Carceri: Omicidio-Suicidio; Cgil, insensato continuare a sottovalutare disagio poliziotti

 
Comunicato Stampa di Serena Sorrentino Segretario Confederale Cgil e Fabrizio Fratini Segretario Nazionale Fp Cgil

 
Roma, 17 dicembre 2013
 
“Circa 80 poliziotti penitenziari morti per suicidio negli ultimi 10 anni, 8 solo quest’anno: uno a Lecce lo scorso 30 aprile, uno in Campania a giugno, due a Roma nei mesi di giugno e luglio, uno ad Agrigento ancora nel mese di luglio, uno a novembre a Spoleto e, purtroppo, i due di stamani a Torino. Questo è il tragico elenco dei poliziotti, dei lavoratori, dei cittadini che si sono tolte o a cui hanno tolto la vita operando in carcere in questo breve arco temporale ma molti altri sono caduti negli anni passati per mano omicida, uccisi per non essersi mai piegati al compromesso, alle intimidazioni e/o alle minacce avanzate verso se stessi o nei confronti dei propri famigliari, fieri del lavoro reso al servizio dello Stato e di contribuire a garantire la sicurezza della collettività e la reintegrazione delle persone temporaneamente private della libertà nella società civile una volta scontata la propria pena”. Lo affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, e il segretario nazionale della Fp Cgil, Fabrizio Fratini.

“Sono anni ormai che lanciamo inascoltati ripetute grida di allarme ai governi e ai ministri della giustizia che si sono fin qui succeduti – affermano i sindacalisti – per evidenziare le pessime condizioni di lavoro imposte alla Polizia Penitenziaria e i rischi a cui questi operatori vanno fatalmente incontro nel quadro di un’emergenza carcere che non sembra trovare mai soluzione. Lo abbiamo fatto con le numerose e tempestive denunce pubbliche fin qui prodotte, con le iniziative di mobilitazione di piazza organizzate per sensibilizzare il parlamento, la politica e l’opinione pubblica, come quella tenuta lo scorso 28 ottobre a Roma dinanzi a Montecitorio e, da ultimo, anche nel piano di analisi e proposta da noi elaborato e consegnato lo scorso 25 novembre al prof. Mauro Palma, presidente della commissione incaricata dal Ministro Cancellieri di individuare le misure necessarie a contrastare il fenomeno del sovraffollamento delle carceri e rendere il sistema penitenziario umano e funzionale al mandato costituzionale affidato, quando in esso sostenevamo che  ‘il malcontento manifestato dal personale di Polizia Penitenziaria sta di giorno in giorno lievitando verso una china mai registrata fin ora e, almeno per noi, davvero preoccupante'”.

“Avevamo predetto – proseguono Sorrentino e Fratini -, e non ne siamo affatto contenti, abbiamo tentato di spiegare anche in quest’ultima occasione che la fortissima carenza di personale (circa 7000 unità in meno rispetto all’organico fissato con D.M. dal Ministro della Giustizia, senza contare quello sottratto dal lavoro in carcere) la forte contrazione degli stipendi e dei diritti contrattuali, l’aumento significativo dell’orario di lavoro e dei compiti e mansioni affidati giornalmente ai poliziotti, il disagio lavorativo vissuto in ambienti vecchi e malsani, le pessime condizioni di lavoro imposte dall’amministrazione sia a causa del grande sovraffollamento delle strutture, che per la sostanziale incapacità della dirigenza penitenziaria di misurasi con le rappresentanze sindacali sul piano dell’organizzazione e/o riorganizzazione del lavoro sollecitata dall’aumentato impegno richiesto agli istituti penitenziari unita a l’essere, più in generale, considerati dall’amministrazione penitenziaria come l’ultimo anello della catena, e non già parte attiva e partecipativa del processo che dovrebbe realizzare le condizioni per garantire la mission affidata dalla nostra Costituzione al sistema penitenziario del Paese, sta provocando tra il personale in servizio negli istituti di pena una forte e pressoché generalizzata demotivazione, se non una vera e propria disaffezione verso un ruolo che non riesce a realizzarsi e ad essere percepito nel modo in cui invece dovrebbe”. 

“Eppure ancora oggi, stando ai fatti, malgrado quanto ripetutamente affermato con puntuale cognizione di causa – continuano i due dirigenti sindacali -, delle difficoltà e della condizione vissuta da quei lavoratori in carcere è palesemente dimostrato che non esiste l’attenzione che occorre per la concreta risoluzione delle numerose problematiche presenti che, invero, potrebbero invece trovare una qualche soluzione praticabile se finalmente si decidesse di confrontarsi e ascoltare il sindacato. Allo stato attuale, invece, tutto finisce inevitabilmente, e consapevolmente a nostro giudizio, per scaricarsi sui poliziotti penitenziari, che rimangono in balia degli eventi e di una insensibile catena di comando, speso pagando un prezzo davvero salatissimo. Una scelta per noi inaccettabile che deve poter trovare soluzione quanto prima, partendo ovviamente dal presupposto che nei confronti di chi ha sbagliato siano adottati i conseguenti provvedimenti. Nelle prossime ore – concludono Sorrentino e Fratini – chiederemo un incontro al Ministro Cancellieri per aprire una discussione seria e approfondita sulla drammatica situazione denunciata”.

Legge di stabilità: lo Stato cede fisco e giustizia a Trento e Bolzano. Così si mina alla base l'unità nazionale, a quando la secessione?

 
Comunicato stampa di Salvatore Chiaramonte
Segretario Nazionale Fp-Cgil

 
Roma, 6 dicembre 2013

“La Legge di Stabilità prevede il passaggio dallo Stato alle province autonome di Trento e Bolzano di competenze in merito alla gestione delle Agenzie Fiscali e delle funzioni amministrative, organizzative e di supporto alla giustizia civile, penale e minorile, compreso il personale, magistrati esclusi. Una norma difficile da comprendere, se non in una logica di scambio politico, che mina alla base l’unità nazionale, trattandosi di funzioni fondamentali per garantire l’equità e l’uguaglianza dei cittadini italiani di fronte alla legge”. Questo il commento di Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil, in riferimento al comma 339 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità, contenuto nel testo approvato al Senato.

“Aspettiamo di sapere le motivazioni del Governo e i pareri delle forze politiche, chiedendo un’immediata modifica della norma, che per altro non chiarisce bene quale sarà la modalità di gestione del personale. Ma in gioco c’è molto di più di una questione contrattuale e di mobilità delle lavoratrici e dei lavoratori. Funzioni come la giustizia e il fisco – conclude Chiaramonte – non possono essere gestite come merce di scambio. A quando la secessione?”.

Cultura. Fp-Cgil: domani sit-in contro il bando farsa del Mibac

Comunicato stampa Fp-Cgil nazionale

“Domani prenderemo parte al sit-in di fronte alla sede Mibac di Via del Collegio Romano 27 (Roma) contro il bando relativo allo stage formativo di un anno per 500 giovani neolaureati, finalizzato alla catalogazione e digitalizzazione del nostro patrimonio. Un bando annunciato in estate come una ventata di giovani neoassunti che si è però concretizzato in un vero e proprio bando di concorso per uno stage formativo retribuito, appena 5000 euro al lordo degli oneri assicurativi. Al termine i “giovani” riceveranno un attestato a futura memoria, ovvero da utilizzare nell’eventualità, assai remota al momento, di nuovi concorsi. Dopo le promesse del Ministro Bray ci saremmo aspettati di più, molto di più”. Con una nota la Fp-Cgil annuncia la propria partecipazione al sit-in promosso da “Abbracciamo la cultura” e altre associazioni del settore.

“Per tutelare il nostro patrimonio architettonico e culturale servono risorse, buona nuova occupazione, che garantisca qualità e ampli l’offerta di servizi: i giovani, per poter dare il loro contributo e liberare le proprie potenzialità, hanno bisogno di certezze e di prospettive – conclude la nota della Fp-Cgil – non certo di condizioni umilianti”.
 
Roma, 19 dicembre 2013

 
 

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Decreto Cancellieri – Fp Cgil: giusta direzione ma serve più coraggio.

CARCERI: FPCGIL, DECRETO CANCELLIERI GIUSTA DIREZIONE MA SERVE PIU’ CORAGGIO.

  Roma, 20 dic. (Adnkronos) – ”La strada intrapresa dal Guardasigilli, Annamaria Cancellieri, sul carcere va nella giusta
direzione. Confidiamo che ai primi provvedimenti assunti dal Governo con il decreto legge dello scorso 17 dicembre, ne seguano altri capaci di risolvere definitivamente l’emergenza e realizzare quella riforma di sistema indispensabile per rendere il carcere un luogo umano, un posto dove sia realmente possibile attuare i principi sanciti dall’art. 27 della Carta costituzionale”. Questo il contenuto di una nota di Fabrizio Fratini e Salvatore Chiaramonte, rispettivamente
responsabili del settore sicurezza e giustizia nella segreteria delle Fp-Cgil Nazionale.

  “D’altra parte -continuano i sindacalisti- per quanto verosimile e apprezzabile, la politica dei piccoli passi puo’ avere un senso solo se alle iniziative di riduzione della popolazione carceraria vengono affiancati interventi strutturali. Serve una visione di insieme, a partire dalla valorizzazione del lavoro degli operatori delle multiprofessionalita’ penitenziarie”.

  ”Servono interventi normativi -rimarca la Fp-Cgil- che, dalla giustizia al settore penitenziario, riordini l’intero sistema, incluso quello minorile. Vanno create le condizioni per una maggiore efficienza, rimosse innanzitutto le cause di un tracollo che impedisce un vero recupero dei detenuti, a cominciare dalle dotazioni economiche e di organico”.   (Red/Col/Adnkronos)
20-DIC-13 15:17

 

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Nota Fp Cgil al Capo del DAP sul benessere del personale e sull'utilizzo dello strumento disciplinare

 

news

Posti di funzione del personale dei ruoli direttivi del Corpo.

Mobilità Capo Squadra generici e specialisti portuali e sommozzatori

20.12.2013 – Mobilità Capo Squadra generici e specialisti portuali e sommozzatori

 

 

 
 
Audizione del Ministro della Difesa

 
Cosi come preannunciato pubblichiamo il link dell’audizione al ministro del 12.12.2013. Nel frattempo e stata fatta richiesta di incontro unitaria per chiarire con il Ministro le questioni che abbiamo ritenuto fossero derimenti per il personale civile, prima fra tutte un equo trattamento per chi in questa amministrazione ha garantito e continua a garantire efficacia ed efficienza dello strumento militare e democrazia con la sua presenza nella DIfesa.
Roma, 20 dicembre 2013
 
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca.
 

Video Ministro Difesa – Audizione 

 


 
 

Anagrafe delle prestazioni – Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane

20.12.2013 – Anagrafe delle prestazioni – Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane

 

 

 
 
Verbale e volantino unitario

   
Accordo 18.12.2013 adempimenti applicativi del Decreto legislativo  178/2012


 

Al Capo del DAP sul benessere del personale di Polizia Penitenziaria e sull'utilizzo dello strumento disciplinare

Roma, 19 dicembre 2013
 
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Giovanni Tamburino
e, p.c.
Al Vice Capo Vicario del Dap
Dr. Luigi Pagano
 
Al Direttore generale del Personale
e della Formazione
Dr. Riccardo Turrini Vita
 
 Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dr.ssa Pierina Conte
R  o  m  a
                                                          
Alle Segreterie regionali e territoriali FP CGIL
 
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil
Polizia Penitenziaria

 
 

 Oggetto: benessere del personale di Polizia Penitenziaria ed utilizzo dello strumento disciplinare.
 
            Egregio Presidente,
           
            come Lei certo saprà, la situazione lavorativa che i Poliziotti Penitenziari vivono negli istituti del nostro Paese si sta facendo sempre più drammatica con il passare del tempo.
 
            Lavorare in reparti detentivi sovraffollati e garantire l’esecuzione del mandato istituzionale diventa sempre più difficile. La tensione che si deve gestire aumenta costantemente, gli eventi critici si moltiplicano e le aggressioni nei confronti dei Poliziotti sono ormai all’ordine del giorno. Senza dimenticare che tutto questo avviene mentre si opera sotto organico – mancano 8000 unità rispetto alla pianta organica complessiva, emanata nel 2013 – , con turni di servizio massacranti ed in strutture fatiscenti, dove la normativa sulla sicurezza sul posto di lavoro è perennemente disattesa.
 
            Come se non bastasse, a peggiorare una situazione già di suo intollerabile, si aggiungono le pessime notizie che riguardano il fronte contrattuale. I Poliziotti di cui parliamo sono costretti a subire il blocco del contratto collettivo nazionale di lavoro, del turn over, delle risorse che servirebbero ad incrementare il fondo perequativo 2013 – ricordiamo che l’assegno una tantum è ancora fermo al 16,60% – e non ricevono alcun segnale sull’avvio della previdenza complementare.
 
            In un clima del genere l’Amministrazione dovrebbe porre la massima attenzione al benessere del personale di Polizia Penitenziaria, nel tentativo di monitorare ed attenuare, nei limiti del possibile, tutti quei fenomeni stressogeni che si possono manifestare in un contesto lavorativo come quello sopra descritto.
 
            Da questo punto di vista le notizie che giungono dagli istituti penitenziari ci parlano di poche rare eccellenze in cui sono stati messi in atto interventi tangibili, atti a migliorare il benessere organizzativo, e di molte realtà in cui, di contro, nulla si è fatto in merito e si ricorre sempre più spesso all’utilizzo dello strumento disciplinare come mezzo di ritorsione nei confronti dei Poliziotti Penitenziari.
 
            Considerata l’emergenza che stiamo vivendo, la FP CGIL chiede un Suo immediato intervento teso a richiamare tutti i Provveditori ed i Direttori degli istituti penitenziari ad un utilizzo corretto dello strumento disciplinare e ad intensificare le iniziative tese a migliorare il benessere organizzativo dei Poliziotti Penitenziari. Contemporaneamente, preso atto dell’inadeguatezza di quanto fatto fino ad oggi in materia di prevenzione dello stress da lavoro-correlato, di istituire nuove forme di counseling più vicine al personale e nuove figure professionali in grado di dirimere i conflitti relazionali che si possono instaurare negli istituti penitenziari.
 

            Si resta in attesa di un cortese celere riscontro.
 

             Distinti saluti.
            
 

                                                     Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
                                                                 Polizia Penitenziaria
                                                                 Massimiliano Prestini
 


 

Corso di formazione allievi Vice Ispettori.

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