24.03.2014 – Organizzazione attività addestrativa motoria.
PIANO INDUSTRIALE INPS
Per noi la discussione deve continuare
Con la riunione dell’11 marzo l’Amministrazione ha comunicato di considerare conclusa la fase informativa sul piano industriale dell’ente.
Nel merito di tale posizione, anche allo scopo di ribadire la primazia di corrette e puntuali relazioni sindacali, CGIL CISL e UIL affermano, invece, l’esigenza di proseguire il confronto attivando un costante e sistematico monitoraggio in ordine alle diverse fasi applicative del Piano in questione ovvero delle criticità che potrebbero emergere in progress.
Tale richiesta risulta ulteriormente rafforzata dall’avere esatta memoria del percorso tramite il quale si è pervenuti all’attuale progetto.
Infatti solo negli ultimi tempi si è potuto avviare un confronto non caratterizzato da un metodo frammentario, episodico e inconcludente certamente riconducibile alle contraddittorie posizioni del precedente vertice politico dell’Ente incapace di produrre un dibattito reale su tutta una serie di temi da noi sempre ritenuti fondamentali all’interno di un piano industriale che ha, per affermazione dell’a Direzione generale, l’ambizione di affrontare le emergenze economiche e sociali e rilanciare il ruolo del nuovo INPS.
Gli argomenti prioritari, non certo esaustivi, sui quali riteniamo che il confronto debba proseguire attraverso il richiesto monitoraggio allo scopo di pervenire ad un compiuto piano di organizzazione e rilancio dell’Ente sono:
– le prospettive future di riassetto organizzativo e funzionale dell’INPS, sia a livello centrale che territoriale, e la sinergia con le amministrazioni del governo locale;
– il piano di sviluppo del personale, anche in termini di valorizzazione delle professionalità, di gestione della spending review e delle conseguenti posizioni di soprannumerarietà, di riorganizzazione della dirigenza di 1^ e di 2^ fascia e delle relative competenze;
– la dimensione e la gestione del patrimonio, con particolare riferimento alle politiche di dismissione e di messa a reddito;
– le politiche di reinternalizzazione finalizzato alla eliminazione di sprechi e diseconomie;
– l’innovazione e l’integrazione delle procedure dei sistemi produttivi propri di Inps, ex Inpdap ed ex Enpals.
Tale percorso sarà realizzabile attraverso l’apertura di tavoli tematici, rispetto agli argomenti sopracitati, in grado di mantenere aperto il confronto su un piano di sviluppo che restituisca alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Istituto una prospettiva di rilancio dell’Ente e ai cittadini certezze di qualità dei servizi offerti, servizi che continuano a rivestire un ruolo centrale nell’ambito del welfare pubblico.
Avuto conto che anche il Direttore Generale ha definito il piano industriale presentato un piano dinamico e non certo definitivo, al cui interno vengono tracciate le linee da sviluppare garantendo un vero confronto, a cominciare dagli atti regolamentari, dalla verifica della fase di integrazione, della definizione della dotazione organica e del futuro delle agenzie territoriali, siamo certi che la richiesta delle scriventi OO.SS. non potrà che essere condivisa e resa operativa attraverso la definizione di un calendario di incontri.
FP CGIL
S. Chiaramonte |
CISL FP
D. Volpato |
UILPA
E.M. Ponti |
Roma, 5 marzo 2012
Al Ministro per la Pubblica amministrazione e semplificazione
Cons. Filippo Patroni Griffi
Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Prof. Francesco Profumo
Egregio Ministro,
la “Nota preliminare” al bilancio di previsione 2012, da poco pubblicata sul sito di DigitPA, offre un quadro eloquente del degrado non solo finanziario in cui versa il nostro ente. Sin dalle prime pagine vi si legge di una “complessità di contesto, saldata a una carenza di visione strategica”, di uno “scenario in cui mancano le coordinate di riferimento”, addirittura di “difficoltà nell’esecuzione di precise direttive impartite”, con espliciti riferimenti al vertice attualmente in carica e alle strutture amministrative.
Il processo di riordino dell’ente avviato dal D. Lgs. 177/2009 si prolunga ormai da 26 mesi senza avere condotto all’approvazione né del primo piano triennale, né del primo bilancio, né del nuovo assetto organizzativo. Questo ritardo è tanto più intollerabile se si considera che DigitPA ha ereditato dal CNIPA e dall’AIPA una condizione abnorme di indeterminatezza istituzionale e di conseguente precarietà organizzativa che dura da più di quindici anni.
La generale incertezza circa gli obiettivi, i ruoli e gli incarichi, complice l’assenza di provvedimenti organizzativi anche urgenti, non può che ostacolare lo svolgimento di qualsiasi attività, dalla fase di proposta alla definizione degli obiettivi, al reperimento delle risorse umane e finanziarie, al coordinamento tra gli uffici, alla verifica dei risultati.
Non sorprende quindi che in DigitPA coesistano “dipendenti con differenti regimi di inquadramento e retributivi e con differenti posizioni giuridiche”, oppure che una struttura che ha perso in due anni il 70% dei dirigenti e il 20% dei non dirigenti conviva con un elevato numero di collaboratori a progetto, assunti per coprire i vuoti creati da una politica di riduzione dei costi che ha puntato soprattutto a sfoltire il personale. Né sorprende che, nonostante tutto ciò, dopo oltre quindici anni di storia l’ente continui ancora ad assumere dirigenti esclusivamente per chiamata diretta, rafforzando di anno in anno quella cultura organizzativa miope e disfunzionale che ha moltiplicato la frustrazione e la demotivazione del personale.
In definitiva, desideriamo sottolineare i cinque mali cronici di cui DigitPA continua a soffrire:
1. una macrostruttura organizzativa ricalcata in modo miope sui testi normativi, senza riguardo per l’efficenza, l’efficacia e l’economicità;
2. una totale assenza di attenzione per il personale, schiacciato da una generale gestione di tipo clientelare, dall’assunzione diretta di tutti i dirigenti e dalla mancata immissione in ruolo di gran parte del personale in evidente contrasto con il quadro normativo dell’ente;
3. una prassi organizzativa rigida, involuta, totalmente cartacea in stridente contrasto con gli obiettivi di innovazione di cui l’ente dovrebbe essere ispiratore e strumento;
4. una mancanza di visione a cui dei vertici costosi e non presenti cercano di supplire con l’accumulazione di progetti sconnessi e dispendiosi, per lo più ereditati dal passato;
5. una pervicace separazione tra i programmi di eGovernment nazionali e la prospettiva europea, citata in termini di contesto di riferimento ma nei fatti privata dell’attenzione strategica, degli strumenti e delle risorse necessarie per la sua attuazione.
Siamo convinti che sin dall’inizio del suo incarico lo stato precario di DigitPA e le azioni necessarie a renderlo uno strumento efficace di innovazione siano state al centro della sua attenzione. Le chiediamo però di intervenire presto, con efficacia e decisione, per dotare DigitPA e il suo personale di quegli standard di visione, strategia, managerialità ed organizzazione di cui hanno diritto, puntando subito sul completamento del riordino dell’ente oggi sotto la sua vigilanza, nel pieno rispetto del CCNL vigente.
Per tutto quanto sopra evidenziato, le chiediamo un incontro urgente.
Distinti saluti,
p. la Segreteria Fp Cgil
Salvatore Chiaramonte
Comunicato stampa congiunto Fp-Cgil, Cisl-Fp
Agid emblema di un’Italia ferma
Roma, 21 marzo 2014
“L’Agenzia per l’Italia Digitale dovrebbe essere la testa d’ariete di una rivoluzione tecnologica, mentre è priva di risorse e personale. Rischia di essere illusoria la previsione di 3,6 miliardi di risparmi entro il 2016 formulata dal commissario Cottarelli, vista l’assenza degli investimenti necessari alla digitalizzazione e modernizzazione degli apparati dello Stato”, con queste parole Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil, e Daniela Volpato, Segretario Nazionale Cisl-Fp, lanciano un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo “un impegno concreto a partire da risorse immediatamente spendibili”.
“Siamo di fronte a un grande rischio. È del tutto evidente – continuano i due sindacalisti – che la totale mancanza di investimenti, senza i quali è impossibile superare il gap rappresentato dall’obsolescenza degli strumenti in dotazione alle amministrazioni, il definitivo abbandono della formazione professionale e un invecchiamento allarmante dei dipendenti pubblici rappresentino una grave minaccia. Un’Agid carente di personale non può certo aiutare. Dei 130 posti previsti in organico, 40 sono vacanti, appena 35 sono ricoperti da funzionari di ruolo, 4 da dirigenti, mentre 60 sono i comandati, ovvero dipendenti di altre amministrazioni dislocati nell’Agenzia e da anni in attesa dell’inserimento in ruolo. A fronte di questo ci sono ben 5 consulenti che ricoprono continuativamente veri e propri ruoli manageriali”.
“Serve un’Agid in grado di agire in modo limpido ed efficace. Servono banche dati interconnesse, dematerializzazione, servizi elettronici ai cittadini, reti più efficienti, investimento nell’open source. L’Agid rappresenta una grande risorsa inespressa del nostro sistema, una potenziale fonte di risparmi che non pesano sulla vita delle persone ma la migliorano – concludono Chiaramonte e Volpato – rendono l’amministrazione pubblica più trasparente e moderna”.
Sanita’: Fp-Cgil medici, Renzi mantenga promesse su Spending
(ANSA) – ROMA, 20 MAR – Il premier Matteo Renzi ”sia coerente e mantenga le promesse su quanto gia’ dichiarato in merito all’opportunita’ di reinvestire le risorse della Spending review sanitaria nel settore della sanita’ stessa”. Lo chiede il segretario nazionale della Fp-Cgil Medici, Massimo Cozza, dopo l’incontro di stamani tra il governo e le Regioni. ‘‘Le risorse della necessaria Spending review – ha affermato il leader sindacale – devono essere reinvestite in Sanita’, per dare migliori e piu’ qualificati servizi ai cittadini, senza piu’ tagli e ticket’‘. (ANSA).
Roma, 20 marzo 2014
Al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali
On.le Maurizio Martina
Egregio Signor Ministro,
vogliamo, in primo luogo, formularle i nostri migliori auguri di buon lavoro per il prestigioso e importante incarico ricevuto, peraltro in un momento così difficile per il Paese a causa della perdurante grave crisi economica.
Inoltre vogliamo chiederLe un incontro, che sarà utile occasione per confrontarci su alcuni problemi urgenti che riguardano l’organizzazione dell’Amministrazione, a cominciare dallo stato di vera e propria emergenza in cui versa tutto il Mipaaf: dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che rischia di non poter assicurare servizi essenziali a garanzia e tutela dei cittadini consumatori al persistente blocco del turn over, che, unitamente ai tagli all’organico, ha prodotto un mancato ricambio del personale.
E’ ormai “cronica” la presenza di circa 200 unità di personale esternalizzato, che rappresenta una forma stabile di precariato, utilizzato per sopperire in via surrettizia ai fabbisogni occupazionali, senza prospettive di stabilizzazione e con conseguenze pesanti per gli Uffici, alcuni dei quali gestiti quasi esclusivamente da tale personale.
Appare infine importante, in tale contesto, confrontarci sulle politiche di valorizzazione professionale del personale, sia per quel che riguarda il miglioramento delle condizioni professionali e di lavoro, che per la necessità di finanziare gli incrementi retributivi del salario accessorio ai fini della contrattazione.
La consapevolezza della crisi dei servizi pubblici può essere una opportunità se si intende operare per il loro rilancio. Siamo convinti che questo possa qualificare l’azione di Governo in un settore importante per i cittadini, in un clima di collaborazione e costruttivo confronto con le parti sociali.
Con i nostri migliori saluti e certi della Sua attenzione, restiamo in attesa di un gradito riscontro.
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FP CGIL
p. la Segreteria Nazionale Salvatore Chiaramonte |
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa
“Distinzione tra funzioni del personale civile e militare, miglioramento delle tutele per i lavoratori, mantenimento del tavolo di confronto: sui provvedimenti di razionalizzazione dello strumento militare abbiamo ottenuto modifiche importanti. Segno evidente che il confronto paga”. Questo il commento di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa in merito al provvedimento di riforma del Ministero della Difesa approvato oggi in Consiglio dei ministri.
I sindacati, che da mesi sono mobilitati per una riorganizzazione organica con i lavoratori e non contro i lavoratori, esprimono soddisfazione per le correzioni al testo del decreto, ma anche per la disponibilità, confermata ieri all’incontro con il Ministro Mario Mauro, a proseguire il confronto per ulteriori miglioramenti da inserire in decreti successivi, previsti sempre dalla legge delega.
Già prima dell’estate Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa, grazie al confronto e alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, avevano ottenuto modifiche rilevanti – dalla salvaguardia dei livelli occupazionali, fino alla gestione condivisa della mobilità e alla destinazione di parte dei risparmi alla produttività e alla formazione – dopo l’incontro di ieri i sindacati valutano in maniera positiva “la distinzione netta tra le funzioni tecniche e amministrative, che saranno riservate esclusivamente al personale civile, e quelle operative e di comando che competono ai militari”.
Nel nuovo testo, che estende le tutele per i lavoratori civili della Difesa, anche il superamento dello scivolo per il personale militare. Prevista inoltre una nuova tabella di equiparazione per i militari che transitano nei ruoli civili: “Si sana in questo una situazione ingiusta, riportando ragionevolezza nei rapporti fra lavoratori”.
Le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil sottolineano infine che sono possibili ulteriori margini di miglioramento: “Il confronto con il Ministro rimarrà aperto. Ed è già in calendario ai primi di febbraio un nuovo incontro per verificare e correggere la riforma. Lì chiederemo di migliorare ancora i provvedimenti, a iniziare dagli investimenti nelle eccellenze produttive della Difesa e dalla valorizzazione del personale”.
Roma, 10 gennaio 2014
Di seguito la nota unitaria che abbiamo inviato al neo Segretario Generale dott. M. Bonaretti, sollecitando una convocazione, non solo per rispetto istituzionale, ma per analizzare una serie di problematiche urgenti, riguardanti l’assetto della PCM stessa e le politiche del personale della PCM.
FP CGIL PCM
Gianni Massimiani
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa
“Distinzione tra funzioni del personale civile e militare, miglioramento delle tutele per i lavoratori, mantenimento del tavolo di confronto: sui provvedimenti di razionalizzazione dello strumento militare abbiamo ottenuto modifiche importanti. Segno evidente che il confronto paga”. Questo il commento di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa in merito al provvedimento di riforma del Ministero della Difesa approvato oggi in Consiglio dei ministri.
I sindacati, che da mesi sono mobilitati per una riorganizzazione organica con i lavoratori e non contro i lavoratori, esprimono soddisfazione per le correzioni al testo del decreto, ma anche per la disponibilità, confermata ieri all’incontro con il Ministro Mario Mauro, a proseguire il confronto per ulteriori miglioramenti da inserire in decreti successivi, previsti sempre dalla legge delega.
Già prima dell’estate Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa, grazie al confronto e alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, avevano ottenuto modifiche rilevanti – dalla salvaguardia dei livelli occupazionali, fino alla gestione condivisa della mobilità e alla destinazione di parte dei risparmi alla produttività e alla formazione – dopo l’incontro di ieri i sindacati valutano in maniera positiva “la distinzione netta tra le funzioni tecniche e amministrative, che saranno riservate esclusivamente al personale civile, e quelle operative e di comando che competono ai militari”.
Nel nuovo testo, che estende le tutele per i lavoratori civili della Difesa, anche il superamento dello scivolo per il personale militare. Prevista inoltre una nuova tabella di equiparazione per i militari che transitano nei ruoli civili: “Si sana in questo una situazione ingiusta, riportando ragionevolezza nei rapporti fra lavoratori”.
Le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil sottolineano infine che sono possibili ulteriori margini di miglioramento: “Il confronto con il Ministro rimarrà aperto. Ed è già in calendario ai primi di febbraio un nuovo incontro per verificare e correggere la riforma. Lì chiederemo di migliorare ancora i provvedimenti, a iniziare dagli investimenti nelle eccellenze produttive della Difesa e dalla valorizzazione del personale”.
Roma, 10 gennaio 2014
Comunicato unitario
INCONTRO CON CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il programmato incontro con il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, che ha illustrato le linee programmatiche della riorganizzazione della Forza Armata.
Questa la sintesi degli argomenti illustrati:
– Riorganizzazione e riduzione di strutture che rendevano inefficiente e fortemente burocratizzata l’attività degli stabilimenti industriali.
– Superamento della rigidità delle dotazioni organiche degli arsenali (d.lgs 7/20014) che non consentiva autonomia gestionale e funzionale.
– Superamento del frazionamento di responsabilità e snellimento delle procedure di manutenzione mediante l’attribuzione ai Comandanti delle varie unità operative dell’ autonomia decisionale
– Reinternalizzazione dei servizi con recupero delle risorse.
– Formazione permanente del personale e riqualificazione.
– Richiesta agli Organi competenti di modalità di assunzioni specifiche di personale tecnico e degli idonei ai concorsi già espletati.
Nel merito dei processi di riorganizzazione abbiamo chiesto che la necessaria rivisitazione delle dotazioni organiche dei vari Enti, conseguente ai processi riorganizzativi, sia attuata attraverso un confronto costruttivo con le OO.SS. territoriali e le R.S.U. che non può prescindere dal mantenimento di corrette relazioni sindacali.
Inoltre, abbiamo chiesto l’attribuzione al personale civile di incarichi e funzioni, come previsto dai decreti attuativi della L. 244/2012, ed il mantenimento dell’attuale procedura relativamente ad eventuali reimpieghi di personale.
Prendendo atto, con soddisfazione, della disponibilità del Capo di Stato Maggiore nel recepire le nostre richieste riteniamo che l’incontro, conclusosi in tarda serata, sia stato positivo consentendo alle parti un costruttivo confronto di merito e metodo.
Vi terremo informati degli sviluppi delle riunioni tecniche che lo Stato Maggiore Marina continuerà ad avere con le OO.SS Nazionali.
Roma, 19 marzo 2014
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
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Comunicato unitario
INCONTRO CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO
Ieri, a seguito della richiesta di CGIL–CISL–UIL del 6 febbraio u.s., si è tenuto l’incontro con il Capo di Stato Maggiore Esercito, relativo ai provvedimenti inseriti nei decreti legislativi attuativi della legge delega,
In apertura della riunione il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d’Armata Claudio GRAZIANO, ha evidenziato l’importanza strategica ed economica degli Enti dell’Area industriale per la Forza Armata e che la loro riorganizzazione è tesa al loro efficientamento finalizzato anche al recupero delle lavorazioni esternalizzate.
CGIL–CISL–UIL hanno rappresentato al Vertice della Forza Armata che nel momento attuale è necessaria :
– Sinergia tra responsabili delle Forze Armate e OO.SS. nel sollecitare un intervento politico che possa sbloccare il turn over, soprattutto per quella parte di Enti dell’Area tecnico industriale che necessitano di personale tecnico specializzato;
– Formazione permanente e riqualificazione del personale civile;
– Quantificazione delle risorse derivanti dalla riorganizzazione della Sanità militare come previsto dal protocollo di intesa siglato in data 13 febbraio 2013;
– Efficientamento diagnostico degli Enti della Sanità militare e dei Poliambulatori/Unità di aderenza sanitaria anche con l’attuazione di collaborazioni con il S.S.N.
– Recupero di risorse per la dismissione degli immobili, visto che la Forza Armata è quella che ne possiede maggior numero;
– Utilizzo delle risorse ad incremento del Fua di Amministrazione come previsto dalla legge delega e decreti attuativi;
– Relazioni sindacali territoriali improntate al rispetto reciproco dei ruoli, con trasparenza e serenità in un momento in cui la riorganizzazione potrebbe creare tensioni con e tra il personale.
Prendiamo atto della disponibilità del Capo di Stato Maggiore, che ha recepito la nostra richiesta tesa ad ottenere un differimento dell’applicazione dei provvedimenti relativi agli Enti dell’Area industriale ed ha concordato con le OO.SS. sulla necessità del mantenimento di corrette relazioni sindacali sia a livello centrale che territoriale e sul sostenere una politica per lo sblocco del turn over.
Tuttavia dobbiamo rilevare la mancanza di risposte esaurienti in merito alla problematica della riduzione del personale civile, sia per effetto dell’applicazione della L.244/2012, sia per effetto dei collocamenti a riposo, che ridurranno di fatto la capacità produttiva degli Enti/Stabilimenti.
Vi terremo informati degli sviluppi delle riunioni tecniche che lo Stato Maggiore Esercito si è impegnato ad intensificare sia a livello nazionale che locale.
Roma, 19 marzo 2014
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
Comunicato Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa ACI
Le scriventi hanno incontrato il 18 marzo il Presidente e il Segretario Generale, aspettandosi di conoscere più nel dettaglio il progetto dell’Ente rispetto alle misure volte all’unificazione in un unico archivio telematico nazionale dei dati concernenti i veicoli attualmente inseriti nel Pubblico registro automobilistico.
Infatti, nella precedente riunione e sullo stesso argomento, l’Amministrazione aveva preso l’impegno di fornire alle parti sindacali, dopo aver esperito un primo momento di interlocuzione con la parte politica, gli elementi di conoscenza necessari per poter condurre, nel rispetto dei ruoli, una azione coordinata volta ad ottenere un risultato condiviso che garantisse la salvaguardia dei livelli occupazionali unitamente al mantenimento del servizio pubblico sul territorio.
L’ Amministrazione ha confermato ai Sindacati l’intenzione di rafforzare il ruolo dell’ACI, affermando di aver iniziato a presentare le proprie proposte ad esponenti politici del precedente governo che, a parte il Ministro, però, attualmente non sono stati confermati nel ruolo.
Sarà, quindi, necessario iniziare da capo il percorso, a cominciare da un incontro con il Ministro Lupi che non è ancora avvenuto essendo stato annullato quello già fissato per giovedì scorso.
Si renderà utile, ovviamente, avere certezza sull’attribuzione all’interno MIT della delega in merito al settore trasporti.
Le scriventi hanno ribadito la necessità di una conoscenza, il piu’ possibile dettagliata e articolata, della proposta dell’Amministrazione sull’unificazione del PRA con l’archivio nazionale veicoli, anche attraverso la visione di un dossier scritto, per verificare la possibilità di condividere le prospettive e anche tentare di operare in sinergia per il raggiungimento di comuni obiettivi.
L’Amministrazione assicurando verbalmente il mantenimento dei livelli occupazionali e l’attuale prossimità dei servizi ai cittadini forniti da ACI, dovendo ancora incontrare il Ministro, si è limitata a sottoporre all’attenzione dei Sindacati obiettivi di massima e proposte generiche senza che le stesse fossero sostanziate da una documentazione dettagliata, riservandosi di presentarla dopo averla illustrata al responsabile del Dicastero.
Il costante aggiornamento delle informazioni e il confronto con i Sindacati sulle proposte, che saranno sviluppate dai Vertici dell’Ente e presentate agli interlocutori politici, è una condizione fondamentale per proporre soluzioni organizzative volte a garantire i dipendenti e la qualità dei servizi offerti al cittadino.
Ci aspettiamo, pertanto, che nei prossimi incontri l’Amministrazione mantenga l’impegno preso in tal senso.
Le scriventi OO.SS hanno , comunque, sollecitato al Ministro Lupi un incontro, reiterando la richiesta già fatta, dopo il periodo di inevitabile stasi dovuto alla crisi di Governo.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Roma, 20 marzo 2014
FPCGIL ACI CISL FP ACI UILPA ACI
Derna Figliuolo Marco Semprini Sandra Pagani