In allegato un’incommentabile lettera di AIOP ed un’altra, nella forma, forse, più dignitosa, ma nella sostanza parimenti inaccettabile, di ARIS sulla delibera della Conferenza delle Regioni del 30 Luglio u.s, sempre a proposito della necessità di una risposta fortissima, in termini di mobilitazione, che a questo punto dobbiamo ad associazioni datoriali di tale caratura in occasione dello sciopero del 18 settembre.
p. la Fp Cgil Nazionale
Fabrizio Rossetti
Roma, 7 Agosto 2008
Pubblichiamo il testo della nota unitaria inviata oggi all’AIOP e relativa alla gravissima decisione di quella associazione datoriale di disconoscere, senza mezzi termini, il diritto al rinnovo contrattuale dopo 28 mesi dalla sua scadenza
Le scriventi OO.SS. presa visione della vostra nota del 24 aprile u.s. e dell’allegato deliberato del Vostro Consiglio nazionale inviato anche al Coordinatore Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e a tutti agli Assessori regionali alla salute, confermano le già programmate iniziative di mobilitazione della categoria a livello nazionale con manifestazioni davanti a tutte le Vostre sedi regionali e quelle dell’ARIS per il prossimo 9 maggio.
Ritengono gravi le decisioni assunte dal Vostro Consiglio Nazionale, in qualità di organo rappresentativo di un’associazione datoriale nazionale di strutture sanitarie che operano all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso un sistema di regole che non può eludere gli accordi quadro generali e le normative vigenti in materia di Contrattazione Collettiva Nazionale.
Il sistema contrattuale nazionale si fonda sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro suddiviso in due livelli – nazionale e decentrato aziendale -; le altre ipotesi da Voi individuate sono da ascrivere alla mera volontà di superare l’unicità del primo livello di contrattazione, negando la valorizzazione della contrattazione decentrata aziendale, come peraltro da voi praticato in tutti i territori e di ritardare sistematicamente ed irresponsabilmente il rinnovo contrattuale dei lavoratori del settore.
Il deliberato del Vostro Consiglio nazionale assume un ulteriore aspetto di gravità considerato che si colloca oltre 28 mesi dopo la scadenza del contratto di lavoro 2002-2005 e dopo la proclamazione dello stato di agitazione nazionale di tutti i lavoratori della sanità privata del 29 gennaio u.s.
Sarà nostra cura denunciare la gravità delle Vostre decisioni, nell’ambito delle iniziative di mobilitazione già programmate e durante gli incontri con tutti gli Assessori alla salute del prossimo 9 maggio e chiedere non solo l’immediato ripristino di corrette relazioni sindacali e il rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, ma anche di operare affinché, in maniera sempre più cogente, non sia più permesso alle strutture sanitarie private che voi rappresentate di essere accreditate quali erogatrici di prestazioni sanitarie pubbliche nel caso di così evidenti e gravissime violazioni di accordi e normative contrattuali.
FP CGIL (Carlo Podda)
CISL FP (Rino Tarelli)
UIL FPL (Carlo Fiordaliso)
Roma, 30 aprile 2008
Manifestazioni 9 Maggio 2008 per mancato rinnovo CCNL Sanità privata: pubblichiamo la comunicazione inviata dalle Segreterie Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl alle proprie strutture e il testo della nota di AIOP in risposta alla lettera unitaria del 30 aprile scorso.
La nota, (di seguito pubblicata ndr) che ascriviamo nel novero delle provocazioni che le associazioni datoriali hanno ripetutamente offerto negli ultimi mesi sulla questione del mancato rinnovo contrattuale della sanità privata, ripropone in maniera ormai macroscopica le insostenibili contraddizioni di un sistema imprenditoriale per il quale la garanzia di esigibilità dei diritti del lavoro è arma di vero e proprio ricatto nei confronti delle Regioni.
Si usano platealmente i lavoratori, i loro legittimi bisogni, l’inalienabile diritto ad avere un rinnovo contrattuale dopo 28 mesi dalla scadenza, esclusivamente per “alzare il prezzo”.
E nel fare ciò l’AIOP ora, come l’ARIS qualche giorno fa, non esita a scaricare le proprie responsabilità verso altri soggetti: lavoratori, Governi Regionali, Stato.
Una provocazione, quindi, che non va accolta per la evidente strumentalizzazione degli argomenti usati, ma che dobbiamo essere in grado di partecipare, condividendone la gravità, innanzitutto con i lavoratori, ai quali queste associazioni negano il rinnovo contrattuale, e con gli Assessori ed i Governatori regionali accusati da AIOP ed ARIS di essere gli unici responsabili di questo insostenibile ritardo.
Vi invitiamo, dunque, a dare la massima diffusione dell’allegata nota fra i lavoratori e nelle iniziative di mobilitazione organizzate per il nove maggio e a fare in modo che negli incontri programmati per lo stesso giorno con gli assessori regionali questa nota di AIOP sia oggetto di discussione ed approfondimento; deve essere chiaro che su questa vicenda il sindacato confederale misurerà il livello di strumentalità degli argomenti usati da AIOP ed ARIS anche e soprattutto attraverso la valutazione degli atteggiamenti che i Governi regionali assumeranno nelle prossime ore.
Le Segreterie Generali, alle quali la nota è indirizzata, valuteranno nelle prossime ore se e come rispondere alla grave sollecitazione avanzata da AIOP.
Nel frattempo vi rivolgiamo l’ennesimo invito ad operare affinché il 9 maggio la risposta a tali provocazioni siano mobilitazioni ed iniziative partecipate e condivise.
Roma 6 Maggio 2008
FP CGIL Rossana Dettori –
CISL FPS Daniela Volpato –
UIL FPL Carlo Fiordaliso
Le mobilitazioni in tutte le regioni d’Italia dei 150.000 lavoratori della sanità privata per il contratto scaduto da oltre 28 mesi
Le manifestazioni organizzate oggi davanti le sedi regionali dell’AIOP e dell’ARIS hanno visto la partecipazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori della sanità privata
Decisa e convinta la partecipazione all’iniziativa intorno alle parole d’ordine:
– rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da oltre 28 mesi entro le ferie estive
– aumenti contrattuali del biennio 2006-2007 come quelli definiti per i lavoratori della sanità pubblica, perché i lavoratori della sanità privata non sono “lavoratori di serie B”
– superamento dei “rimpalli strumentali” di responsabilità fra le Regioni e i datori di lavoro privati, attraverso la firma di un preciso impegno, da parte di tutti gli Assessori alla salute, di porre fine a questa situazione.
Straordinaria e di importante valore l’adesione di migliaia di lavoratori alle manifestazioni davanti le sedi regionali AIOP e ARIS organizzate da FP CGIL CISL FPS UIL FPL, citiamo ad esempio alcune manifestazioni regionali più significative per l’importante valore simbolico e politico:
– A Bologna con un’importante manifestazione davanti l’AIOP e il successivo incontro in Regione Emilia Romagna, che riveste la Presidenza della Conferenza delle Regioni, con un rappresentante dell’Assessorato alla salute che ha siglato un documento di impegno a far assumere alla Conferenza delle Regioni un deliberato molto preciso per obbligare AIOP e ARIS alla firma del contratto di lavoro e alla verifica dell’applicazione del contratto stesso
– A Milano centinaia di lavoratori, con un assemblea-presidio per protestare sia davanti la sede regionale AIOP che ARIS e la successiva firma del documento di impegni da parte dei rappresentanti dell’Assessorato alla salute della Regione Lombardia, che riveste la presidenza del Comitato di settore dei contratti della sanità
– A Roma con il sit in di oltre 500 lavoratori di fronte la sede dell’AIOP che è anche la sede dell’AIOP NAZIONALE e l’incontro successivo in Regione con l’Assessore Augusto Battaglia per la firma del documento di impegno.
– A Torino con la partecipazione di oltre 600 lavoratori e con manifestazione ancora in corso
E in tutte le altre città capoluogo di regione con la numerosa partecipazione dei lavoratori e l’assunzione di impegni di tutte le Regioni
CGIL FP CISL FP UIL FPL – dichiarano rispettivamente i segretari nazionali Rossana Dettori, Daniela Volpato, Maria Vittoria Gobbo, dopo questa importante manifestazione chiedono alle Regioni di realizzare quanto si sono impegnati a fare con i documenti sottoscritti, diversamente la mobilitazione prosegue con iniziative contro tutte le Istituzioni nazionali e regionali rappresentative del sistema sanitario.
Roma, 9 maggio 2008
Pubblichiamo il testo della lettera inviata dai Segretari generali di CGIL FP CISL FP UIL FPL ad ARIS e AIOP per il rinnovo del CCNL della Sanità privata in tempi certi
A Fra’ Mario Bonora
Presidente ARIS NAZIONALE
All’Avv. Enzo Paolini
Presidente AIOP NAZIONALE
e p.c. Assessore Enrico Rossi
Coordinatore delle Conferenza
delle Regioni
Abbiamo ricevuto Le Vostre note di risposta rispettivamente del 6 e del 7 maggio u.s., che rinviano le responsabilità del mancato rinnovo contrattuale dei vostri 150.000 dipendenti alle Istituzioni regionali.
Non siamo disponibili ad accettare oltre le Vostre provocazioni e la Vostra tattica dello “scaricabarile” e per questa ragione abbiamo chiesto a tutti gli Assessori regionali la verifica immediata del rispetto da parte delle vostre strutture delle norme di accreditamento, compresa l’applicazione e il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre 28 mesi.
Non abbiamo mai accettato, né siamo disposti a farlo ora, la “strumentalizzazione” dei lavoratori e della loro sicurezza lavorativa e salariale per agire un ruolo nei confronti delle Istituzioni che è esclusivamente in capo alla Vostra autonomia; autonomia che sapete agire sempre quando è nel vostro interesse e nelle vostre responsabilità di gestori, soggetti a regole di sistema.
Non giustifichiamo queste “ulteriori provocazioni” relative al modello contrattuale e richieste, pretestuose e fuori luogo, di contrattazione regionale, lesive dei diritti minimi ed inalienabili dei lavoratori.
La mobilitazione del giorno 9 maggio u.s. aveva ed ha ottenuto, come unico obiettivo, un preciso impegno sottoscritto da parte di tutti gli Assessori alla salute d’Italia di far approvare in sede di Conferenza delle Regioni un documento che obblighi le vostre associazioni al rispetto del contratto di lavoro e al suo rinnovo in tempi certi, al fine di superare la Vostra responsabile inerzia e l’assenza di controlli e verifiche istituzionali verificatesi finora.
Distinti saluti.
CGIL FP Carlo Podda –
CISL FP Rino Tarelli –
UIL FPL Carlo Fiordaliso
Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato stampa unitario – SIT- IN di protesta davanti la sede dell’ARIS NAZIONALE dei 150.000 lavoratori della sanità privata senza contratto di lavoro da 29 mesi
CGIL FP CISLFP UIL FPL nazionali hanno organizzato per domani mattina alle ore 9.00 un sit-in di lavoratori e delegati sindacali in rappresentanza dei 150.000 lavoratori della sanità privata d’Italia, davanti la sede dell’Associazione nazionale dei datori di lavoro religiosi (ARIS).
L’iniziativa fa parte di un percorso di mobilitazione che prosegue dall’estate del 2007 ed organizzato contro l’AIOP e l’ARIS che non rinnovano il contratto di lavoro da 29 mesi ai lavoratori e lo usano strumentalmente per la definizione dei loro accordi con le regioni.
Il sit-in di protesta si svolgerà senza arrecare danno ai cittadini e per dire BASTA di questa situazione e chiedere all’ARIS di sbloccare insieme all’AIOP la trattativa e di rinnovare il contratto prima dell’estate.
I lavoratori della sanità privata sono esasperati da questa situazione e il sindacato confederale porterà la protesta in tutt’Italia rivendicando il rinnovo contrattuale e il rispetto della professionalità di questi lavoratori che chiedono gli stessi diritti dei loro colleghi della sanità pubblica.
Gli organi di stampa sono inviatati al
SIT-IN DI FRONTE ALLA SEDE NAZIONALE DELL’ARIS a Roma
– Presso Largo della sanità Militare, 61
– Presso Piazza S. Giovanni e Paolo, 13
GIOVEDI’ 29 MAGGIO 2008 – ore 09.00
CGIL FP Rossana Dettori –
CISL FP Daniela Volpato –
UIL FPL Carlo Fiordaliso
Roma 28 maggio 2008
Giovedì 29 maggio 2008 ore 8,30
SIT – IN
DI FRONTE ALLA SEDE NAZIONALE DELL’ARIS A ROMA
Presso Largo della Sanità Militare, 61
Presso Piazza S. Giovanni e Paolo,13
Come preannunciato con la precedente comunicazione del 19 maggio u.s. e a seguito dell’esito positivo e significativo del Sit-in svoltosi il giorno 22 maggio u.s. presso la sede della Conferenza delle Regioni, vi comunichiamo le prossime iniziative di mobilitazione da organizzare ai vari livelli.
Il Sit – in presso la sede della Conferenza delle Regioni aveva l’obiettivo di richiamare in modo puntuale e determinato le Regioni alle loro responsabilità di controllo e verifica delle strutture accreditate, a tal proposito i Presidenti delle Regioni hanno assunto l’impegno di inserire l’argomento all’ordine del giorno della prossima Conferenza delle Regioni e di definire un possibile percorso di soluzione del problema. Nel frattempo abbiamo interessato della problematica anche il Governo attraverso il Ministro del Welfare Onorevole Maurizio Sacconi.
Nel frattempo dobbiamo proseguire con la seconda fase della mobilitazione nei confronti delle Associazioni datoriali, che restano gli interlocutori responsabili per il rinnovo del CCNL 2006-2009 e per un periodo sufficiente che ci permetta di verificare l’esito degli impegni assunti dalle Regioni.
A tal proposito abbiamo pensato di prevedere un periodo di mobilitazione dal 3 al 16 giugno p.v. con iniziative nazionali e locali che assumano la vera e propria caratteristica di un “TOUR lungo il paese per il rinnovo contrattuale dei lavoratori della sanità privata scaduto da 29 mesi”, tutto ciò al fine di rendere evidente, anche senza i “potenti mezzi mediatici” delle parti datoriali “questa palese ingiustizia” che passa sotto traccia, rispetto a tanti proclami anche di questo Governo. In attesa di farvi pervenire il programma definitivo vi comunichiamo la prima iniziativa urgente.
IMPORTANTE
La prima iniziativa che ci vede tutti impegnati è il sit in davanti la sede dell’ARIS NAZIONALE, per il giorno 29 maggio p.v. in occasione dell’annuale assemblea di primavera dell’ARIS, per la quale dobbiamo mobilitarci a livello nazionale con le strutture del Lazio, ma anche delle altre regioni che possono organizzarsi per essere presenti, al fine di dare una efficace visibilità alla nostra protesta contro i datori di lavoro, pure contro l’Aris che afferma solo a parole di voler rispettare i contratti di lavoro.
FP CGIL (Rossana Dettori)
CISL FP (Daniela Volpato)
UIL FPL (Carlo Fiordaliso)
Roma, 27 maggio 2008
Pubblichiamo la convocazione fatta
pervenire dalla Ministra Pinotti lo scorso 10 Febbraio,
avente inizialmente ad oggetto SOLO il DDL “libro bianco”,
unitamente all’integrazione della predetta convocazione
trasmessa su ordine della medesima Ministra in data 24
Febbraio u.s., contenente la disponibilità a discutere di
alcuni degli argomenti contenuti nella piattaforma di
rivendicazione elaborata da Fp Cgil e Uil e trasmessa alla
medesima in data 1.02.2017 (tra i quali l’omogenizzazione
dei trattamenti economici e la progressione tra le aree
funzionali).
Un primo significativo risultato ottenuto da FP
CGIL e UIL PA dopo la grande assemblea unitaria dei quadri,
delle delegate e dei delegati svolta a Roma lo scorso 23
Febbraio. La battaglia sindacale continua, come pure lo
stato di agitazione e mobilitazione nazionale.
Ministero difesa – Nota del Gabinetto del Ministro Pinotti sul reimpiego del personale civile difesa conseguente la soppressione del Centro
Rifornimenti Commissariato di Napoli (CERICO).
COMUNICATO
Il
suicidio di un ragazzo di 22 anni nel carcere di Regina
Coeli e il diritto alla salute e alle cure dei malati di
mente.
Il
suicidio di un ragazzo di 22 anni, da tempo sofferente, in
una cella del carcere a Regina Coeli ci obbliga a
interrogarci su come sia possibile evitare si ripetano
simili tragedie. La madre del ragazzo ha inviato ad Antigone
l’ultima lettera che suo figlio aveva spedito al
fratello, lo scorso 16 febbraio, affinché fosse resa
pubblica: lo stato di sofferenza traspare evidente. I fatti
finora conosciuti ci dicono che era scappato da una Rems nel
Lazio, dove scontava una misura di sicurezza detentiva
provvisoria; una volta rintracciato dai carabinieri, il
magistrato ha deciso per la custodia cautelare in carcere.
Nonostante i reati contestati fossero di lieve entità.
C’è
subito da chiedersi: perché non è stata concessa una
misura cautelare non detentiva? Quindi alternativa al
carcere e anche alla Rems, onde rispondere meglio
alle esigenze, anche di cura, del giovane?
Abbiamo
già detto che le persone, ancor più così giovani, con
problematiche di questo tipo, devono essere affidate
al sostegno medico, sociale, psicologico dei servizi delle
ASL territoriali e non messe dietro le sbarre di una cella e
nemmeno necessariamente finire in Rems, che è una delle
soluzioni non l’unica.
Infatti,
l’obiettivo della legge 81/2014 sul superamento degli Opg è
quello di far prevalere, per la cura e la riabilitazione
delle persone, progetti individuali con misure non
detentive, nel solco delle sentenze della Corte
Costituzionale, la n. 253 del 2003 e la n.367 del 2004,
ispirate esplicitamente dalla legge 180 (Riforma Basaglia).
Le Rems quindi devono essere l’extrema ratio e non, come sta
accedendo, il nuovo contenitore al posto degli Opg o peggio
l’alternativa al carcere. Così si stravolge la funzione
delle Rems (e le si travolgono visti i numeri delle persone
potenzialmente coinvolte), che non sarà più “residuale”:
cioè destinata ai pochi casi in cui le misure di sicurezza
alternative alla detenzione si ritiene non possano essere
assolutamente praticabili.
Questa
tragedia ripropone il tema del diritto alle cure dei
detenuti troppo spesso negato dalle drammatiche condizioni
delle carceri. La prima risposta è rafforzare e
riqualificare i programmi di tutela della salute mentale in
carcere da parte delle Asl, mentre il Dap deve istituire,
senza ulteriori ritardi, le sezioni di Osservazione
psichiatrica e le previste articolazioni psichiatriche, che
non possono essere solo celle con posti letto, servono spazi
adeguati per le attività di cura e riabilitazione.
Ma
soprattutto si devono potenziare le misure alternative
alla detenzione.
Tanto più per i reati minori. Il diritto alla salute e alle
cure dei detenuti non si risolve inviandoli nelle Rems
aumentandone i posti. Se moltiplichiamo strutture sanitarie
di tipo detentivo dedicate solo ai malati di mente,
riprodurremmo all’infinito la logica manicomiale. Piuttosto
bisogna potenziare i servizi di salute mentale e del welfare
territoriale. Infine, occorre abolire la misura di sicurezza
speciale destinata solo ai malati di mente autori di reato:
l’ultimo muro del manicomio da abbattere.
p.
il Comitato nazionale stopPG
Stefano
Cecconi, Patrizio Gonnella, Giovanna Del Giudice, Denise
Amerini
27.02.2017 – Roma – Drammatica situazione del parco automezzi provinciale.
IL 50 DELLE AUTOPOMPE COSTANTEMENTE FUORI SERVIZIO.
SOLO 2 AUTOSCALE PER L’INTERA AREA METROPOLITANA
Da anni denunciamo lo stato drammatico in cui versa la dotazione di automezzi di soccorso del comando provinciale dei vigili del fuoco di Roma.
E, tolto l’interesse per il corpo e per i suoi uomini nei momenti di emergenza, da anni i problemi restano sepolti nel silenzio. Il 50 % delle 58 autopompe è costantemente fuori servizio, mentre il restante parco macchine, con una età media prossima ai 20 anni, non garantisce un’adeguata copertura per i 24 distaccamenti sul territorio provinciale.
Grave anche la situazione delle autoscale, 2 sole disponibili per l’intera area metropolitana, inclusi diversi comuni della città metropolitana di roma capitale, a fronte delle 5 previste.
I tagli forsennati e gli effetti negativi della riforma del corpo, che ha esasperato la parte burocratica, hanno già peggiorato la qualità del lavoro dei pompieri e, va da sé, rischiano di avere ricadute ancor più pesanti sui cittadini.
27.02.2017 – Puglia – Convenzione AIB.
Programmazione AIB 2017 – Attivazione convenzione.