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DPR 157/2013

Comunicato su armonizzazione requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale Comparto Sicurezza-Difesa e Vigili del Fuoco

 

E’ stato pubblicato sulla G.U. nr. 12 del 16/01/2014, il DPR 157/2013 – “Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del Comparto Sicurezza-Difesa e Vigili del Fuoco”, dal quale viene di fatto stralciata dall’armonizzazione la posizione del personale del Comparto, rimandandola ad eventuali successivi interventi normativi/correttivi l’attuale ordinamento, da adottare previa consultazione/concertazione con le rappresentanze sindacali del personale coinvolto. 

A tal proposito alleghiamo il comunicato FP CGIL – Comparto Sicurezza del 23/01/2014

 
 
 

 
A TUTTI I LAVORATORI – COMUNICATO UNITARIO
 
 

Le ultime due riunioni del tavolo nazionale, oltre a segnare la riapertura del confronto su alcune delle principali problematiche ancora aperte, hanno rappresentato un’utile occasione per ribadire la nostra posizione su temi di particolare interesse per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori dell’INPS, tra i quali:

 

CCNI 2012

Non è ammissibile che i lavoratori dell’INPS, peraltro quotidianamente impegnati a consolidare e sviluppare il livello della quantità e della qualità dei servizi erogati, debbano attendere “tempi biblici” per vedersi corrisposti i trattamenti economici loro spettanti. Abbiamo pertanto invitato l’Amministrazione ad intraprendere tutte le iniziative necessarie perché l’iter certificativo dell’ipotesi di CCNI 2012 si concluda nel più breve tempo possibile, in modo da poter celermente procedere, a contratto certificato e definitivamente sottoscritto, all’erogazione dei saldi dell’incentivo relativi all’anno 2012. Stando alle notizie in nostro possesso, a tutt’oggi, la risposta dell’INPS ai rilievi formulati dalle competenti funzioni ministeriali, datata 24/12/2013, non ha ancora avuto riscontro.

 

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA 2013

Come senz’altro si ricorderà, prima della pausa natalizia sono giunti a conclusione i lavori del tavolo tecnico sull’armonizzazione dei trattamenti economici accessori. Tavolo che ci ha consentito di acquisire tutte le informazioni e tutti i dati di cui era necessario disporre per avere un quadro preciso della diversa disciplina con cui i vari istituti economici riconducibili ai contratti integrativi di INPS, INPDAP ed ENPALS sono stati nel tempo regolamentati. Abbiamo pertanto chiesto all’Amministrazione di dare immediata apertura al tavolo di confronto politico sulla contrattazione 2013. L’apertura del citato tavolo infatti, consentirebbe di giungere ad una rapida quantificazione delle risorse concretamente ed effettivamente destinabili al finanziamento della contrattazione integrativa 2013 -operazione che la definitiva messa in sicurezza, durante lo scorso mese di ottobre, delle risorse di cui all’art. 18 della legge n. 88/89 ha finalmente reso possibile- e, quindi, di valutare, con la dovuta attenzione, gli effetti economici di eventuali interventi volti ad introdurre, già all’interno del CCNI 2013, alcuni primi elementi di omogeneizzazione dei trattamenti incentivanti. A parere di Cgil, Cisl e Uil, come peraltro più volte evidenziato, l’obiettivo dell’armonizzazione andrà comunque perseguito in modo graduale e salvaguardando al meglio gli interessi e le legittime aspettative di tutti i lavoratori del nuovo Inps.

 

SPENDING REVIEW

Come già rappresentato con il comunicato unitario del 23/12 u.s., la fase di attuazione dei piani di pensionamento e pensionamento in deroga finalizzati al rientro dal soprannumero da spending si potrà concretamente aprire solo a seguito dell’approvazione della nuova dotazione organica. Solo allora sarà infatti possibile quantificare con esattezza il numero delle posizioni soprannumerarie da riassorbire nell’ambito di ciascuna area professionale. Il tema della riduzione della dotazione organica sarà trattato in sede di tavolo nazionale il 3/2 p.v. A tal proposito, abbiamo chiesto:

– che siano quanto prima messi a disposizione delle OO.SS. i dati definitivi concernenti le manifestazioni di interesse all’accesso al pensionamento in deroga pervenute presso i competenti uffici della Direzione Generale (numero complessivo, numero delle manifestazioni di volontarietà distinte per area professionale, ecc…);

– che si imprima una decisa accelerazione alle procedure di approvazione della nuova dotazione organica, in modo da consentire ai lavoratori che hanno manifestato il proprio interesse ad accedere al pensionamento in deroga di essere collocati a riposo con decorrenze quanto più prossime, a seconda che abbiano o meno espresso una preferenza in ordine alla data di possibile uscita, a quelle indicate dai medesimi lavoratori nelle rispettive manifestazioni di volontarietà o a quelle di maturazione dei requisiti pre-Fornero, comunicate ai dipendenti interessati dalla stessa Amministrazione;

– l’apertura di un tavolo di confronto rivolto alla individuazione delle contro-misure da mettere in campo per far fronte all’impatto che le uscite da spending potrebbero determinare, oltre che in termini di incremento dei carichi di lavoro, sulla continuità e sulla funzionalità dei servizi erogati.

 

MOBILITA’ NAZIONALE A DOMANDA

Cgil Cisl e Uil hanno unitariamente chiesto che si provveda all’immediata pubblicazione del bando relativo alla mobilità nazionale a domanda; bando che, come più volte sottolineato, dovrà essere rivolto alla copertura di tutte le 599 carenze rilevate nelle diverse Agenzie di produzione. Avere piena contezza del numero delle domande presentate consentirebbe infatti, fra l’altro, di addivenire, ove necessario, ad una definizione concordata dei criteri di eventuale contingentamento del numero delle risorse in uscita; operazione che, a nostro avviso, non può essere unilateralmente gestita dall’Amministrazione, come peraltro prospettato dalla stessa delegazione di parte pubblica nel corso dell’incontro del 18/12 u.s., ma formare oggetto di apposito accordo con le OO.SS. Abbiamo infine ribadito la nostra richiesta di prevedere l’avvio di una procedura di mobilità nazionale a domanda verso le Direzioni Provinciali. Ad oltre sette mesi dalla sua sottoscrizione, è arrivato il momento di operare perché l’accordo in materia di mobilità nazionale volontaria dispieghi finalmente i suoi effetti.

 

MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI

Come è noto, il documento di lavoro consegnatoci dall’Amministrazione persegue l’obiettivo di introdurre nel regolamento per la concessione dei mutui edilizi elementi di più efficace gestione del relativo budget; budget che, secondo quanto rappresentato dalla stessa Amministrazione già in occasione di precedenti incontri, rischia di non essere sufficiente a soddisfare tutte le richieste che è ragionevole ipotizzare verranno presentate nel corso del 2014. Il che vanificherebbe anche gli effetti delle modifiche regolamentari, proposte dalle scriventi, volte ad attenuare l’impatto delle vigenti disposizioni in materia di liquidazione del TFR. Cgil Cisl e Uil si sono pertanto dichiarate disponibili a proseguire il confronto sulle modifiche al regolamento purché l’Amministrazione si impegni ad integrare lo stanziamento 2014; stanziamento che, fra l’altro, come da noi richiesto, verrà in parte utilizzato per soddisfare, tra il corrente mese di gennaio ed il prossimo mese di febbraio, le circa 50 istanze presentate nel corso del 2013 e non accolte per indisponibilità di risorse. Ad avviso di Cgil Cisl e Uil, il rischio che anche per il 2014 le risorse allo scopo stanziate non siano sufficienti a coprire l’intero fabbisogno va scongiurato operando nella direzione di reperire altrove le risorse necessarie a conseguire gli obiettivi di risparmio imposti all’Inps dalla legge di stabilità 2013. A tal fine, abbiamo ribadito la nostra richiesta di immediata riattivazione della conferenza permanente sul bilancio.

COMANDI

A più riprese, Cgil Cisl e Uil hanno in questi mesi chiesto che, in attesa di poter attentamente valutare l’impatto dei pensionamenti da spending sulle diverse Strutture dell’Istituto e, quindi, nelle more dell’individuazione delle leve su cui agire per preservare e consolidare il livello della quantità e della qualità dei servizi erogati, tutti i comandi in essere fossero prorogati fino al 31/12/2014. Non possiamo quindi considerare soddisfacente la disciplina relativa alla gestione dei comandi in entrata dettata dall’Istituto con il messaggio Hermes n. 806/2014. Messaggio che, pur aprendo alla possibilità di pervenire ad una proroga dei comandi “in via eccezionale” e “per i soli casi per i quali si paventino gravi interruzioni di servizio”, conferma il limite dei 36 mesi quale periodo di durata massima dei comandi stessi. Ciò, anche in ragione del fatto che, come è noto, in sede di conversione del decreto legge n. 150/2013 recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, sono state presentate proposte di emendamento che hanno l’obiettivo di consentire anche all’Inps, in attesa del completamento delle operazioni di riassorbimento delle posizioni soprannumerarie, di prorogare per un anno tutti i comandi in essere.

COMMISSIONE BENEFICI SOCIO-ASSISTENZIALI

Dopo l’incontro del 16/1 u.s., sono proseguiti ieri, in sede tecnica, i lavori finalizzati alla definizione dell’accordo per la ripartizione dello stanziamento in conto 2013.

In tema di sussidi straordinari, abbiamo chiesto ed ottenuto:

– l’inserimento, tra i diversi benefici previsti nella relativa sezione, di uno specifico sussidio, già previsto nella disciplina ex-Inpdap, legato alla perdita del lavoro da parte del coniuge;

– l’incremento degli importi massimi concedibili per adozione figli (da 1500,00 a 3.000,00 euro).

In ordine ai contributi a favore di attività culturali, su nostra specifica richiesta, saranno ripristinati (e diversamente denominati) i sussidi per i figli di età fino a 5 anni; sussidi che, stando alla prima formulazione della bozza di accordo, sarebbero stati erogati solo in presenza di iscrizione all’asilo nido/scuola materna. Sul punto, l’Amministrazione si è anche impegnata ad integrare il contenuto del messaggio Hermes n. 20626/2013, relativo all’anno 2012.

Per quanto riguarda le borse di studio, abbiamo unitariamente rinnovato la richiesta di integrare la previsione della bozza di accordo che rischiava di precludere al personale della gestione pubblica la possibilità di accedere alle borse di studio relative all’anno scolastico 2011/2012, non contemplate nell’accordo 2012, sezione ex-Inpdap, e non previste nel testo consegnatoci il 16/1 u.s. dall’Amministrazione. Sul punto, la delegazione di parte pubblica si è impegnata a predisporre uno specifico bando.

E’ stata in ultimo ampliata la previsione dell’esame congiunto in sede di Commissione tecnica per la ripartizione/spalmatura degli eventuali residui dei vari capitoli, in passato circoscritta ai soli residui derivanti dal pagamento dei premi della polizza sanitaria. I lavori della Commissione sono stati aggiornati al 29/1 p.v.

Roma, 23 gennaio 2014

 
 
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Andrea NARDELLA
UIL PA/INPS
Sergio CERVO
 

 

 

Funzionamento della R.S.U. e ripartizione permessi sindacali.

Per chiarire alcuni aspetti circa il funzionamento della Rappresentanza sindacale unitaria, attraverso l’adozione di uno specifico regolamento, così come previsto dalla disposizione contrattuale nell’art. 21 comma 1 del Regolamento elettorale del 24 settembre 2013, e i criteri di ripartizione dei permessi sindacali stabiliti dai CCNL vigenti Federambiente e Fise/Assoambiente. Vi è questa necessità in considerazione delle difficoltà incontrate nei vari territori nel condividere delle regole unitarie sul funzionamento delle RSU, ma anche per la presenza d’interpretazioni discordi da parte delle direzioni aziendali.

Vi è questa necessità in considerazione delle difficoltà incontrate nei vari territori nel condividere delle regole unitarie sul funzionamento delle RSU, ma anche per la presenza d’interpretazioni discordi da parte delle direzioni aziendali.

Detto ciò, e avendo ben chiaro che la RSU, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, si deve dotare di un proprio regolamento necessario a gestire le proprie attività interne, mettiamo in evidenza che lo stesso non deve in nessun modo essere concordato con l’azienda, poiché il regolamento aziendale RSU ha natura autoregolamentare e norma solo le procedure interne al funzionamento della stessa RSU.
 
In altre parole, il regolamento della RSU può disciplinare la ripartizione dei permessi sindacali tra i vari componenti, le modalità di approvazione delle decisioni all’interno della RSU, la gestione dei rapporti con i lavoratori, il ruolo del coordinamento ove costituito, l’indizione delle assemblee, ect…
 
Ovviamente, per ulteriore chiarezza, il regolamento approvato dalla RSU non può disciplinare o derogare in nessun modo il sistema della relazioni sindacali, i livelli e le materie della contrattazione aziendale, la validazione degli accordi collettivi aziendali – ed altro – in quanto sono attività e strutture interamente disciplinate, in modo esclusivo, dal CCNL e dal Regolamento elettorale nazionale.

Conseguentemente, qualora la RSU non provveda a dotarsi di un proprio regolamento, mette a rischio il funzionamento e il compito sindacale della Rappresentanza sindacale unitaria ma non pregiudica né il normale svolgimento delle relazioni sindacali con l’azienda, né l’esercizio dei diritti e delle prerogative sindacali stabiliti dalla legge e dal CCNL.
 
Detto ciò, appare evidente che occorre quanto prima stabilire attentamente delle regole di funzionamento della RSU anche per rendere operative le stesse ed evitare inutili litigi come, ad esempio, sulle modalità di convocazione delle assemblee o sulla ripartizione dei permessi sindacali.

Occorre, però, segnalare che alcune aziende, che applicano il CCNL Federambiente, laddove non è stato ancora approvato uno specifico regolamento, non concedono i permessi sindacali previsti dall’articolo 57 lettera B).

In tal caso, oltre a ricordare alle stesse l’assoluta inadeguatezza del proprio comportamento rispetto alle norme e alla giurisprudenza consolidata, è necessario far presente la condotta antisindacale posta in essere volta ad impedire o a limitare l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale.

Inoltre, nel ricordarvi che la RSU è titolare ed esercita – congiuntamente alle strutture territoriali delle OO.SS. stipulanti – la contrattazione collettiva aziendale prevista dal CCNL, siamo ad evidenziare che, per quanto concerne la validazione degli accordi collettivi aziendali, resta fermo il disposto dall’art. 2 lettera B) dei vigenti CCNL, secondo cui per la loro approvazione è condizione esclusiva il voto favorevole della maggioranza dei componenti della RSU.

Vi segnaliamo, in ultimo, la necessità di avere a disposizione – presso le Segreterie Nazionali – i regolamenti adottati dalle RSU, anche in considerazione della necessità di migliorare il Regolamento elettorale nazionale alla luce dell’esperienza consumata e del Testo unico sulla Rappresentanza sottoscritto dalle Confederazioni nazionali lo scorso 10 gennaio.

Per quanto concerne, invece, la ripartizione dei permessi sindacali, si ricorda che alla RSU spetta un monte ore annuo complessivo di 2 ore per il numero dei dipendenti in forza alla data del 1 gennaio di ogni anno, così come previsto dall’articolo 60 lettera B) del CCNL Fise/Assoambiente e dall’articolo 57 lettera B) del CCNL Federambiente.
I permessi di cui sopra, in entrambi i CCNL vigenti, ricomprendono tutta l’attività sindacale di competenza, con esclusione delle riunioni convocate dall’azienda per il solo CCNL Fise/Assoambiente e sono di competenza esclusiva delle RSU.

Con l’occasione, si ricorda anche che alle strutture territoriali stipulanti (sono escluse quindi le firmatarie nazionali o locali) spetta un monte ore annuo complessivo pari a 6 ore (Federambiente) o 5 ore (Fise/Assoambiente) per il numero di dipendenti in forza alla data del 1 gennaio di ogni anno.
Compete, poi, alle aziende provvedere a determinare alla data del 1° gennaio di ogni anno, come detto, “l’indice di rappresentatività aziendale” ai fini della ripartizione dei permessi retribuiti del monte ore di cui sopra, di cui all’artt. 60 (Fise/Assoambiente) e 57 (Federambiente) lettera C) dei vigenti CCNL.

Si ricorda, inoltre, che nel CCNL Federambiente 2 delle 6 ore del monte annuo complessivo, previsto per le strutture territoriali stipulanti, sono da suddividere pariteticamente tra le stesse.

Per ultimo, vi ricordiamo che i vigenti CCNL prevedono all’art. 2 lett. A) comma 6, qualora alla scadenza del triennio di vigenza contrattuale le Parti non abbiano definito l’accordo di rinnovo, a partire dal primo mese successivo alla scadenza stessa, che sia corrisposto ai lavoratori dipendenti un compenso mensile denominato Elemento di Copertura Economica (E.C.E.).
Gli importi mensili dell’E.C.E. sono quelli indicati per ogni posizione parametrale negli allegati alla presente nota e saranno erogati a partire dalla retribuzione relativa al mese di gennaio 2014.

L’E.C.E. è omnicomprensivo di ogni effetto retributivo riflesso o indiretto, di natura contrattuale e legale (fa parte della retribuzione globale) e i suoi riflessi riguardano i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato a tempo pieno e i lavoratori a tempo parziale in misura proporzionale in funzione della ridotta durata dell’orario di lavoro.

Le Segreterie Nazionali
   FP CGIL            FIT CISL        UILTRASPORTI      FIADEL
Sgrò/Cenciotti   Paniccia/Curcio      Tarlazzi/Modi      Garofalo/Verzicco

 
Roma lì, 23 gennaio 2014

Ministero del Lavoro, il ministro chiede più ispezioni ma evita il confronto con i lavoratori. Proclamato lo stato di agitazione

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-pa

 
Roma, 17 dicembre 2013
 
Le federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil denunciano la grave situazione del Ministero del Lavoro dove “a fronte di una necessità urgente di rafforzare l’attività ispettiva e di controllo, testimoniata in modo drammatico dalla tragedia di Prato, il ministro Enrico Giovannini insiste su un piano di riordino fatto solo di ridimensionamenti e tagli lineari”.

Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa mettono all’indice l’atteggiamento incomprensibile dei vertici del Ministero: “Basta fare retorica promettendo più impegno e più risorse, quando poi si lascia che la richiesta di riorganizzare strutture e attività, che viene per prima dai lavoratori e dagli operatori di vigilanza e prevenzione sul lavoro, resti inevasa in un assordante silenzio”.

“Da tempo diciamo che serve un disegno organico di riorganizzazione del Ministero che punti al potenziamento dell’attività di vigilanza attraverso la conferma di tutti gli uffici sul territorio, quali presidio di legalità,  e che valorizzi le professionalità esistenti munendoli di strumenti, risorse e adeguati percorsi formativi. Cioè, puntando, sul contributo di chi è in prima linea per migliorare le condizioni di lavoro nel Paese e conosce bene i bisogni del sistema produttivo”.

“Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del Ministero del lavoro” concludono i sindacati, “e chiediamo immediatamente un tavolo di confronto. Il mese scorso abbiamo presentato la nostra proposta, contenuta in una piattaforma di riordino complessivo, e su quella pretendiamo risposte”.

CGIL MIUR INFORMA

 
 

 

Come preannunciato nella nota inviata il 13 gennaio negli scorsi giorni abbiamo incontrato la Delegazione di parte pubblica.
 

Martedì 21 si è svolto l’incontro sulla mobilità.

Abbiamo ribadito la necessità di predisporre un nuovo accordo di mobilità (l’ultimo sottoscritto risale al 2002).
Sappiamo che per poter individuare la percentuale di copertura dell’organico necessaria  per attivare la mobilità vanno definiti gli organici: Regionali e dell’Amministrazione centrale, cosa su cui il Dipartimento della Programmazione sta lavorando e su cui abbiamo avviato un confronto.
Questo il percorso concordato con l’Amministrazione: Una volta approvato il dpcm di riorganizzazione, che dovrebbe essere in dirittura di arrivo, decreto sugli organici e successiva sottoscrizione dell’accordo di mobilità.
Abbiamo chiesto con CISL e UIL:
di prevedere una percentuale di scopertura (differenza tra organico individuato e presenze) che consenta la mobilità da tutte le regioni;di non inserire nell’accordo, come fatto in passato, il parere del Direttore Generale (centrale o regionale) riguardo alla mobilità nazionale;di regolare anche la mobilità di comparto (da e per altri Ministeri);di predisporre la tabella dei titoli e dei punteggi partendo da quella del precedente accordo, chiaramente attualizzandola;Nel corso dell’incontro abbiamo anche chiesto una informativa sui comandi da e per altre Amministrazione degli ultimi 3 anni, in quanto non ne è stata data informativa alle OO.SS, e manifestato la necessità di avviare anche la procedura di mobilità orizzontale all’interno delle aree, come da CCNL, che è a costo zero e consentirà un’inquadramento nei profili più consono alle attività svolte dal personale.  
L’Amministrazione si è impegnata a predisporre una bozza di accordo che ci sottoporrà nel prossimo incontro.
 

Mercoledì 22 invece abbiamo avuto l’informativa sui Fondi Strutturali Europei.

Su questo problema la situazione è più complessa, ma comunque abbiamo riscontrato disponibilità al confronto.
Da quest’anno dovrebbe partire un nuovo Piano di finanziamenti che a differenza del precedente per quanto ci riguarda dovrebbe essere nazionale e non più limitato ad alcune regioni del sud e questo consentirebbe un maggior coinvolgimento del personale di tutta l’Amministrazione.
Abbiamo chiesto insieme a CISL e UIL:
una informativa puntuale su come sono state utilizzate le risorse assegnate ai settori istruzione e ricerca per il periodo 2006-2013, che si è concluso lo scorso anno, con particolare riferimento alle società esterne appaltate;di predisporre una formazione adeguata che consenta di ridurre le esternalizzazioni e di poter qualificare anche su tali materie il personale del Ministero;la disponibilità dell’Amministrazione a destinare al Fondo Unico di Amministrazione una quota delle risorse se, anche per il nuovo piano sarà possibile farlo (accordi in tal senso sul precedente piano sono stati sottoscritti in altre Amministrazioni, anch’esse destinatarie di fondi europei).   

L’Amministrazione si è impegnata a fornire le informazioni richieste relativamente al pregresso e a continuare il confronto con le Organizzazioni Sindacali sulla questione, una volta verificati i finanziamenti che saranno destinati al Ministero e la nuova delibera che sarà emanata dall’organo competente per l’utilizzo degli stessi.
   
Roma, 23 gennaio 2014 
 
 FP CGIL MIUR
 Angelo Boccuni

 

 

Organizzazione 73° corso A.V.P. – Nota al Capo Dipartimento

23.01.2014 – Organizzazione 73° corso A.V.P. – Nota al Capo Dipartimento.

 

 

Agenzia delle Entrate – Campania: Richiesta unitaria incontro urgente alla Direzione Regionale

 Alla Direzione Regionale Campania
dell’Agenzia delle Entrate – Via Diaz – Napoli
dr.campania.rs@agenziaentrate.it

 
 

Oggetto: richiesta incontro urgente.
 
In occasione del recente incontro svoltosi presso Codesta Direzione Regionale, le organizzazioni sindacali hanno rappresentato l’esigenza di aprire un confronto sui processi riorganizzativi in atto, riguardanti l’incorporazione dell’Agenzia del Territorio e la paventata chiusura degli Uffici Territoriali dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando anche le difficoltà riscontrate nello svolgimento delle relazioni sindacali.
A distanza di appena due giorni dall’incontro, la Direzione Provinciale di Caserta ha inviato, ai Dipendenti in servizio presso le sedi di Piedimonte Matese e Santa Maria Capua Vetere, una nota in cui si richiede di manifestare la disponibilità ad essere assegnati ad altra sede.
Si ha notizia che analoghe iniziative sono state assunte, seppure soltanto in via informale, anche da altre Direzioni Provinciali, nella cui competenza ricadono Uffici Territoriali indicati nel piano di chiusura.
Ribadendo la richiesta già avanzata nel corso dell’incontro dell’otto gennaio u.s., che trova evidentemente ulteriori e stringenti motivazioni nelle attività poste in essere dalle DD.PP., peraltro neppure anticipate alle OO.SS. Regionali durante la riunione, si chiede la convocazione di un incontro urgente sulla chiusura degli Uffici Territoriali della Campania.     
Restando in attesa di un cortese e rapido riscontro, si porgono distinti saluti.
 

Napoli, 14 gennaio 2014
 

Firmato:
 

     p. FP CGIL              p. CISL FP          p. UIL PA                p.Salfi                p.FLP
 B.Ronca-S.Sannino      M.Cutolo         M. Venetucci         A.Buonaiuto        G.Carotenuto
 


 

Richiesta unitaria FUA

 On. Avv. Giuseppe Berretta
Sottosegretario alla Giustizia

 
 

Al fine di evitare anche quest’anno, come negli anni passati, ritardi nel pagamento delle esigue risorse relative al FUA, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono che la S.V. urgentemente convochi il tavolo negoziale per la definizione dei criteri di pagamento del FUA 2013 contestualmente a quello relativo al FUA 2014. Infatti la definizione anticipata dei criteri di assegnazione e distribuzione del FUA dell’anno corrente consentirebbe il pagamento entro l’anno di tutte le indennità, comprese quelle per le posizioni organizzative, ove previste, con la cd “quota fissa” del FUA che è disponibile da inizio anno.

Vorrà inoltre, analogamente a quanto avvenuto in altre amministrazioni pubbliche, convocare un apposito incontro sui criteri di valutazione della performance dei lavoratori definiti sino ad ora senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali.

Confidando in un positivo riscontro si porgono distinti saluti.

 

Roma, 21 gennaio 2014

 
 
FP CGIL
CISL FP
UIL PA
Grieco
Marra
Amoroso
 
 

 

Emilia Romagna: Comunicati stampa sulla grave situazione della Regione

23.01.2014 – Comunicati stampa sulla grave situazione della Regione

 

 

Appello per la fine del conflitto in Siria.

Rete per la pace

La Rete della Pace

Pubblichiamo in allegato l’appello della Rete della Pace a favore dei diritti della popolazione siriana. L’appello si rivolge al governo italiano richiedendo un chiaro impegno per la soluzione politica e per il buon esito dei negoziati di Ginevra II che si svolgeranno il prossimo 22 gennaio 2014. La Rete della Pace riprende le richieste espresse dalla popolazione siriana e dagli attivisti per i diritti umani:

Tra le prime adesioni: Acli, Agesci, Associazione per la pace, Cgil, Legambiente, Rete della Conoscenza, Unione degli Universitari.

 
 

Note problematiche casa circondariale Santa Maria Capua Vetere.

Riunione al DAP sul riordino delle carriere: comunicato unitario.

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