COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
CGIL NAZIONALE, FP CGIL, FLC CGIL
Roma, 9 marzo – “Il decreto per il
rinnovo dei contratti pubblici stanzia una parte delle
risorse necessarie, il che dimostra come qualcosa si
muova nella giusta direzione dello sblocco della
contrattazione, ma pretendiamo pieno rispetto
dell’accordo del 30 novembre scorso”. È quanto si
legge in una nota congiunta di Cgil, Fp
Cgil e Flc Cgil in merito al Dpcm
firmato ieri e previsto dalla legge di Bilancio circa
le risorse per i rinnovi dei contratti nel pubblico
impiego, come ha annunciato la ministra della Pa
Marianna Madia.
L’accordo del 30 novembre per l’avvio
della trattativa sul rinnovo dei contratti pubblici,
ricordano infatti Cgil, Fp e Flc, “prevede per il
triennio 2016/18 non meno di 85 euro medi mensili di
aumento, quindi nella prossima legge di Stabilità è
indispensabile che ci siano il completamento delle
risorse per il contratto e ulteriori risorse per
garantire a tutti i precari la stabilizzazione, così
come per sperimentare welfare contrattuale”.
“Dopo otto anni di blocco della
contrattazione qualcosa si muove, ora è tempo che la
ministra Madia produca gli atti di indirizzo per
avviare quanto prima il tavolo all’Aran per rendere
possibile e concreto il rinnovo dei contratti
pubblici”, conclude la nota.
Si è svolta, lo scorso 14 marzo a Bruxelles, la 46° riunione del comitato permanente Sanità e servizi sociali dell’ EPSU (HSS).
Alla riunione, nella quale si è discusso di un ordine del giorno molto ricco di argomenti, ha partecipato il Segretario Generale EPSU Jan Willem Goudriaan.
Il Segretario ci ha rappresentato le difficoltà europee in tema sindacale e di diritti per le lavoratrici ed i lavoratori, non mancando di rappresentarci le problematiche legate alla Brexit e, più in generale, dall’avanzamento del populismo in molti Paesi dell’Unione. E’ necessario per EPSU intervenire sulla carenza di lavoratori e sulla necessità di investimenti sul lavoro, sia nei settori pubblici che più in generale sul mondo del lavoro. Insieme alla CES è necessaria una riflessione sul futuro dell’Europa e sui temi del lavoro. Due i temi principali sui quali non dobbiamo abbassare la nostra attenzione: sviluppo della digitalizzazione, impatto sui servizi e sul lavoro direttiva sull’orario di lavoro che potrebbe subire interventi della Commissione.
La discussione si è poi sviluppata sugli argomenti all’ordine del giorno facendo il punto sul dialogo sociale e sui temi di maggiore rilevanza per il programma 2017/2019. Primo tra tutti il tema della Formazione e della Formazione continua, sul quale come rappresentanza italiana ci siamo proposti per fare un intervento di approfondimento nella conferenza EPSU – HOSPEEM “Promuovere politiche di assunzione e fidelizzazione efficaci per tutti i lavoratori europei della sanità per garantire l’accesso a uno sviluppo professionale continuo e ad luoghi di lavoro sani e sicuri che siano di supporto alla sicurezza e alla qualità delle cure del paziente” che si terrà ad Amsterdam il 19 e 20 giugno prossimi.
E’ intervenuto ai nostri lavori il rappresentante di PSI, Baba Aye, che ci ha illustrato l‘iniziativa dell’OIL che si terrà a Ginevra dal 24 al 28 Aprile sulle condizioni di lavoro nel settore della Salute. Iniziativa molto importante che sarà costruita con l’OIL anche in considerazione del fatto che non ci si occupava di questi temi da moltissimi anni.
Come rappresentanti italiani abbiamo portato il nostro contributo alla discussione focalizzando i nostri interventi sia sui temi più generali legati alla carenza delle risorse, al blocco del turn over e alle politiche dei tagli, all’abbassamento delle condizioni di lavoro (abbiamo rappresentato le ragioni dei 2SI ai nostri referendum), sia in tema di formazione continua illustrando brevemente la situazione normativa e contrattuale nel nostro Paese, avanzando la richiesta di ragionare di una possibile regia del Comitato su un’analisi nei singoli paesi delle condizioni di lavoro e del personale per avere una lettura europea delle criticità.
E’ infine stata ricordata la data del prossimo 7 Aprile, giornata europea contro la privatizzazione della salute, come appuntamento importante durante il quale in ogni Paese si potranno svolgere manifestazioni ricondotte sotto la “parola d’ordine” #health4all.
Francesca De Rugeriis e Gianluca Mezzadri
21.03.2017 – La nostra vertenza sulla mensa di servizio prosegue; la Fp Cgil non intende cedere. La mensa di servizio, oltre ad essere un diritto acquisito è anche materia contrattuale, per questo non può essere trattata senza una adeguata discussione con le organizzazioni sindacali. La circolare 1/17 emanata dal Dirigente della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali peggiora le condizioni di vita dei lavoratori, monetizza un diritto e, cosa a nostro avviso ancor più grave, mette a rischio molti posti di lavoro con le conseguenze che, tutti, possimao immaginare.
Per tali ragioni abbiamo ritenuto importante informare il Ministro dell’Interno chiedendogli di intervenire affinché l’Amministrazione ritiri la Circolare
Al Sig. Ministro dell’Interno
On. Marco MINNITI
e, p.c.
Al Sottosegretario all’Interno
On. Gianpiero BOCCI
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Bruno FRATTASI
Al Vice Capo Dipartimento VicarioCapo del CNVVF
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI
Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto: Stato di agitazione dichiarati a livello territoriale
Egregio Sig. Ministro,nelle scorse settimane la Fp Cgil VVF ha attivato, a livello territoriale, una serie di dichiarazioni dello stato diagitazione e richiesta di attivazione delle procedure di raffreddamento, ai sensi della legge 146/90 e s.m.i., inrelazione alla volontà espressa dall’Amministrazione, attraverso una Circolare, di disporre la soppressionedel servizio mensa durante lo svolgimento dei turni notturni per tutto il personale del settore operativo inservizio nei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.
Tale iniziativa, a nostro avviso, oltre a peggiorare le condizioni lavorative del personale operativo delCorpo, determina una possibile ricaduta sul tessuto occupazionale del settore lavorativo ad essa connesso,attualmente non quantificabile.
Riteniamo, pertanto, necessario un Suo autorevole intervento finalizzato al ritiro della circolare di cuitrattasi per garantire il rispetto delle norme contrattuali che regolano il sevizio mensa obbligatorio nelCorpo nazionale VVF.
In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VV.F. Il Segretario Nazionale FP CGIL
Danilo ZULIANI Salvatore CHIARAMONTE
21.03.2017 – Prosegue il giro d’Italia del Dirigente della D.C.R.L.S. per ottemperare alle procedure di conciliazione in tutte le regioni che hanno dichiarato lo stato di agitazione sulla circolare 1/17 relativa alla mensa di servizio e il buono pasto elettronico serale.
Sino ad oggi gli esiti delle conciliazioni sono tutti negativi, permangono infatti gli stati di agitazione promossi dalla Fp Cgil VVF. Pubblichiamo il resoconto del Coordinamento Regionale Emilia Romagna
Pubblichiamo un file che contiene uno di fianco all’altro l’attuale versione del d. lgs. 165 e la versione con le ipotesi di modifica del
Governo che sarà discussa nell’iter di approvazione.
Per facilitare la lettura, nella colonna che contiene il testo dello
schema di decreto, abbiamo evidenziato con due font diversi le modifiche
apportate dal testo che è stato sottoposto all’approvazione del
Consiglio dei Ministri (in nero grassetto) e quelle introdotte
successivamente, in sede di “bollinatura”, da parte della Ragioneria
dello Stato (in blu corsivo sottolineato).
RIDETERMINAZIONE DELLE PIANTE ORGANICHE
I RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 17 MARZO 2017
Si è
svolto in data odierna il programmato incontro in tema di rideterminazione
delle nuove piante
organiche
dell’amministrazione penitenziaria, all’esito delle consultazioni che si sono
tenute a livello
regionale
ed interregionale presso i PRAP sul medesimo argomento.
All’inizio
della riunione il direttore generale del personale, Buffa, ha affermato che, in
linea di
principio,
l’amministrazione centrale si adeguerà alle indicazioni dei provveditori
regionali sulla
definizione
delle piante organiche delle strutture penitenziarie territoriali, rammentando
che, pur in
presenza
della predetta rideterminazione, si è già partiti con le procedure di mobilità
e di assunzione.
Nel
corso della riunione, preliminarmente Cgil Cisl e UIL, pur apprezzando lo
sforzo
dell’amministrazione
volto a definire le nuove piante organiche dopo diciassette anni e ben cinque
tagli
agli organici, hanno denunciato che le nuove piante organiche, proprio a causa
dei predetti tagli,
non
saranno in grado di soddisfare il fabbisogno di forza lavoro su quasi tutti i
profili delle strutture
penitenziare.
Inoltre hanno denunciato che, in conseguenza dell’applicazione dell’art.75 del
D.L.vo
443/92,
si determineranno posizioni soprannumerarie nelle figure professionali
amministrative
dell’area
seconda.
Nel
merito Cgil Cisl e UIL hanno affrontato le criticità locali, siccome segnalate
dalle rispettive
federazioni
territoriali, producendo la documentazione da queste ultime trasmessa. Inoltre
hanno
raccomandato
all’amministrazione di aggiornare il dato relativo alle effettive presenze,
tenendo conto
anche
dei prossimi pensionamenti, e di procedere alla determinazione dell’organico di
ciascuna
struttura
non a tavolino ossia utilizzando parametri esclusivamente aritmetici. Sul punto
CGIL CISL
e UIL
hanno sostenuto che il mandato istituzionale che l’amministrazione è chiamata a
svolgere per
realizzare
l’interesse pubblico va coniugato con le esigenze personali e familiari del
personale in
quanto
le riforme camminano con le gambe delle donne e degli uomini ed in quanto la
forza lavoro
non è
un costo ma è una risorsa, anzi la principale risorsa di un’amministrazione
pubblica importante
come
quella penitenziaria.
CGIL
CISL e UIL, infine, hanno chiesto la pubblicazione di ulteriori interpelli che
coinvolgano anche
le
Regioni che non sono state interessate (vedi Piemonte e Triveneto) nonché le
professionalità
non
coinvolte nelle nuove assunzioni (ad es. ausiliari, informatici e tecnici
ecc.); la possibilità della
mobilità
in uscita per il personale che dovesse risultare in posizione soprannumeraria;
l’aggiornamento
dell’accordo sulla mobilità; l’ampliamento dell’organico dei distaccamenti,
delle
scuole
e degli istituti risultanti dagli accorpamenti.
Il
Direttore Generale, all’esito della riunione, preso atto di tutte le
osservazioni ricevute, ha garantito
la
massima attenzione per le medesime ed una compiuta e documentata informazione
sulle scelte
che l’amministrazione
opererà in tema di piante organiche, con particolare riferimento alle
determinazioni
che saranno adottate in deroga alle indicazioni formulate dai provveditori
anche
attraverso
la consultazione dei sindacati territoriali. Infine il Direttore Generale ha
confermato la
volontà
di stabilizzare il personale informatico, non essendo ancora concluse le procedure
di
stabilizzazione.
Roma,
17 marzo 2017
FP CGIL
Lina Lamonica |
CISL FP
Eugenio Marra |
UIL PA
Domenico Amoroso |
Sorrentino: “Con 2 Sì a referendum per tutelare servizi pubblici”
Roma, 25 febbraio 2017
Sette Comuni tra i primi duecento utilizzatori di voucher, i buoni lavoro dal valore netto di 7,50 euro all’ora. È quanto risulta dai dati forniti dall’Inps alla Cgil e rielaborati dalla Funzione Pubblica, la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici del sindacato di corso d’Italia, per accendere un faro sulle Pa che nel corso del 2016 hanno utilizzato questo strumento per remunerare prestazioni di ‘lavoro accessorio’. Nell’ordine, rileva la Fp Cgil, i comuni interessati, presenti nell’elenco dei primi duecento utilizzatori di voucher, sono: Benevento (201 prestatori con voucher per una spesa complessiva di 721.510 euro nel 2016), Padova (135 prestatori per 361.330 euro), Vallo della Lucania (401 prestatori per 334.400 euro nel 2016), Vasto (73 prestatori per 266.740), Ancona (89 prestatori per 261.350 euro), Trecase (93 prestatori per 246.140 euro), Boscoreale
(86 prestatori per 226.680 euro).
La Funzione Pubblica Cgil sottolinea inoltre, dai dati ricevuti dall’Inps, che “ci sono molti altri Comuni che ovviamente utilizzano i voucher ma solo guardando ai primi 200 utilizzatori in totale e solo per queste 7 amministrazioni i prestatori di lavoro accessorio sono stati 1.078 per una spesa complessiva di 2.418.150 euro nel 2016 per attività che hanno causali ricorrenti, quali manifestazioni sportive fieristiche ed eventi culturali o lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione dell’ente, mentre alcune risultano non classificate”. Nella lista dei primi 200 figurano inoltre anche altre strutture della Pa, dei servizi sociali e assistenziali a dimostrazione del fatto che, osserva la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, “il blocco delle assunzioni ha spostato al di fuori del rapporto di lavoro pubblico fette di lavoro che tra appalti, esternalizzazioni e
precariato hanno tolto opportunità di impiego stabile a tanti e prodotto diseconomie, il cui prezzo lo hanno pagato i lavoratori e i cittadini”.
Secondo Sorrentino, inoltre, “c’è una grande sperequazione tra le qualifiche per le quali i Comuni hanno fatto ricorso ai voucher che dimostra quanto rinnovare il contratto e aggiornare i profili professionali sia una necessità ma soprattutto quanto sia improcrastinabile lo sblocco delle assunzioni”. Su questo punto la segretaria generale della Fp Cgil ricorda il varo del Testo Unico sul lavoro pubblico, previsto dalla riforma Madia, nel corso dell’ultimo Cdm: “Il nuovo Testo Unico – afferma – in coerenza con l’accordo sottoscritto il 30 novembre scorso, deve dare risposte ad entrambi i temi: stop alla precarietà e nuove politiche di reclutamento; ma il Governo deve dare risposte ai lavoratori pubblici anche sul fronte del rinnovo dei contratti, garantendo le risorse per assunzioni e incrementi delle retribuzioni”. Ed è in ragione di questo che “la Funzione Pubblica è in
prima linea per la campagna referendaria della Cgil #ConsSì, perché voucher e appalti attraversano tutto il mondo dei servizi pubblici, ed è in campo per il rinnovo dei Contratti di lavoro, unica vera svolta per la Pubblica amministrazione”, conclude Sorrentino.
Tutti i contratti di cui ci occupiamo. Che siano del settore pubblico o privato ma che riguardano le lavoratrici e i lavoratori che si impegnano, ogni giorno, per offrire e garantire i servizi di pubblica utilità.
L’elenco completo con tutte le informazioni necessarie: dalla stipula alla scadenza, dalle piattaforme allo stato della trattativa per il rinnovo.
Questo è ‘Punto Contratti’.
Una nuova sezione del sito della Fp Cgil Nazionale per informare e seguire passo dopo passo le trattative per il rinnovo dei contratti in scadenza.
Per essere sempre aggiornati.
In basso l’elenco completo
Il 23 febbraio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato gli schemi di decreti legislativi relativi alle modifiche e integrazioni al Testo Unico del pubblico impiego (Decreto legislativo 165/2001) e al Decreto legislativo 150/2009.
I testi , successivamente alla “bollinatura” da parte della Ragioneria Generale dello Stato (che è intervenuta inserendo modifiche di un qualche rilievo), continueranno ora il loro iter verso l’approvazione definitiva che dovrà avvenire entro novanta giorni dalla data in cui sono stati licenziati parte del Governo.
Siamo, quindi, in una fase che è ancora per sua stessa natura provvisoria e dentro la quale occorrerà promuovere tutte le iniziative di confronto e pressione – formali e informali – per cercare di migliorare il testo. Ciò nonostante, abbiamo ritenuto di produrre qualche scheda di commento sulle questioni che rivestono per noi maggiore interesse, come strumento utile per leggere le principali modifiche che al momento attuale sono in campo e poter orientare, per questa via, la discussione con le lavoratrici e i lavoratori anche in relazione al rapporto esistente fra questi testi, l’accordo del 30 novembre scorso e il riavvio della stagione contrattuale.
Di seguito e al termine dell’assemblea unitaria
nazionale dei quadri e delegati della difesa tenuta a Roma lo scorso 23
Febbraio da FP CGIL e UIL PA, e della Direzione Nazionale di FLP DIFESA che si
è tenuta il giorno seguente, le rispettive Segreterie nazionali sono state
impegnate a:
Mantenere lo stato di
agitazione nazionale del personale civile della Difesa;
Programmare
congiuntamente ai territori iniziative di mobilitazione pubblica e nei
luoghi di lavoro;
Pianificare una
manifestazione o altre iniziative nazionali congiunte
di protesta in assenza di risposte.
In
ragione di quanto appena espresso, fermo restando il mantenimento dello stato
di agitazione nazionale del personale civile della Difesa, le Segreterie
nazionali delle scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono a questo punto
indispensabile alla vertenza – stante l’attuale quadro di assoluta incertezza e
difficoltà che sta caratterizzando il confronto al tavolo con la Ministra
Pinotti – cominciare a pianificare le date, i territori e i posti di lavoro
della Difesa da coinvolgere per porre in essere le forti iniziative di
mobilitazione e protesta che dovranno tenersi a livello periferico nelle
prossime settimane.
A
tal proposito, in questa prima fase iniziale di mobilitazione, riteniamo utile
all’esigenza prospettata promuovere l’avvio delle predette iniziative
coinvolgendo inizialmente le lavoratrici e i lavoratori degli Enti
industriali, iniziando dall’Arsenale di
La Spezia e proseguendo con l’Istituto Idrografico di
Genova, iniziative queste che prevediamo di calendarizzare nell’arco
della settimana 22-29 marzo. A seguire,
ovviamente, tutte le altre iniziative,
con cadenza settimanale.
Premesso
quanto sopra, vi chiediamo di farci conoscere quanto prima le vostre
disponibilità e la scelta delle date in cui si potrebbero ragionevolmente
tenere le predette iniziative pubbliche.
FP CGIL UIL PA FLP DIFESA
F.to Francesco Quinti F.to
Sandro Colombi F.to Giancarlo Pittelli
Preso atto dell’imminente avvio dell’esame da parte della IV
Commissione Difesa del Senato del Disegno di Legge di iniziativa governativa
recante “Riorganizzazione dei vertici del Ministero della difesa e delle
relative strutture. Deleghe al Governo per la revisione del modello operativo
delle Forze armate, per la rimodulazione del modello professionale e in materia
di personale delle Forze armate, nonché per la riorganizzazione del sistema
della formazione” (DDL S. 2728), le scriventi OO.SS. chiedono di essere
audite da codesta Commissione Difesa al fine di rappresentare alcune
problematiche indotte dal DDL in argomento, anche d’interesse del personale
civile dell’Amministrazione Difesa.
Nel pregare vivamente la S.V.
di estendere la presente nota a tutti i sigg. Capigruppo della Commissione
Difesa, si resta in attesa di cortese riscontro.
FP CGIL UIL PA FLP DIFESA
F.to Francesco Quinti F.to
Sandro Colombi F.to Giancarlo Pittelli
Il giorno 16 marzo
siamo stati convocati per dare seguito alla contrattazione sul Fondo Unico
di Amministrazione per
l’anno 2016.
L’amministrazione ha
proposto di definire preliminarmente un accordo sulla parte normativa
per gli anni 2016/2017
e successivamente, non appena risulti certificato l’ammontare del fondo
per l’anno 2016, la
relativa parte economica.
Tenuto conto della
circostanza che vede operative, a partire dal 1 gennaio 2017, le due
agenzie INL ed ANPAL,
abbiamo chiesto di avviare la discussione preliminarmente sulla parte
normativa del 2016,
che riguarda tutto il personale in servizio al 31/12/2016, e definirla non
appena certificato il
fondo, manifestando la nostra disponibilità a ragionare parallelamente sulla
parte normativa 2017
relativamente al nuovo assetto del Ministero del Lavoro.
Nel merito dell’ipotesi
di accordo 2016 abbiamo sollevato alcune osservazioni sulla
possibilità di
attivare le procedure per la definizione delle progressioni economiche, sulla
necessità
di rendere cogente l’obbligo
per i dirigenti di raccordarsi per la valutazione dei dipendenti ed
abbiamo ribadito la
necessità di considerare le assenze obbligatorie equiparate come presenze ai
fini dell’attribuzione
dell’incentivazione della produttività.
Relativamente alle
progressioni economiche, pur comprendendo le reali criticità dovute
all’istituzione delle
due agenzie ed agli orientamenti interpretativi del MEF e del Dipartimento
della Funzione
Pubblica, abbiamo proposto all’amministrazione di strutturare un accordo anche
con i vertici dell’INL
e dell’ANPAL per prevedere lo stanziamento delle necessarie risorse
economiche
verificando, al contempo, la fattibilità della realizzazione delle procedure
nei tempi
previsti.
Roma, 20 marzo 2017
CGIL FP CISL FP UILPA
Matteo
Ariano Maurizio Petriccioli Angelo Vignocchi
Giuseppe Palumbo