Fondo di produttività 2001 – Direttivi Dirigenti

15.10.2013 – Fondo di produttività 2001 – Direttivi Dirigenti

 

 

 
 
17 ottobre presidio a Montecitorio

         
Unitamente a CISL UIL e FIALP CISAL di categoria abbiamo indetto, proseguendo nelle iniziative previste all’interno della vertenza Croce Rossa,  il presidio in piazza Montecitorio per il prossimo giovedì 17 ottobre.

Il concentramento di tutte le compagne ed i compagni è previsto dalle ore 10,30.

In allegato vi inviamo il comunicato stampa e la nota ai capigruppo di Camera e Senato.
 

Roma, 14 ottobre 2013


 
 
 
 
 
 
 

Precari Pa: Cgil, Cisl e Uil: a rischio oltre 70mila lavoratori. Il 15 prima iniziativa unitaria

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa

 
“Dopo dei piccoli passi in avanti e il recepimento di alcune nostre proposte, il voto in Senato ha spazzato via ogni dubbio: non c’è la volontà politica di risolvere il problema del precariato nella Pubblica amministrazione e quanto avvenuto in commissione bilancio del Senato, ne è una chiara dimostrazione. Chiediamo un percorso per dare certezza ai lavoratori con contratto a tempo e per evitare drammatiche ripercussioni sui servizi ai cittadini e alle imprese”. Secco il giudizio dei segretari generali delle categorie del lavoro pubblico di Cgil, Cisl e Uil, Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa), in merito al voto in Senato sul Decreto Pubblica Amministrazione. 

“Quello della camera alta è stato l’ennesimo gioco di prestigio – continuano i sindacalisti – per altro goffo. Nel testo approvato non c’è nemmeno una vera e propria proroga dei contratti, che è limitata a quelle poche amministrazioni locali che avranno i margini per permettersela. Proroga che assolutamente dovrà essere fatta prima della scadenza di fine dicembre, se si vuole evitare la paralisi dei servizi. Oltre a quelle di lavoratori interinali, collaboratori e lavoratori socialmente utili, per cui non era già prevista alcuna salvaguardia, potrebbero quindi verificarsi un numero superiore alle 70mila espulsioni di lavoratori, anche a tempo determinato. E parliamo di lavoratori senza ammortizzatori sociali.”. 

“Per questo avevamo proposto emendamenti importanti al testo e chiesto di migliorare il decreto. Nei fatti abbiamo assistito a un dibattito pubblico paradossale, con accuse di sanatoria da una parte e tiepidi trionfalismi dall’altra. E per questo già martedì 15 ottobre, a partire dalle ore 10, terremo una prima iniziativa unitaria presso la Sala Conferenze in Piazza Montecitorio 123- concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili – per avanzare le nostre proposte e rispondere a  questo ennesimo atto di irresponsabilità”. 
 
Roma, 11 ottobre 2013

 
 
ANCORA NESSUNA RISPOSTA …

  

 

 

Mancano ormai solo due settimane alla scadenza del termine entro il quale l’INPS, come previsto dalla legge di stabilità, dovrà versare 240 milioni di euro nelle casse dello Stato .

Con il rischio che parte di tali risorse vengano reperite mettendo LE MANI NELLE TASCHE DEI LAVORATORI E TAGLIANDO I SERVIZI AI CITTADINI.

 
 

NON ABBASSIAMO LA GUARDIA

LA MOBILITAZIONE CONTINUA

 

MENTRE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE PROSEGUONO LE INIZIATIVE A LIVELLO LOCALE

DOMANI 16 OTTOBRE 2013

PRESIDIO DELLE LAVORATRICI

E DEI LAVORATORI

DI ROMA E DEL LAZIO DAVANTI AL M.E.F.

IN VIA XX SETTEMBRE 97

 
F.P.CGIL/INPS (Ciarrocchi)
CISLFP/INPS (Nardella)
UILPA/INPS (Cervo)
FIALP-CISAL/INPS (Giambelli)
 
 

 
 
Incontro con l'Amministrazione dell'8 ottobre

  

Nella mattinata del giorno 8 ottobre si è svolto un incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. del Ministero Infrastrutture e Trasporti per affrontare diverse problematiche
All’inizio della riunione il dott. Arredi, rispondendo ad una lettera unitaria FP CGIL, CISL FP e UIL PA sui pensionamenti, ha affermato che le risposte inviate in questi giorni ai colleghi che avevano richiesto il pensionamento volontario nei mesi precedenti sono solo atti dovuti che non precostituiscono priorità rispetto alla totalità dei colleghi che saranno interessati.
Ha confermato, inoltre, che rimane valido il percorso ipotizzato prima dell’estate con l’invio delle lettere a tutti i dipendenti potenzialmente interessati ad aderire al pensionamento volontario, fermo restando il collocamento a riposo che coloro che compiono i 65 anni di età.
E’ stato chiarito, anche su nostra sollecitazione, che il quadro definitivo si avrà dopo le eventuali modifiche normative che potrebbero intervenire nell’iter parlamentare del decreto 101/2013 (p. es. differimento del periodo di rientro delle situazioni sovrannumerarie al 2015 o addirittura 2016).
In ogni caso l’Amministrazione ha comunicato l’intenzione di emanare, a breve, sul sito del Ministero una circolare che conterrà tutte le modalità e le indicazioni necessarie per aderire alla richiesta di pensionamento volontario.
Riteniamo utile e condivisibile l’intenzione dell’Amministrazione restituendo, così come da noi auspicato nella sopracitata nota unitaria, certezze e trasparenza su un tema così delicato per tanti lavoratori del Ministero.
Successivamente si è discusso della situazione relativa al personale proveniente dalla SVCA.
L’Amministrazione ha informato che si stanno definendo tutte le procedure per il trasferimento del personale attualmente presso la Sede di Via Po, in quella del Ministero di via Nomentana e P.zza della Croce Rossa. Tale operazione dovrà avvenire entro la fine del mese di ottobre, affermando già ora che saranno garantiti al meglio spazi, standard di sicurezza e mezzi per dare le migliori condizioni possibili al personale che si trasferirà mantenendo nel contempo, quanto più possibile, la continuità del servizio.
Come FP CGIL abbiamo segnalato che il problema SVCA non è solo un problema della Sede Centrale di Roma ma investe anche le strutture presenti sul territorio; su questo l’Amministrazione ha garantito che bisognerà trovare una soluzione presso strutture del Ministero per il personale che ancora opera in Sedi ANAS confermando che nessun dipendente sarà interessato a mobilità presso altri Comuni.
Ciò, a detta dell’Amministrazione, garantirà notevoli risparmi sulle locazioni passive contribuendo a rientrare nei parametri previsti dalla “spending review”.
All’interno di queste valutazioni l’Amministrazione ha precisato che non sono previste nessuna chiusura delle Sedi ministeriali a Roma.
Per quanto ci riguarda abbiamo condiviso l’impostazione ponendo però l’accento sul fatto che l’operazione non può essere solo una mera riduzione di costi ma una reale integrazione delle funzioni e delle competenze presenti in SVCA.
Si è preso, inoltre, atto che entro tre mesi sarà emanato il DPCM di inquadramento del personale ed entro fine anno saranno definiti gli aspetti organizzativi funzionali nell’ambito dell’intera riorganizzazione del Ministero infrastrutture e Trasporti.
Su tutti questi aspetti le OO.SS. hanno chiesto di aprire un confronto con l’Amministrazione, che da parte sua si è dichiarata disponibile a convocare una riunione specifica.
Con l’occasione di discutere l’orario di lavoro del personale SVCA il dott. Arredi ha proposto alle OO.SS. di rivedere tutto l’assetto dell’orario di lavoro. Ha anticipato una serie di proposte che vanno dalla riduzione della fruibilità dell’orario di 7 ore e 42′ con conseguente limitazione dei Buoni Pasto, anche a causa delle ristrettezze economiche imposte dalla “spending review”, fino alla modifica della fascia di flessibilità eliminando la possibilità di entrata alle ore 7,30 con motivazioni quanto meno discutibili.
Su questo abbiamo richiesto un tavolo di lavoro specifico sulle proposte che l’Amministrazione ha intenzione di adottare chiarendo, fin da subito, che appare paradossale iniziare una discussione sui risparmi dai buoni pasto dei lavoratori quando ben altre sono le voci di spreco e da razionalizzare all’interno del Ministero. Lo stesso vale per la flessibilità in un quadro che sembra sia rivolto, in nome di risparmi, a rendere ancora più critica la condizione lavorativa del personale che, è appena il caso di ricordare, attende da anni il rinnovo contrattuale oltre a tutte le altre penalizzazioni che negli ultimi anni ha dovuto subire.
Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ha proposto alle OO.SS. di siglare un accordo per definire le modalità per le procedure di idoneità al passaggio all’Area Seconda dei 156 dipendenti che hanno vinto il ricorso presso il TAR del Lazio.
L’Amministrazione ha fatto presente che, in ogni caso, dovrà ottemperare all’ordinanza del TAR entro 60 gg. attivando di conseguenza le procedure per il passaggio dei 156 ricorrenti.
Come FP CGIL, unitamente ad altre sigle sindacali, abbiamo espresso la netta contrarietà a questa soluzione, in quanto sarebbe corretto dare esigibilità agli accordi sottoscritti negli anni precedenti garantendo la partecipazione a tutti gli interessati, e non ai soli ricorrenti.
La soluzione proposta di una ammissione con riserva per i non ricorrenti a nostro giudizio non garantisce nessuna prospettiva concreta rispetto al riconoscimento del diritto dei dipendenti interessati.
Nelle prossime ore, su questo argomento, chiederemo un incontro al Ministro per sollecitare un intervento “politico” che possa sbloccare la situazione.
Su questo e sugli altri argomenti affrontati seguiranno ulteriori informazioni.
Roma, 11 ottobre 2013
 

Il Coordinatore Nazionale
               FP CGIL
        Roberto Morelli

 

FP CGIL NEWS del 15 ottobre 2013.

Entro la primavera del 2014 probabile una busta paga piu’ pesante , ecco i dettagli

Uno sgravio fiscale in busta paga, tutto in un’unica soluzione, entro la primavera del 2014. Attorno a questa ipotesi i tecnici del governo stanno facendo i conti in vista della legge di Stabilità che il Consiglio dei ministri approverà martedì. Ma i risultati non sono esaltanti. Il perché è presto detto. Le risorse a disposizione sono poche e anche ipotizzando che dei 5 miliardi di taglio del cuneo fiscale di cui si parla più della metà, diciamo pure 3 miliardi, vada ai lavoratori attraverso un aumento delle attuali detrazioni sul lavoro dipendente (1.840 euro fino a 8 mila euro lordi di reddito e poi a scalare fino ad azzerarsi a 55 mila euro lordi), in media entrerebbero in busta paga appena 150-200 euro netti in più all’anno.

I punti della legge di Stabilita’.

I contribuenti con redditi da lavoro dipendente fra zero e 55 mila euro lordi annui (circa 2.800 euro netti al mese) sono infatti quasi 20 milioni (il 95% del totale), compresi circa 3 milioni di soggetti che non pagano l’Irpef o perché hanno redditi molto bassi («incapienti») o perché azzerano l’imposta grazie a detrazioni e deduzioni. Se si suddividono 3 miliardi per 20 milioni si ottiene appunto un bonus di 150 euro medi da articolare in base al reddito (maggiore per quelli bassi) come un aumento della detrazione per chi può farla valere e come un’imposta negativa per gli incapienti. Entrambe verrebbero liquidate dal sostituto d’imposta, cioè dall’azienda, in un’unica soluzione. Per far lievitare il bonus, ferma restando la torta di 3 miliardi, bisognerebbe restringere la platea dei beneficiari, fermandosi a livelli di reddito inferiori. Ma senza grandi risultati. Fermarsi a 40 mila euro lordi (2.180 euro netti al mese), per esempio, restringerebbe la platea di appena un milione di contribuenti e il bonus medio salirebbe di poco, a 158 euro. Ovviamente, il bonus sarebbe più consistente se si escludessero gli incapienti, ma contro questa eventualità è schierato il segretario del Pd, Guglielmo Epifani. Bisogna inoltre ricordare che le ipotesi descritte finora non toccano i pensionati (come invece vorrebbero i sindacati), per i quali ci sarebbe in compenso lo sblocco dell’adeguamento all’inflazione, almeno per quelle fino a 6 volte il minimo (3 mila euro lordi), anche se tra le ipotesi c’è il taglio delle percentuali di adeguamento previste prima del blocco 2012-2013 stabilito dalla legge Fornero (al 90% fra tre e cinque volte il minimo e il 75% fra cinque e sei volte il minimo). Come si vede, non c’è molto da aspettarsi. Per questo il governo punta a un programma triennale di sgravi, che a regime potrebbe arrivare a 10-15 miliardi. Il bonus cioè aumenterebbe di anno in anno nel periodo 2014-2016, in linea con l’avanzamento del piano di spending review (taglio della spesa pubblica corrente) che sarà portato avanti dal supercommissario, Carlo Cottarelli, che si insedierà il 23 ottobre.
Letta ha promesso alle forze della maggioranza che manderà in Parlamento una legge di Stabilità «non blindata», ma «aperta» alle modifiche. Questo significa che potrebbe essere lo stesso governo, sulla base di un primo piano d’azione di Cottarelli, a potenziare l’intervento sul cuneo fiscale o altre misure per lo sviluppo, con emendamenti che verrebbero presentati durante la discussione parlamentare. Ma già si annuncia scontro, in particolare con le Regioni perché la manovra finanziaria che per il solo 2014 dovrebbe valere 12-15 miliardi sarà fatta per i due terzi di tagli alla spesa. E nel mirino ci sono appunto le Regioni, oltre ai ministeri, compresa la sanità.
Tornando al cuneo fiscale, ma per la parte riguardante le imprese e i lavoratori autonomi, si ipotizza il rafforzamento degli sgravi Irap legati al costo del lavoro e alle assunzioni a tempo indeterminato (la legge di Stabilità 2013, riscritta dagli allora relatori Pier Paolo Baretta e Renato Brunetta già prevede incentivi che scattano dal 2014), il taglio dei premi Inail e nuovi bonus per chi assume giovani svantaggiati da finanziare ancora con i fondi strutturali europei. Anche qui il problema è che le risorse sono poche. A fronte dei 10 miliardi chiesti dalla Confindustria ce ne sarebbero 2-2,5 nel 2014. Ma non pare ci siano alternative. Lo stesso Pdl che con Brunetta ha consegnato a Letta un documento dettagliato sulle cose da fare e su dove trovare i soldi, sul cuneo ipotizza un taglio di 5 miliardi nel 2014 e altrettanti nel 2015 e 2016. Il deficit, l’anno prossimo, magari non sfonderà il 3% del Pil, ma gli italiani difficilmente si accorgeranno di pagare meno tasse. Ma l’ultima parola sull’entità del taglio del cuneo, ripetono tutti, anche a Palazzo Chigi, spetta a Letta: «Stiamo aspettando le sue indicazioni

Tenta il suicidio dinnanzi al giudice

Il caso di un detenuto sardo al proprio processo, davanti al giudice, ha ingoiato una lametta. Era stato condotto in mattinata dagli uomini della Polizia Penitenziaria, presso il Tribunale di Parma, aveva chiesto di essere trasferito dalla struttura di Ferrara ad una nuova e ad inizio udienza ha mostrato all’avvocato che lo difendeva, la lametta sulla lingua, minacciandola di ingoiarla se non avesse ottenuto il trasferimento. L’avvocato ha subito avvisato le autorità presenti che hanno tentato di fermarlo, ma ormai era troppo tardi, il detenuto aveva già ingoiato la lametta.

Poliziotto aggredito ed impossibilitato a dare l’allarme

Da un lato “sorveglianza dinamica” da l’altro “continue aggressioni. Un Poliziotto Penitenziario in servizio presso la Casa Circondariale di Pisa è stato aggredito da un detenuto in sezione. Il poliziotto, sprovvisto di telefono portatile, non ha potuto raggiungere neanche il punto di allarme più vicino. Il detenuto non è nuovo ad aggressioni al personale, infatti si trova a Pisa proprio per aver aggredito un Poliziotto Penitenziario a Prato.

Da Monza per testimoniare detenuto ferisce un poliziotto penitenziario.

Avrebbe dovuto testimoniare in un processo a Rimini, invece, trasferito da Monza al carcere della città romagnola, prima ha tentato di impiccarsi al lettino del carcere e poi ha ferito un agente con una lametta. Protagonista, al carcere dei Casetti, a Rimini, un detenuto marocchino di 22 anni. Trasferito lunedì dalla casa circondariale di via Sanquirico, già mercoledì durante un torneo calcistico tra detenuti, ha fomentato che si è subito trasformata in rissa tanto da dover interrompere il torneo. Qualche ora dopo lo stesso detenuto è stato soccorso dal personale per un presunto tentato suicidio. Durante il trasporto all’Infermeria, il magrebino ha estratto dalla tasca una lametta e ha cominciato a tagliuzzarsi sulle braccia. Un agente, intervenuto per fermarlo, è stato ferito a una mano (sette giorni di prognosi). A tarda sera è stato riportato in carcere a Rimini e il giorno successivo a Monza. Ma durante il tragitto ha di nuovo fatto un gesto autolesionistico sbattendo il capo contro le parti metalliche del mezzo, tanto che a Bologna il viaggio si è interrotto per far visitare il detenuto da un medico, che gli ha praticato alcuni punti di sutura. A quel punto il detenuto ha finalmente raggiunto Monza – dove deve scontare un altro anno di carcere – con in più una denuncia per lesioni.
Fonte: http://www.ilcittadinomb.it

Carcere di Bolzano: Polizia penitenziaria in sciopero della fame 

Gli agenti penitenziari del carcere di Bolzano sono in agitazione. Lamentano mancanza di personale e turni pesantissimi, tali da non consentire che venga garantita la sicurezza. Il personale della Casa Circondariale di Bolzano è in agitazione. Una protesta dura, concernente l’autoreclusione all’interno della struttura e uno sciopero della fame a oltranza. Rosario Mingoia, assistente di polizia penitenziaria, esprime in poche, secche parole di cosa si tratta: “Stiamo manifestando per la mancanza di personale, in pratica non siamo nelle condizioni di mantenere la sicurezza, né per noi, né per i detenuti”. La richiesta di provvedimenti chiama direttemante in causa i dirigenti, secondo Mingoia finora inadeguati a tutelare il lavoro di chi è costretto a sostenere turni definiti massacranti. “Consideri che nel carcere sono presenti attualmente 120 detenuti, anche se talvolta arriviamo a 160. Siamo così obbligati a svolgere funzioni supplementari e ore di straordinario, visto che l’organico previsto sarebbe di 85 unità, ma a noi mancano almeno 30 assistenti. Aspettiamo da tempo che vengano presi provvedimenti al riguardo, finora però abbiamo ottenuto soltanto vaghe promesse”. Intanto, sulla vicenda interviene anche Marco Galateo, rappresentante del Comitato di Cittadini per la Sicurezza di Bolzano, che stamani ha visitato il carcere. Questa la sua conclusione: “Vorremmo una presa di posizione di tutte le forze politiche, troppo silenziose sull’argomento. Chiedendo, tutti insieme, che venga ripristinato immediatamente il numero di agenti necessari per tornare in forza, 30 unità, anche con distaccamenti a Bolzano di personale in servizio nelle altre regioni. Ma presto, Natale arriva e anche loro hanno diritto a riabbracciare le famiglie”.
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Redazione CGIL Polizia Penitenziaria

Convenzione per la fornitura di un servizio di telefonia mobile su sim ricaricabile.

Nota FP CGIL al Capo del DGM sull'istituto per minorenni di Bologna.

Anche negli istituti per minorenni, l’organico della polizia penitenziaria è quasi dimezzato dai distacchi per le sedi extra moenia.
Serve un urgente confronto con l’amministrazione sul tema.

Intimidazioni a delegato sindacale presso CC Padova: il DAP risponde alla nota FP CGIL.

A seguito della nota in oggetto, il DAP chiede chiarimenti al Provveditore Regionale sulle intimidazioni subite dal delegato sindacale della FP CGIL presso la casa circondariale di Padova.

La Rassegna Penitenziaria n. 13 – Ottobre 2013.

NEWS

La FPCGIL Medici sui tagli alla sanità nella Legge di stabilità ripresa dai media

 
 
 
 
 
 

 
 

Incontro del 10 ottobre 2013 con l'Amministrazione

 
 
Roma, 10 ottobre 2013

 

Durante la riunione odierna le OO.SS. hanno iniziato il confronto con l’Amministrazione nel tentativo di individuare modalità di reimpiego a favore del personale della somma decurtata rispetto al valore attuale del buono – pasto.

Le scriventi hanno lanciato alcune proposte e l’Amministrazione si è riservata di valutarne la congruenza con le norme.

La riunione è stata , quindi, aggiornata al 24 ottobre.

Le OO.SS., di concerto con le Federazioni, stanno predisponendo assemblee sul territorio prima del prossimo incontro con l’Amministrazione.

Nel corso della riunione abbiamo ricevuta una informativa sullo stato dell’arte del progetto strategico semplific@uto che comporterà la reingegnerizzazione degli uffici (sostituzione di hardware e software) propedeutica alla dematerializzazione dei documenti cartacei.

Si inizierà dall’ufficio pilota di Terni nel prossimo mese di ottobre 2013 per concludersi alla fine del 2014.
 
 

SemplificQ@q@auto

 

FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP CISAL FIALP ACI USB PI ACIP
D.Figliuolo M.Semprini S.Pagani L. De Santi R.Sirano

 

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