Protocolli d’Intesa siglati tra Governo, Regioni, Associazioni delle Autonomie Locali e OO.SS il 3 maggio del 2012 e quello più recente dello scorso 19 novembre.
Come qualificante è l’aver recepito una richiesta per noi e per la RSU vincolante alla firma del Patto: la condivisione dei suoi contenuti  da entrambi i Presidenti: Giunta e Consiglio nei processi che coinvolgono le politiche del personale. 
 
Come FP CGIL auspichiamo che questo Patto non rimanga chiuso in un cassetto ma che al contrario si traduca in atti concreti nell’impegno reciproco in esso contenuto.
 

La Segretaria Regionale FP CGIL
Debora Giomi
 


 

Ddl Delrio, la grande beffa per i Segretari – Comunicato ai lavoratori

 

 

 

In data 26/03 il Senato della Repubblica ha approvato il DDL “Delrio” così come modificato con l’emendamento 1900. Nell’attesa del passaggio di approvazione definitiva alla Camera, vogliamo evidenziare alcune “storture” contenute nel DDL.
La stesura dell’art. 1 comma 105 modifica il testo approvato dalla commissione e recita testualmente che: “Il Presidente dell’Unione di Comuni si avvale del Segretario di un Comune facente parte dell’Unione senza che ciò comporti l’erogazione di ulteriori indennità e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Sono fatti salvi gli incarichi per le funzioni di segretario già affidati ai dipendenti delle Unioni o dei Comuni anche ai sensi del comma 557 dell’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2001, n. 311. Ai Segretari delle Unioni di Comuni si applicano le disposizioni dell’articolo 8 della Legge 23 marzo 1981, n. 93, e successive modificazioni“.
Il successivo comma 110 prevede che le funzioni di responsabile anticorruzione e di responsabile per la trasparenza siano svolte da un funzionario anziché, come previsto precedentemente dalla legge, dal segretario comunale.
Non contestiamo il fatto che da questa legge non debbano sorgere nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Leggiamo, però, nella specificazione introdotta “senza che ciò comporti l’erogazione di ulteriori indennità“, una lampante mortificazione delle funzioni dei Segretari e la prova manifesta di come la loro professionalità sia percepita dai politici di oggi; oltretutto, il fatto che siano fatti salvi gli incarichi già affidati ai dipendenti, oltre a produrre una incomprensibile divisione, assume il sapore di una ulteriore beffa ai danni dei segretari che saranno obbligati a svolgere quelle stesse funzioni gratuitamente.
E’ questa l’ulteriore conferma che la politica non vede di buon occhio l’ampliamento di competenze in capo al Segretario, soprattutto in tema di corruzione e trasparenza. 
Riteniamo preoccupante il fatto che una categoria di lavoratori sia obbligata a lavorare di più per la stessa retribuzione: in un contesto di valorizzazione della centralità delle Unioni nel sistema di governo delle Autonomie locali, appare paradossale che la funzione dei Segretari non venga opportunamente apprezzata.
L’ultima versione del ddl Delrio, licenziata dal Senato e ora in attesa della definitiva approvazione da parte della Camera, appare come un attacco perpetrato ai danni della categoria, che non ci consente di valutare positivamente la modifica che ha introdotto la funzione gratuita del Segretario nelle Unioni. 
 

        Federico Bozzanca                  Vincenzo Pecoraro
        Segretario Nazionale              Comparto Autonomie Locali
                FP CGIL                                     FP CGIL


 

3° Camp. Ital.VV.F. Nuoto.27° Camp. Ital. VV.F. Nuoto Salvamento.Arezzo 27-29 giugno 2014.

02.04.2014 – 3° Camp. Ital.VV.F. Nuoto.27° Camp. Ital. VV.F. Nuoto Salvamento.Arezzo 27-29 giugno 2014.

 

 

Austerity e carenza di personale, i sistemi sanitari Ue a rischio

Le tendenze trasversali a livello europeo nell’applicazione del Codice di Condotta OMS per il reclutamento di personale sanitario: l’analisi e le raccomandazioni della società civile nel Rapporto elaborato dal partenariato “Personale sanitario per tutti e tutti per il personale sanitario”.

 

 

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Giustizia: circolare adeguamento dei diritti di protesto
 
 


In allegato una circolare sull’adeguamento dei  diritti di protesto.

FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco

 
 
 
 
 
 
 
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