08.11.2013 – CGIL CISL UIL – Adesione allo sciopero del pubblico impiego del Piemonte
07.11.2013 – In attesa della distribuzione annuale dei turnari, ritenendo di far cosa gradita ai visitatori del nostro sito, pubblichiamo il file PDF del Turnario 2014 in formato stampa A4 o A3, da poter affiggere e utilizzare come calendario e l’applicazione installabile su cellulati e tablet con sistema operativo Android.
La riunione per reimpiego verona è stata anticipata alle 09.30.
Nell’incontro dello scorso 5 novembre, fra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le OO.SS. Nazionali, è stato affrontato fra i molti argomenti, quello relativo alla situazione degli idonei per il passaggio dalla 2° alla 3° area. L’Amministrazione ha informato le OO.SS. che, da notizie informali, il quesito formulato dall’Agenzia alla Funzione Pubblica circa l’applicabilità del d.l. 101/13, potrebbe avere risposta negativa.
Ha altresì informato che l’Amministrazione sta lavorando ad una proposta normativa atta a risolvere la problematica.
Nel merito, le scriventi intendono precisare che il quesito posto dall’Agenzia delle Dogane sulla applicabilità del decreto 101/2013 alla fattispecie degli idonei delle dogane faceva riferimento ad un testo profondamente modificato, nella sostanza, nell’ultima stesura, quella cioè approvata.
Il testo di conversione in legge del già citato decreto 101 all’art.4 comma 3 prevede, come è noto, che l’autorizzazione all’avvio di nuove procedure concorsuali è subordinata alla verifica dell’avvenuta immissione in servizio di tutti i vincitori di concorsi pubblici e, lettera b), “all’assenza, nella stessa amministrazione, di idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti ed approvate a partire dal 1° gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie anche secondo un criterio di equivalenza” .Sul testo approvato e pubblicato in G.U., risulta alle scriventi sigle che la Funzione Pubblica dovrà diramare una complessiva circolare esplicativa ed attuativa a prescindere dal parere anticipato dall’Agenzia delle Dogane reso, ripetiamo, su un testo precedente.
Le scriventi si riservano, comunque, di visionare la risposta che la Funzione Pubblica darà formalmente all’Agenzia quando questa sarà ufficializzata e resa disponibile.
Nel frattempo non perderemo di vista l’obiettivo primario della nostra azione, condiviso dai vertici dell’Agenzia delle Dogane anche nell’incontro con il sottosegretario Baretta, che è quello di consentire la copertura delle vacanza d’organico in terza area con gli idonei della procedura di cui trattasi prima di attivare le procedure di mobilità intecompartimentale.
Siamo certi che le previsioni del decreto 101/2013 consentano il raggiungimento di questo obiettivo primario e ,pertanto, riteniamo che la Funzione Pubblica non potrà fornire una interpretazione diversa da ciò che appare già abbastanza chiaro nei contenuti della citata lettera b) art.4 comma3.
Vedremo! Ciò che deve essere chiaro, al di là di strumentalizzazioni che non richiedono commenti perché si commentano da sole, è che alle scriventi sigle interessa prioritariamente dare soluzione definitiva al problema.
Riteniamo, infatti, che su un argomento che tocca l’interesse di così tanti colleghi, tutte le azioni che concretamente portano alla soluzione, compresa l’ipotesi presentata dall’Agenzia di proporre una norma specifica, vadano vagliate ma, al contempo,valutate solo quando si traducono in atti formali.
Il nostro impegno continua.
Roma, 07 novembre 2013
Iervolino Silveri Colombi
ANAAO ASSOMED – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – SINAFO -CIMOP – UGL MEDICI
7 novembre 2013
La manifestazione di oggi dei giovani medici in formazione specialistica e di medicina generale, insieme con veterinari, biologi, chimici, fisici, farmacisti e psicologi, cui va la nostra solidarietà, rappresenta un segnale di allarme per il precipitare della crisi di un sistema formativo diventato una “vera emergenza nazionale”.
Sono evidenti le responsabilità dei Governi che hanno portato ad oltre 10.000 gli accessi al corso di laurea in Medicina (quest’anno 12.000 con il bonus a fisarmonica), a fronte di un numero di contratti di formazione prima invariato, poi ridotto grazie all’ aumento della durata dei corsi di formazione specialistica , creando un imbuto in cui si produce disoccupazione e sottooccupazione, infine bloccato il turnover limitando l’accesso al lavoro.
Oggi si deve, certo, operare per limitare il danno riducendo innanzitutto la durata dei corsi ai livelli europei, anche per recuperare parte di quelle risorse economiche che i Ministri negano. Ma si dovrà trovare presto una soluzione strutturale che avvicini, anche per ovvi motivi previdenziali, l’età di ingresso nel mondo del lavoro attraverso un cambio di paradigma che cominci a coinvolgere i luoghi della formazione che non possono rimanere estranei al SSN.
Sono richiesti cambiamenti radicali al posto di timidi aggiustamenti, tesi a non turbare i poteri accademici, capaci di eliminare la ricerca spasmodica, quanto difficile, di ulteriori finanziamenti della invarianza. A pena di costringere una generazione formata a nostre spese a cambiare Paese o perdersi nel limbo di un precariato mortificante e di lungo corso.
In un periodo storico caratterizzato da carenza di risorse ed incertezza previdenziale, non possiamo permetterci lunghissimi periodi formativi che ritardino l’accesso dei giovani al mondo del lavoro. E’ necessario ragionare su ipotesi diverse di inserimento lavorativo nel SSN per chi, dopo anni di studio, non riesce ad accedere alla formazione post laurea, se vogliamo che la prevista riduzione del numero dei contratti, insieme con il precariato già esistente, non crei un esercito di disoccupati.
La giornata del 7 novembre è una tappa, ma il percorso legislativo e contrattuale da percorrere rimane ancora lungo.
Lo stato di attuazione del 178/2012 deve essere aggiornato alla luce delle novità intervenute in sede di conversione del decreto sul pubblico impiego.
Infatti come si è successivamente dimostrato nell’audizione presso la commissione affari sociali della camera del 4 novembre scorso, nulla era stato approntato riguardo alla sorte del personale a tempo determinato e a tempo indeterminato.
Il 178/2012 risulta ora essere modificato in questo senso:
1. I comitati locali e provinciali a partire dal 1 gennaio 2014 diventano associazioni di diritto privato
2. il comitato centrale e quelli regionali rimangono pubblici
3. tutte gli adempimenti istituzionali e relativi al personale vengono spostati avanti di un anno con la seguente formulazione: le parole « 1o gennaio 2014», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: « 1o gennaio 2015»; le parole: « 31 dicembre 2015», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: « 31 dicembre 2016»; le parole: « 31 dicembre 2013», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: « 31 dicembre 2014»; le parole: « 1o gennaio 2016», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: « 1o gennaio 2017».
Giudichiamo positivamente le modifiche approvate perchè di fronte al sostanziale immobilismo dei soggetti preposti si sono aggiunte garanzie per tutti i lavoratori e le lavoratrici sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. Infatti la privatizzazione dei comitati locali e provinciali prevede la possibilità in capo al singolo lavoratore a tempo indeterminato di effettuare una triplice opzione: 1) verso un altro ente pubblico, 2) verso la parte della CRI rimasta pubblica, 3) di rimanere presso il comitato provinciale o locale in cui opera. E’ chiaro che questa formulazione non è esaustiva di tutti i problemi però almeno segna un punto: i lavoratori possono esercitare un’opzione. Si tratterà ora di verificare con l’amministrazione la nuova situazione, anche dal punto di vista organizzativo, fermo restando che per noi i lavoratori e le lavoratrici che scegliessero di optare per i comitati regionali o quello centrale, devono rimanere in servizio nel luogo in cui oggi operano.
Per le lavoratrici e i lavoratori a tempo determinato, stante l’attesa per molti di loro della decisione dei giudici che ne stabilizzi il rapporto di lavoro come stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite, si è prorogata di un anno la condizione contenuta nel decreto di riordino. Dal nostro punto di vista, per i lavoratori a tempo determinato si proroga di un anno, fino al 31/12/2014 il contratto di lavoro in essere, la lettera e lo spirito della norma è chiaro.
Le novità apportate al 178 tuttavia non sono certamente esaustive delle nostre richieste, vogliamo il riordino della CRI non la nascita di un mostro che continui a produrre precariato a mezzo convenzioni al massimo ribasso. Vogliamo che sia data piena attuazione alla previsione della legge istitutiva del SSN. Vogliamo, in ogni caso, per tutti i lavoratori impiegati l’opportunità concreta e non soltanto teorica di scegliere se rimanere nel settore pubblico attraverso una cabina di regia con le amministrazioni interessate. La nostra iniziativa certamente non si fermerà.
Roma, 7 novembre 2013
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
07.11.2013 – Relazione riunione del 6 novembre sui fondi aeroportuali.
Ieri si è tenuto un altro incontro sul FUA 2012.
Come FP CGIL, CISL FP e UIL PA riteniamo che si siano fatti passi in avanti rispetto alla prima bozza fornita dall’Amministrazione e che quindi l’accordo per il FUA 2012 potrebbe essere sottoscritto in tempi brevi.
In base a quanto definito nell’incontro di ieri l’accordo darà pieno riconoscimento alla contrattazione di sede.
Il 70% dell’intera somma, infatti, sarà destinato alla contrattazione negli uffici che dovrà individuare i criteri di valutazione e la forbice del coefficiente da attribuire ad ognuno di essi.
I criteri che si deciderà di utilizzare nei singoli posti di lavoro e la forbice complessiva e non modificabile tra minimo e massimo saranno condivisi con le Organizzazioni Sindacali e inseriti in un apposito decreto del Ministro.
Il rimanente 30% sarà, invece, destinato a tutto il personale e collegato al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Amministrazione per l’anno di riferimento.
Una volta sottoscritto l’accordo procederemo comunque a fornire dettagliata informazione sulle modalità da utilizzare a supporto delle singole contrattazioni.
Se, quindi, non ci saranno sorprese, la condivisione di tale impianto ci consentirà, di sottoscrivere il 2012 e di avviare e chiudere rapidamente e con le stesse modalità anche l’ipotesi di accordo per il FUA 2013, recuperando in questo modo il forte ritardo esistente.
Il prossimo incontro è previsto per il 14 novembre.
Roma, 6.11.2013
FP CGIL MIUR CISL FP MIUR UIL PA MIUR
A. Boccuni L. De Vita M. Ripani
A nostro avviso e della UIL, la situazione che si è venuta a determinare all’interno dell’INAIL sul tema delle relazioni sindacali su materie che hanno “valenza politica” come il Modello Organizzativo, ci induce ad alzare il livello della vertenza secondo le modalità e le iniziative di cui ai documenti allegati.
Nel registrare, purtroppo, l’impossibilità di proseguire il percorso in maniera unitaria, Vi invitiamo a diffondere i documenti allegati tra tutti i lavoratori del proprio posto di lavoro.
Il documento di previsione.
Nota unitaria, inviata in previsione della riunione del 14 novembre, che si terrà alla presenza del Capo di gabinetto e del Segretario generale.
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni