Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Contro la disdetta unilaterale del contratto
no a sacrifici solo per lavoratori
Roma, 2 dicembre 2015
Sciopero nazionale delle
lavoratrici e dei lavoratori della Fondazione Don Gnocchi venerdì 11
dicembre per l’intera giornata, o turno di lavoro, garantendo i servizi
minimi essenziali, con manifestazioni in tutti i territori. Ad
annunciarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dando così seguito alla
mobilitazione in atto contro la disdetta unilaterale del contratto.
“Fallito
il tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro, per la
conferma da parte della Fondazione della disdetta del contratto
nazionale”, i sindacati rilanciano la mobilitazione con una giornata
nazionale di sciopero in programma venerdì 11 dicembre contro “la
posizione inaccettabile della Fondazione Don Gnocchi, anche alla luce
dei pesanti sacrifici sostenuti in questi anni dalle lavoratrici e dai
lavoratori. Non si può continuare a fare cassa sulle spalle di chi
lavora”.
“No alla disdetta del contratto e no al tentativo di Don
Gnocchi di applicare un contratto peggiorativo delle condizioni
economiche e normative degli operatori sanitari della Fondazione”,
affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. “In questi due anni – proseguono –
i lavoratori hanno, con grande fatica e responsabilità, rispettato un
accordo temporaneo di crisi per dare risposte allo stato della Don
Gnocchi e per tutelare e garantire i pazienti e offrire loro le cure
necessarie. È arrivato il momento di dire basta a sacrifici che gravano
solo sui lavoratori, la via di una competizione al ribasso sul costo del
lavoro non è la soluzione. Serve ritirare la disdetta del contratto e
aprire subito un confronto serio e rispettoso del contratto nazionale”,
concludono.
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Mobilitazione contro la disdetta unilaterale del contratto:
no a sacrifici solo per lavoratori, aprire subito il confronto
Roma, 10 dicembre 2015
“Domani le lavoratrici e i lavoratori della
Fondazione Don Gnocchi incroceranno le braccia per dire no alla disdetta
unilaterale del contratto e per tutelare lavoro e prestazioni sanitarie
ai cittadini”. Ad annunciarlo in una nota Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl
dopo che la Fondazione ha vanificato ogni sforzo di conciliazione,
confermando anche al tavolo del Ministero del Lavoro l’intenzione di
recedere dal contratto nazionale.
Lo sciopero si articolerà
nell’intera giornata o turno di lavoro e saranno garantiti i servizi
minimi essenziali. Manifestazioni sono previste nelle nove regioni dove
la Fondazione Don Gnocchi è presente. A Potenza, in Basilicata, manifestazione presso la sede della Regione; in Campania,
a Salerno davanti alla sede della Don Gnocchi e ad Avellino presidio
presso la sede della Onlus di Sant’Angelo dei Lombardi e davanti alla
Prefettura; in Emilia Romagna, a Parma, presidio davanti alla struttura e poi nei pressi della Prefettura; nel Lazio si manifesta a Roma in piazza di Ponte Milvio; in Liguria, a Sarzana (La Spezia) manifestazione davanti alla Don Gnocchi; nelle Marche, ad Ancona, manifestazione presso la sede della Regione; in Lombardia a Milano la manifestazione è convocata presso la sede della Regione e a Pavia presso la struttura; a Torino, in Piemonte, manifestazione davanti alla Prefettura; in Toscana, due appuntamenti: a Firenze si manifesta alla Don Gnocchi, mentre a Massa Carrara davanti alla Prefettura.
I
lavoratori, supportati anche dalla solidarietà internazionale della
Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici (Epsu), portano
dunque alle estreme conseguenze la mobilitazione in atto da mesi contro
“la posizione inaccettabile della Fondazione Don Gnocchi, anche alla
luce dei pesanti sacrifici sostenuti in questi anni dai professionisti e
dipendenti delle strutture. Non si può continuare a fare cassa sulle
spalle di chi lavora”.
“No alla disdetta del contratto e no a
scelte unilaterali: i diritti e le tutele degli operatori sanitari della
Fondazione vanno tutelati”, affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. “In
questi due anni – proseguono – i lavoratori hanno, con grande fatica e
responsabilità, rispettato un accordo temporaneo di crisi per dare
risposte allo stato della Don Gnocchi e per tutelare e garantire i
pazienti e offrire loro cure ed assistenza adeguate. È arrivato il
momento di dire basta a sacrifici che gravano solo sui lavoratori, la
via di una competizione al ribasso sul costo del lavoro non è la
soluzione. Serve ritirare la disdetta del contratto e aprire subito un
confronto serio e rispettoso della dignità e della professionalità di
chi lavora con competenza e impegno al servizio delle persone”,
concludono.
Accogliamo con favore la direttiva emanata dal Ministro della FunzionePubblica Marianna Madia con la quale “si richiama l’attenzione delle pubbliche amministrazioni e dei singoli dipendenti sulla necessità di assumere # Azioni positive, comportamenti collaborativi o comunque di non adottare atti che ostacolino le esigenze di #allattamento “
Il diritto fondamentale dei bambini all’allattamento e delle madri di
allattare è riconosciuto dalla legislazione comunitaria e nazionale. In
particolare, la direttiva 2006/141/CE richiama il principio della
promozione e della protezione dell’allattamento al seno e la necessità
di non scoraggiare la stessa pratica.
L’obiettivo del Ministro
quindi è chiaro: rendere possibile l’allattamento al seno in tutta le
Pubbliche Amministrazioni, e fare in modo che questo possa essere fatto
in ambienti confortevoli e collaborativi. Nella stessa direttiva si
invitano i vertici e la dirigenza delle amministrazioni ad adoperarsi
per prevenire comportamenti o atti in contrasto con le scopo della
disposizione.
23.02.2017 –
VERONA SICURA. VIGILI DEL FUOCO SUL TERRITORIO. UNITI SI PUÒ.
23 febbraio 2017. Arriva a Verona il Sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco. Importanti novità?
A fine aprile iniziativa pubblica: “InSicurezza: dalle condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco alla sicurezza delle città”.
VERONA SICURA. VIGILI DEL FUOCO SUL TERRITORIO. UNITI SI PUÒ è una vertenza messa in campo dai Vigili del Fuoco Veronesi che si pone un obiettivo specifico: garantire risposte puntuali ai cittadini.
Per questo è richiesta l’apertura di due nuovi distaccamenti permanenti: uno a San Martino Buon Albergo e uno a Villafranca.La vertenza è iniziata nei primi giorni di aprile dello scorso anno con una petizione.
A seguire, il 23 maggio, una conferenza stampa che annunciava l’avvio di una vera e propria mobilitazione unitaria del personale.Il 24 giugno è stata indetta una giornata di confronto pubblico, con incontri in Prefettura e una conferenza pubblica molto partecipata. Lo stesso giorno si è chiusa la petizione che ha raccolto più di mille firme.
Per dare sostegno alla vertenza, si sono attivate tutte le forze politiche e sociali della città.
Numerose le interrogazioni parlamentari.: Tosato (lega nord), D’Arienzo (partito democratico), Businarolo (movimento 5 stelle), Munerato (Fare con Tosi).La giunta comunale di Verona, con il Sindaco Tosi, si è resa disponibile a reperire una sede per la zona est, individuata nella zona di San Michele Extra.Nonostante ciò, il silenzio assoluto del Ministero dell’Interno.
Ad agosto, a causa del grave sisma che ha colpito il centro Italia, i Vigili del Fuoco, come sempre responsabili e attenti ai bisogni della popolazione, hanno deciso di sospendere, per tre mesi, la mobilitazione, confidando in una risposta del Viminale alle interrogazioni parlamentari.
Dopo tre mesi, visto l’assordante silenzio del Ministero dell’Interno, il 19 novembre i pompieri Veronesi sono scesi in strada, accompagnati da tutte le forze politiche veronesi, con una ordinata manifestazione, partita dalla sede di via Polveriera Vecchia e conclusa in Piazza Bra.
Grazie alla lunga mobilitazione e all’impegno delle forze politiche veronesi, il 24 novembre una delegazione dei Vigili del Fuoco, accompagnati dai parlamentari Rotta e Zardini, è stata ricevuta dal Sottosegretario che ha assicurato un interessamento ed una visita a Verona nei giorni successivi, con la possibilità di organizzare un convegno pubblico per coinvolgere tutta la cittadinanza. Impegno rimandato fino ai giorni scorsi.
Ora arriva il Sottosegretario , ma va detto che la visita non contempla, come invece concordato con i pompieri veronesi, la possibilità di aprire un confronto pubblico. È una occasione persa che comunque i Vigili del Fuoco di Verona intendono mettere in campo a fine aprile.
Anche perché, date le risicate risorse a disposizione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, le risposte non potranno che essere parziali.Resta il fatto che eventuali risposte arrivano dopo un grande impegno cittadino di cui i Vigili del Fuoco possono sentirsi orgogliosi.
Questo primo passaggio con il Sottosegretario Bocci è il frutto di una vertenza che dura da quasi 11 mesi (326 giorni) e che merita di essere esposta puntualmente alla cittadinanza veronese. VERONA SICURA merita più attenzione.
Per questo la conferma di un convegno pubblico, alla scadenza di un anno dall’avvio dell’iniziativa, dal titolo “InSicurezza: dalle condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco alla sicurezza delle città”.
Roma 22 Febbraio 2017
Si è tenuto oggi il secondo incontro con Anffas, così come concordato, per la
prosecuzione della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale.
All’incontro ha partecipato tutta la nostra delegazione nazionale. E’ stato un incontro proficuo, durante il quale abbiamo iniziato ad entrare nel
merito dell’articolato contrattuale.
Abbiamo avanzato le richieste, già contenute nella piattaforma, relative
all’implementazione delle relazioni sindacali e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori.
Dalla lettura del testo sono emerse diverse questioni condivise, che
necessitano di ulteriori approfondimenti, per esempio per quanto riguarda mobilità e trasferta e durata
del periodo di prova, nonché di adeguamenti normativi. Abbiamo fissato il prossimo incontro per il giorno 1 marzo 2017. Vi terremo informati.
Denise
Amerini Francesca De Rugeriis
Responsabile FP CGIL SSAEP Capo Area FPCGIL
Sanità e SSAEP
Roma 22 Febbraio 2017
Al Capo di Gabinetto
Giovanni Melillo
Al Capo Dipartimento della O.G.
Gioacchino Natoli
Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Barbara Fabbrini
La scrivente O.S. ha letto la comunicazione con la quale si
pubblicano gli elenchi degli
ammessi alle procedure selettive di riqualificazione.
Tra gli ammessi, come nella prima fase dedicata alla formazione,
ci sono stati segnalati non
aventi diritto poiché non inquadrati nella
figura professionale di Ufficiale giudiziario e/o di
cancelliere alla data del 14 novembre
2009, come stabilisce l’art. 21 quater della legge 132/15.
Sarà certamente compito della Commissione stabilire, una volta
conclusa la procedura, chi
dovrà essere escluso, con tutte le conseguenze di legge sulle
mendaci dichiarazioni; tuttavia non
possiamo fare a meno di notare che l’Amministrazione potrebbe
dover anticipare spese di trasferta
per personale che non ha diritto a partecipare alla procedura.
A questo punto sarebbe opportuno che si facesse maggiore
chiarezza sulle conseguenze alla
quali si espongono questi lavoratori (restituzione di somme non
dovute e altre conseguenze) e che
la Commissione escludesse già da subito coloro che hanno partecipato
alla procedura pur non
essendo inquadrati come cancellieri e ufficiali giudiziari alla
data del 14 novembre 2009, onde
evitare inutili anticipazioni di spesa.
La coordinatrice nazionale
Giustizia DOG Fp Cgil
Amina D’Orazio
Roma, 10 dicembre 2015
Vi
comunichiamo che la Fondazione Don Gnocchi ha deciso di aderire unilateralmente
al contratto ARIS RSA.
Questo atto deve considerarsi gravissimo non essendo, peraltro,
stato fatto alcun confronto preventivo con le organizzazioni firmatarie nel merito
dei contenuti contrattuali.
Le
scriventi Federazioni nei prossimi giorni valuteranno tutte le iniziative necessarie
per fronteggiare tali comportamenti.
Si
tratta di un altro grave atto posto in essere dalla Fondazione che si aggiunge
a quello ben conosciuto della disdetta unilaterale del CCNL per il quale
venerdì 11 è stato organizzato e proclamato lo sciopero nazionale.
Le
decisioni assunte dalla Fondazione impongono a tutti i lavoratori la massima
partecipazione allo sciopero nazionale.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Cecilia Taranto Daniela Volpato Giovanni Torluccio
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Mobilitazione continuerà fino a garanzia diritti dei lavoratori
Roma,
11 dicembre 2015
“Un risultato straordinario, i lavoratori della
fondazione Don Gnocchi hanno reagito compattamente allo sciopero indetto
per oggi contro la disdetta unilaterale del contratto nazionale di
lavoro”. È quanto affermano in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in
merito alla giornata di sciopero indetta per oggi dai lavoratori della
Onlus Don Gnocchi contro la disdetta del contratto.
“In
tutti i presidi della Fondazione presenti in nove regioni – fanno
sapere Cgil, Cisl e Uil – il dato di astensione dal lavoro è stato
mediamente dell’85%, con punte del 90% in Lombardia, che impiega la
stragrande maggioranza dei circa 5.000 lavoratori. Altissima l’adesione
anche nel Lazio, in Liguria ed Emilia-Romagna, così come nelle Marche,
in Campania, Toscana e Basilicata. Il tutto avvenuto nella massima
garanzia dei servizi minimi garantiti ai pazienti”.
Inoltre,
precisano i sindacati, “in quasi tutte le iniziative territoriali,
delegazioni di lavoratrici e lavoratori della Don Gnocchi sono state
ricevuti da prefetti, assessori e sindaci. Alle istituzioni i lavoratori
hanno rappresentato la gravità della scelta unilaterale della
fondazione che punta a dividere le condizioni dei lavoratori, tra nuovi e
vecchi assunti, e, allo stesso tempo, la necessità di esercitare un
rigoroso controllo su tutti gli accreditamenti, al fine di garantire
qualità delle prestazioni e qualità del lavoro, a partire dal rispetto
dei diritti dei lavoratori. La mobilitazione – concludono Fp Cgil, Cisl
Fp e Uil Fpl – continuerà e saranno attivate tutte le forme di pressione
per risolvere la vertenza nell’interesse di operatori e cittadini”.
Di seguito la nota unitaria da diffondere in tutte le strutture, con la quale si informano tutti i lavoratori della posizione unitariamente
assunta rispetto alla richiesta di incontro che Fondazione Don Gnocchi
ha fatto pervenire ai segretari generali.
Vi daremo tempestivamente informazione degli ulteriori sviluppi, nel
frattempo vi chiediamo di proseguire con la mobilitazione, promuovendo
anche attivi unitarie dei delegati, a sostegno di tutta la vertenza, e
in preparazione della assemblea nazionale dei quadri e dei delegati che
intendiamo organizzare nei prossimi giorni.
Roma, 15 gennaio 2016
p. FP CGIL Nazionale
Denise Amerini
Si è
svolto questa mattina il previsto incontro con Fondazione Don Gnocchi per il
proseguimento della trattativa sulla base del calendario concordato.
Il
confronto si è sviluppato sui temi già indicati nella nota dello scorso 10
ottobre.
In merito
alla premessa e al campo di applicazione abbiamo condiviso che l’individuazione
delle strutture avverrà a livello regionale sulla base dei codici di attività
sanitaria (75;60;56;28) e degli accreditamenti in essere. A tal fine,
Fondazione si è impegnata a fornire i dati relativi al personale ed ai codici
applicati nelle singole strutture, necessari per il proseguimento del
confronto.
Per quanto
riguarda l’orario di lavoro abbiamo convenuto che in tutte le strutture nelle
quali si applicherà il protocollo ponte sociosanitario, l’orario di lavoro, in
linea con tutto il resto del settore, sarà fissato in 38 ore settimanali.
Abbiamo chiesto a FDG che per tutti gli istituti, compreso le indennità e
clausole collegate, siano confermate le disposizioni del CCNL sanità privata,
compreso l’utilizzo del divisore 156, per le parti economiche.
Abbiamo
avanzato a Fondazione la richiesta di sottoscrivere un accordo sui tempi di
vestizione che riguardi tutto il personale e che non contempli modalità
applicative inferiori agli accordi già sottoscritti a livello nazionale.
Abbiamo
infine proposto che a tutto il personale di Fondazione vengano erogati degli
emolumenti una tantum, a ristoro di quanto non definito dagli accordi nel periodo che va dall’ottobre 2015 fino
alla sottoscrizione del protocollo ponte.
Sulla base
delle nostre proposte il confronto proseguirà nell’incontro già fissato per il
prossimo 3 novembre.
Vi terremo
costantemente aggiornati.
Certi
che comprenderete l’importanza di informare tempestivamente i lavoratori,
inviamo cordiali saluti.
FP CGIL
CISL
FP UIL FPL
Cecilia Taranto Daniela
Volpato Giovanni
Torluccio
il 6
ottobre si è ripresa la trattativa con la Fondazione Don Carlo Gnocchi che
aveva trovato
un
primo punto di sintesi con il verbale del 28 luglio scorso. Abbiamo consegnato
una ipotesi di
premessa
(alleghiamo copia) al protocollo ponte, di cui stiamo discutendo, che riguarda
le strutture
ed i
servizi sociosanitari e definisce le motivazioni ed il percorso concordato
delle due piattaforme
contrattuali.
Sulla
base del dibattito e del confronto con la controparte stiamo lavorando ad un
testo di
protocollo
che svilupperà i seguenti punti:
· Campo di
applicazione
· Orario di
lavoro
· Tabelle
retributive del personale
· Indennità
· Norme
transitorie
Su
questi temi permangono ancora nodi da sciogliere e che saranno oggetto del
prossimo incontro.
Saranno
inoltre definiti ulteriori accordi da applicare ad entrambe le filiere
contrattuali relativi
ai
tempi di vestizione, all’adesione di FDG all’accordo sulla rappresentanza e
alla regolamentazione
del
periodo che va dall’ottobre 2015 – data in cui abbiamo disdettato l’accordo del
settembre 2013 –
sino
alla sottoscrizione dei nuovi accordi.
La
trattativa proseguirà con una calendarizzazione di successivi incontri nei
prossimi mesi per
poter
proseguire in parallelo con i tavoli contrattuali delle diverse associazioni
datoriali della sanità
privata
e del settore sociosanitario.
Certi
che comprenderete l’importanza di informare tempestivamente i lavoratori, inviamo
cordiali
saluti.
FP
CGIL CISL FP UIL FPL
Cecilia Taranto Daniela Volpato Giovanni Torluccio