Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Roma, 8 agosto 2013
“La riapertura della contrattazione per la sola parte normativa è un minimo passo in avanti, certo non sufficiente, che tuttavia consentirà la ripresa delle trattative dopo 4 anni di blocco e di affrontare in modo serio la regolamentazione di istituti giuridici che le recenti riforme avevano sottratto all’autonomia negoziale. I dati forniti dall’Aran stamane disegnano un quadro difficile per il lavoro pubblico, con metà dei dipendenti ultracinquantenni, la più alta media anagrafica dei paesi Ocse, e duramente colpito sul piano economico. Non rinnovare il contratto e pretendere che questi stessi lavoratori, in condizioni così difficili, efficientino e modernizzino le nostre pubbliche amministrazioni, è quantomeno irrealistico. Il Ministro D’Alia, a differenza dei suoi predecessori, sembra aver capito che nessuna riforma è possibile senza il confronto e la partecipazione dei lavoratori alle scelte organizzative. Ma la timidezza di questa e di altre iniziative del Governo non aiuta. Servono impegni concreti e soprattutto risorse”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa – commentano l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dpr sulla riapertura della contrattazione per il pubblico impiego per la sola parte normativa.
Al Ministro della Salute
On.le Beatrice Lorenzin
Riorganizzazione CRI- DDL Lorenzin (Capo III Art. 9) approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 26 luglio – delega al Governo per l’adozione di un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati.
Onorevole Signor Ministro,
le scriventi federazioni nazionali hanno più volte rappresentato come il Decreto 178/2012, relativo alla riorganizzazione della Croce Rossa Italiana, non recependo l’art.70 della legge 833/78, pregiudica la garanzia e la qualità del servizio pubblico in settori delicati come l’assistenza e il soccorso, determinando oltretutto un serio pericolo per centinaia di lavoratori che vedono a rischio il loro posto di lavoro e la loro altissima professionalità.
Dal DDL in oggetto apprendiamo la volontà Sua e del Governo di adottare sia un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Ministero della Salute, sia un decreto legislativo limitatamente alle norme concernenti la Croce Rossa Italiana.
Non possiamo che coglier positivamente quanto da Lei previsto nel DDL ritenendo che questa dovrà essere l’occasione per arrivare finalmente ad una vera riforma della CRI. L’obiettivo dovrà essere l’innalzamento dell’efficienza dei servizi, garantendo i livelli occupazionali per tutti i lavoratori, valorizzando le professionalità e mettendo fine all’annosa questione del precariato CRI stabilizzando i rapporti di lavoro.
Come è noto gli effetti negativi del Decreto 178 sono già in atto e ancor di più si concretizzeranno a partire dal prossimo dicembre. E’ necessario quindi un suo intervento urgentissimo per sospendere tali effetti e consentire l’avvio dell’iter previsto per il testo unico e per il successivo decreto legislativo, relativo alla CRI, da Lei previsto nel DDL.
Le chiediamo, per quanto rappresentato, un incontro nel quale poterLe esporre le nostre proposte e favorire l’avvio di un percorso condiviso con tutti i soggetti coinvolti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Salvatore Chiaramonte Paolo Bonomo Gerardo Romano
Roma 1 agosto 2013
Comunicato Stampa di Rossana Dettori Segretaria Generale Fp Cgil
“La notizia che il provvedimento sui precari delle Pubbliche Amministrazioni verrà discusso domani in Consiglio dei Ministri è un fatto indubbiamente positivo che ci auguriamo consenta definitivamente di evitare il reale rischio di licenziamento di una parte importante del personale che svolge servizi fondamentali”, commenta cosi’, Rossana Dettori, segretaria generale della Fp Cgil, la notizia della convocazione del CdM di domani.
“Nell’attesa di conoscere il testo nel merito”, continua la sindacalista, ” riteniamo opportuno che il governo apra da subito un confronto con le Organizzazioni sindacali che consenta di governare il processo di stabilizzazione di questo personale, a partire dalla definizione di criteri certi per le modalità di assunzione e dalla necessità di rimuovere gli ostacoli che oggi impediscono alle amministrazioni di garantire il necessario turn over”.
“La condizione di precarietà non è più sostenibile né dalle migliaia di persone che vivono questa condizione da diversi anni, né dal sistema dei servizi ai cittadini messo a dura prova dalla progressiva carenza di personale e non più in grado di garantire livelli essenziali delle prestazioni. Queste lavoratrici e questi lavoratori, “conclude Dettori,”sono spesso inseriti in servizi chiave degli Enti e sarebbe impensabile farne a meno”.
Roma, 22 agosto 2013
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Ancora nessuna risposta alla richiesta di incontro che con Confsal e UIL abbiamo fatto alla Ministra Carrozza.
Nel frattempo si è insediato il nuovo Capo Dipartimento della Programmazione, dott.ssa Bono, cui abbiamo augurato buon lavoro e richiesto di avviare quanto prima la procedura di costituzione della nuova delegazione di parte pubblica e di incontrare le Organizzazioni Sindacali del MIUR.
Numerose le questioni di “ordinaria amministrazione” che attendono risposte urgenti a partire dai FUA 2012 e 2013, all’accordo sulla mobilità volontaria e su quella tra profili all’interno delle aree, dalle trasformazioni da part time a full time alla formazione.
Nel frattempo, soprassedendo sulla crisi politica che potrebbe nuovamente mettere tutto in discussione, attendiamo anche che venga al pettine il nodo della nuova riorganizzazione del MIUR, scaturente dai tagli di organico e di uffici dirigenziali già attuati dal Dipartimento della Funzione Pubblica che però, il prossimo regolamento, dovrà attualizzare, disegnando la nuova struttura amministrativa al centro e in periferia.
Da tempo abbiamo presentato proposte in merito e attendiamo la dovuta convocazione per una informativa in materia.
Per ora, vi giriamo la circolare sui permessi sindacali pubblicata in agosto dall’Amministrazione con la nota predisposta con la UIL PA che, a nostro parere, chiarisce alcune cose e la circolare sui corsi di formazione per revisori PON e la nota predisposta sempre con la UIL PA che abbiamo consegnato al nuovo Capo Dipartimento.
Vi informeremo tempestivamente sulla evoluzione delle singole situazioni.
Roma, 27 agosto 2013
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
08.08.2013 – VVF – Rieti: comunicato stampa congiunto cgil cisl uil..
Dato il periodo, vi ritrasmettiamo, in allegato alla presente, il comunicato diffuso lo scorso 22/08.
Esso rappresenta uno sviluppo conseguenziale preannunciato, in parte, nella lettera inviata l’ 1/08 al Vice- Segretario Generale e al Dirigente Generale della Direzione Risorse umane.
L’ improvvisa decisione dell’ Amministrazione di passare dal calcolo a giorni a quello ad ore, per noi, è stata la classica “goccia che ha fatto traboccare il vaso” in quanto, come sapete, avevamo già firmato con riserva l’ ipotesi d’ accordo FUA 2012.
Rispetto, invece, alle causali di assenza equiparate alla presenza in servizio quelle per il FUA 2012 (ex- circolare n. 37/2013) sono sostanzialmente simili a quelle del 2011 (ex-circ. n. 25/2012).
Quest’ anno sono stati inseriti cinque codici in più che sono specificazioni di causali già inserite o riguardano attività di servizio (ad es., i codici per servizio fuori sede o per il tempo di trasferimento tra sedi di servizio).
Sulla materia dell’ equiparazione alla presenza in servizio di causali d’ assenza, come sappiamo, è intervenuta in maniera restrittiva la normativa brunettiana (ex-art. 71 d-l n. 112/2008 conv. dalla L. 133/2008) ma, come in altre circostanze, abbiamo l’ impressione che ci sia un eccesso di zelo da parte della nostra Amministrazione e, non a caso, in maniera esemplificativa, riportiamo nel citato comunicato la tipologia di assenze legate alle assemblee del Personale o, ancora, si potrebbe riportare l’ esempio delle terapie salvavita su cui la nostra O.S. ha fatto una significativa battaglia alcuni anni fa quando il nostro compagno Alessandro Grazia era in fase terminale e, purtroppo, successivamente ci ha lasciati.
Rispetto alle assemblee del personale quando il CCNL integrativo del 16/5/2001 fa riferimento al fatto che la partecipazione alle assemblee non comporta decurtazione della retribuzione, è appena il caso di ricordare che nella definizione della struttura della stessa, ex-art. 28 del CCNL 16/2/1999, sono comprese anche le voci FUA (in altri termini, la definizione contrattuale di “retribuzione” comprende sia quella fissa che accessoria senza ulteriori specificazioni).
Tuttavia, in questa fase, per noi, è prioritario contestare l’ atteggiamento unilaterale dell’ Amministrazione e soltanto un attimo dopo addentrarci nella disamina di singole voci e relativi codici SIAP.
Infatti, riteniamo, tra l’ altro, che questo modo di operare dell’ Amministrazione sia anche contrario al codice di comportamento (ex-d.P.R. n. 62/2013) dove, all’ art. 9, come articolazione del principio di trasparenza c’è quello della “tracciabilità dei processi decisionali”.
Pertanto, se l’ Amministrazione non rende “tracciabili” le sue decisioni disattendendo il Codice, come può pretendere che, poi, lo rispettiamo noi?
Quale credibilità ha nel proporre, come ha fatto a giugno, una bozza di codice di comportamento per i dipendenti della Corte quasi di stile draconiano?
Non a caso, nella citata lettera dell’ 1/08, abbiamo fatto esplicita richiesta di chiarire la “ratio” che c’ era dietro il cambiamento del metodo di calcolo per la produttività collettiva e la mancata risposta ha costituito uno degli elementi che ci ha spinto a trarre la conclusione che sarebbe stato necessario preannunciare il prossimo rifiuto da parte nostra della sottoscrizione definitiva del FUA 2012.
In realtà, pensiamo che occorra sviluppare una forte opposizione a quest’ ulteriore atteggiamento unilaterale dell’ Amministrazione anche perché se esso passasse “senza colpo ferire” tra poco ci troveremmo l’ estensione del calcolo ad ore anche rispetto alle indennità di disagio perché, ora, s’è creata un’ asimmetria tra il metodo di calcolo della produttività collettiva e quello delle indennità.
Su quest’ aspetto, va richiamata l’ attenzione di tutti i colleghi (a partire da quelli di area I e II) che potrebbero vedere la situazione creatasi con la produttività collettiva come un fatto isolato e, sicuramente, non lo sarà se non si sviluppa un’ adeguata iniziativa.
Rispetto allo specifico della produttività collettiva negli accordi FUA, sinora, non soltanto era previsto il calcolo in giorni ma “le effettive presenze in servizio” sono sempre state viste come un elemento ulteriore, pressoché residuale rispetto al conseguimento degli obiettivi prefissati e alla positiva valutazione dell’ apporto individuale.
Insomma, non stiamo parlando delle prestazioni di lavoro straordinario dov’è determinante l’ effettiva presenza.
Pensiamo che sia fondamentale prepararsi nelle varie sedi, da quella romana a tutte le altre, ad un tipo d’ attività simile a quella che abbiamo sviluppato negli ultimi due anni nella critica al sistema di valutazione del personale delle aree funzionali dove anche grazie all’ attività sindacale decentrata siamo stati i promotori di vari documenti R.S.U.
Ad es., sarebbe importante fare un’ adeguata pressione sui dirigenti SAUR e sui dirigenti romani per la RSU della sede centrale per avere prospetti di doppia liquidazione (a giorni e ad ore) per il Personale dei vari territori per valutare nel concreto se e che tipo di tagli ci sono (se si dichiarano incompetenti premere per farne fare richiesta ai competenti Uffici del Segretariato Generale o inoltrare direttamente richieste RSU al trattamento economico per avere i suddetti prospetti per il Personale della propria sede territoriale o aggregati di competenza per il Personale degli uffici centrali);
dove c’è il rapporto di forze, porre questa rivendicazione come pregiudiziale nella contrattazione integrativa territoriale una volta che verrà avviata valutando, se necessario, d’ intraprenderla anche come Organizzazione d’ intesa con le Federazioni Territoriali.
Ciò, per noi, è uno dei modi per dimostrare concretamente che non accettiamo la logica autoritaria del fatto compiuto come affermiamo nella parte finale dell’ allegato comunicato.
Questi tipi d’ iniziativa, darebbero anche ulteriore forza all’ informazione successiva che abbiamo intenzione di chiedere a livello centrale in modo da avere dati complessivi di comparazione tra la liquidazione in giorni e quella in ore.
Roma 26/08/2013
FP CGIL NAZIONALE CORTE DEI CONTI
MICHELE PIETRAFESA
Nella busta paga di agosto alla seconda pagina le voci indicate quali “ARRETRATI A DEBITO” con i codici 800/2ST e 800/1ST, sono relative a due rate di ritenute arretrate 2012/2013 sempre per i 6 famosi scatti, che inizialmente erano state suddivise in 10 mensilità (per questo viene riportata la scadenza ad aprile 2014).
Tali ritenute arretrate ci saranno anche nella busta di settembre. Ad ottobre invece e fino al 2015 l’importo sarà dimezzato (circa 20 euro) in quanto suddiviso in 23 rate e non più in 10.
Sempre a pag.2 sotto “PREVIDENZIALI” la voce; “Magg. INPDAP F.PL. EX RETR.” è relativa alla ritenuta, in questo caso per sempre (fino al pensionamento) sempre per i 6 scatti, mentre l’ulteriore voce INPDAP F.POL. EX RETR sostituisce la voce che nei mesi precedenti era indicata solo come INPDAP.
13.08.2013 – In allegato: Circolare contributo unificato ricorsi straordinari..
21.08.2013 – In allegato: Mobilità Specialisti VF portuali.
19.08.2013 – Molise: Operazione Flash Fire – Comunicato stampa.