Nell’incontro del 14 novembre con i Vertici dell’Amministrazione le scriventi OO.SS. hanno chiesto come l’Ente intende dare seguito alle norme che hanno mutato il precedente quadro legislativo in materia di osservanza delle norme di finanza pubblica.
Le OO.SS. hanno chiesto, visto che le nuove norme prevedono l’adozione da parte dell’Ente di un autonomo regolamento con il quale adeguarsi ai principi generali di finanza pubblica, quali tempi sono previsti per l’adozione di questo regolamento, quali sono le linee che l’Ente intende seguire nell’adeguamento e quali sono le conseguenze dal punto di vista organizzativo.
Le scriventi hanno chiesto con quali priorità e con quale tempistica l’Ente intende dare attuazione al Piano triennale e hanno manifestato preoccupazione rispetto a recenti scelte dell’Amministrazione in tema di affidamento dei servizi all’esterno ( attività di Infomobilità alla neo società Infomobility) in quanto appaiono in contrasto con quanto, in tema di reinternalizzazione e valorizzazione delle professionalità interne, è stato da sempre rivendicato dalle OO.SS e, più volte, affermato dalla stessa Amministrazione.
Le scriventi hanno sottolineato come la possibilità di adottare un proprio regolamento può consentire di rivedere gli interventi che di recente che sono stati adottati dall’Ente e che hanno avuto pesanti ripercussioni sui lavoratori e hanno , quindi, chiesto il ripristino della situazione precedente.
Hanno , infine, affermato la necessità di confrontarsi con i Vertici prima della sua adozione formale.
L’amministrazione ha dichiarato che intende ultimare e deliberare il regolamento, in quanto atto obbligatorio e preliminare, entro la fine di dicembre p.v., essendo impegnata a verificare quali siano i limiti e quali le possibilità di intervento che la modifica normativa assegna al regolamento e i riflessi che potrà’ avere in seno all’Ente. Per questo non ha dato, nel corso di questa riunione, indicazioni precise su quello che sarà’ il perimetro entro cui si muoverà’, affermando inoltre, che gli esiti della verifica in corso potranno condizionare le scelte strategiche legate al Piano Triennale e le eventuali modifiche organizzative.
L’Amministrazione ha dichiarato la volontà di ricostituire la situazione preesistente per quanto attiene alle ricadute economiche negative sui lavoratori a partire dal prossimo mese di gennaio 2014.
Le scriventi, si attendono che l’Amministrazione mantenga gli impegni presi e convochi, in tempi brevi, le OO.SS. per un preventivo confronto al fine di verificare che siano colte tutte le migliori opportunità per il personale e per l’Ente, prima di deliberare qualunque regolamento.
FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP
D. Figliuolo M. Semprini S. Pagani
CGIL e UIL abbandonano la riunione
Il 19,20,21 novembre prossimi, si terranno le elezioni per il rinnovo dei consiglieri della Cassa di Previdenza ed Assistenza del Ministero Infrastrutture e Trasporti. In allegato il volantino con i nostri candidati da diffondere in tutti i posti di lavoro e una breve nota che sintetizza le procedure per le votazioni.
FP CGIL MIT
Roberto Morelli
Nota su criticità presenti nell’allestimento dei seggi per l’elezione rappresentanti CPA.
18.11.2013 – Disposizioni in materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – Convocazione incontro
14.11.2013 – Accordo mobilità isole minori – Convocazione incontro
Aggiornamento sul concorso interno per la nomina a 193 posti da vice ispettore forestale e bozza del Decreto Ministeriale di regolamentazione concorsuale (in attesa di firma da parte del Ministro)
Dopo lo sciopero di CGIL–CISL–UIL contro la legge di stabilità, segnaliamo l’iniziativa del prossimo 19 Novembre 2013 (Martedì).
In allegato:
– comunicato stampa unitario e volantino sull’iniziativa che tutte le OO.SS. del Comparto Sicurezza terranno a Roma e sotto le varie Prefetture del Paese il prossimo 19 Novembre (Martedì)
– agenzie di stampa
Agenzie di stampa
L.STABILITA’: FORZE DI POLIZIA E VVF MANIFESTANO MARTEDI’ PROSSIMO (2) =
COMUNICAZIONI GOVERNATIVE SU SICUREZZA COME PUBBLICITA’ INGANNEVOLE
(Adnkronos) – Gli stessi sindacati chiedono invece al governo lo sblocco del “tetto salariale” che consenta ”il superamento dell’attuale normativa e dei suoi effetti dannosi e iniqui per il personale con il recupero delle risorse economiche per consentire il pagamento degli assegni perequativi e delle progressioni automatiche (una-tantum). La revisione del modello di sicurezza e dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio, che potrebbero comportare una riduzione della spesa e una razionalizzazione nell’impiego delle risorse pubbliche, oltre che una maggiore efficienza e efficacia del servizio e piu’ sicurezza per i cittadini.
Una legge delega per un riordino ordinamentale delle carriere del personale efficace e coerente con un nuovo modello di sicurezza e che valorizzi la professionalita’ dell’operatore di polizia e dei vigili del fuoco”.
Peraltro, notano i sindacati, i contenuti del disegno di legge di stabilita’ del governo ”smentiscono le dichiarazioni pubbliche e mediatiche rivolte ai cittadini sulla necessita’ di garantire maggior sicurezza del territorio e nel territorio. Si tratta di una modello di comunicazione che puo’ ben ascriversi alla categoria della “pubblicita’ ingannevole” e che esprime una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso gli operatori del settore che in condizioni di crescente disagio e di paralisi funzionale per la mancanza di risorse, sono costretti quotidianamente nei posti di lavoro e negli uffici ad attuare in diverse modalita’ e forme una vera e propria questua verso terzi o anticipando le risorse economiche per sostenere le spese necessarie per reperire materiale e strumenti che consentano di lavorare o per effettuare le missioni”.
I sindacati, in rappresentanza degli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico, ”ritengono che la misura sia colma e che siamo ormai in prossimita’ del capolinea se non ci sara’ un immediato e repentino cambio di direzione”.
(Rex/Ct/Adnkronos)
14-NOV-13 20:29
L. STABILITA’: FORZE DI POLIZIA E VVF MANIFESTANO MARTEDI’ PROSSIMO =
DAVANTI A P. CHIGI E A UFFICI TERRITORIALI GOVERNO
Roma, 14 nov. (Adnkronos) – Sindacati di polizia e Vigili del Fuoco manifesteranno a Roma con un presidio davanti a Palazzo Chigi martedi’ 19, dalle 15,30 alle 17,30, e nella mattinata dello stesso giorno davanti agli Uffici territoriali del governo di tutte le citta’ d’Italia. Al centro della protesta ”il disegno di legge di stabilita’ e per la difesa della dignita’ professionale e della specificita’ funzionale degli operatori del settore e per la difesa del diritto dei cittadini ad avere una sicurezza e un soccorso pubblico efficiente e qualificato, all’altezza di un Paese civile”.
Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato: Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia di Stato, Coisp, Uil Polizia, Consap, Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, insieme a quelle della Polizia Penitenziaria: Sappe, Osapp, Sinappe, F.n.s./Cisl, Uil P.A., Fp Cgil, Penitenziaria, Ugl; del Corpo Forestale dello Stato: Sapaf, Ugl, F.n.s./Cisl., Uil P.A. Forestali, Dirfor, S.n.f ., Fp Cgil Forestale. E poi i Vigili del Fuoco: F.n.s/Cisl, Uil/Vvf, Conapo, Confsal/Vvf, Ugl/Vvf, Dirstat/Vvf.
Con questa giornata di protesta i Sindacati delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, denunciano “le irresponsabili scelte che il governo si appresta a far approvare con il disegno di Legge di Stabilita’ in discussione in Parlamento” e richiedono un tempestivo ed immediato “intervento parlamentare di modifica”. (segue)
(Rex/Ct/Adnkronos)
14-NOV-13 20:23
LA LEGGE DI STABILITA’ 2014 CONFERMA IL TREND NEGATIVO SUL COMPARTO SICUREZZA
DOPO IL SIT – IN DI MONTECITORIO CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEL COMPARTO SICUREZZA IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DI CGIL CISL UIL CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO.
Care Colleghe e Cari Colleghi
nel ringraziarvi per l’impegno e il sostegno offerto alle recenti iniziative promosse dalla Fp – Cgil Comparto Sicurezza e Silp per la Cgil, vi ricordiamo l’importanza e la rilevanza dello sciopero generale proclamato da Cgil Cisl Uil contro il d.d.l. “Stabilità” 2014.
Consideriamo inconcepibile e intollerabile l’opera di vessazione e destrutturazione messa in campo dal governo contro il lavoro pubblico, i servizi pubblici ed i lavoratori.
Il nostro Comparto è ormai da tempo oggetto di un attacco scriteriato essenzialmente fondato su consistenti tagli economici che oltre a diminuire la capacità dell’apparato di sicurezza di rispondere ai bisogni delle persone, hanno prodotto una notevole perdita del potere d’acquisto degli stipendi e un fortissimo peggioramento delle condizioni di lavoro di tutto il personale, rischiando di mettere seriamente a rischio i diritti fondamentali dei cittadini sanciti e stabiliti dalla Costituzione.
Si continua a perseverare nell’idea di ridurre la spesa corrente anche sul sistema di sicurezza e protezione sociale del Paese, in una fase delicata e complessa, caratterizzata da una recessione economica e da nuove drammatiche povertà.
Nei fatti, ci troviamo al cospetto di scelte che non possiamo non qualificare come insensate ed irresponsabili che, se attuate come contabilmente concepite dal governo con la legge di stabilità 2014, renderanno ancora meno efficace la risposta dello Stato sul tema del rispetto della legalità, condizione essenziale per garantire uno sviluppo equo e solidale del nostro sistema economico, a partire dall’insieme delle imprese.
Il Governo Letta, malgrado le rassicuranti dichiarazioni alle quali non sono seguite azioni e provvedimenti conseguenti, ha proseguito a disinvestire sul comparto sicurezza esattamente come hanno fatto gli esecutivi che lo hanno preceduto, addirittura fino ad arrivare a tagliare i residui stanziamenti necessari al suo sostentamento, colpendo gli operatori direttamente coinvolti, depotenziandone l’aspetto funzionale, professionale e motivazionale, mentre ha contemporaneamente adottato interventi di rifinanziamento di tipo militare che continuano a non dare alcun risultato tangibile al contrasto alla criminalità sul territorio.
Con il d.l. n. 78/2010, poi convertito in legge n. 122/2010, è stata di fatto sancita la sospensione della contrattazione nazionale e sono state poste le basi per una strutturale e progressiva riduzione dei redditi nel pubblico impiego, ivi compreso il Comparto sicurezza, definito comparto “speciale” nel 2010 dal Parlamento, con l’approvazione di una apposita legge, la cui applicazione in effetti non ha mai trovato effettivo compimento in termini concreti.
Il risultato di questa pseudo politica economica e sociale è stato l’arretramento del Paese, che ha condotto l’Italia fuori dal G8.
Il d.d.l. “Stabilità” non rappresenta affatto la necessaria inversione di tendenza, anzi, perché penalizza il mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni e contiene norme che se non immediatamente modificate aggraveranno ancora di più la situazione in essere anche nel Comparto sicurezza.
Per questo la Cgil insieme alle nostre categorie è impegnata in un lavoro di coinvolgimento dei gruppi parlamentari e delle forze politiche, per modificare radicalmente il d.d.l. “Stabilità”.
Il nostro obiettivo è quello di fermare definitivamente questo insieme di politiche miopi e recessive, per il mondo del lavoro che rappresentiamo, per la crescita del Paese e della sua coesione sociale.
La battaglia intrapresa con le iniziative di mobilitazione e di informazione alle istituzioni, alle forze politiche, ai cittadini, in occasione delle giornate dei Sit – in tenute a Montecitorio, continua in occasione dello sciopero generale promosso unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, e proseguirà attraverso un percorso di lotta a livello regionale di cui Fp – Cgil Comparto sicurezza e Silp per la Cgil vi daranno conto quanto prima. Le nostre priorità continuano ad essere:
– la riapertura della stagione contrattuale, per l’adeguamento dei salari e il riconoscimento degli automatismi stipendiali dei lavoratori del comparto, proponendo forme vere di risparmio sulla spesa pubblica (sprechi, consulenze inutili, ecc…);
– il riconoscimento e la garanzia di tutte le funzioni della contrattazione, sia nazionale che integrativa (sia dal punto di vista giuridico che da quello economico e sociale);
– sbloccare la previdenza complementare, il turn – over e il riordino delle carriere del personale del Comparto sicurezza.
Scelte di indirizzo chiare e in controtendenza, coerenti con le nostre rivendicazioni, capaci di invertire subito il trend e marcare un’ampia differenza rispetto alle pessime strategie economiche/sociali fin qui adottate dai governi che si sono succeduti e che hanno condotto il Paese ad una situazione drammatica, vicina a un punto di non ritorno.
Al lavoro e alla lotta.
FP CGIL COMPARTO SICUREZZA SILP per la CGIL
Fabrizio Fratini Daniele Tissone
STABILITA’: FORZE DI POLIZIA E VVF MANIFESTANO MARTEDI’ PROSSIMO DAVANTI A P.CHIGI E A UFFICI TERRITORIALI GOVERNO.
Roma, 14 nov. (Adnkronos) – Sindacati di polizia e Vigili del Fuoco manifesteranno a Roma con un presidio davanti a Palazzo Chigi martedi’ 19, dalle 15,30 alle 17,30, e nella mattinata dello stesso giorno davanti agli Uffici territoriali del governo di tutte le citta’ d’Italia. Al centro della protesta ”il disegno di legge di stabilita’ e per la difesa della dignita’ professionale e della specificita’ funzionale degli operatori del settore e per la difesa del diritto dei cittadini ad avere una sicurezza e un soccorso pubblico efficiente e qualificato, all’altezza di un Paese civile”.
Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato: Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia di Stato, Coisp, Uil Polizia, Consap,
Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, insieme a quelle della Polizia Penitenziaria: Sappe, Osapp, Sinappe, F.n.s./Cisl, Uil P.A., Fp Cgil, Penitenziaria, Ugl; del Corpo Forestale dello Stato: Sapaf, Ugl, F.n.s./Cisl., Uil P.A. Forestali, Dirfor, S.n.f., Fp Cgil Forestale. E poi i Vigili del Fuoco: F.n.s/Cisl, Uil/Vvf, Conapo, Confsal/Vvf, Ugl/Vvf, Dirstat/Vvf.
Con questa giornata di protesta i Sindacati delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, denunciano “le irresponsabili scelte
che il governo si appresta a far approvare con il disegno di Legge di Stabilita’ in discussione in Parlamento” e richiedono un tempestivo edimmediato “intervento parlamentare di modifica”.
L.STABILITA’: FORZE DI POLIZIA E VVF MANIFESTANO MARTEDI’ PROSSIMO. COMUNICAZIONI GOVERNATIVE SU SICUREZZA COME PUBBLICITA’ INGANNEVOLE.
(Adnkronos) – Gli stessi sindacati chiedono invece al governo losblocco del “tetto salariale” che consenta ”il superamento
dell’attuale normativa e dei suoi effetti dannosi e iniqui per il personale con il recupero delle risorse economiche per consentire il pagamento degli assegni perequativi e delle progressioni automatiche (una-tantum). La revisione del modello di sicurezza e dei presidi di polizia e del soccorso pubblico sul territorio, che potrebbero comportare una riduzione della spesa e una razionalizzazione nell’impiego delle risorse pubbliche, oltre che una maggiore efficienza e efficacia del servizio e piu’ sicurezza per i cittadini.
Una legge delega per un riordino ordinamentale delle carriere del personale efficace e coerente con un nuovo modello di sicurezza e che valorizzi la professionalita’ dell’operatore di polizia e dei vigili del fuoco”.
Peraltro, notano i sindacati, i contenuti del disegno di legge di stabilita’ del governo ”smentiscono le dichiarazioni pubbliche e mediatiche rivolte ai cittadini sulla necessita’ di garantire maggior sicurezza del territorio e nel territorio. Si tratta di una modello di comunicazione che puo’ ben ascriversi alla categoria della “pubblicita’ ingannevole” e che esprime una sostanziale indifferenza verso il diritto alla sicurezza dei cittadini e verso gli operatori del settore che in condizioni di crescente disagio e di paralisi funzionale per la mancanza di risorse, sono costretti quotidianamente
nei posti di lavoro e negli uffici ad attuare in diverse modalita’ e forme una vera e propria questua verso terzi o anticipando le risorse economiche per sostenere le spese necessarie per reperire materiale e strumenti che consentano di lavorare o per effettuare le missioni”.
I sindacati, in rappresentanza degli operatori della sicurezza e del soccorso pubblico, ”ritengono che la misura sia colma e che siamo ormai in prossimita’ del capolinea se non ci sara’ un immediato e repentino cambio di direzione”.