24.02.2014 – Convocazione incontro: Fondo di rischio e posizione per il personale dirigente
24.02.2014 – Corso di formazione per il passaggio alla qualifica di Capo Squadra decorrenza 1.1.2010
24.02.2014 – Relazione incontro del 20 febbraio 2014 su progetto di riordino del Corpo Nazionale VVF
Si è svolta ieri riunione di contrattazione nazionale con all’ordine del giorno la discussione su un progetto di apertura straordinaria relativo al sabato sera 1 marzo che avrebbe interessato 5 siti su tutto il territorio nazionale. L’allegato comunicato unitario vi spiega come è andata, ovvero che non sussistono allo stato condizioni utili e garanzie che ci consentono di firmare accordi di apertura straordinaria, anche in conseguenza del vero e proprio attacco alle libertà sindacali portato dall’Amministrazione con le Circolari 66, 70 e 71. Sulla questione abbiamo ampiamente spiegato la nostra posizione nell’ultimo comunicato e riteniamo ancora più irresponsabile che l’Amministrazione, a fronte di una richiesta di sospensione di ogni decisione in attesa del prosieguo del confronto sul tavolo politico sulle relazioni sindacali, abbia ritenuto di emanare altre due Circolari alla viglia della ripresa del confronto sulle partite economiche ancora in sospeso. Di conseguenza sono venute meno le condizioni per la prosecuzione di un rapporto costruttivo con la parte amministrativa e la possibilità di programmare per quest’anno sia il FUA, bloccato dalla questione della sua riduzione per la quale ancora non ci sono risposte da parte del MEF, che le aperture straordinarie. Sia chiaro, a noi non fa certo piacere dover rinunciare ad occasioni di valorizzazione del nostro patrimonio ed allo stesso tempo di incentivazione per i lavoratori, ma la dimensione dei problemi è talmente appesantita che noi oggi non siamo in grado di programmare nemmeno l’ordinario, per le carenze sempre crescenti di personale a cui si assommano le riduzioni di salario e la perdita dei diritti sindacali. Quindi occorre una scossa salutare che riporti sulla terra una controparte assai attenta solo all’autotutela e che ci consenta di affrontare le questioni con il nuovo Governo in maniera concreta e non velleitaria. A questo punto diventa centrale la questione della consistenza del salario di produttività (se le cose rimarranno così, gli importi da stanziare sui progetti locali saranno veramente minimi) e quella del pagamento ai lavoratori non in tempi bliblici. Su questo sarebbero chiamati a discutere e risolvere le nostre controparti, invece di pensare solo a come tagliare diritti e salario ai lavoratori. Vedremo nei prossimi giorni.
Circolare 76/2013.
Fresca fresca arriva, in questo turbinio di circolari, questa ultima, la quale mette, per così dire, i piedi nel piatto su alcune problematiche di grande appeal tra i lavoratori, ovvero la questione degli organici da distribuire per profilo e per regione, che reca in sé le possibili soluzioni per i passaggi orizzontali e la stabilizzazione dei distacchi, quella dei passaggi degli idonei tra le aree, la questione del trattamento delle eccedenze in prima area e quella della stabilizzazione dei comandati.
Una Circolare pertanto complessa, emanata sull’onda del “guardate quanto stiamo facendo”, che in realtà non fa altro che ribadire situazioni già note, con qualche significativa eccezione sulla quale vale la pena di approfondire.
Sappiamo infatti che l’amministrazione ha presentato due schemi di ripartizione degli organici, di cui uno sulla base di quanto concordato in relazione alle necessarie garanzie per il personale attualmente nei ruoli e nel rispetto delle previsioni di sanatoria di problemi annosi, quali i passaggi orizzontali e i distacchi interni. Naturalmente auspichiamo vivamente che a nessuno venga in mente di modificare questa impostazione, che riteniamo correttamente inserita in una previsione di stabilizzazione del personale attuale e di programmazione nel medio periodo del nuovo fabbisogno, nell’ambito dei limiti purtroppo imposti dalla spending review. E, secondo noi, adesso ci sono tutte le condizioni per l’attuazione.
Relativamente al personale in esubero, pur prendendo atto delle iniziative dell’amministrazione risalenti a luglio scorso, volte sostanzialmente a derogare alla norma, riteniamo comunque imprescindibile avere la situazione di questo personale al fine comunque di garantire che lo stesso esubero venga trattato solo tramite i prepensionamenti e i pensionamenti ordinari. Da questo punto di vista sarebbe opportuno che l’Amministrazione ci fornisse i dati più volte richiesti da molte Organizzazione sindacali. Così come siamo d’accordo sulla riduzione del vincolo di permanenza nella sede di prima assegnazione a tre anni, richiesta di modifica sempre del luglio scorso. Anche se sul punto basterebbe semplicemente riconoscere il diritto alle tutele sociali per i neo assunti.
Sulla questione del personale comandato, prendiamo semplicemente atto delle iniziative conseguenti alla proroga di un anno stabilita nel “Milleproroghe” e delle note connesse, che per la prima volta leggiamo anche noi. Valuteremo il prosieguo delle iniziative considerato che i tempi concessi dalla norma, in relazione alla complessità di dette procedure, notevolmente si restringono.
Sulla questione degli idonei alle riqualificazioni invece ci comunicano che hanno addirittura proposto una modifica normativa del famigerato articolo 24 del D.Lgs. 150/2009 di brunettiana memoria, risalente anch’essa al luglio 2013.
Tante novità vecchie: se queste iniziative sono partite a luglio 2013 perché non ci sono state comunicate prima? E che fine hanno fatto, in quale percorso parlamentare sono stata inserite, visto che abbiamo avuto un diluvio di provvedimenti sul pubblico impiego? Noi certamente avremmo sostenuto queste iniziative, in tutte le forme possibili. Invece lo sappiamo il 21 febbraio 2014, anche se non è mai troppo tardi: noi certamente siamo interessati a ad un forte sostegno, magari a dare qualche osservazione e suggerimento. Quindi aspettiamo gli opportuni chiarimenti, senza necessità di ulteriori circolari, basta che ce lo facciano sapere e noi faremo la nostra parte. Altrimenti siamo alla mera propaganda fatta utilizzando singolarmente lo strumento delle Circolari amministrative.
Sul punto degli idonei peraltro riteniamo assai capziosa l’interpretazione normativa che dà la Circolare n.5/2013 della Funzione Pubblica, la quale interpreta i passaggi relativi all’assorbimento delle graduatorie esclusivamente riferite ai concorsi esterni. La legge 125/2013 in nessuna parte dice questo, è solo il Dipartimento Funzione Pubblica che interviene interpretando in modo restrittivo, facendo riferimento al citato art.24 il quale, pur restringendo le possibilità degli scorrimenti degli interni, non le nega certo. Ricordiamo inoltre che, per quello che riguarda il MIBACT, le uniche graduatorie vigenti sono solo quelle degli idonei interni e che pertanto, anche alla luce dell’impegno economico necessario per assorbire i comandati dai comparti senza vincolo assunzionale, il Ministero si troverebbe nella impossibilità assoluta di programmare concorsi pubblici per l’assunzione dall’esterno almeno fino al 31 dicembre 2015. Quindi chiediamo di valutare attentamente questa situazione e di proporre iniziative che siano condivise, altrimenti siamo alla politica degli annunci non seguiti dai fatti, in questo caso con le prevedibili conseguenze sui lavoratori interessati, i quali certamente hanno necessità di riscontri concreti alle proprie aspettative legittime di crescita professionale e non di illusioni.
Infine restiamo in fervente attesa della Circolare che chiarisca le condizioni economiche del personale riqualificato, in particolare su quanto abbiamo segnalato nello scorso comunicato, e consenta il recupero almeno del salario accessorio, in attesa del riscontro alla richiesta di attribuire il trattamento stipendiale inviata ai cosiddetti organi di controllo.
Così come siamo in attesa di capire cosa i nostri eroi intendano fare con le categorie protette, visto che la legge le ha tirato fuori dai vincoli assunzionali e che altre Amministrazioni, ad esempio il MEF, hanno già provveduto ad emanare i nuovi bandi senza attendere pareri di sorta.
Vedremo se questa bulimia da produzione di circolari ricomprenda anche queste due questioni.
Roma, 20 febbraio 2014
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
COMUNICATO UNITARIO
Malgrado in occasione dell’ultimo incontro le OO.SS., pressoché all’unanimità, avevano dichiarato la loro indisponibilità nel continuare a sottoscrivere accordi riguardanti progetti di apertura straordinaria, l’Amministrazione ha comunque convocato la riunione di contrattazione nazionale, per il giorno 20 febbraio 2014, per discutere circa un la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa concernente, nella notte del sabato 1° marzo 2014, l’apertura straordinaria di 5 Istituti museali.
Le OO.SS. hanno ribadito unitariamente le condizioni indispensabili per poter riprendere le trattative ed aderire ai necessari accordi che garantiscono la fruizione del patrimonio culturale: la riattivazione immediata del tavolo politico per definire le relazioni sindacali e la relativa sospensione degli atti unilaterali sulle prerogative sindacali, la definizione del FUA 2014, con riferimento al ripristino del limite teorico pari a 74 milioni di euro, nonché la regolarizzazione, su base mensile, del pagamento delle competenze accessorie maturate dai lavoratori.
CGIL
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CISL
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UIL
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C. Meloni
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C. Calcara
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E. Feliciani
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A TUTTI I LAVORATORI CRI
Grazie alla forte pressione esercitata da CGIL CISL e UIL nei confronti delle istituzioni preposte al riassetto organizzativo della Croce Rossa Italiana.
Grazie alla costante e continua partecipazione allo stato di agitazione di tutti i lavoratori della CRI.
Ci sono pervenute due importanti comunicazioni:
· La prima da parte del Ministero della Salute, a firma del sottosegretario di Stato Paolo Fadda, che nel condividere la richiesta da noi avanzata il 18 u.s. di un incontro urgente per la definizione delle problematiche relative al riassetto organizzativo della CRI, precisa che la data della riunione sarà comunicata immediatamente, non appena sarà definita la nuova compagine governativa.
· La seconda da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica con una convocazione per il giorno 25 p.v. in merito ad una prima riunione per l’avvio di un tavolo di confronto previsto dall’articolo 6 comma 5, del D.lgs 178 del 2012, con all’ordine del giorno : confronto circa il contratto cui aderisce l’Associazione in relazione alla privatizzazione dei comitati provinciali e locali.
Per tanto pur mantenendo alto lo stato di agitazione, in attesa degli esiti degli incontri previsti è sospeso il presidio previsto per il giorno 26 febbraio p.v. di fronte al Ministero della Salute.
Roma, 21 febbraio 2014
FP CGIL CISL FP UIL PA
Salvatore Chiaramonte Paolo Bonomo Gerardo Romano
21.02.2014 – Nuova convenzione tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e l’emittente televisiva Sky Italia
Di seguito il comunicato relativo all’ultima riunione fra OO.SS. e Amministrazione del 13 febbraio scorso che ha avuto ad oggetto soprattutto la ridefinizione del ruolo del responsabile di unità territoriale in seguito dell’emanazione del nuovo ordinamento dei servizi .
Si allegano inoltre (sebbene siano stati pubblicati da poco anche sul portale interno) gli avvisi per l’individuazione delle posizioni organizzative di vicario e di responsabile unità territoriale nonchè il documento con i criteri di conferimento degli incarichi.
Roma, 21 febbraio 2014
Derna Figliuolo
FP CGIL ACI
COMUNICATO
Roma, 14 febbraio 2014
Durante la riunione tenutasi ieri fra le OO.SS. dell’Aci e l’Amministrazione sono state illustrate le linee applicative del nuovo ordinamento dei servizi, che hanno impegnato le varie Direzioni dell’Ente in questi mesi e che saranno trasfuse a breve in un documento ufficiale che sarà nostra cura inviare a tutti i dipendenti appena disponibile. La Direzione del personale ha affermato che le scelte organizzative poste alla base del documento cercano di contemperare le indicazione dei Ministeri vigilanti (in particolare in tema di ridisegno in capo al dirigente di prerogative datoriali, prima afferenti anche al responsabile di struttura), con la necessità di non compromettere l’operatività funzionale degli uffici.
In linea generale sono in capo al Direttore Compartimentale in funzione di coordinamento, monitoraggio e controllo tutte le materie riguardanti il rapporto di lavoro del personale degli uffici afferenti al proprio territorio. Naturalmente il Direttore compartimentale (al quale saranno consegnati tutti gli strumenti per esercitare le proprie prerogative) potrà decidere di delegare alcune funzioni operative ai Direttori territoriali ed ai Responsabili di unità territoriali .
Gli ambiti di competenza vanno dalla gestione assenze/presenze, ai piani – ferie, alla mobilità del personale sul territorio ( trasferimenti , missioni, ecc.) alle modalità di lavoro (part time) ecc. . .
Anche in tema di igiene e sicurezza si è rideterminato il potere datoriale la cui titolarità è in capo al dirigente, mentre al Responsabile unità territoriale viene assegnato il ruolo di preposto.
Le relazioni sindacali sui posti di lavoro verranno condotte per la parte datoriale da una delegazione trattante composta da: Direttore compartimentale, Direttore territoriale/Area metropolitana e dal Responsabile di unità territoriale. Fermo restando la validità degli accordi sindacali già in essere anche in questo campo sarà facoltà del dirigente esercitare il potere di delega .
La materia dei provvedimenti disciplinari è rimasta pressoché invariata essendo stata prevista la possibilità per il R.u.t . (Responsabile di unità territoriale), di comminare le sanzioni consistenti nel richiamo verbale.
Per i Dirigenti tale possibilità si estende dal richiamo verbale fino ai 10gg. di sospensione dal lavoro e privazione della retribuzione. Oltre questa gravità di violazione e di relative sanzioni , in ossequio alla normativa vigente in materia, la competenza è dell’Ufficio disciplinare centrale (U. P. D.).
Inoltre in conseguenza al nuovo ordinamento, con determinazione del Segretario Generale, sono stati modificati( in aumento) i livelli di soglia economica per spese e appalti a disposizione dei Direttori Compartimentali in modo tale da consentire in futuro economie di scala potendo stipulare a quel livello come stazione appaltante contratti (si spera) più convenienti.
A livello di processi di lavoro, sia PRA che Tasse, non è intervenuto invece nessun cambiamento.
Appena avremo il documento sarà nostra cura diffonderlo ed eventualmente approfondire alcuni aspetti ancora poco chiari.
La riunione è proseguita con un’informativa da parte del dott. Annibali che ci ha illustrato la bozza del Codice di comportamento Aci, che sarà a breve pubblicato sul portale. E’stata manifestata poi l’intenzione di far seguire a questo codice delle disposizioni attuative che rendano ancora più evidente la correlazione fra i comportamenti e le sanzioni.
Alle Lavoratrici e ai Lavoratori della
Giustizia Amministrativa
alle segreterie territoriali
di FP CGIL – CISL FP – UILPA
In data odierna ci è pervenuta una convocazione per il prossimo 25 febbraio per avviare il tavolo di negoziazione per l’attribuzione dell’incentivo al personale della giustizia amministrativa in relazione al progetto smaltimento dell’arretrato.
Congiuntamente alla convocazione, è allegata delibera del consiglio di presidenza che individua nella percentuale del 20% la somma da accantonare per il personale.
Consideriamo questa una prima disponibilità in merito a quanto richiesto unitariamente durante la precedente riunione, da confermare e migliorare nel corso del prossimo incontro.
Pur mantenendo le perplessità sui tempi e sulle modalità di tale convocazione, giunta soltanto dopo che il Sindacato aveva dovuto avviare una forte contestazione sulla gestione della norma che, fino ad oggi, è stata interpretata esclusivamente a vantaggio dei soli magistrati, si ritiene, allo stato, di sospendere per il momento la mobilitazione fissata per il prossimo 24 febbraio e di avviare il tavolo negoziale.
E’ di tutta evidenza che tale fase è ritenute decisiva per verificare se ci si trovi di fronte ad un ennesimo tentativo di eludere la corretta soluzione del problema , che non può essere contenuta nella inadeguata percentuale del 20%, ovvero se sia maturata la decisione di individuare soluzioni finalizzate a riconoscere realmente, seppure tardivamente, i diritti del personale amministrativo nel pieno e dovuto rispetto della norma di legge.
Alla luce di quanto si definirà nel corso del prossimo incontro, decideremo e comunicheremo la revoca ovvero la prosecuzione e l’intensificazione della mobilitazione stessa.
Si allega convocazione e copia della delibera.
FP CGIL
S. Chiaramonte |
CISL FP
P.Bonomo |
UIL PA
E.M. Ponti |
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil- Fpl
Roma, 12 febbraio 2014
“Ci preoccupa la grave sottovalutazione del caos generatosi in molti Comuni italiani con il proliferare di vertenze sul salario accessorio dei dipendenti. In seguito alle ispezioni del Ministero dell’Economia, alcune amministrazioni, o perché sollecitate o per tutelarsi, hanno addirittura pensato di decurtare parte del salario accessorio o rivisto unilateralmente alcuni istituti contrattuali, penalizzando così i già magri salari di lavoratrici e lavoratori pesantemente colpiti da blocco pluriennale della contrattazione. Crediamo che il Governo debba intervenire e in fretta per evitare che le gravi difficoltà di bilancio degli enti vengano scaricate sui dipendenti”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Gianni Faverin e Giovanni Torluccio – rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl – lanciano l’allarme sul salario di lavoratrici e lavoratori dei Comuni italiani.
“E’ gravissimo – continuano i tre sindacalisti – che il costo della crisi dei bilanci comunali venga pagato dai lavoratori, in alcuni casi persino con la restituzione delle somme percepite o, come a esempio è avvenuto nel Comune di Vicenza, con la messa in mora dei lavoratori. Parliamo pur sempre di stipendi fermi dal 2010 e di un lavoro necessario per mantenere la coesione nelle nostre comunità locali, offrire servizi e far funzionare la macchina pubblica. Sottovalutare la situazione può portare a criticità ben più gravi”.
“Dal Veneto alla Campania la situazione precipita, mentre il Governo sta a guardare. Già a fine gennaio abbiamo chiesto ai Ministri D’alia e Delrio di convocarci per affrontare la situazione. E’ evidente – concludono Dettori, Faverin e Torluccio – che in assenza di una soluzione tempestiva, le tante vertenze locali aperte troveranno una dimensione nazionale e verranno ricondotte a una mobilitazione in difesa del salario e dei servizi offerti dai Comuni, oggi a rischio a causa di un’intollerabile indifferenza”.