lettera unitaria
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Roma, 8.5.13
Al Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Prof. Filippo Patroni Griffi
Al Segretario Generale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri
dott. Manlio Strano
Al Capo del Dipartimento Politiche Risorse Umane
Consigliere Giuseppina Perozzi
Via della Mercede 96 Roma
epc Al Capo Dipartimento Protezione Civile
Dott. Franco Gabrielli
Alle OO.SS della PCM loro sedi
Oggetto: L’esodo al DPC e il destino del centro funzionale centrale
Dal 1 giugno 2013, a quanto pare, 109 dipendenti del Dipartimento della protezione civile prenderanno servizio presso altre strutture della PCM. Auguriamo alle colleghe ed ai colleghi di trovare piena soddisfazione nelle nuove sedi cui sono stati assegnati.
Tralasciando la domanda “perché oltre 100 dipendenti del DPC se ne vogliono andare?”, domanda che richiederebbe risposte articolate e complesse, ci si chiede perché questo vero e proprio esodo avvenga all’indomani della famigerata “spending review”, con la quale si era stabilita la dotazione organica della PCM, incluso ovviamente il DPC.
Ora, si provvederà a sostituire i colleghi che (legittimamente) hanno voluto trasferirsi altrove? In caso di risposta affermativa, con quali procedure? In caso di risposta negativa, qual’è la dotazione organica del DPC? Queste domande non appaiono oziose alla vigilia di un probabile cambio ai vertici del DPC e nella prospettiva dell’organizzazione del sistema meteo diffuso, in applicazione alla Legge 10 del 2012.
Al riguardo, restiamo in attesa di conoscere gli esiti della fatica del gruppo di lavoro istituito, in via riservata, dal DPC, con la partecipazione delle Regioni Emilia R. e Piemonte, nonché dei servizi meteorologici della difesa, presieduto, tra l’altro, dal Presidente dell’ISPRA, già vice Capo Dipartimento della PC. In particolare, siamo interessati a capire che ne sarà del Centro Funzionale, che per anni è stato considerato uno dei pilastri delle attività del DPC, anzi fu lo stesso attuale Presidente dell’ISPRA a chiedere di annoverarlo tra le componenti fondamentali della PC. La storia del Servizio Meteorologico Nazionale Distribuito ci insegna anche che esso è stato un sistema per introdurre politiche del personale a dir poco discutibili (vedi decreti Sarno e Soverato), per trasferire competenze tra le istituzioni senza una specifica normativa e dove, lo strumento emergenziale, è stato usato con facilità per gestire l’ordinario. Si auspica che non ci siano repliche in tal senso.
La Fp CGIL, come già sollecitato in una nota precedente, come forte segnale di discontinuità, auspica e chiede un forte ricambio della classe dirigente dell’intera PCM e quindi anche nel e del DPC.
p. la Fp CGIL PCM
Gianni Massimiani
COMUNICATO INCONTRO CAPO DI STATO MAGGIORE
Una interlocuzione pacata e di confronto sull’attuale stato dell’Amministrazione Difesa.
Nella sua introduzione, il Capo di SMD ha evidenziato il momento di particolare gravità che il paese sta attraversando economicamente e politicamente, tale da determinare “una coesione nazionale” per la quale occorre una “collaborazione consapevole” e un grande “senso di responsabilità”.
E’ stata espressa la sua continuità con quanto indicato dalla Riforma Di Paola, e quindi nel procedere alla stesura dei decreti legislativi attuativi della legge 244/2012.
Nel rispetto delle reciproche competenze abbiamo individuato i punti essenziali, che a nostro avviso sono imprescindibili per una “collaborazione consapevole“.
· Coinvolgimento e confronto sui decreti legislativi attuativi della legge delega;
· Ripresa per la definizione della tabella di equiparazione per il transito del personale militare idoneo e non nei ruoli civili della Pubblica Amministrazione con contestuale intervento del Dipartimento di Funzione Pubblica;
· Valorizzazione e rispetto di professionalità e funzioni civili che hanno nel tempo garantito una continuità di azione nell’ambito di questa Amministrazione;
· Controllo e confronto,sul duplice taglio che la difesa avrà a seguito della spending review e della legge 244/2012 (dotazioni organiche);
· Area Tecnico-Industriale (AA.MM. e Poli E.I.) REALE RILANCIO:
– sblocco del turn-over (assunzioni mirate già presentate e bloccate dalla spending review)
– trasmissione Know-how
– corretto utilizzo dello strumento delle permute e del Piano Brin;
· Recupero delle risorse da qualsiasi riorganizzazione si intenda attuare per incremento FUA;
· Valorizzazione dei Centri di Ricerca Cisam e Aulla;
· Applicazione del CCNI Difesa.
Ribadiamo che ogni Riforma, necessita, non solo di tagli numerici, ma di investimenti e riorganizzazioni Funzionali che garantiscano snellezza, trasparenza ed efficienza in tutte le procedure amministrative.
Nelle Sue conclusioni l’Ammiraglio ha preso atto e risposto ai vari interventi, impegnandosi a produrre una nota per il Sottosegretario delegato alle relazioni Sindacali e per quanto è nella Sua competenza, a sostenere lo sblocco del turn over per l’Area industriale, e a prevedere ulteriori confronti con le OO.SS. Nazionali
Roma, 7 Maggio 2013
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Abbiamo sottoscritto in data odierna un verbale d’intesa che modifica il regolamento per la concessione dei mutui edilizi. Il nuovo regolamento, che dovrebbe essere attivo dal prossimo mese, vede tra le maggiori novità la riduzione dello 0.5 del tasso d’interesse prescindendo dall’ISEE.
L’ISEE sarà preso in considerazione, dando la precedenza ai redditi più bassi, solo nel caso, molto ipotetico, ci sia un’eccedenza di richieste di mutuo rispetto alle disponibilità finanziare.
Il 28 maggio è prevista un’altra riunione della commissione benefici assistenziali con all’ordine del giorno la modifica del regolamento per la concessione dei prestiti al personale.
Ieri si è svolto, inoltre, un primo incontro su una bozza di verbale d’intesa sulle posizioni organizzative. La FP CGIL ha ribadito la necessità di inserire tale discussione nel più ampio confronto concernente il piano di sviluppo dell’ENTE.
Non siamo quindi entrati nel merito del documento se non pretendendo, nel momento in cui verranno definiti i nuovi criteri, l’azzeramento totale di tutte le posizioni organizzative e la messa a bando delle sole necessarie al nuovo modello organizzativo evitando parcellizzazioni estreme del lavoro e inutili duplicazioni.
Sempre ieri c’è stata presentata la bozza del CCNI 2012 per il personale dirigente.
Così come quello per le aree il contratto è unico con tre sezioni separate (INPS, EX INPDAP, EX ENPALS).
Il testo c’è stato solo consegnato e non si è dato avvio a nessuna discussione.
Roma 8/5/2013
il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Si è conclusa nella giornata di ieri la due giorni di tavolo tecnico riguardante il FUA 2012. L’Amministrazione tramite la dr.ssa Andreini, dirigente dell’IGOP, ha fornito una serie di informazioni e delucidazioni circa la formazione del FUA, con particolare riguardo (argomento trattato nella giornata di ieri) alla ricostruzione delle quote che negli anni passati hanno contribuito alla determinazione delle somme da destinare agli uffici di diretta collaborazione del Ministro. Proprio su questo argomento si è aperto un acceso confronto e gli interventi di tutte le OO.SS., hanno rimarcato la sproporzione (per effetto di singole decretazioni), che esiste tra le somme erogate al personale del MEF e quelle erogate ai dipendenti che lavorano in questi uffici.
Inoltre l’Amministrazione ha ammesso, in seguito alle nostre richieste di chiarimenti tecnici, di aver provveduto a liquidare acconti a singole quote di personale, laddove noi vorremmo, come da tempo sollecitato, estendere a tutto il personale del MEF tale procedura di acconto di quote FUA.
Trattandosi di un tavolo tecnico e non negoziale, l’Amministrazione ha preso atto delle richieste formulate dalle OO.SS. e si è riservata la convocazione sul tema FUA 2012 in data successiva.
Noi abbiamo ribadito la necessità di mantenere costante la verifica e l’analisi delle singole voci del FUA e l’analoga necessità di reperire ulteriori risorse con cui riequilibrare il salario accessorio.
E’ per noi evidente che sono e restano disponibili per la contrattazione tutte le singole voci, sia per la parte fissa, sia per quella variabile, che costituiscono il FUA.
Per quanto riguarda il comma 165, l’Amministrazione ha dichiarato che l’accordo dovrebbe passare all’Ufficio Centrale di Bilancio la prossima settimana.
Roma, 8 maggio 2013
FP CGIL Nazionale MEF FP CGIL Lazio MEF FP CGIL Lombardia MEF
Daniele NOLA Fabrizio FRANCO Americo FIMIANI
CONCORSI INTERNI PER LA NOMINA A VICE SOVRINTENDENTE
Per opportuna informazione, si allegano i Decreti del Capo del Corpo del 06/05/2013, recanti i bandi di concorso interno per la nomina a Vice Sovrintendente, per la copertura, rispettivamente, di n. 19, 30, 25, 19 e 74 dei posti disponibili al 31/12/2008, 2009, 2010, 2011, e 2012 (pubblicati sul Supplemento al Bollettino Ufficiale del C.F.S. del 07/05/2013).
Corrado Bortoli
Esecutivo Nazionale FP CGIL CFS
(Da DoctorNews). Il precariato non è solo un danno per i medici, ma anche e soprattutto per i cittadini. È questa l’opinione di Massimo Cozza (foto), segretario nazionale della Fp Cgil Medici a fronte del rapido diffondersi dei contratti atipici nella professione medica che, come segnala un blog del Corriere della Sera, sono in Italia tra i 7.000 e gli 8.000. «La situazione – sottolinea Cozza – non è più sostenibile e deve essere risolta. È determinata dai tagli indiscriminati alla Sanità, che sono stati messi in atto in particolare nelle Regioni soggette a piani di rientro e al blocco del turnover, ma che poi sostanzialmente si sono estesi ovunque». In questo esercito di precari, l’esponente sindacale introduce una distinzione: «una parte di medici lavora con contratti a tempo determinato ma almeno ha tutte le garanzie (indennità di malattia, maternità, pensione…); tuttavia, in alcuni casi, dopo anni di lavoro a contratto, medici trentenni o anche quarantenni si trovano di fronte a un mancato rinnovo. Per gli altri è ancora peggio, sono quelli “a gettone”, a partita Iva, a guardia… certo, in questo modo l’Asl risparmia ma sulla pelle di medici e cittadini». Cozza rileva come questi medici si trovino spesso a operare in settori nevralgici dell’assistenza sanitaria, come i dipartimenti di emergenza: «non è possibile garantire un servizio di qualità e i livelli essenziali di assistenza; in un Pronto Soccorso, così come in altri reparti, servono sintonia e integrazione con gli altri medici dell’ospedale. Ormai tutta la medicina moderna riconosce il valore dell’integrazione dei saperi e delle specialità; in una situazione di precariato diffuso manca la continuità di rapporti che permette la costruzione nel tempo di team, ma solo così si possono dare risposte adeguate ai bisogni di salute dei cittadini». Che fare? Secondo Cozza è una questione di buon senso. «È molto semplice: occorre stabilire quanti sono i medici e gli altri professionisti che servono e poi bandire i concorsi in modo da coprire tutti i posti necessari con contratti a tempo indeterminato. Il nuovo governo deve fornire le risorse utili per garantire i livelli essenziali di assistenza, questo è il vero tema».