Il DAP ha abbandonato i Poliziotti penitenziari in servizio presso la casa di reclusione di Mamone.
La FP CGIL chiede un intervento immediato!
Roma, 3 febbraio 2013
Al Sottosegretario di Stato
Cosimo Ferri
Egregio Sottosegretario,
torniamo a segnalare la grave situazione in cui versano le relazioni sindacali all’Organizzazione Giudiziaria.
E’ urgente, viste le molteplici problematiche da affrontare, un incontro per cambiare passo e avviare una interlocuzione fattiva che sino ad oggi i vertici amministrativi del Ministero hanno sempre rifiutato.
Tra le ultime cose accadute, i lavoratori della giustizia, hanno percepito il salario di produttività, FUA anni 2011/2012, solo alla fine del mese di dicembre 2013, con grave ritardo a causa dell’inerzia dell’Amministrazione e ci risulta che in alcuni distretti a causa di ingiustificate mancanze nella gestione, i lavoratori non hanno percepito ancora nulla ed il ritardo nel pagamento rischia addirittura di slittare di alcuni mesi.
E’ necessario a questo punto che si facciano pressioni sulle Corti di Appello in questione, che si attivino per la richiesta dell’immediato riaccredito dei fondi e che si metta urgentemente a disposizione anche il 20% del predetto Fondo destinato alla contrattazione decentrata non ancora erogato.
Si tratta di ritardi inaccettabili per lavoratori che hanno già il salario ridotto a causa dei ripetuti tagli delle leggi finanziarie che si sono succedute.
Quanto avvenuto è oltremodo grave e da imputare alla pessima gestione di questi ultimi anni, pertanto crediamo non rinviabile l’avvio di un percorso di condivisione delle problematiche per il quale ci rendiamo già da adesso disponibili anche con proposte unitarie.
Restiamo in attesa di un sollecito riscontro.
FPCGIL FP CISL UIL–PA
Grieco Marra Amoroso
Alleghiamo per opportuna conoscenza, il DPCM di riorganizzazione del Ministero Infrastrutture e Trasporti con le ultime modifiche apportate.
Ritenendo il documento di particolare interesse per i lavoratori, siamo a disposizione per ogni chiarimento e osservazioni.
Grazie e buon lavoro
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL MIT
Roberto Morelli
CGIL Emilia Romagna FP CGIL Emilia Romagna FP CGIL Parma
programma iniziativa da tenersi presso il Tribunale di Parma
Data prevista 06 febbraio 2014
Tema iniziativa:
Organizzazione, progettualità e condivisione di obiettivi quali strategie per arginare la crisi degli organici negli uffici giudiziari. Convenzioni e protocolli d’intesa in materia di spese di giustizia nel Tribunale di Parma fra le buone pratiche condotte nel Distretto di Corte d’Appello di Bologna.
L’iniziativa si propone la finalità di un incontro seminariale che traccia un bilancio delle esperienze di progetti realizzati per dare continuità ai servizi amministrativi in una fase di contrazione di organici e riduzione di risorse .
A distanza di due anni dalla precedente iniziativa pubblica sul tema “crisi di organici negli uffici giudiziari del circondario, deficit strutturali nella rete informatica, ripercussioni della legge delega sull’accorpamento degli uffici giudiziari: iniziative possibili per un progetto condiviso e partecipato a sostegno della continuità dei servizi e tutela del personale amministrativo, con attenzione ad esperienze in ambito distrettuale nell’attuazione dei progetti ministeriali sul P.C.T.”, la FP CGIL rinnova il confronto pubblico sulla necessità di guardare all’organizzazione e alla formazione come progetto per la continuità dei servizi in uno scenario di impoverimento delle risorse e di blocco del turn over .
Il tema riprende anche gli argomenti del documento elaborato dal coordinamento nazionale giustizia FP CGIL “Ripartiamo dall’Ufficio per il processo” che propone un progetto di riforma della giustizia impostato sulla innovazione dei modelli organizzativi e delle professionalità amministrative di ausilio alla giurisdizione alla luce delle principali esperienze europee sul quale si era tenuta iniziativa pubblica presso il Tribunale di Bologna in data 15/5/2012.
L’incontro si svolgerà nelle forme dell’assemblea aperta e prevede la partecipazione dei principali soggetti che interagiscono direttamente nei servizi e nelle attività che si svolgono in tribunale nonchè di soggetti e istituzioni locali che stanno supportando gli uffici giudiziari con contributi formativi .
La prospettiva è rivolta all’esercizio di una funzione di rappresentanza sindacale attiva intenta alla diffusione della cultura dei diritti e della legalità nell’osservanza dei principi di democrazia, trasparenza e buon andamento delle funzioni pubbliche, determinata a qualificare la giustizia come servizio pubblico a tutela dei diritti di cittadinanza e bene comune .
L’organizzazione degli interventi sarà impostata secondo le modalità della tavola rotonda che seguirà ad una relazione introduttiva di presentazione dell’iniziativa e dei progetti praticati nel Tribunale di Parma con testimonianze di esperienze organizzative di altri Tribunali del Distretto di Corte d’Appello di Bologna.
E’ prevista la partecipazione dei seguenti soggetti:
Presidente del Tribunale
Presidente Ordine degli Avvocati di Parma
Presidente della Fondazione Avvocatura Parmense
Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Parma
Assessore alla Formazione e al lavoro della Provincia di Parma
Aderisce l’Associazione Dirigenti Giustizia
Dirigenti sindacali :
Segretaria Funzioni Centrali FP CGIL Emilia Romagna
Segretaria Generale FP CGIL Emilia Romagna
Segretario Funzioni Centrali FP CGIL Parma
Rappresentante della delegazione trattante naz.le giustizia FPCGIL,
Durata e orari
Si prevede una durata nell’arco di tre ore : dalle ore 15.00 alle ore 18.00
In vista dell’obiettivo di far partecipare il personale amministrativo si avanzerà comunicazione di indizione di assemblea.
Si chiederà all’amministrazione di favorire l’accesso mediante sospensione dell’attività dei servizi al pubblico attraverso affissione con congruo anticipo di avviso al pubblico per le aree civili ed amministrative. Analogamente per le attività del settore penale sarà richiesto, ferma restando la garanzia dei servizi essenziali, di consentire la più ampia partecipazione del personale interessato.
Preavviso agli organi di informazione
E’ prevista la richiesta di autorizzazione all’accesso di giornalisti per eventuali interviste ai relatori.
Iniziativa e Locandina 6 febbraio 2014
Roma, 3 Febbraio 2014
Alla Direzione Centrale
Pianificazione, Sistemi,
Risorse Organizzazione
Ufficio Normativa e Relazioni Sindacali
Agenzia del Demanio
Oggetto: Registrazione presso la Corte dei Conti della Convenzione per l’erogazione dei servizi immobiliari e la gestione del Patrimonio dello Stato Triennio 2013-2015
Si è venuti a conoscenza che in data 24 settembre 2013 è stata registrata presso la Corte dei Conti la “Convenzione per l’erogazione dei servizi immobiliari e la gestione del Patrimonio dello Stato Triennio 2013-2015” tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia del Demanio.
Prima ancora del mancato riferimento da parte aziendale dell’avvenuta registrazione nel corso dell’incontro del 9 dicembre u.s. con le OO.SS. avente al centro il piano aziendale colpisce quello che sembra essere un cambio nello strumento giuridico adottato per disciplinare i rapporti tra Agenzia del demanio e Ministero vigilante.
Ci si chiede, pertanto, il motivo del passaggio da un regime di Contratto di Servizi a quello della Convenzione.
Solo nel documento di sintesi -estrema, a questo punto- si trova un riferimento alla Convenzione laddove si scrive: “…Con particolare riferimento alla gestione dei beni statali affidati, l’evoluzione della composizione del portafoglio prevista e il conseguente mutato impegno in termini di servizi erogati, determinerà la necessità di un progressivo e coerente riorientamento della Convenzione stipulata con il MEF“. Tale documento è stato trasmesso alle OO.SS. con forte ritardo rispetto all’incontro citato. Comunque a sottoscrizione e registrazione avvenuta.
Il passaggio da Contratto di Servizi a Convenzione, infatti, non rappresenta esclusivamente l’opzione tra due strumenti giuridici ma può rappresentare una modifica nei rapporti tra i due Enti.
Si sottolinea inoltre come -per quanto riguarda le altre Agenzie Fiscali, anch’esse sottoscrittrici di convenzione con il MEF– non manchi mai, nella fase istruttoria, un passaggio di confronto e dibattito con le Organizzazioni Sindacali. Questo passaggio, in Agenzia è mancato.
Non rappresenta una casualità, quindi, che nelle Convenzioni che definiscono i rapporti tra le altre Agenzie e il Governo non manchi il riferimento agli incentivi al personale. Riferimento assente nell’articolato della convenzione sottoscritta dall’Agenzia.
Al fine di chiarire al situazione e i rapporti tra Agenzia e Ministero si chiede apposito incontro sindacale per il necessario avvio di un confronto su quanto avvenuto.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
APPROVATO NELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 31 GENNAIO IL NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE
DEL MIUR
Di seguito l’estratto del comunicato della Presidenza (per quello che riguarda la riorganizzazione MIUR)
Consiglio dei Ministri n. 47
31 Gennaio 2014
La Presidenza del Consiglio comunica che:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 12.45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Filippo Patroni Griffi.
Omissis
In conformità ed in attuazione di quanto disposto dal decreto legge in materia di revisione della spesa pubblica (n.95 del 2012) ed in particolare con la previsione che i Ministeri attuino una riduzione consistente degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del personale dirigente e non, il Consiglio dei ministri ha approvato due primi regolamenti per la riorganizzazione dei Ministeri dell’Istruzione, università e ricerca e della Salute
Ciascun Ministero ha operato una scelta improntata alla razionalizzazione e alla diminuzione della spesa, compiendo autonome scelte organizzative coerenti e compatibili con le esigenze delle proprie funzioni ma con il comune obiettivo di spending review dettato dal decreto legge.
Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
A seguito della riduzione del 20%, la nuova dotazione organica degli uffici dirigenziali generali viene ridotta da 34 a 27 posti, con una contrazione di n. 7 posti di dirigente di I fascia. La riduzione dei n. 7 uffici dirigenziali generali si realizza attraverso due diverse azioni:
* la soppressione di n. 3 direzioni generali in seno all’amministrazione centrale, una per ciascun dipartimento;
* la direzione, da parte di dirigenti non generali, degli Uffici scolatici regionali con una popolazione studentesca inferiore a n. 150.000 unità, e cioè l’Ufficio scolastico regionale per il Molise (42.000 studenti), l’Ufficio scolastico per la Basilicata (84.000 studenti), l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria (119.000 studenti), l’Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia (145.000 studenti).
Per quanto riguarda gli uffici dirigenziali di livello non generale, la riduzione della dotazione organica è stata superiore al 20%, a causa di compensazioni orizzontali (operate dal Funzione Pubblica) e verticali (con enti di ricerca), adottate sulla base della direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione n. 10/2012. Pertanto la nuova dotazione organica degli uffici dirigenziali di livello non generale viene ridotta da 544 posti a 413 posti – di cui 191 dirigenti tecnici e 222 dirigenti amministrativi – con una contrazione di n. 131 uffici.
Relativamente al personale di livello non dirigenziale, per effetto della riduzione della spesa pari al 10% di cui al sopraccitato decreto legge, cui si sono aggiunte compensazioni verticali e orizzontali, la nuova dotazione organica dei posti non dirigenziali passa da 7.034 posti a 5.978 unità, con una contrazione di 1056 posti corrispondenti ad un risparmio (pari ad euro 34.958.508).
La dotazione organica complessiva del personale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sarà, dunque, complessivamente pari a 6.418 unità:
* 27 dirigenti di I fascia
* 413 dirigenti di II fascia
* 2.490 unità di Area III
* 3.144 unità di Area II
* 344 unità di Area I
Omissis
A questo punto parte la predisposizione dei Decreti Ministeriali di riorganizzazione dei Dipartimenti centrali e delle Direzioni Regionali.
In sostanza si tratta di ripartire in concreto agli uffici di ciascuna Direzione e di ciascun Dipartimento le funzioni assegnate dal DPCM.
Vi ricordo che lo stesso provvedimento approvato venerdì prevede sui DM un passaggio a livello regionale con le Organizzazioni Sindacali, importante soprattutto in ambito regionale, per la verifica del mantenimento delle sedi sul territorio.
FP CGIL MIUR Angelo Boccuni
Roma, 3 febbraio 2014
Le recenti problematiche che si sono registrate negli ultimi tempi nelle gestione dei Centri di Identificazione ed Espulsione necessitano, a nostro avviso, di una valutazione attenta e scrupolosa in ordine alla questione degli organismi umanitari che operano nel settore.
Noi riteniamo che i CIE non rappresentino una soluzione ma anzi un problema, essi dal nostro punto di vista andrebbero chiusi e riconvertiti in centri di accoglienza con personale qualificato di conseguenza. Riteniamo, comunque, importante rappresentare la tematiche della gestione dei CIE e chiarirne alcuni aspetti.
Assistiamo sempre più spesso ad aggiudicazioni di appalti per la gestione dei centri sulla base di gare al massimo ribasso, con un costo pro-capite di circa 30,00 euro per ospite, che non garantiscono, come abbiamo potuto drammaticamente constatare, un’assistenza efficace agli interessati.
Risulta che presso il Centro di Milano la convenzione con la C.R.I. sia scaduta e non sia stata rinnovata, sulla base di una gara che ha visto l’assegnazione ad un organismo francese che, con il sistema del massimo ribasso, ha potuto aggiudicarsi la convenzione in considerazione dei criteri di spesa previsti nella gara, circa 40,00 euro.
Riteniamo, anche allo scopo di tutelare tutti i posti di lavoro a rischio, necessario convertire il CIE di Milano in un centro di accoglienza, rivedere il sistema delle gare, rispettando in primo luogo il dettato della legge e garantendo un livello qualitativo e professionale atto a rispettare anche la dignità delle persone ospitate nel centro.
28.01.2014 – In allegato, pubblichiamo la nota di sintesi della proposta FP CGIL VVF che integra il materiale già sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione con il contributo dell’Area Dirigenti e Direttivi e le integrazioni definite nell’Esecutivo Nazionale, sulle tematiche che riteniamo debbano essere esaminate nei prossimi confronti sindacali e di seguito il riepilogo delle proposte dettagliate.
Riepilogo proposte:
Roma, 31.01.2014
Al Capo del DAP
Pres. G.Tamburino
Ai Vice Capi DAP
Dott. L.Pagano
Cons. F.Cascini
Al Direttore Generale
delle Risorse materiali, dei Beni e dei Servizi
Uff. Automobilistico, navale e telecomunicazioni
e, per conoscenza
Al Direttore
dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P.Conte
Oggetto: Dismissione delle auto a noleggio presso gli UEPE
Siamo venuti a conoscenza dell’imminente dismissione delle auto a noleggio site presso gli uffici di Esecuzione Penale Esterna il cui utilizzo risulta necessario quanto indispensabile alla professionalità di servizio sociale per l’espletamento dell’attività istituzionale cui gli stessi sono demandati, attività che alla luce di quanto anzidetto risulta sottovalutata o peggio ignorata dall’amministrazione.
Infatti con nota n. 6425 del 09/01/2014 la direzione generale dei beni e dei servizi, facendo riferimento alla legge di stabilità del 2014 in materia di tagli e razionalizzazione delle esigue risorse economiche disponibili, invita i Provveditori regionali ad “operare con oculatezza riducendo o eliminando, tutte quelle spese ritenute non indispensabili e a voler astenersi dall’intraprendere ogni iniziativa volta al noleggio di nuove autovetture”.
La conseguenza di tale disposizione è, come anticipato in premessa, il mancato rinnovo dei contratti di noleggio delle auto destinate agli uffici di esecuzione penale esterna la cui spesa rientra evidentemente tra quelle ritenute “non indispensabili“. Disposizione, questa, che riteniamo di rilevante gravità e fortemente preoccupante per le ricadute che la stessa comporta al mandato istituzionale del sistema dell’esecuzione penale.
La questione, infatti, rappresenta una seria problematicità per l’istituzione penitenziaria e più nello specifico per l’esecuzione penale esterna in quanto comporta un forte disagio professionale ed operativo per gli operatori afferenti il settore ( gli assistenti sociali), disagio che ravvisiamo possa divenire drammatico anche alla luce dei recenti interventi normativi in materia di deflazione della pena che nell’incrementare il carico di lavoro li vede per la specificità professionale particolarmente impegnati, benché sotto organico, nello svolgimento del loro delicato compito istituzionale.
Denunciamo, pertanto, una situazione di forte criticità operativa della quale l’amministrazione dovrà necessariamente farsi carico e con tempestività a tutela del mandato istituzionale e della sicurezza degli operatori ai quali non si può come troppo spesso accade chiedere l’onere di risolvere al meglio la problematica (tanto si evince dalla nota del provveditore del Piemonte che alleghiamo) o meglio, non è possibile più tollerare che gli stessi rispondano personalmente della incapacità organizzativa e gestionale dell’amministrazione.
Certo è che questa O.S. intraprenderà ogni iniziativa di prerogativa sindacale finalizzata alla tutela dei lavoratori e della loro professionalità non prescindendo dalla salvaguardia dei diritti dell’utenza a cui il mandato istituzionale si riferisce.
Da ultimo, ma non per importanza sarebbe interessante comprendere e conoscere se il provvedimento in questione ha validità e pertanto applicato anche per le altre autovetture di cui si avvale il DAP soprattutto a livello centrale, non ci riferiamo a quelle proprie della Polizia Penitenziaria ma a quelle utilizzate in esclusiva per accompagnare i vertici e i dirigenti dell’amministrazione.
Forse bisognerà riflettere, una volta per tutte e approfonditamente, sulle spese ritenute dalla amministrazione penitenziaria non indispensabili.
In attesa di riscontro
La Coordinatrice nazionale DAP
Lina Lamonica