Roma, 5.2.2014

 

Al Sig. Ministro delle

Infrastrutture e Trasporti

Dott. Maurizio Lupi

 
 
 
 

Oggetto: Unificazione dei dati su proprietà e caratteristiche tecniche dei veicoli. Richiesta di incontro

 

Egr. Sig. Ministro,

 

Il comma 427 art. 1 della Legge di Stabilità affida alla Sua cura la produzione degli atti preliminari all’adozione, in apposito D.P.R., delle misure volte all’unificazione in oggetto, nonché dei regolamenti di attuazione del D.P.R. stesso.

 

Molte sono le problematiche legate alla realizzazione di tale procedura che, auspichiamo, produca visibili miglioramenti nell’erogazione del servizio e una maggiore accessibilità e fruibilità dello stesso da parte di tutti i cittadini.

 

Si tratta, a nostro giudizio, di adottare una serie di decisioni in merito a modalità tecniche, organizzazione dei servizi, titolarità delle funzioni, tutte con possibili effetti anche sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori di entrambe le Amministrazioni interessate, ovvero la Motorizzazione Civile e l’Aci-PRA.

 

Riteniamo pertanto indispensabile l’apertura di una interlocuzione con le scriventi OO.SS., finalizzata all’individuazione e la condivisione delle modalità più efficaci a condurre in porto quella che auspichiamo sia una generale innovazione di procedure e servizi che interessano così tanti cittadini e lavoratori.

 

Le chiediamo, pertanto, la tempestiva convocazione di un primo incontro con le scriventi OO.SS.

 

Distinti saluti

 
FP CGIL
S. Chiaramonte
CISL FP
D. Volpato
UIL PA
E.M. Ponti
 
 
 

Documento sulla contrattazione di categoria approvato dal Comitato Direttivo il 28 Giugno 2011
 

 
 

Rchiesta di incontro unitaria – organici e pensionamenti

 
 

 
Richiesta di incontro unitaria al Sottosegretario Pinotti per la rideterminazione delle dotazioni organiche in applicazione alla spending-review e pensionamento in caso di soprannumero.
 
 

 
 
 

 
 

Nota al capo dipartimento dag sul CUG giustizia

 

Dott.ssa Simonetta Matone

Presidente del Comitato Unico di Garanzia

 
 
 

Oggetto: Comitato Unico Garanzia

 
 

L’art. 21 della L. 183/2010 ha previsto la unificazione dei comitati pari opportunità e sul fenomeno mobbing in un unico organismo denominato “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”.

Presso il Ministero della Giustizia il predetto organismo non solo è stato costituito con enorme ritardo rispetto al termine ultimo fissato dalla legge (24 marzo 2011), ma ad oggi non risulta essere stato convocato neanche una volta.

Considerato che la cennata inerzia è del tutto ingiustificata e che la stessa non trova riscontro nella prassi di tutte le altre pubbliche amministrazioni, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono che il Comitato Unico di Garanzia senza ulteriori indugi sia convocato e che sia posto in condizione di svolgere appieno la sua preziosa attività.

Distinti saluti

 

Roma, 6 febbraio 2014

 
 
FP CGIL
CISL FP
UIL PA
Grieco
Marra
Amoroso
 
 
 
 
 
 
 
 
 

EPSU Comitato permanente per le amministrazioni centrali

Accordo quadro

Lussemburgo, 4 febbraio 2014

Si è svolta, il 4 febbraio a Lussemburgo, la 41° riunione del Comitato permanente EPSU per le amministrazioni centrali (NEA).

Una riunione molto partecipata e ricca di argomenti all’ordine del giorno.
Prima di iniziare la riunione il Presidente del Comitato, Jean Paul Devos, ha dato la parola al collega dell’Ucraina per un aggiornamento sulla grave situazione che lì stanno affrontando. Il collega Vasyl Shylov ha rappresentato la grave situazione ma si è anche detto fiducioso sul fatto che si potranno trovare soluzioni pacifiche.
Dopo l’approvazione del verbale della riunione dello scorso 10 ottobre, si è aperta, dopo una breve relazione della segretaria dell’EPSU responsabile per le amministrazioni centrali, Nadja Salson, la discussione su quanto si è ottenuto attraverso il dialogo sociale di questi anni.
Al centro dell’attenzione è stato l’ Accordo Quadro Europeo per un Servizio di Qualità nelle Amministrazioni Centrali sottoscritto il 12 dicembre 2012 tra EUPAE e TUNED.
E’ emersa la necessità, condivisa da tutti i partecipanti, di attivarci nei rispettivi Paesi, per diffondere e far conoscere a tutti gli iscritti il contenuto dell’Accordo. La Francia ha già prodotto, congiuntamente tra sindacati e datori di lavoro, un opuscolo informativo da diffondere tra gli affiliati e le Amministrazioni.

L’ Accordo prevede, ogni due anni, il monitoraggio e la verifica degli effetti che prodotti. Prima parte di questo monitoraggio, sarà il progetto, finanziato dalla Commissione che prevede tre incontri regionali, di cui uno a Roma il prossimo 3 e 4 luglio 2014.

Il progetto del quale ci occuperemo si focalizzerà su tre temi principali:
1) Servizi diretti ai richiedenti asilo
2) Giovani disoccupati
3) Pensionati a basso reddito

L’altro importante punto all’ordine del giorno prevedeva la discussione sul programma del dialogo sociale per il 2014/2016. La discussione è stata ampia e partecipata e si è chiusa con l’auspicio che si possa arrivare ad un buon compromesso con i datori di lavoro, l’accoglimento dei temi da noi richiesti (sviluppo del dialogo sociale, qualità dei servizi pubblici, benessere nei luoghi di lavoro, importanza dell’informazione e della consultazione) e la definitiva approvazione del programma di lavoro nel prossimo incontro EUPAE/TUNED fissato per il 24 marzo.

Abbiamo suggerito la necessità di condividere tra tutti i componenti del Comitato una mappa su tutti i punti per noi indispensabili e sui quali dobbiamo impostare un confronto serrato con i datori di lavoro.

La riunione prevedeva un contributo di Penny Clarke, del Segretariato EPSU, che ci ha fornito chiarimenti e aggiornamenti sulla politica generale dell’EPSU e sull’importanza dei due grandi appuntamenti per la prossima primavera: Il prossimo Congresso EPSU (20-23 maggio 2014) e le elezioni europee.
Non sarà indifferente l’impegno che potrà avere l’EPSU per un Europa più progressista e vicina ai bisogni dei cittadini e dei lavoratori.

La riunione è terminata con l’appuntamento al 1 ottobre per il prossimo Comitato permanente.

Francesca De Rugeriis (rappresentante NEA per l’Italia)

 
 

 

Dialogo informale tra i direttori generali della pubblica amministrazione e TUNED

Dublino, 14 giugno 2013

Si è svolta a Dublino la riunione del dialogo Informale, tra i Direttori Generali della pubblica amministrazione e la delegazione sindacale europea (TUNED), sotto l’egida della Presidenza Irlandese.

La mattinata è stata dedicata alla presentazione a cura dell’Eupan (l’organismo di rappresentanza delle amministrazioni pubbliche in Europa), sul ruolo delle parti sociali nell’ambito dei cambiamenti. La presentazione era a cura dei datori di lavoro danesi e riguardava la situazione della contrattazione collettiva nel 2013. Inparticolare ci si è soffermati sulla situazione della contrattazioneper gli insegnanti e sulla ‘serrata’ delle scuole fatta dal governodanese per più di 20 giorni. dopo lo stallo della contrattazione.La risposta della delegata danese del TUNED è stata che tale situazione deve rappresentare, pur essendo una facoltà per i datori di lavoro nell’ambito delle relazioni che esistono in quel paese, una eccezione e che auspica che non avvenga in futuro. Per quanto ci riguarda tale situazione è del tutto impensabile in un sistema di relazioni come il nostro e pertanto risulta piuttosto difficile da omprendere.
Nel pomeriggio c’è stata la presentazione del Governo irlandese relativa allo “Staff engagement” ai tempi del cambiamento. Nella risposta del delegato irlandese di TUNED è stata raccontata la storia del deterioramento delle relazioni sindacali in ambito di servizi pubblici in Irlanda a partire dall’esempio dell’accordo tra sindacati e governo, denominato Croke Park 1 (firmato il 6 giugno2010, teso ad impedire sopratutto il licenziamento di decine di migliaia di dipendenti pubblici in cambo di una riduzione di salari odi circa il 5%), passando per la bocciatura del Croke Park 2 (respinto in aprile dai due dei più grandi sindacati pubblici, SIPTU e Irish National Teachers’ Organisation) per arrivare all’ultim oaccordo sui servizi pubblici che sta per andare alla validazione de ilavoratori. Una cronistoria che dimostra, così come quella fatta nella mattinata dal governo danese, che anche in paesi con una consolidata pratica del dialogo sociale e che sino ad oggi erano riusciti, nonostante la crisi, a trovare comunque posizioni condivise, ci sia invece stato un brusco deterioramento del dialogo sociale.
In molti paesi europei sono stati fatti tagli al salario, blocco dei contratti e aumenti in alcuni casi dell’orario settimanale di lavoro nei servizi pubblici. Quello che è evidente nei paesi mediterranei già da qualche anno si sta espandendo anche ai paesi del nord di Europa, grazie anche alla politica di contrazione del pubblico che la Commissione ha portato avanti per far fronte all’emergenza della crisi. Ciò è stato evidenziato dagli interventi di TUNED che hanno seguito le relazioni.
Nadja Salson, responsabile per l’EPSU delle funzioni centrali, dopo aver a sua volta messo in evidenza questa particolare situazione, ha poi fatto una relazione sullo stato della attività del Comitato, con una particolare focalizzazione sulla pubblicizzazione dell’Accordo quadro firmato lo scorso dicembre.
L’ultima parte della riunione è stata dedicata alla agenda fornita della Lituania per il prossimo semestre di Presidenza.

Nicoletta Grieco

componente supplente FPCGIL nel comitato Dialogo Sociale per le Amministrazioni Centrali

 

Un nuovo corso per l'Europa

4 aprile

Il 4 aprile manifestazione della CES a Bruxelles

L’appuntamento è per venerdì 4 aprile a Bruxelles: i lavoratori europei daranno vita ad una manifestazione contro le politiche di austerità e di rigore e per rivendicare scelte e decisioni di sviluppo e di crescita.

Qualche settimana prima del voto per il rinnovo del Parlamento europeo i sindacati di tutti i Paesi europei faranno sentire la loro voce nella capitale belga; gli obiettivi della manifestazione sono l’assoluta necessità di dire basta all’austerità e al rigore, il bisogno di invertire il segno delle politiche economiche e sociali che stanno condannando l’Europa alla recessione, il lancio di un grande piano straordinario europeo di investimenti per reindustrializzare l’Europa e per rispondere concretamente al dramma della disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile.

Fausto Durante, responsabile del Segretariato Europa della Cgil, ricorda come la Cgil sia stata da subito favorevole: “si tratta di una giusta e importante iniziativa, da sostenere con l’impegno e la partecipazione attiva di tutti i sindacati in Europa, affinché i temi dell’Europa sociale e del lavoro siano riportati al centro della discussione e permeino i lavori del prossimo Parlamento europeo.

I sindacati italiani faranno la loro parte per assicurare, in sintonia con le richieste di giustizia sociale e di nuove politiche economiche provenienti dall’insieme del mondo del lavoro in tutta Europa, il successo della manifestazione”.

Intanto la Confederazione Europea dei Sindacati ha proposto “Un nuovo corso per l’Europa: il piano per gli investimenti, la crescita sostenibile e occupazione di qualità”.

A cinque anni dall’inizio della crisi i cittadini europei continuano a soffrire per l’incertezza economica e sociale. Disoccupazione, lavoro precario, disuguaglianze e povertà rovinano la vita di molte persone. Battere la recessione e la stagnazione delle nostre economie, dando speranza e fiducia alle persone è il compito più urgente per i leader europei.

L’ Unione europea ha il potenziale per combattere la crisi. Vi è un urgente bisogno di prendere una nuova direzione, per ristabilire la situazione economica e creare posti di lavoro di qualità in un’Europa sociale. L’UE deve sfruttare i suoi punti di forza per creare un futuro più prospero, equo e democratico.

Bisogna avere una prospettiva a più lungo termine. Sono necessari investimenti massicci per dare alle nostre economie un nuovo inizio, basato sulla crescita sostenibile. Noi proponiamo un obiettivo di investimento annuo del  2 % del PIL dell’UE per un periodo di dieci anni. Questo avrà l’ulteriore effetto di aumentare gli investimenti privati e di promuovere misure private di modernizzazione su vasta scala.

Tali investimenti potrebbero aiutare a costruire una forte base industriale, servizi pubblici di qualità, sistemi pubblici efficienti, con sistemi di welfare inclusivi, ricerca ed istituzioni educative innovative.

Sono stati spesi 1.000 miliardi di Euro per salvare il settore finanziario; 1.000 miliardi di Euro si perdono ogni anno a causa dell’evasione e della frode fiscale. E’ giunto il momento di spendere 250 miliardi di Euro per l’occupazione di qualità e un buon futuro per i cittadini dell’UE. Un audace piano di investimenti potrebbe generare fino a 11 milioni di nuovi posti di lavoro di qualità.

Il piano è aperto a tutti i paesi UE, con progetti a livello europeo da sviluppare in collaborazione con progetti d’investimento nazionali. Deve essere data priorità agli investimenti che avranno il maggiore impatto sull’attività economica nazionale.

LA CES E’ CONTRO

– Politiche basate sull’austerità.

-Un decennio perduto, con disoccupazione di massa, lavoro precario ed ingiustizia fiscale.

– Politiche economiche volte a rassicurare i mercati, piuttosto che garantire il progresso sociale.

LA CES E’ A FAVORE

– Di massicci investimenti per la crescita sostenibile ed occupazione di qualità.

– Di buoni servizi nel settore pubblico e privato, di un corretto funzionamento dei servizi pubblici, con sistemi di welfare inclusivi ed istituzioni per ricerca e didattica innovative.

– Della fine della frode e dell’evasione fiscale, di una tassazione equa per finanziare un piano di investimenti.

-Della flessibilità nell’applicazione delle norme sul debito pubblico, se si realizzano investimenti.

Antonio Morandi (Segretariato europa CGIL)

 
 

DPR 28.10.2013 n.157: requisiti di accesso al sistema pensionistico.

Nota Fp Cgil al Vice Capo del DAP sulle relazioni sindacali presso il PRAP Basilicata.

NEWS

La FPCGIL Medici commenta l'intervista del Ministro della Salute Lorenzin su Quotidiano Sanità

 

 
 

Informativa schema di DPCM di riorganizzazione

 
 

 
Vi trasmettiamo lo schema di DPCM e la relazione illustrativa pervenuteci ieri unitamente alla convocazione per venerdì.
Sui contenuti della riforma ci riserviamo una valutazione approfondita dopo una attenta lettura.
Unitamente a questo schema ieri ci hanno comunicato la sospirata conclusione dell’iter relativo all’accordo sull’incentivazione ex legge Merloni che vi alleghiamo.
 Roma, 5 febbraio 2014
 
Claudio Meloni

 
 
 

 
 

Comunicato Lombardia

 
 

 
  

                                                         Al Direttore Generale
                                                         Dott.ssa Ravaioli
 
                                                         Al capo Dipartimento RUO
                                                         Dott.ssa Paccapelo
 

In merito al tavolo istituito nell’ultima riunione sulla segnalazione delle possibili problematiche che si sono venute a creare sui territori sull’applicazione del decreto e dell’accordo fatto con il Presidente sul medesimo, vi segnaliamo altri casi verificatisi in Lombardia.
Ovviamente mi metterò in contatto personale con voi per sottoporvi i nominativi ed i comitati dove si sono verificate queste situazioni, non ritenendo di poter rendere pubblici i nomi dei lavoratori coinvolti su di un comunicato, ma vi continuiamo a segnalare la Lombardia tutta che, sia come numero di lavoratori che come numero di comitati, da parte vostra merita un’attenzione maggiore.
Non oso neanche supporre che dopo l’impegno politico e personale da voi preso non interveniate con prontezza e in ogni caso sappiate che da parte nostra ci sarà una continua vigilanza e continueremo a sottoporvi tutte le situazioni anomale fino al completo chiarimento delle stesse.
In questa fase delicata per l’Ente e per i lavoratori un vostro mancato intervento non potrebbe che deteriorare il clima, aumentandola tensione già alta, ed impedendo ad ognuno d noi di svolgere al meglio il suo ruolo.
 

IL Coordinatore CGIL FP CRI
             Pietro Cocco

 
 
 

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