30.07.2013 – Comunicato unitario VVF
30.07.2013 – Note sui problemi dei vvf di modena
30.07.2013 – Comunicato Stampa Unitario Campagna Boschiva
30.07.2013 – Assegni perequativi personale D.V.D.
Il Ministro dell’interno Alfano ha incontrato le OO.SS. per un primo confronto sulle tematiche che investono il Ministero.
Abbiamo rappresentato le problematiche ribadendo in primo luogo la necessità di riaprire una stagione contrattuale per i lavoratori pubblici ferma al 2009 nonché per i lavoratori dell’amministrazione la ripresa di una contrattazione integrativa che permetta una maggiore disponibilità di risorse economiche e una partecipazione dei lavoratori ai processi di costruzione dei criteri per la redistribuzione del salario accessorio superando i limiti alla contrattazione e le procedure dei processi valutativi imposti dal dl 150.
Abbiamo, inoltre, sottolineato che occorre valutare attentamente le ricadute dei tagli lineari previsti anche per l’Amministrazione dell’interno, attualmente rinviati in attesa del riordino degli assetti istituzionali sul territorio.
In relazione proprio al processo di riorganizzazione dello Stato, abbiamo riconfermato le nostre osservazioni rispetto a un processo riformatore che vede come unico centro regolatore il Ministero dell’interno e la figura del Prefetto nell’articolazione periferica dello Stato, abbiamo ribadito che un processo di tale proporzioni debba interessare anche le altre Amministrazioni centrali attraverso una cabina di regia presso la Funzione Pubblica per avviare una riforma complessiva delle Pubbliche Amministrazioni.
Abbiamo, inoltre, rappresentato due questioni specifiche che riguardano il Ministero dell’interno: la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato e la piena applicazione dell’art. 36 della legge 121/81, rilevando la indispensabilità dei lavoratori precari nelle delicate missioni in cui il Ministero è impegnato e sottolineando, in fase di revisione della spesa, la necessità di adempiere all’impiego dei lavoratori civili per liberare risorse della polizia di stato e impiegarle nei compiti d’istituto.
Il Ministro ha manifestato attenzione alle problematiche esposte e le ha valutate come priorità della sua azione nell’ambito della sua gestione dell’Amministrazione garantendo il proprio impegno per una ripresa di concrete relazioni sindacali anche attraverso tavoli di confronto diretti a dare soluzioni ai problemi.
Inoltre, il Ministro, in merito ai processi riorganizzativi ha voluto sottolineare la convinzione di voler mantenere l’istituto della Prefettura aldilà dei processi di riforma dello Stato.
Prendiamo atto della volontà del Ministro e delle intenzioni mostrate nel voler dare risposte alle problematiche esposte e ribadiamo ai lavoratori l’attenta e concreta presenza della FP CGIL affinchè le intenzioni manifestate si trasformino in impegni reali.
Roma, 30 luglio 2013
Il coordinatore nazionale FP–CGIL
Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
LETTERA APERTA
Al Dr. Fiorenzo Sirianni
Direttore della Giustizia Tributaria
ROMA
e p.c. Alla Dr.ssa Giuseppina Baffi
Capo Dipartimento DAG
ROMA
La scrivente Organizzazione Sindacale,
verificato che, con la sola eccezione di tutte le CC.TT., al momento gli uffici centrali e periferici del MEF hanno tutti ricevuto i buoni pasto,
ricordando, caso mai ce ne fosse bisogno, che l’ultima assegnazione di buoni pasto, per tale settore, risale all’ormai lontano mese di marzo,
evidenziando, infine, che i dipendenti delle CC.TT. si sono visti tassare sulla busta paga di luglio il reddito prodotto da “ticket” liquidati, ma sicuramente non percepiti,
chiede
all’Amministrazione di volersi attivare per adottare tutte le misure necessarie ed utili al fine di rimuovere ogni causa ostativa alla corresponsione, nel più breve tempo possibile, dei tickets in questione al personale della Giustizia tributaria.
29 luglio 2013
FP CGIL Naz. MEF Coord. FP CGIL Mef Lombardia
Daniele Nola Americo Fimiani
30.07.2013 – D.M. di nomina in ruolo e assegnazione dei neo Capi Reparto con decorrenza 1° gennaio 2007
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
“I dati forniti dall’Istat confermano come i tagli al personale abbiano colpito pesantemente i settori che offrono servizi, indebolendo il welfare senza operare una vera riorganizzazione della Pa e soprattutto senza ridurre la spesa pubblica”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa – commentano i dati del Censimento Istat su Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e Non Profit, che ha quantificato la riduzione dei dipendenti pubblici in un -11,5% dal 2001 al 2011, con una contrazione secca di quasi 370 mila unità.
“Tra tagli agli organici e blocco del turn-over il numero dei dipendenti pubblici è sceso drasticamente, senza alcuna attenzione agli effetti sui servizi essenziali e socialmente sensibili offerti da enti locali e Regioni, come sanità e assistenza alla persona. Allo stesso tempo – continuano i quattro sindacalisti – la spesa pubblica ha continuato a galoppare, trascinata dalle spese per beni e servizi, cioè acquisti, appalti, consulenze e lavoro interinale. L’Istat stessa certifica un aumento del 18% dei lavoratori esterni”.
“I dati mostrano quanto sia controproducente ridurre ulteriormente il perimetro pubblico, che andrebbe invece rimodulato rendendo più moderni i servizi. Occorre investire in dematerializzazione e snellimento della burocrazia, eliminare le ridondanze, ridisegnare la rete dei servizi sul territorio e valorizzare le competenze”.
“Il miglior modo per risparmiare, e crediamo che su questo si debba concentrare il lavoro del Governo Letta e del ministro D’Alia nel confronto con le parti sociali, è rendere la nostra macchina pubblica più efficiente, garantendo ai lavoratori che la tengono in vita retribuzioni dignitose e non ferme al palo per un intero lustro. Serve una vera riorganizzazione – concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili – senza tagli lineari a risorse e dotazioni organiche. E che scommetta in professioni e competenze”.
Roma, 11 luglio 2013
Nota congiunta del segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, e della segretaria generale della Fp Cgil, Rossana Dettori.
“Aspettiamo di leggere il testo definitivo del provvedimento varato dal Consiglio dei ministri in materia di Comuni, Province e Città metropolitane. Quello che girava nei giorni scorsi continuava a mancare di garanzie sui servizi così come sull’occupazione per i tanti lavoratori delle province e dei comuni coinvolti in questo processo”. E’ quanto affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, e il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori. “Continuiamo a ritenere necessario – proseguono i due dirigenti sindacali – il riordino del sistema delle autonomie locali e della amministrazione centrale, non con interventi estemporanei, ma con un disegno organico che realizzi un sistema integrato di livelli istituzionali, in cui siano chiaramente definite competenze e funzioni, al fine di determinare efficacia ed efficienza, e dove siano garantiti adeguati servizi ai cittadini, regole e occupazione stabile per il lavoro alle dipendenze delle stesse amministrazioni. Senza di ciò si tratterebbe non di un intervento di riforma, ma di restrizione dello spazio pubblico. Verificheremo se questi obiettivi sono contenuti nel testo approvato ed in ogni caso faremo sentire la nostra voce nelle istituzioni e nel paese”. In tema di garanzie occupazionali, aggiungono Barbi e Dettori, “dopo le rassicurazioni verbali del Presidente Letta e del Ministro Delrio, ci aspettiamo puntuali garanzie normative. Così come ci aspettiamo che con la stessa sollecitudine il Governo in carica dia corso alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità di alcuni articoli del decreto Salva Italia varato dal Governo Monti. Si garantisca il funzionamento e l’ordinario finanziamento dei servizi che le attuali Province svolgono, superando il regime commissariale previsto dagli articoli censurati dalla Consulta. La pubblica amministrazione – concludono – andrebbe riformata dal centro alla periferia, misurandosi con la gravità della crisi delle autonomie locali. Il Parlamento può e deve farlo. Nessuna riforma è possibile con l’attuale livello di impoverimento delle casse delle autonomie locali, ormai allo stremo”.
Roma, 26 luglio 2013
Il 23 luglio scorso è stata depositata la sentenza della Corte Costituzionale n.231, con la quale sono specificate le ragioni per cui è stata dichiarata l’incostituzionalità dell’art. 19 lettera b della L.300/70, laddove non prevede che “la rappresentanza sindacale aziendale sia costituita anche nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie di contratti collettivi applicati nell’unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti, quali rappresentanti dei lavoratori dell’azienda”.
La Corte ha statuito che l’art. 19 va interpretato nel senso di riconoscere alle OO.SS. che hanno partecipato alle trattative, pur non avendo sottoscritto il CCNL, il diritto a costituire RSA, ed a godere, quindi, dei diritti conseguenti.
Le motivazioni della sentenza riconoscono il diritto a non sottoscrivere un contratto dopo aver partecipato alla trattativa, senza per questo incorrere nella esclusione dalle attività sindacali nelle strutture che applicano il CCNL non sottoscritto.
Si tratta infatti di una pronuncia additiva, che spiega cosa si deve intendere per organizzazioni firmatarie, ed estende la titolarità dei diritti sindacali.
E’ necessario quindi attivarsi per la costituzione delle RSA, laddove ancora non presenti, in tutte le strutture ARIS ed AIOP che applicano i CCNL che la FP CGIL non ha sottoscritto, rivendicando il ripristino di tutti i diritti derivanti dalla corretta applicazione dell’art. 19.
In allegato, il testo della sentenza, il parere legale, ed una bozza di nota da inviare alle singole aziende.
Roma, 29 luglio 2013
La responsabile sanità
FP CGIL Nazionale
Denise Amerini
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria Pres. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale
e della Formazione
Dr.ssa Emilia Fargnoli
OGGETTO: Interpelli distrettuali e interpello nazionale
Giungono numerose segnalazioni dai lavoratori circa la scarsa informazione in relazione agli interpelli. I vincitori degli interpelli distrettuali lamentano di non aver saputo nulla dell’iter degli stessi e di quando saranno perfezionati.
In relazione invece all’interpello nazionale si è venuti a conoscenza del fatto che alcuni lavoratori avrebbero rinunciato, si ritiene pertanto necessario lo scorrimento della graduatoria fino a completa copertura dei posti, ciò potrebbe arginare i danni per i lavoratori causati dalla pubblicazione di un esiguo numero di posti messi ad interpello.
Nel rispetto dei ruoli reciproci si attende sollecita risposta su entrambe le questioni al fine di informare i lavoratori.
Distinti saluti,
Roma, 29 luglio 2013
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco