‘Semplificare per Rafforzare’ è il titolo del documento approvato all’unanimità dal Direttivo Nazionale della CGIL del 15 maggio, attraverso il quale la Confederazione presenta al Paese una proposta organica di “semplificazione e rafforzamento delle istituzioni e della Pubblica Amministrazione”. Un’operazione “indispensabile per una politica di uscita dalla crisi e di attuazione del Piano per il Lavoro proposto dalla CGIL”
La crisi di legittimità che colpisce esponenti politici e partiti, percepiti come “lontani dalla realtà” e incapaci di farsi portatori delle istanze della popolazione ed espletare il loro ruolo di rappresentanza politica e sociale, si sta estendendo a tutte le istituzioni di cui non si percepisce più né l’utilità né il senso stesso, e i recenti scandali finanziari che hanno coinvolto parlamentari e consiglieri regionali hanno ulteriormente alimentato il risentimento popolare verso un sistema politico-istituzionale percepito sempre più come lontano ed “estraneo”, se non nemico.
Lo stesso risultato elettorale manifesta il sentimento “rabbioso” in una fase di grave crisi sociale, della rappresentanza e delle istituzioni, e nello stesso tempo una domanda, anche con forme nuove, di partecipazione e, ormai, una necessità indifferibile di cambiamento per ripristinare la stessa legittimità dell’organizzazione democratica.
L’insoddisfazione politica, infatti, si è tradotta in un grave deficit di legittimità delle istituzioni in cui da un lato c’è un’ampia parte di opinione pubblica, disamorata dalla “cosa pubblica”, che associa agli scandali sull’uso dei fondi pubblici tutti i cosiddetti “costi della democrazia” e non percepisce più l’utilità né della rappresentanza né delle istituzioni democratiche (ritenute troppo costose a fronte dell’incapacità di governare i processi economici e sociali, e, ancor più, esose rispetto alla propria condizione materiale), e che non si sente più parte di un sistema politico sempre meno partecipato né, più in generale, di una collettività. Dall’altra c’è un più generale disegno che mira a smantellare le istituzioni democratiche, a cancellare i corpi intermedi, abolendo ogni forma di rappresentanza, e ridurre i servizi pubblici sul territorio, spogliandone i territori stessi, a favore di quelli privati; anche perpetrando una campagna denigratoria, ormai decennale, di tutto ciò che concerne le istituzioni pubbliche ad ogni livello con l’obiettivo di escluderne qualsivoglia forma di qualificazione possibile.
Ed ecco allora il ridimensionamento delle istituzioni locali e la loro burocratizzazione, la mortificazione del Parlamento, i tagli agli enti locali e il ritorno al centralismo, perseguiti dal governo Monti.
La CGIL ritiene di dover, a questo punto, portare a sintesi il lavoro da tempo avviato da diverse categorie e da diverse strutture confederali e avanzare al Paese un’organica proposta di modifiche istituzionali e della Pubblica Amministrazione in un ragionamento di semplificazione delle istituzioni finalizzato però al loro rafforzamento, sia nel senso comune che nelle funzioni, indispensabile per una politica di uscita dalla crisi e di attuazione del Piano per il Lavoro proposto dalla CGIL.
Questa organica proposta di riqualificazione delle funzioni pubbliche è necessaria, altresì, sia per rilanciare il valore della partecipazione democratica in quanto tale, che per garantire il valore di presidio della legalità delle istituzioni così necessario, purtroppo, nel nostro Paese.
Nel pomeriggio di ieri, così come preannunciato durante il breve e recente incontro con il Ministro, abbiamo avuto il primo incontro con il nuovo Sottosegretario delegato alle relazioni sindacali, Sen. Roberta Pinotti.
All’ordine del giorno i decreti legislativi attuativi della legge di revisione dello strumento militare.
La senatrice ha consegnato le “bozze” dei d.lgs, definendoli documenti in progress.
Decisamente un diverso approccio con le OO. SS., cortese e disponibile seppur espressione di determinatezza nel voler perseguire le linee politiche indicate dal Ministro.
L’illustrazione breve e concisa del materiale consegnato ha individuato alcune direttive:
– aspetti ordinamentali della Difesa da concretizzarsi con diversi strumenti formali (D.M., Direttive ecc.)
– aspetti relativi al personale civile e militare
– rideterminazione dotazioni organiche a carattere triennale
– formazione.
Le OO.SS, dopo aver ringraziato per la tempistica dell’incontro e della disponibilità del sottosegretario, non hanno potuto evitare di introdurre da subito i punti dai quali non si può prescindere:
1) tempi di attuazione dei decreti verso i quali le OO.SS dovranno entrare anche nel merito dei provvedimenti, vista la complessità della riforma e delle ripercussioni sul personale.
2) qualsiasi riorganizzazione dovrà prevedere una quantificazione delle risorse da recuperare per l’ incremento del FUA di amministrazione
3) coinvolgimento delle OO.SS. nazionali e locali in eventuali procedure di reimpiego ai sensi del ccni
4) sblocco del turn over
5) disciplina del transito del personale militare nei ruoli civili della P.A.
L’elenco sarebbe potuto essere molto più lungo, visti i problemi ancora insoluti della Difesa, per questo abbiamo chiesto una calendarizzazione degli incontri di temi specifici.
La riunione si è conclusa con la disponibilità ad incontri tecnici e politici, seppur con la richiesta delle nostre osservazioni in tempi ristretti.
Sarà nostra cura tenervi informati degli sviluppi.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
05.07.2013 – Nota al Sottosegretario Bocci
05.07.2013 – Ore cantiere sisma
05.07.2013 – Comunicato unitario campagne A.I.B.
05.07.2013 – Procedura di selezione per aspiranti Piloti Istruttori di Elicottero VV.F
04.07.2013 – Decorrenza 01/01/2008 – riapertura procedura di scelta sede.
17.06.2013 – Convocazione incontro con il Sottosegretario di Stato On. Gianpiero Bocci.
Le seguenti Organizzazioni Sindacali rappresentative dell’area della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa: ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – UIL FPL SPTA – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – UGL MEDICI – FEDERSPECIALIZZANDI
rilevate le seguenti motivazioni:
– inadeguatezza della legge 189/2012 in materia di responsabilitàprofessionale e richiesta di riforma;
– blocco delle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 secondo quanto previsto dallart. 9, c. 17 legge 122/2010 e dallo schema di DPR in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali;
– congelamento della retribuzione prorogato a tutto il 2014 secondo quanto previsto dallart art. 9, c. 1, 2, 2bis legge 122/2010 e dallo schema di DPR in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali;
– mancata stabilizzazione dei precari soprattutto nei settori legati allemergenza ed alla prevenzione;
– carenza di un sistema di emergenza urgenza efficace e sicuro;
– mancata definizione dei livelli essenziali organizzativi;
– mancata riforma del sistema di formazione medica.
proclamano, per la giornata del 22 luglio 2013 4 ore di Sciopero Nazionale ad inizio di ciascun turno secondo l’articolazione dell’orario prevista nell’unità operativa di riferimento.
Le sottoscritte OO.SS dichiarano di non dover esperire la previa procedura conciliativa, ricorrendo le condizioni di cui al parere espresso nella seduta del 15 – 16 gennaio 2004 dalla Commissione di Garanzia secondo il quale “la obbligatorietà del tentativo di conciliazione, non ricorre nell’ipotesi in cui l’oggetto della vertenza riguardi provvedimenti iniziative legislative“. Le sottoscritte OO.SS. dichiarano inoltre che, in occasione delle quattro ore di sciopero, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi di quanto previsto all’articolo 1 della Legge 146/90 e la obbligatorietà del tentativo di conciliazione, non ricorre nell’ipotesi in cui l’oggetto della vertenza riguardi provvedimenti iniziative legislative“. Le sottoscritte OO.SS. dichiarano inoltre che, in occasione delle quattro ore di sciopero, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi di quanto previsto all’articolo 1 della Legge 146/90 e successive modificazioni e negli Accordi sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero della dirigenza medica e veterinaria del Ssn sottoscritto il 26 settembre 2001 e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale, sottoscritto il 25 settembre 2001.
Costantino Troise ANAAO ASSOMED
Riccardo Cassi CIMO ASMD
Alessandro Vergallo AAROI-EMAC
Massimo Cozza FP CGIL MEDICI
Aldo Grasselli FVM
Francesco Lucà FASSID
Biagio Papotto CISL MEDICI
Carmine Gigli FESMED
Raffaele Perrone Donnorso ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI
Armando Masucci UIL FPL MEDICI
Alberto Spanò SDS SNABI
Mario Sellini AUPI
Lorena Splendori FP CGIL SPTA
Giovanni Torluccio UIL FPL SPTA
Antonio Castorina SINAFO
Antonio Travia FEDIR SANITA’
Franco Socci SIDIRSS
Ruggero Di Biagi UGL MEDICI
Cristiano Alicino FEDERSPECIALIZZANDI
Comunicato Stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa
“Siamo francamente colpiti dall’indifferenza della Ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri, a cui abbiamo congiuntamente avanzato una richiesta ufficiale di incontro, senza ricevere né una risposta né tanto meno una convocazione. Una mancanza di attenzione che mal si concilia con la volontà di riformare l’organizzazione giudiziaria, vista l’importanza dei capitoli lasciati aperti dal precedente esecutivo e introdotti dal Governo Letta”. Questo il contenuto di una nota con cui Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa – rinnovano la richiesta di incontro.
“Dalla riforma della geografia giudiziaria, passando per i contenuti del cosiddetto decreto ‘del fare’, come ad esempio il controverso ‘ufficio per il Giudice’ – aggiungono i tre sindacalisti – sarebbe necessario un confronto. Ma evidentemente la Ministra pensa di poter procedere facendo a meno della partecipazione degli stessi lavoratori a cui si chiederà di efficientare la giustizia. Un atteggiamento poco lungimirante. Non si può pensare di rimettere in moto il sistema giudiziario con interventi spot. Occorre una vertenza complessiva che riorganizzi l’intero sistema, dalle sedi di Tribunale fino al personale. In questi anni, tra blocco del turn over e tagli lineari, uffici e cancellerie si sono svuotati. E poi come si fa a stupirsi della durata biblica dei processi? Ecco perché vogliamo incontrare la Ministra: per portare una proposta concreta di riordino”.
“Non vorremmo dover mettere in atto eclatanti azioni di protesta, come quelle tenute ieri a Napoli, – concludono Dettori, Faverin e Attili – per avere l’attenzione della Ministra su questioni per cui avrebbe dovuto aprire un dialogo con noi per semplice dovere d’ufficio”.
Roma, 2 luglio 2013
La FP CGIL chiede di convocare con urgenza una riunione per discutere del FESI 2013, per chiudere la trattativa al più presto e velocizzare la remunerazione delle somme dovute al personale di Polizia Penitenziaria.
La FP CGIL chiede di rendere nuovamente operativo il servizio navale necessario a raggiungere la c.r. di Venezia e di favorire il personale nella possibilità di fruire della mensa obbligatoria di servizio, consentendo il superamento delle attuali limitazioni.