Lazio – Dichiarazione dello stato di agitazione per il servizio mensa.

 
 

01.03.2017 – Lazio – Dichiarazione dello stato di agitazione per il servizio mensa.

La necessità di perseguire obiettivi di contenimento delle spesa pubblica, a nostro avviso, non sempre migliora i servizi, in questo caso, infatti, ne compromette il loro regolare svolgimento.

Ci teniamo a precisare che durante la fruizione del pasto, il personale non si trova in pausa lavorativa, e, difatti, la stessa viene immediatamente interrotta in caso di una chiamata urgente di soccorso, o differita nel caso in cui la squadra sia fuori sede per intervento.

La FP CGIL VVF  è fortemente contraria alla monetizzazione della mensa di servizio attraverso l’introduzione del buono pasto elettronico, in quanto si ritiene il pasto un diritto indispensabile per i lavoratori, soprattutto, per coloro che svolgono turni di lavoro come i Vigili del Fuoco.

Premesso quanto sopra, la FP CGIL VVF, ritenendo che gli atti fino ad oggi prodotti dall’Amministrazione sull’argomento determinano una modifica di diritti sanciti con ricadute in termini di incidenza negativa sulla salute dei lavoratori, proclama lo stato di agitazione del personale dei Vigili del Fuoco della Regione, ai sensi della legge 146/90 e s.m.i., chiedendo agli Uffici in indirizzo, per quanto di competenza, di convocare entro i termini stabiliti l’immediato avvio delle procedure previste per il raffreddamento dei conflitti.

 

 

Emilia Romagna – Comunicato stampa.

 
 

01.03.2017 – Emilia Romagna – Comunicato stampa.

QUANTI GIRI DEL MONDO FA UN’AUTOPOMPA?

Stato di agitazione dei Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna.

La FPCGIL VVF dell’Emilia Romagna ha dichiarato lo stato di agitazione del personale; nella nota inviata ai massimi vertici regionali e nazionali del CNVVF abbiamo evidenziato le principali problematiche che investono gli operatori dell’istituzione più amata dagli italiani.

La FP CGIL VVF Emilia – Romagna in questi mesi ha messo in campo un ampio spettro di iniziative per rivendicare le proprie posizioni,  la  lotta continuerà anche attraverso la sensibilizzazione della popolazione mediante i mezzi di informazione e le manifestazioni.

La gente ci ama, il Governo lo dimostri !!!

 

 

Comunicato unitario – Esiti incontro Ministro della Difesa Roberta Pinotti

Si è svolto ieri sera ­mentre era ancora in corso il presidio di
protesta delle lavoratrici e dei lavoratori della difesa organizzato dalle
scriventi OO.SS. ­l’incontro con la Ministra Pinotti, già convocato sul DDL
“Libro Bianco” e successivamente integrato con la nota di disponibilità ad
affrontare anche le urgentissime questioni che riguardano i lavoratori civili
della difesa, sollevate da FP CGIL, UIL PA e FLP DIFESA ed avanzate con propri
documenti e piattaforme.
Si è trattato di un incontro interlocutorio, ma
gravemente insoddisfacente rispetto alle nostre aspettative. Allo stato
attuale, infatti, gli impegni assunti dalla Ministra sono assolutamente
inconsistenti, sia per quanto attiene all’omogeneizzazione del trattamento
economico tra il personale della difesa e quello di pari fascia della restante
pubblica amministrazione, sia per quanto concerne le progressioni del personale
tra le aree funzionali della difesa ­a partire anzitutto da quella del
personale di area 1^ ­e finanche per la tabella di equiparazione. Per quanto riguarda
il trattamento economico, la Ministra Pinotti ha inizialmente espresso
l’intendimento di rendere disponibile, attingendo ai fondi della Difesa, a
partire dal 1.1.2017, una somma pari a 5 milioni di euro che verrebbero
destinati al fondo di nuova istituzione, il che equivarrebbe in concreto
all’elargizione di circa 10 € mese netti per ogni lavoratore!

Una provocazione inutile quella lanciata dalla Ministra Pinotti
nei confronti del personale civile, atteso che proprio su sua stessa proposta,
solo qualche giorno fa, il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto
attuativo per il riordino delle carriere e la riparametrazione stipendiale del
personale che destina una somma pari a 1 miliardo e 650 milioni di euro ­per il
biennio 2017/2018 ­a tutti i dipendenti militari. Preso atto delle circostanze
rappresentate, abbiamo espresso durissime critiche nei confronti dell’operato
del Ministro della difesa. Che da un lato promette e mantiene – 1,6 miliardi di
euro complessivi tra 2017/2018 solo per il personale del Comparto sicurezza­difesa,
tra riparametrazione stipendiale e riordino delle carriere ­e, dall’altro
invece, continua ad illudere e a non attribuire alcuno stanziamento economico
serio e rispettabile ai lavoratori civili per onorare la promessa di omogeneizzazione
del trattamento economico a suo tempo assunta, discriminando pesantemente in
tal modo il personale civile.
Per quanto concerne, invece, le progressioni
verticali, la Ministra ha comunicato che è stato aperto un tavolo con il
Dipartimento della funzione pubblica e che sarebbero state trovate delle
risorse ­non meglio precisate ­sempre interne al bilancio Difesa, per avviare
l’operazione entro il 2017, ma senza fornire ancora cifre, numeri e tempistica.
Al limite dell’incredibile, invece, le risposte fornite dalla Ministra Pinotti
sulla tabella di corrispondenza tra gradi militari e inquadramenti civili.

La Ministra ha inizialmente affermato
che il DPCM vedrà la luce a gennaio 2018, dopo che sarà stata data esecutività
allo sviluppo direttivo delle carriere del ruolo marescialli. A tale riguardo,
abbiamo evidenziato alla Ministra il vulnus che si è consumato sulla vicenda
tabella, oggetto nel lontano novembre 2013 dell’accordo raggiunto tra le parti
proprio con Lei, quando era Sottosegretaria alla Difesa.
Un accordo che oggi,
dopo tutte le rassicurazioni pervenute dal Sottosegretario Rossi, viene
stravolto nei fatti con la previsione dello sviluppo direttivo della carriera
del ruolo marescialli e la conseguente ­per noi inaccettabile ­ipotesi di inquadramento
in area 3^, ancorché a partire da gennaio 2018. In materia di performance,
la Ministra ha comunicato che la nuova Direttiva 2017 conterrà delle modifiche,
recependo alcune osservazioni fatte a suo tempo dalle OO.SS. Nel prenderne
atto, abbiamo segnalato la preminenza, rispetto a quella individuale, della performanceorganizzativa,
che viene riconosciuta nel decreto modificativo delle legge Brunetta approvato
di recente dal Consiglio Ministri, e la conseguente necessità di adeguare in
tal senso la Direttiva 2017. In merito al DDL attuativo del Libro Bianco, il
cui testo ci è stato illustrato ieri sera, abbiamo confermato il giudizio
politico già espresso pubblicamente sulle gravi e preoccupanti ricadute sulla
stessa tenuta della democrazia del Paese, sulle pessime scelte concepite e,
preso atto della negazione del confronto preventivo che pure ci era stato
garantito, abbiamo messo in luce i mancati impegni assunti a suo tempo in
materia di efficientamento degli stabilimenti industriali, come noto carenti di
risorse economiche ed umane, contestando il mancato avvio del confronto
promesso. Da cui trae giocoforza origine l’assenza di scelte strategiche di
valorizzazione delle risorse umane e strumentali della difesa, quadro che
delinea un preoccupante futuro per la difesa e gli attuali livelli
occupazionali, poiché prefigura cessioni all’industria privata di strutture e
relativo personale a cui ci opporremo con tutte le nostre forze.
La Ministra
Pinotti, preso atto dei giudizi fortemente negativi registrati e, soprattutto,
degli intendimenti comunicati dalle scriventi OO.SS., si è riservata di
riconvocare le parti nella prossima settimana per fornire un quadro di risposte
adeguate, impegni precisi e concreti in particolare sulle tre questioni
prioritarie, ovvero:

a) la possibile
individuazione di congrue risorse economiche per l’omogenizzazione del trattamento economico del personale;
b) il finanziamento e l’avvio tempestivo nel corrente anno dei percorsi di progressione verticale tra le aree funzionali;
c) l’intervento sulla tabella di corrispondenza nei termini convenuti nel 2013.

Attendiamo di
verificare le risposte che ci verranno consegnate al prossimo incontro, ma nel
frattempo lo stato di agitazione permane, come pure il programma di
mobilitazione territoriale intrapreso.

Roma, 1 marzo 2017 

FP CGIL
F.to Francesco Quinti
UIL PA
F.to Sandro Colombi
FLP DIFESA
F.to Giancarlo Pittelli 

Circolari missione per riqualificazione

In allegato la circolare del Direttore Generale del Bilancio sulle
missioni relative alla partecipazione alla prova conclusiva della
riqualificazione di cancellieri ed ufficiali giudiziari.
Si segnala
inoltre al seguente link un’altra circolare che può fornire ulteriori
chiarimenti.

Si richiama inoltre quanto stabilito all’art. 30 del CCNL del 16-2-1999 per il trattamento di trasferta. Per qualsiasi dubbio che dovessero avere i lavoratori è utile suggerire di rivolgersi alla dirigenza del proprio ufficio che ha avuto precise delucidazioni dalla Amministrazione Centrale. 

FP CGIL Nazionale
Amina D’Orazio

Soggiorni estivi – all'attenzione dei lavoratori

 

In allegato la circolare soggiorni 2017 con schede di presentazione delle
domande per i soggiorni estivi per i figli della Amministrazione
Penitenziaria.

FP CGIL Nazionale 
Lina La Monica 

Giustizia – database riqualificazione Ufficiali giudiziari e Funzionari

È stata pubblicata la banca dati per il passaggio dei cancellieri al profilo di funzionario giudiziario nonché per il passaggio degli ufficiali giudiziari al profilo di funzionario Unep. (Entrambi in allegato). 

La Coordinatrice Nazionale
FP CGILMinistero della Giustizia DOG
Amina D’Orazio

Evasi Sollicciano: Fp Cgil, carenze di organico e strutture obsolete, servono investimenti

Roma,
21 febbraio – “Carenze di organico, strutture obsolete, mancanza di
strumenti adeguati. Questo è il quadro delle carceri in Italia, queste
le ragioni dell’ennesima evasione. È tempo di tornare ad investire nel
sistema penitenziario del nostro Paese, altrimenti si rischia il
collasso del sistema stesso”. Così il segretario nazionale della Fp
Cgil, Salvatore Chiaramonte, commenta quanto accaduto al carcere di
Firenze Sollicciano dove ieri sera tre detenuti sono evasi dopo, a
quanto risulta, aver praticato un buco nella cella per calarsi con un
lenzuolo in un cortile e scavalcare successivamente il muro di cinta.

“L’ennesimo
caso che conferma le criticità che proprio a Sollicciano, e non solo,
avevamo denunciato con i nostri video reportage ‘dentro a metà’“,
aggiunge il dirigente sindacale elencando le criticità in cui versano
le carceri in Italia: “Una carenza di organico della Polizia
Penitenziaria di almeno 7.500 unità, destinata ad aumentare se si
considera che ogni anno si perdono circa 1300 uomini tra pensionamenti e
passaggi ai ruoli civili. Strutture penitenziarie obsolete per la cui
ristrutturazione viene stanziato il dieci per cento di quello che
servirebbe. Strumenti tecnologici di ausilio alla sorveglianza spesso
guasti o inadeguati. Questo è il quadro delle carceri italiane ad oggi”.

Per Chiaramonte “non è tollerabile che si continui a scaricare
tutte le responsabilità sulla Polizia Penitenziaria, che tra mille
difficoltà continua a garantire la sicurezza delle strutture. Serve un
imponente piano di assunzioni che vada a colmare la carenza di organico.
Le 887 assunzioni promesse dal Ministro della Giustizia Orlando, con lo
scorrimento delle graduatorie dei concorsi degli anni passati, non
bastano, serve un grande concorso pubblico al più presto”.

Così
come, aggiunge il segretario nazionale della Fp Cgil, “servono
investimenti per la ristrutturazione delle carceri e per dotarle di
sistemi di video sorveglianza e anti scavalcamento adeguati. Ad oggi
sono luoghi malsani ed insicuri, come dimostrano i reportage
‘dentroametà’ girati dalla Fp Cgil in vari istituti penitenziari, tra
cui anche quello di Firenze. La politica deve decidere di tornare ad
investire nel sistema penitenziario del nostro Paese, altrimenti si
rischia il collasso del sistema stesso. Anche i ritardi sul riordino
delle carriere del personale di Polizia Penitenziaria e sulle modifiche
da apportare all’ordinamento penitenziario sono un segnale di scarsa
attenzione per il settore”, conclude Chiaramonte.

Link a video reportage ‘dentro a metà’ girato nel carcere di Sollicciano: https://youtu.be/bnln3zVZLHI

Emilia Romagna – Dichiarazione stato di agitazione per il servizio mensa.

 
 

28.02.2017 – Emilia Romagna – Dichiarazione stato di agitazione per il servizio mensa.

Continua la vertenza nei confronti dell’Amministrazione sulla proposta di abolizione della mensa serale a favore dei  buoni pasto elettronici. Lo stato di agitazione presentato dalla Fp Regionale Emilia Romagna si unisce a quello già presentato da altre Regioni d’Italia. 

Nella vertenza rientrano, oltre alla mensa e ai buoni pasto, anche due questioni importanti come quella legata ai mezzi di soccorso vecchi e inadeguati e quella delle sedi di servizio anch’esse bisognose di adeguamenti e manutenzione.

 

 

Toscana – Dichiarazione dello stato di agitazione per il servizio mensa.

 
 

27.02.2017 – Toscana – Dichiarazione dello stato di agitazione per il servizio mensa.

La necessità di perseguire obiettivi di contenimento delle spesa pubblica, a nostro avviso, non sempre migliora i servizi, in questo caso, infatti, ne compromette il loro regolare svolgimento.

Ci teniamo a precisare che durante la fruizione del pasto, il personale non si trova in pausa lavorativa, e, difatti, la stessa viene immediatamente interrotta in caso di una chiamata urgente di soccorso, o differita nel caso in cui la squadra sia fuori sede per intervento.

La FP CGIL VVF  è fortemente contraria alla monetizzazione della mensa di servizio attraverso l’introduzione del buono pasto elettronico, in quanto si ritiene il pasto un diritto indispensabile per i lavoratori, soprattutto, per coloro che svolgono turni di lavoro come i Vigili del Fuoco.

Premesso quanto sopra, la FP CGIL VVF, ritenendo che gli atti fino ad oggi prodotti dall’Amministrazione sull’argomento determinano una modifica di diritti sanciti con ricadute in termini di incidenza negativa sulla salute dei lavoratori, proclama lo stato di agitazione del personale dei Vigili del Fuoco della Regione, ai sensi della legge 146/90 e s.m.i., chiedendo agli Uffici in indirizzo, per quanto di competenza, di convocare entro i termini stabiliti l’immediato avvio delle procedure previste per il raffreddamento dei conflitti.

 

 

Trasferimento temporaneo leggi speciali allievi 79° e 80° corso

 
 

28.02.2017 – Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane al fine di informare il personale allievo Vigili del Fuoco del 79° e 80° corso di formazione sulla possibilità di presentare domanda per la richiesta di trasferimento temporaneo ai sensi delle leggi speciali: art. 42 bis del D.lgs. 151/2001, art. 33, comma 5, della legge 104/1992 e art. 78 del D.lgs. 267/2000.
I termini per la presentazione delle domande scadranno il 20 marzo 2017

 

 

Riqualificazione DOG – modalità di accesso alla banca dati

28.02.2017
Riportiamo in calce alla mail il link alla pagina del Ministero della
Giustizia
con le modalità di accesso alla banca dati, che verrà
pubblicata da domani mattina, relativa ai quesiti della prova conclusiva
del percorso di riqualificazione per cancellieri ed ufficiali giudiziari.

Con l’occasione comunichiamo, per chi non fosse più in possesso della
ricevuta di iscrizione alla piattaforma, che siamo a conoscenza del fatto
che l’Amministrazione starebbe valutando la possibilità di riaprire la
piattaforma per procedere alla stampa della ricevuta e che comunque nei
prossimi giorni dovrebbe fare una comunicazione ufficiale.

FP CGIL Nazionale 
Amina D’Orazio

Difesa: allarme Fp Cgil e UilPa, pericolosa concentrazione di potere a Capo di Stato Maggiore

Comunicato stampa Fp Cgil – UilPa 
Difesa: allarme Fp Cgil e UilPa,
pericolosa concentrazione di potere a Capo di Stato Maggiore 
“Forte preoccupazione per disegno di legge Pinotti su riorganizzazione vertici Ministero”

Roma, 14 febbraio – “Le varianti
proposte al Codice dell’Ordinamento Militare determinano una
straordinaria e pericolosa concentrazione di potere militare ed
economico senza precedenti nel nostro paese”. Questo il duro giudizio
della Funzione Pubblica Cgil e della Uil Pa sul disegno di legge della
titolare del dicastero della difesa, Roberta Pinotti, attuativo del
Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa. “La
concentrazione del potere nelle mani del Capo di Stato Maggiore della
difesa, il quale assumerebbe anche la responsabilità della Direzione
Nazionale degli Armamenti, non solo non risolve i problemi annosi che
affliggono questa amministrazione ma li appesantisce enormemente,
generando solo altre costosissime figure di vertice e un calo
dell’efficienza dei processi decisionali della difesa”.

Grande preoccupazione, continuano a
denunciare Cgil e Uil di categoria, “per una concentrazione di potere in
cui il Capo di Stato Maggiore diverrebbe così il ‘dominus’ dell’area
tecnico-operativa e di quella tecnico-amministrativa, potendo disporre
di un potere economico ingentissimo, derivante dai flussi di cassa verso
le industrie del settore aerospaziale e navalmeccanico”, proseguono Fp
Cgil e UilPa. “Inoltre si potrebbe generare un forte sbilanciamento in
favore della componente militare, dando luogo a un’ulteriore contrazione
dei livelli occupazionali della componente civile del Ministero della
Difesa, già delineata, tra l’altro, dal Libro Bianco che, invano da
mesi, stiamo cercando di rimettere in discussione con la Ministra
Pinotti. Un atteggiamento, quello della Ministra, insolitamente poco
trasparente, tenuto anche in occasione dell’audizione tenuta in seduta
congiunta delle Commissioni Difesa di Camera e Senato su un’operazione
così importante che segue le gravi ed unilaterali decisioni fin qui
assunte sugli arsenali di Brindisi, Augusta, Taranto, sulla base della
Maddalena e sull’istituto Maridrografico di Genova senza il dovuto
coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. Nessun riscontro neanche
alla lettera con cui abbiamo comunicato formalmente alla titolare della
difesa l’avvio dello stato di agitazione”.

Per queste ragioni, concludono i
sindacati, “se il Ministro Pinotti non ci convocherà a breve per
discutere delle questioni irrisolte, che da tempo abbiamo posto per una
migliore tutela delle  lavoratrici e dei lavoratori dipendenti del
Ministero della difesa, piuttosto che per illustrare i contenuti del
disegno di legge in esame – come da convocazione per il prossimo 28
febbraio, oltre quella del 22 febbraio su una questione di alto rilievo
per il personale della difesa – continueremo nel nostro percorso di
lotta a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. A tal
fine abbiamo già organizzato una grande assemblea nazionale dei quadri e
dei delegati della difesa che si terrà a Roma il prossimo 23 febbraio
presso il Centro Congressi Frentani. Assemblea nella quale discuteremo
insieme delle questioni tuttora irrisolte e delle iniziative di forte
mobilitazione che metteremo in campo nei prossimi mesi tutti insieme”.

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