05.02.2014 – FP CGIL Barletta-Andria-Trani: nuovo distaccamento VVF
Roma, 4 febbraio 2014
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
dr. Fabrizio Saccomanni
Le scriventi OO.SS. avendo informalmente appreso che la bozza di decreto, relativa alla ripartizione dei proventi collegati alla L. 350/03 art. 3, comma 165, sarebbe ormai da qualche tempo già predisposta e pronta per la firma del Ministro, chiedono un incontro alle SS.LL. da tenere in tempi brevissimi.
E’ noto che i proventi in oggetto, sono riferiti al lavoro già effettuato nel 2012 e che quindi le lavoratrici ed i lavoratori dell’intero settore sono in attesa di essere compensati per obiettivi già raggiunti e certificati da tempo.
E’ altrettanto evidente che l’attesa è esasperata da un blocco retributivo che vede gli operatori, come tutti i lavoratori pubblici, in assenza, da oltre un triennio, del rinnovo contrattuale e con i salari accessori bloccati ai valori del 2010 ed erosi dalle decurtazioni collegate ai pensionamenti.
Vale infine la pena di evidenziare come i servizi resi dai lavoratori dell’intero settore siano di estrema delicatezza, continuando inoltre a svolgersi, sia nelle Agenzie Fiscali sia al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in concomitanza con una riorganizzazione che noi vorremmo volta al miglioramento della qualità e quantità dei servizi stessi, ma che al momento in buona parte di questo come di altri settori pubblici, si sta svolgendo secondo una logica meramente ed esclusivamente finalizzata alla strategia dei tagli lineari.
In assenza di una immediata convocazione si intraprenderanno una serie di iniziative volte a sollecitare la più rapida e positiva soluzione della vicenda in oggetto, la prima delle quali è prevista per il giorno
10 febbraio p.v. con un presidio unitario
davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Salvatore Chiaramonte Paolo Bonomo Sandro Colombi
Al Ministro per gli Affari regionali
Graziano Del Rio
Alla Ministra della Giustizia
Annamaria Cancellieri
Ai Direttori Generali
delle Agenzie Fiscali
Attilio Befera
Giuseppe Peleggi
In riferimento alla norma contenuta nella legge di stabilità che trasferirebbe le competenze e le funzioni delle Agenzie Fiscali e della Giustizia alle Province autonome di Trento e Bolzano esprimiamo preoccupazione per i riflessi sulla funzionalità e qualità dei servizi e sul personale amministrativo che rappresentiamo.
Abbiamo già espresso la nostra contrarietà alla norma succitata in quanto le funzioni che questo personale svolge sono particolarmente delicate e il passaggio nei ruoli delle province potrebbe creare a nostro avviso gravi problematiche.
Poiché tale trasferimento di funzioni potrebbe comportare importanti conseguenze sull’organizzazione dei servizi e del lavoro, a partire dalle variazioni contrattuali e dalle modifiche contrattuali dell’orario, riteniamo di essere titolati a partecipare ai tavoli che si prevederanno per definire le modalità di attuazione delle nuove disposizioni.
Restiamo in attesa di un sollecito riscontro,
Roma, 4 febbraio 2014
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FUNZIONE PUBBLICA CGIL
p. la Segreteria Nazionale Salvatore Chiaramonte |
Vi comunichiamo che siamo venuti a conoscenza informalmente, dato il detriorato stato delle relazioni sindacali, che al seguente link http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_8_1.wp?previsiousPage=mg_16_1&contentId=SDC978412 sono state pubblicate le graduatorie del bando di mobilità esterno dello scorso agosto.
Gli interessati dovrebbero ricevere una richiesta di adesione e poi si procederà alla richiesta dei nulla osta dalle amministrazioni di provenienza.
Buon Lavoro
Nicoletta Grieco
05.02.2014 – Scuole Centrali Antincendi – Utilizzo del personale delle SCA nelle fasi emergenziali
L’andamento della gestione finanziaria di Previambiente nell’anno 2013 che evidenzia, con un ottimo risultato, un rendimento lordo del comparto Bilanciato pari al 7,80 % (netto al 6,80%) e un rendimento lordo del comparto Garantito, per lo stesso periodo, pari al 2,83% (netto al 2,41%).
Le tabelle riassuntive dei rendimenti d’entrambi i comparti d’investimento (garantito e bilanciato) e, da come risulta evidente, prendendo in esame tutto il periodo della periodo di gestione finanziaria dall’anno 2002 ad oggi, possiamo evidenziare con soddisfazione che l’andamento tecnico della gestione è positivo e superiore di molto al rendimento del TFR.
Si rende noto, inoltre, che nel corso del mese di gennaio le due Commissioni elettorali (sindacale e datoriale) hanno formalizzato l’esito del voto per il rinnovo dell’assemblea paritetica in seno a Previambiente.
La partecipazione al voto è stata buona e, nonostante varie difficoltà, si è riusciti a coinvolgere molti iscritti al fondo che, esercitando in modo democratico un proprio diritto, hanno indicato i propri rappresentanti in Previambiente.
Conseguentemente a ciò, è stata convocata l’assemblea di Previambiente – per il prossimo 10 febbraio a Roma – che provvederà a formalizzare gli atti per il rinnovo delle cariche statutarie del Fondo di settore per la previdenza complementare.
Al Fondo Previambiente sono attualmente iscritti oltre 49.000 lavoratrici e lavoratori, più di 40.000 sono del comparto dell’igiene ambientale.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Sgrò/Cenciotti Paniccia/Curcio Tarlazzi/Modi Garofalo/Verzicco
Roma lì, 27 gennaio 2014
ALLA RICERCA DEL CAPRO ESPIATORIO
Siamo alle solite. Alla Dp di Piacenza, già teatro negli ultimi mesi di alcuni episodi perlomeno “singolari”, ogni giorno porta la sua pena.
Dopo alcuni ordini di servizio “lunari” e dopo che le relazioni fra la dirigenza e il personale sono scese ad un livello mai sperimentato prima, ora assistiamo alla ricerca del capro espiatorio.
Il fatto: non sono stati raggiunti gli obiettivi 2013 (a noi risulta peraltro che non siano stati raggiunti anche in diverse altre DP dell’Emilia Romagna). Di chi è la colpa: ma dei capi team, è ovvio.
E così, mentre due capi team del controllo non vengono riconfermati perché, evidentemente, ritenuti inadeguati, i dirigenti vengono tranquillamente riconfermati, se non promossi.
Il Direttore Provinciale viene assegnato ad una DP molto più grande (Trapani, oltre 200 dipendenti, circa 80 più di Piacenza) e con un obiettivo monetario inferiore al nostro, in attesa di pervenire, fra meno di due anni, ad una meritata e ben retribuita pensione.
Il Capo Ufficio controlli, ad oggi, sembrerebbe riconfermato. I Capi Area arrivati a settembre 2013, ovviamente, hanno potuto ben poco influire sul risultato dell’anno e vanno esclusi da ogni valutazione.
I capi dei due team che non hanno raggiunto gli obiettivi, invece, sono gli unici responsabili (insieme a quei fannulloni dei loro funzionari), e vanno rimossi.
Non si parla di una programmazione confusa, contraddittoria e spesso sbagliata, che ha ostacolato i controlli invece di agevolarli (per chi non se ne intende precisiamo che la responsabilità della programmazione è totalmente ed unicamente da addebitare ai dirigenti). Non si parla del fatto che l’ufficio è rimasto oltre un anno senza capi area, ed addirittura senza un capo team, con il conseguente ingolfamento delle pratiche presso il capo ufficio e l’inevitabile rallentamento dell’emissione degli accertamenti. Non si parla di obiettivi assurdi da raggiungere, con personale sempre in diminuzione, senza più tempo per alcuna formazione, con i funzionari lasciati spesso allo sbando fra scadenze e carichi di lavoro insopportabili (vedi le ore di lavoro “buttate” a fine mese). A peggiorare la situazione il continuo trasferimento dei funzionari da un team all’altro (cambi di team di cui spesso era difficile capire la motivazione e l’utilità), con spostamenti di pratiche, di assegnazioni, di stanze, tutti elementi che certo non hanno aiutato la fluidità del lavoro e della produzione di atti.
Tutti problemi già evidenziati nelle assemblee e nei verbali redatti dalla RSU, bellamente ignorati dalla dirigenza locale e regionale.
E poi, se la colpa è dei capi team, al dirigente che li ha scelti non si addebita nemmeno la responsabilità di questa scelta “sbagliata”. Ammesso e non concesso che questi capi team siano inadeguati, chi li ha incaricati?
La RSU della DP di Piacenza ritiene inaccettabile questo modo di agire da parte dell’Agenzia, per quanto non sia nuovo: quante volte si è ritenuto più facile colpire i livelli più bassi per salvaguardare i dirigenti, che non pagano mai. L’unica cosa che conta è l’allineamento, la fedeltà dei dirigenti alla linea nazionale vigente, e per loro i risultati non fanno testo.
A nostro parere le responsabilità vanno equamente divise, e se una DP non raggiunge i risultati i primi responsabili sono sempre quelli che in quell’ufficio rappresentano la maggiore autorità.
Finché le logiche saranno di “punire” i piccoli e premiare i loro capi a prescindere dai risultati che hanno ottenuto, alla faccia della tanto sbandierata meritocrazia, non c’è speranza di alcun miglioramento nella pubblica amministrazione di questo paese.
LA RSU DELLA DP DI PIACENZA
05.02.2014 – Gestione delle emergenze in ambito regionale – Nota al Direttore Regionale.
05.02.2014 – Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie sul trattamento pensionistico
L’ennesima dimostrazione di quanto l’amministrazione tenga al benessere del personale. Quattro Poliziotti vittime della gogna mediatica ed il DAP che non sente il dovere di appurare la realtà dei fatti.
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Roma, 4 febbraio 2014
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Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Attilio Befera
Al Direttore Centrale del Personale
Dott. Girolamo Pastorello
Oggetto: Posizioni Organizzative ex artt. 17 e 18 – Richiesta immediato incontro.
Le scriventi OO.SS. denunciano l’aggravarsi del clima lavorativo negli uffici derivante dal moltiplicarsi delle scelte unilaterali dell’Agenzia, che stanno determinando condizioni lavorative, organizzative e salariali inaccettabili.
Con riferimento alle posizioni organizzative ex artt. 17 e 18 del CCNI, le scriventi denunciano il mancato rispetto di corrette relazioni sindacali nonché rilevano l’emanazione, da parte di codesta Amministrazione, di atti unilaterali. In particolare, ci si riferisce alla direttiva del 18.12.2013 che, oltre a non essere stata condivisa, né partecipata dalle OO.SS., non è stata oggetto neanche di preventiva e/o successiva informativa.
Inoltre, i contenuti della stessa direttiva appaiono in più punti non condivisibili in quanto modificativi di vigenti norme contrattuali, sia sotto il profilo del finanziamento delle posizioni organizzative sia sotto il profilo dell’assegnazione degli incarichi e della loro durata.
Infatti, le disposizioni in argomento determinano una non pattuita ultrattività dell’accordo sul finanziamento che, diversamente, era collegabile alla durata contrattualmente prevista per gli incarichi, nonché prevedono un allungamento della durata degli stessi non prevista dalla vigente normativa contrattuale.
Si rileva, infine, che la suddetta direttiva, non prevedendo vincolanti diposizioni in merito agli interpelli e all’assegnazione degli incarichi a decorrere dal 2014, sta determinando un “caos organizzativo” in quanto le stesse vengono interpretate ed attuate in modo contraddittorio dai vari direttori regionali e/o provinciali, nella più assoluta assenza di trasparenza.
Tutto ciò premesso ed esposto le scriventi OO.SS.,
chiedono
la tempestiva convocazione di un incontro con codesta Direzione.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Salvatore Chiaramonte Paolo Bonomo Sandro Colombi