Comunicato stampa Fp-Cgil nazionale
Roma, 2 aprile 2014
“Tra i tagli elencati dal Commissario alla spending review Carlo Cottarelli, risulta del tutto incomprensibile la presenza dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Non solo l’Ice è ritornata a una piena operatività con minori risorse, ma rappresenta uno dei punti di eccellenza della pubblica amministrazione italiana, come dimostrato da recenti ricerche e dalle stesse valutazioni degli organi preposti”. È quanto afferma in una nota Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil.
“Attorno all’Ice – continua il sindacalista – si sono coagulate le speranze di un’accelerazione della ripresa grazie a un nuovo slancio delle esportazioni. È bene che queste attese non vengano deluse e che si prosegua nel rafforzamento dell’agenzia, sia in termini di fondi, a esempio usando risorse comunitarie, come già previsto dal Piano export sud, sia in termini di risorse umane, riconoscendo i diritti dei vincitori del concorso del 2009”.
“Per l’economia italiana è cruciale poter disporre di efficienti servizi pubblici di sostegno all’internazionalizzazione, oltre che efficaci. Le amministrazioni riunite nella Cabina di regia per l’esportazione necessitano di avere al proprio fianco un’Ice moderna, agile e che lavori in una prospettiva stabile. Non aiuta, ad esempio, che la società di informatica in house, Retitalia internazionale, sia stata messa in vendita senza che i suoi dipendenti abbiano avuto adeguate garanzie occupazionali. In questo settore – conclude Chiaramonte – l’informatizzazione ha potenzialità enormi che la pubblica amministrazione fa fatica a esplorare e che invece andrebbero sfruttate con investimenti mirati e tempestivi, che aprano la strada a una nuova competitività di sistema”. _______________________________________________________
In allegato l’atto di diffida stragiudiziale contro il bando di reclutamento della nuova agenzia ICE e una lettera al Ministro Passera sull’insieme della vicenda e sul sistema di relazioni sindacali utilizzato in questo difficile frangente dall’amministrazione.
Cosimo Arnone
FP CGIL UILPA FP CIDA
Roma, 13 giugno 2012
Ministro Corrado Passera
e, p.c. – Capo Gabinetto Mise
Pres. Mario Torsello
Presidente Agenzia ICE
Dr. Riccardo Maria Monti
Dr.ssa Mirella Ferlazzo
Dirigente Generale Delegato ex ICE
Dott. Roberto Luongo
Vicario del Dirigente Delegato ex ICE
Egregio Ministro,
in questi mesi la parte politica più sensibile al tema dell’internazionalizzazione, il mondo imprenditoriale e i lavoratori dell’ICE hanno posto in essere sforzi e significativi passi per un’effettiva e tempestiva costituzione dell’Agenzia che sostituirà l’ICE, sciolto da una malaugurata decisione del precedente Governo. Tali sforzi rischiano di essere vanificati dal mancato rispetto degli impegni assunti, dalla frettolosità con la quale vengono prese le decisioni e dai ritardi nell’ampliamento della dotazione organica, che costituisce il presupposto imprescindibile per assicurare la necessaria funzionalità dell’Agenzia.
Non è stata infatti onorata una serie di appuntamenti presi con le OO.SS. a livello politico-istituzionale e tecnico-amministrativo, per affrontare i numerosi e articolati problemi sul tappeto, creando così non pochi dubbi sulla reale disponibilità al confronto ovvero sulla trasparenza del percorso avviato.
In tale quadro dobbiamo denunciare in prima battuta l’assoluta mancanza di un piano industriale, che è indispensabile per avviare ogni e qualsiasi processo di effettivo e positivo avvio dell’Agenzia, oltre al mancato coinvolgimento della Cabina di Regia, i cui componenti non possono essere considerati elementi marginali in nessuna fase della vita dell’Agenzia, tanto meno in quella iniziale.
Conseguentemente, appare quanto meno incomprensibile l’aver avviato – in tutta fretta – procedure di selezione per il personale da inserire nei ruoli dell’Agenzia. Con questo percorso poco logico i lavoratori dell’Istituto sono infatti chiamati a effettuare l’importante scelta di aderire o meno all’interpello totalmente al buio, ossia senza che siano stati preventivamente adottati atti che definiscano il disegno organizzativo dell’Agenzia, la destinazione di quanti saranno trasferiti al Ministero, un equo inquadramento e il trattamento economico fondamentale e accessorio; non vorremmo che si stessero predisponendo soluzioni che comportino un grave, reale danno per i lavoratori.
La procedura finora adottata, così come la pubblicizzazione di criteri spesso contraddittori, configurano a nostro avviso, un vulnus rispetto alla vigente normativa.
Infine dobbiamo pressantemente ricordarLe la necessità di accelerare la soluzione al problema della chiusura degli uffici in Italia. Oltre 100 dipendenti, di grande esperienza e professionalità, chiedono ormai da tempo che ci si attivi per assicurare loro un’adeguata collocazione, funzionale all’esigenza di un raccordo sempre più stretto tra amministrazioni centrali e periferiche in materia di sostegno all’internazionalizzazione.
Non Le sfuggirà, pertanto, come un così contestato e travagliato avvio, appesantito da un prevedibile contenzioso giudiziale, rischi di creare seri problemi sin dall’inizio dell’attività dell’Agenzia.
Per quanto sopra, Signor Ministro, siamo a chiederLe un Suo immediato intervento volto a ricreare coerenza procedurale e temporale, nonché il pieno rispetto di quanto in materia previsto dal diritto e delle legittime aspettative dei lavoratori interessati. Solo così sarà possibile portare a compimento, con successo, questa delicata fase di avvio della nuova Agenzia.
FP CGIL
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UILPA
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FP CIDA
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Salvatore
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Enrico Matteo
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Giorgio
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Chiaramonte
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Ponti
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Rembado
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Comunicato stampa congiunto Fp-Cgil, Cisl-Fp
Roma, 21 marzo 2014
“L’Agenzia per l’Italia Digitale dovrebbe essere la testa d’ariete di una rivoluzione tecnologica, mentre è priva di risorse e personale. Rischia di essere illusoria la previsione di 3,6 miliardi di risparmi entro il 2016 formulata dal commissario Cottarelli, vista l’assenza degli investimenti necessari alla digitalizzazione e modernizzazione degli apparati dello Stato”, con queste parole Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil, e Daniela Volpato, Segretario Nazionale Cisl-Fp, lanciano un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo “un impegno concreto a partire da risorse immediatamente spendibili”.
“Siamo di fronte a un grande rischio. È del tutto evidente – continuano i due sindacalisti – che la totale mancanza di investimenti, senza i quali è impossibile superare il gap rappresentato dall’obsolescenza degli strumenti in dotazione alle amministrazioni, il definitivo abbandono della formazione professionale e un invecchiamento allarmante dei dipendenti pubblici rappresentino una grave minaccia. Un’Agid carente di personale non può certo aiutare. Dei 130 posti previsti in organico, 40 sono vacanti, appena 35 sono ricoperti da funzionari di ruolo, 4 da dirigenti, mentre 60 sono i comandati, ovvero dipendenti di altre amministrazioni dislocati nell’Agenzia e da anni in attesa dell’inserimento in ruolo. A fronte di questo ci sono ben 5 consulenti che ricoprono continuativamente veri e propri ruoli manageriali”.
“Serve un’Agid in grado di agire in modo limpido ed efficace. Servono banche dati interconnesse, dematerializzazione, servizi elettronici ai cittadini, reti più efficienti, investimento nell’open source. L’Agid rappresenta una grande risorsa inespressa del nostro sistema, una potenziale fonte di risparmi che non pesano sulla vita delle persone ma la migliorano – concludono Chiaramonte e Volpato – rendono l’amministrazione pubblica più trasparente e moderna”.
01.04.2014 – Bozza regolamento di disciplina – Richiesta incontro.
Di fronte al silenzio della Ministra rispetto alla richiesta di incontro dei tre Segretari Generali di categoria, ai ritardi rispetto agli accordi sul FUA 2012 e 2013, alle incertezze sul nuovo regolamento di organizzazione, all’incombente riforma del titolo V della costituzione sulle competenze tra Stato e Regioni in materia di istruzione (di cui è uscita una prima proposta del Governo), insieme a CISL e UIL abbiamo predisposto il comunicato che vi inviamo.
In una fase in cui tutti i nostri uffici periferici sono alle prese con le operazioni necessarie per l’apertura dell’anno scolastico, abbiamo unitariamente ritenuto di sottolineare lo stato di crescente disagio e la necessità di ottenere risposte rapide e concrete, in assenza delle quali, a nostro avviso, sarà necessaria una forte mobilitazione.
Vi daremo tempestiva informazione sugli sviluppi.
Roma, 31 marzo 2014
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
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Coordinamenti Nazionali MIUR
C O M U N I C A T O
A due mesi dall’insediamento della nuova Ministra, le condizioni di questa Amministrazione continuano a peggiorare sia per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro sia per quanto riguarda il livello di attenzione dimostrato verso il personale e le sue rappresentanze sindacali.
I numerosi pensionamenti hanno notevolmente appesantito i carichi di lavoro dei dipendenti senza alcun corrispettivo in termini di rispetto dei diritti dei lavoratori.
FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE
Il 2012, con accordo sottoscritto a novembre 2013, non è ancora esigibile in quanto, nonostante gli impegni assunti dall’Amministrazione, non risulterebbe ancora certificato;
il 2013, per il quale come OO.SS. abbiamo condiviso con l’Amministrazione nel primo incontro di gennaio l’ipotesi di accordo, è fermo in attesa del documento sulla performance del 2013 che non è stato ancora redatto.
RIORGANIZZAZIONE
Da notizie acquisite in via informale sembrerebbe che finalmente il Ministro abbia deciso di non modificare il testo del DPCM di riorganizzazione del MIUR che, lo ricordiamo, viaggia tra Uffici e piani da ben 2 anni.
E, intanto, gli Uffici Regionali non hanno un organico definito, gli Uffici Territoriali non hanno dirigenti; aumenta il numero delle Direzioni Regionali prive di Direttori; la stessa Amministrazione Centrale non ha un organico; è vacante da mesi il posto del Direttore Generale del Personale, che tra i suoi compiti ha, tra l’altro, le relazioni sindacali; il trasferimento del personale del Dipartimento Università e Ricerca, annunciato come un successo personale dal precedente Capo Dipartimento, incontra ogni giorno gravi difficoltà a realizzarsi e ciò si traduce in un reiterato esborso economico e in un pesante disagio del personale costretto a lavorare in una sede ormai praticamente dismessa e senza servizi.
A tutto ciò si aggiunge la presenza, sempre più evidente, di persone che svolgono funzioni da esternalizzati (nuovi comandati, nuovi consulenti esterni, pensionati).
Quanto descritto, e solo in minima parte, rappresenta indiscutibilmente il livello di disinteresse politico sulla gestione del personale del MIUR.
Ai precedenti Ministri, semmai li avessimo incontrati almeno più di una volta, e a quello attualmente in carica, oltre a descrivere questa realtà, avremmo certamente potuto ricordare la dignità e l’orgoglio con i quali i dipendenti del MIUR operano, nonostante tutto, per assicurare, nell’interesse della collettività, l’ordinato inizio dell’anno scolastico e dell’Anno Accademico nonché il corretto funzionamento degli Enti di Ricerca.
Per tutti e tre sarebbe stato facile constatare che, in questi ultimi due anni, si è realizzato uno scollamento tra centro e periferia che ha prodotto disservizi per l’utenza e si è riversato negativamente anche sul personale del Ministero:
– saltano i concorsi per le assunzioni del personale docente in alcune regioni;
– si sono verificati una serie di intoppi nelle assunzioni dei dirigenti scolastici;
– si è concluso in ritardo e con grande difficoltà il concorso per ispettori scolastici;
– è in aumento il numero degli Uffici nei quali si avviano indagini ed accertamenti da parte degli
organi preposti.
In tale gravissimo contesto e nonostante la tempestiva richiesta di incontro formulata dai Segretari Generali di categoria di CGIL, CISL e UIL per illustrare la condizione fin qui descritta, la nuova Ministra sembra non voler avviare alcun livello di confronto.
Il permanere di tale situazione non potrà che vedere CGIL, CISL e UIL del MIUR avviare insieme alle lavoratrici e ai lavoratori del Ministero tutte le iniziative atte a mettere al primo posto la salvaguardia dei diritti e la dignità del personale necessarie per garantire ai cittadini un servizio efficace.
Roma, 31 marzo 2014
FP CGIL CISL FP UIL PA
Boccuni De Vita Ripani
COMUNICATO FP–CGIL CISL–FP UIL–PA FIALP-CISAL
Croce Rossa Italiana: sindacati in piazza
per le mobilitazioni regionali
Cgil Cisl Uil Cisal: “Tanti lavoratori per chiedere garanzie su occupazione e salari.
Il 4 aprile la manifestazione nazionale “
Gli operatori della Croce rossa italiana sono scesi oggi in piazza davanti alle sedi regionali di tutta Italia per protestare contro il piano di privatizzazione e riordino dell’ente. In ogni regione – dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Campania, dal Friluli alla Sardegna, passando per Marche, Umbria e Lazio – picchetti, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione per chiedere garanzie sui posti di lavoro e sul mantenimento dei livelli salariali: “condizioni indispensabili per assicurare i servizi di emergenza e soccorso alle comunità locali”.
Dopo la rottura del tavolo di confronto nazionale, dove “i vertici della Cri, con un clamoroso voltafaccia, si sono dimostrati indisponibili a definire le norme di raccordo contrattuali e organizzative per il passaggio da ente pubblico ad associazione di diritto privato”, i sindacati sono scesi sul piede di guerra denunciando una situazione drammatica: “nessuna garanzia sui livelli occupazionali, minaccia di una riduzione dei salari, già bassi, e una assoluta precarietà dei contratti a termine”.
La massiccia adesione dei lavoratori alla protesta di oggi, indetta dalle federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal, “è solo il primo passo di un percorso di mobilitazione che non si arresterà fin quando non saranno riconosciute le legittime aspettative dei lavoratori: salvaguardia dei posti di lavoro, tutela retributiva, riorganizzazione dei servizi su tutto il territorio nazionale”.
“E la protesta crescerà” assicurano Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Cisal-Fialp. A partire da venerdì prossimo con la manifestazione nazionale davanti al Ministero della Salute, in via Lungotevere Ripa, dove dalle ore 11 alle 13 sono attesi centinaia di lavoratori da tutta Italia.
Roma, 31 marzo 2014
Avviso di assemblea sindacale nazionale di tutto il personale
In allegato il Comunicato unitario, CGIL, CISL e UIL e gli accordi sottoscritti in merito alla ripartizione e distribuzione del FUA 2013.
01.04.2014 – Corsi standardizzazione per istruttori ginnici.
01.04.2014 – Reggio Emilia: Comunicato sulla circolare micro calamità.