Regolamenti dei concorsi interni, attuativi del D.lgs. 13 ottobre 2005, n.217

22.11.2013 –  Convocazione incontro

 

 

 
 
Incontro Stato Maggiore Aeronautica del 20 novembre –
 

 
progetto di riordino 2013-2015

 
 
 
 
 
 

 
 

 
 
Richiesta di incontro unitaria
 

 Roma, 21 Novembre 2013
 

                                                                                              Prof. Enrico Giovannini
                                                                                              Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

    

Sig. Ministro,
 
come le abbiamo già rappresentato, con nota dello scorso 20 Settembre e durante l’incontro di informativa tenutasi il 28 Ottobre, l’impianto del nuovo assetto organizzativo previsto nella bozza di DPCM non può essere condiviso.
 
Si tratta di un modello organizzativo che, a nostro avviso,  non risponde né alle esigenza di una riorganizzazione organica delle Amministrazioni dello Stato né, tanto meno, alla prospettiva di una reale razionalizzazione della spesa pubblica. 
 
Proprio nel momento in cui sarebbe necessario rafforzare la presenza dello Stato sul territorio, si accentua lo squilibrio, già presente, tra centro e periferia con una prospettiva di indebolimento delle funzioni locali a scapito dei cittadini e delle imprese.
 
Riteniamo necessario un incontro per proseguire il confronto con spirito costruttivo e, a tal fine, le inviamo una nostra proposta per la riorganizzazione del Ministero.
 
Distinti saluti,
 
         FP CGIL                             CISL FP                       UIL PA
Salvatore Chiaramonte           Paolo Bonomo            Sandro Colombi

 
 

 
 
 

news

Circuiti regionali: il DAP invita al confronto, come chiesto più volte dalla FP CGIL.

news

Commissione Palma: rinvio incontro con le OO.SS.

Si comunica, che per ragioni organizzative, la riunione con la Commissione Palma, in programma per la giornata odierna, è rinviata a lunedì 25 novembre p.v., alle ore 15.00.

news Fp Cgil del 21 novembre 2013.

NOVARA: DETENUTO 41 BIS AGGREDISCE POLIZIOTTO PENITENZIARIO.

Ennesima aggressione a danno di un poliziotto penitenziario, questa volta nel carcere di Novara, presso il reparto 41/Bis. Lo rende noto la FP CGIL. Pare che un detenuto O.U. appartenente ad un noto clan camorristico, per futili motivi abbia aggredito il poliziotto che in quel momento era addetto alla sorveglianza della sezione. Si è scagliato contro, sferrandogli un taglio al collo con una lametta. Il collega nonostante l’entità della ferita è riuscito a divincolarsi evitando conseguenze ancor più tragiche. Accompagnato presso il locale nosocomio, ha riportato un’importante ferita da taglio al collo di circa 4 cm, che per poco non ha reciso la vena giugulare.
Non è la prima volta che tali aggressioni vengono perpetrate dallo stesso detenuto.
I poliziotti ogni giorno continuano a subire aggressioni, minacce, nell’intento di svolgere con dignità il proprio compito istituzionale. Il tutto nella totale indifferenza del nostro governo che invece ripaga tanta abengazione con blocco degli stipendi e continui tagli di risorse all’intero comparto sicurezza.
La FP CGIL esprime la massima solidarietà nei confronti del collega aggredito ed un sincero augurio di pronta guarigione.
 
Situazione Carceri Italiane “Disastrosa” Secondo l’Ue
 
Situazione Carcere Italiani- Il Consiglio d’Europa rimprovera l’Italia per via delle condizioni in cui vertono le nostre carceri.
L’Italia è nuovamente nel mirino della Consiglio d’Europa a causa della Situazione Carceri Italiane, troppa violenza, sovraffollamento e condizioni igieniche al limite della tollerabilità.
Maltrattamenti fisici, scarse condizioni igienico – sanitarie, aggressioni da parte del personale penitenziario, spazi ristretti in cui vengono confinate decine e decine di persone.
Sono solo alcune delle lamentele provenienti dai detenuti delle carceri italiane e giunte, nuovamente, all’attenzione del Consiglio d’Europa.
“Nuovamente” perché non è la prima volta che l’Italia finisce sul banco degli imputati per via delle pessime condizioni in cui vertono le nostre carceri.
Questa volta la Commissione per la Prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa ha partorito un rapporto particolarmente severo con riferimento ad alcuni centri penitenziari e psichiatrici visitati nel maggio 2012.
Il primo grande dato di fatto che colpisce gli esaminatori, appartenenti ad una delegazione di Strasburgo, è il sovraffollamento delle carceri (clicca per approfondire) gli spazi a disposizione dei detenuti sono ristrettissimi, quasi invivibili, e le condizioni sanitarie che ne derivano lasciano a desiderare.
Violenza nelle Carceri Italiane- Altrettanto preoccupante è il problema delle aggressioni, fisiche e razziali, provenienti da diversi soggetti appartenenti alla polizia penitenziaria: percosse, insulti, frasi discriminatorie nei confronti dei detenuti stranieri sono solo alcune delle denunce che provengono dai soggetti reclusi nelle diverse carceri italiane.
A dare sicuramente manforte alle accuse mosse nei confronti delle nostre carceri da parte dei delegati europei sono anche le storie di detenuti come Stefano Cucchi o vicende divenute tristemente storiche, come quella della scuola Diaz: eventi appartenenti al passato che hanno lasciate ferite ancora oggi difficili da rimarginare.
E sono ferite che gli stessi inviati europei hanno notato, denunciando situazioni di violenza e abbandono dei detenuti. Persino i diritti umani fondamentali vengono violati e la burocrazia, noiosa ma necessaria, non viene rispettata: manca ad esempio la documentazione cartacea riportante la traduzione dei loro diritti; si lamentano, inoltre, discriminazioni tra detenuti italiani e stranieri ad opera dei responsabili e dei funzionari dei penitenziari.
Una delle carceri maggiormente colpite, in senso decisamente negativo, dal rapporto della Commissione è l’Ucciardone, di cui si denuncia uno stato di degrado ed abbandono superiore alla media.
Si attende, in questi giorni, la risposta del Governo mediante l’emanazione del così rinominato “Piano Carceri”.
Dati alla mano, ci si rende conto di come sia evidente, agli occhi di tutti e a gli occhi del mondo, la penosa e vergognosa situazione in cui vertono le carceri italiane.
E’ forse giunta l’ora di occuparsi seriamente di tale problema, senza attendere un ennesimo rimprovero da parte dell’Europea. O peggio ancora, un nuovo caso Cucchi.
Fonte: http://www.magazinedonna.it
 
LA MAGGIORANZA AL SENATO CONFERMA NELLA LEGGE DI STABILITA’ LA NORMA CHE CANCELLA I RICORSI SULL’INDENNITA’ DI COMPENSAZIONE.
 
Il 15 novembre scorso la Commissione Bilancio del Senato ha respinto tutti quegli emendamenti (11.170, 11.171, 11.172, 11173) alla Legge di stabilità 2014 tendenti a sopprimere il comma 7 dell’art. 11.
La norma in questione introdurrebbe una interpretazione del contratto di lavoro del personale del comparto sicurezza e difesa relativamente alla c.d. “indennità di compensazione”, col fine di neutralizzare il contenzioso amministrativo che vede alcune amministrazioni (Guardia di finanza  e Polizia Penitenziaria) sistematicamente soccombenti (vedi documento CoCeR del 23/10/2013).
L’effetto dell’eventuale approvazione definitiva di tale norma sarà sostanzialmente quello di rendere inutili i ricorsi giurisdizionali in corso e quelli futuri.
La FP CGIL, da sempre a sostegno dei lavoratori, sta adoperando le opportune inziative ed interventi al fine di contrastare questa interpretazione 
 

Redazione CGIL Polizia Penitenziaria

Legge Stabilità, CGIL CISL UIL: 4 ore di sciopero nazionale articolate a livello territoriale

Quattro ore di sciopero nazionale di tutte le categorie che saranno articolate a livello territoriale da domani fino alla metà di novembre. Questa la decisione assunta oggi dai segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso di una riunione promossa per valutare l’avvio di un percorso di mobilitazione per cambiare il segno della legge di Stabilità… Continua a leggere
 

 
 
 


 
Volantino Lavoro Pubblico
volantino sciopero
 
 

Legge Stabilità: Cgil Cisl Uil, al via settimana di scioperi per cambiarla

Entra nel vivo la mobilitazione unitaria, promossa da Cgil Cisl Uil, per cambiare la legge di Stabilità. A partire da lunedì 11 novembre, e fino a venerdì 15, tutte le province d’Italia saranno interessate dallo sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali lo scorso 21 ottobre contro la ex legge Finanziaria. Un programma intenso, fatto di quattro ore di sciopero che coinvolgeranno i lavoratori di tutti i settori e che si articoleranno a livello territoriale, con decine di iniziative in programma nei prossimi giorni.

Le rivendicazioni alla base della mobilitazione Cgil Cisl Uil, sintetizzate in una piattaforma, mirano a colpire sprechi e rendite per dare più risorse ai lavoratori e ai pensionati. I sindacati chiedono infatti misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, così come risorse per rivalutare le pensioni, insieme all’adozione di iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella Pa e dare efficienza alla spesa pubblica. Il tutto attraverso un dettagliato ventaglio di proposte che mirano, tra le altre cose, al taglio degli sprechi e dei costi della politica. Proposte quindi per cambiare radicalmente la legge di Stabilità e dare così quelle risposte necessarie per far ripartire il Paese. Come ha ricordato, infatti, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il varo della legge di Stabilità è ‘il banco di prova delle politiche del governo’, ovvero ‘se si danno delle risposte positive, oppure no’.

Parallelamente alle iniziative di protesta, sempre dalla prossima settimana prenderanno il via gli incontri tra i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, con i gruppi parlamentari. Incontri richiesti dagli stessi sindacati per ‘formalizzare’ le critiche alla legge di stabilità e sostenere le ragioni, nonché le proposte, per un cambiamento necessario al provvedimento che già dalla prossima settimana entrerà nel vivo dell’iter parlamentare di conversione in legge. Già a partire da lunedì, infatti, sono in calendario appuntamenti con i gruppi parlamentari di Sel, Pd e Fratelli d’Italia.

Al momento il quadro della mobilitazione che partirà lunedì prossimo – al termine della quale una riunione degli organismi unitari di Cgil, Cisl e Uil valuterà i risultati ottenuti ed eventuali nuove iniziative da mettere in campo – prevede che in tutte le regioni i lavoratori si fermeranno per 4 ore, con alcune eccezioni territoriali dove la fermata sarà di 8 ore. Decine le manifestazioni in programma a partire da inizio settimana per arrivare a venerdì quando, a Milano, il leader della Cgil, Susanna Camusso, parteciperà alla manifestazione promossa dai sindacati confederali del capoluogo lombardo in piazza della Scala a partire dalle ore 9.30.

 

Arretrati contrattuali: firmati gli accordi 2009-10-11. Ingestibili i danni della riforma del CNVVF.

20.11.2013 – Comunicati arretrati contrattuali: firmati gli accordi 2009-10-11. Ingestibili i danni della riforma del CNVVF.

 

 

VVF -Revisione assetti Dipartimentali e assegnazione incarichi Dirigenziali.

19.11.2013 – Revisione assetti Dipartimentali e assegnazione incarichi Dirigenziali: nota al Capo Dipartimento.

 

 

Manifestazione contro la legge di stabilità.

Al termine della manifestazione i delegati della FP CGIL e delle altre sigle sono stati ricevuti da Roberto Speranza, Capogruppo del PD alla Camera, che si è impegnato a sostenere gli emendamenti da noi sollecitati.

Ricorso sullo straordinario espletato oltre le 36 ore settimanali.

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