Vertenza Nuoro – Irregolarità corso istruttori professionale – Diffida legale CGIL.

11.04.2013 –  Informiamo tutti i colleghi dell’iniziativa legale intrapresa dalla FP CGIL VVF nei confronti dell’Amministrazione sulle irregolarità registrate, sia a livello centrale che territoriale, nella gestione del soccorso e nell’organizzazione di taluni corsi di formazione avviati ultimamente presso la Scuola di Formazione Operativa.
 
In particolare, tramite il nostro legale abbiamo diffidato il Comando di Nuoro a sospendere l’O.d.G. che destabilizza l’attività operativa ed amministrativa provinciale, nonché ad attivare i normali e corretti canali di confronto, nell’interesse della Amministrazione e dei lavoratori coinvolti, affinché si possa garantire il normale svolgimento dei compiti istituzionali del Corpo, anche al fine di evitare azioni di comportamento antisindacale.
 
Inoltre, per quanto concerne i problemi riscontrati nel corso di aspiranti istruttori professionali, come noto, il confronto aperto in Calabria si è risolto con la decisione di avviare al corso in parola tutti i Capi Squadra che avevano subito un illecito nella stesura delle graduatorie di partecipazione.
 
Viceversa, la disposizione dell’Amministrazione adottata in Lombardia e pubblicata di seguito in allegato, oltre ad aver violato i basilari principi costituzionali che disciplinano le selezioni pubbliche, costituisce un illegittimo scavalcamento di coloro che si sono collocati in graduatoria in posizione prioritaria rispetto al quinto degli idonei, il quale, oltre ad acquisire la posizione economico giuridica di “Istruttore Professionale VV.F”, viene ad acquisire titoli e punteggi per i futuri avanzamenti di carriera.
 
Per entrambe le ragioni esposte, abbiamo diffidato l’Amministrazione allo scopo di tutelare gli aspiranti Istruttori Professionali VV.F. illegittimamente  pretermessi, con preciso avvertimento che in caso contrario si darà corso alle citate azioni legali. 


 

Collocamento a riposo del personale in esonero dal servizio – Possibilità di proroga dell'esonero se non sono maturati i requisiti pensionistici

CGILCISLUIL – Fondo Unico di Amministrazione anno 2011.

10.04.2013CGILCISLUIL – Fondo Unico di Amministrazione anno 2011.


CGILCISLUIL – Corsi di formazione e programmazione didattica.

10.04.2013CGILCISLUIL – Corsi di formazione e programmazione didattica.


CGILCISLUIL – Graduatorie concorsi Capi Reparto – Capi Squadra.

10.04.2013CGILCISLUIL – Graduatorie concorsi Capi Reparto – Capi Squadra.


Comunicato congiunto sul DM piante organiche.

La Fp Cgil ha trovato un valido sostegno nella battaglia sindacale contro il DM sulle piante organiche, firmato dal Ministro Severino.
Il presente Comunicato Stampa, sottoscritto con le organizzazioni sindacali Osapp, Cisl, Sinappe e UGL, è solo il primo di una serie di iniziative sindacali di lotta, tra le quali una conferenza stampa la cui data e luogo comunicheremo successivamente.

NEWS

Buon giorno Aran


Acconto compenso accessorio per l'anno 2012

 

Sicurezza/Polizia Penitenziaria – Comunicato stampa congiunto su DM piante organiche e altro OO.SS Polizia Penitenziaria

 

RISCHIO COLLASSO SISTEMA PENITENZIARIO
INEVITABILE L’AVVIO DI INIZIATIVE SINDACALI

 

 In data 22 marzo u.s. il Ministro della Giustizia Avv. Paola Severino ha licenziato un Decreto Ministeriale che ridetermina unilateralmente le dotazioni organiche regionali degli istituti penitenziari del personale di Polizia Penitenziaria, statuendo motu proprio anche le piante organiche delle sedi amministrative centrali c.d. “extra moenia”.
Dopo un’approfondita analisi del provvedimento imposto e annunciato dall’Amministrazione penitenziaria con grande enfasi, le Segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali OSAPP, SINAPPE, UGL, CISL e CGIL FP ritengono  che il  provvedimento  assunto determinerà un ulteriore grave peggioramento delle condizioni lavorative e dei diritti contrattuali del personale appartenente a qualsiasi ordine e grado del Corpo di Polizia Penitenziaria, e specificatamente di quello impiegato presso gli istituti penitenziari del Paese.
La “nuova” dotazione organica, che contrariamente a quanto comunicato dai vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria non è frutto di un “esame” e men che meno di un lavoro partecipato e condiviso con le rappresentanze sindacali del personale circa gli oggettivi criteri di individuazione delle necessità delle articolazioni centrali (benché strategiche per il funzionamento dell’Amministrazione stessa), non tiene affatto conto delle nuove strutture penitenziarie e dei servizi attivati dal 2001 ad oggi e si limita solo a fotografare l’esistente ricalcando i numeri di quella precedente, dando per assodato che le unità attualmente non presenti o mancanti da molte sedi penitenziarie – ad oggi circa 8000 – non siano più necessarie.
Analogamente, l’attuale Amministrazione penitenziaria senza aver proceduto ad una ricognizione dei posti di servizio delle carceri, ha unilateralmente rideterminato il coefficiente di funzionalità su base regionale mortificando, oltremodo, il sistema della partecipazione sindacale così violando palesemente il sistema di regole e prerogative sindacali stabilite dai contratti nazionali di comparto in vigore, anche in tema di organizzazione del lavoro.
Vieppiù in un momento di totale incertezza per le sorti e il futuro del Paese, il ruolo della Polizia Penitenziaria viene di fatto ad essere unilateralmente ridefinito  senza tenere in alcuna considerazione gli attuali vincoli imposti dalla normativa vigente per i compiti dei poliziotti e le responsabilità disciplinari e penali a cui questi sono comunque soggetti,  all’interno di un percorso di rimodulazione delle tipologie dei circuiti penitenziari adottato con percorsi e soluzioni che allo stato  non possono essere condivise dalle scriventi OO.SS., poiché tra l’altro rischiano di compromettere le funzioni assegnate per Legge al Corpo di Polizia Penitenziaria come, ad esempio, l’osservazione trattamentale della persona detenuta.
Pertanto le scriventi rappresentanze, in ragione delle argomentazioni suesposte, sostenendo la causa del personale del Corpo stanco di dover svolgere inascoltato il proprio lavoro su più posti di servizio con turni di lavoro gravosissimi e/o di effettuare il  servizio di traduzione dei detenuti costantemente sotto scorta, considerate anche le irresponsabili falle provocate nel sistema di pagamento delle indennità accessorie (straordinari, missioni, avanzamenti di qualifica) che ne pregiudicano i trattamenti, preannunciano fin d’ora l’avvio di iniziative sindacali di lotta  e si riservano di convocare quanto prima una conferenza stampa per  esplicitare le incongruenze di un piano complessivo di intervento che si vuole imporre senza tener conto del sovraffollamento cronico delle carceri e della predetta carenza d’organico, allo stato superiore alle 8000 unità, anche rispetto alla “fantasiosa” rideterminazione operata con il D.M. di cui in premessa.
A prescindere dai diversi modelli custodiali paventati e/o imposti dall’Amministrazione penitenziaria, il predetto D.M. rischia di compromettere seriamente e in maniera inaccettabile la funzionalità e la sicurezza degli operatori e delle carceri e, più in generale, quella della collettività. 
 

ROMA lì,  10.04.2013
 

    OSAPP    SINAPPe    UGL/P.P.    C.I.S.L.F.N.S.   C.G.I.L./F.P.
  Beneduci    Santini        Moretti          Mannone           Prestini


 

 
 

Lavoratori tirocinanti cassaintegrati/in mobilità presso gli uffici giudiziari

 

 
Si è svolto oggi a via Arenula un presidio-assemblea dei tirocinanti, lavoratori in mobilita’ e in cassintegrazione che dal 2010 operano negli uffici giudiziari del ministero della Giustizia.
Il Presidio, indetto inzialmente dalla FPCGIL di Roma e del Lazio con altre OO.SS, ha visto la partecipazione anche di lavoratori dalla Calabria, di Bologna e Potenza per protestare contro la mancata applicazione dell’emendamento all’ultima finanziaria che prevede la prosecuzione per tutto il 2013 del percorso formativo gia’ iniziato, a carico questa volta del Ministero della Giustizia. A Milano, in contemporanea,  si e’ tenuto un analogo presidio che ha visto la solidarieta’ del presidente del Tribunale Livia Pomodoro ed ha avuto grande risalto sulla stampa e sulle televisioni locali.
All’esito del presidio di Roma una delegazione formata da due membri dell’UPG (Unione Precari Giustizia), è stata ricevuta dal Presidente Birritteri, Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudizaria, e dalla Dr.ssa Fargnoli, Direttore generale del personale e della Formazione.
I due Dirigenti hanno dichiarato alla delegazione dell’UPG che la ricognizione di questi lavoratori sul territorio nazionale è in via di conclusione e che entro la fine di aprile verranno richiamati per il progetto formativo tutti i lavoratori che hanno dato la propria disponibilità con l’apposita dichiarazione ai Presidenti dei Tribunali interessati. E’ una prima buona notizia, tuttavia, viste le risorse esigue, l’Ammnistrazione ha dichiarato che il progetto potrebbe non arrivare a copertura dell’intero 2013, anche perché dalla ricognizione i lavoratori interessati non sono solo 1500 ma circa 3000.
Nota gravemente negativa è che l’Amministrazione ha dichiarato di non voler incontare le OO.SS.sulla questione, dimostrando ancora una volta arroganza e autoreferenzialità e impedendo così un eventuale controllo della procedura da parte nostra e anche precludendo la possibilità di fare proposte.
Il problema più impellente tuttavia è che molti lavoratori hanno gli ammortazziatori sociali in scadenza pertanto è assolutamente urgente che ogni struttura, coordinandosi con la confederazione, apra tavoli nelle rispettive regioni per fare in modo che venga rinnovata la copertura degli ammortizzatori per questi lavoratori, che si troverebbero altrimenti costretti a espletare il tirocinio residuo, che di fatto è un’attività lavorativa a tutti gli effetti, per poco più di 200 € al mese.
Inoltre durante l’assemblea presidio di oggi, vista la pareticpazione di lavoratori di altre regioni, si è decisa la creazione di un coordinamento nazionale dell’UPG, pertanto vi chiediamo di individuare uno o due referenti per le regioni interessate che possano stare in contatto costante con i coordinatori dell’UPG del lazio, che hanno seguito la vicenda sin dall’inizio.
Ad ogni modo è stato deciso dall’assemblea/presidio che il percorso di mobilitazione non si ferma, si scriveranno presto due lettere ai presidenti di camera e senato e, seguendo l’evoluzione dell’iter parlamentare,  si cercherà di avviare una interlocuzione con il nuovo parlamento e di seguito con il govreno che verrà per stabilire un percorso che possa continuare nel 2014 e che necessita di norme e fondi adeguati.
Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Roma, 10 aprile 2013

Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco

 
 

 
 

progressioni economiche personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile

 

 
 

La Direzione Generale del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile ha deciso con nota dell’8 aprile, che si allega per opportuna conoscenza, di dare avvio in autotutela alle procedure di revisione delle graduatorie per le progressioni economiche, sospendendo l’efficacia delle graduatorie pubblicate sul sito giustizia.it il 9 aprile.
Il 25 marzo avevamo segnalato al Capo del Dipartimento l’impossibilità per il personale, stante le procedure adottate, di poter effettuare il ricorso. Anche se tardivamente le nostre osservazioni sono state accolte e sono stati riaperti i termini per la presentazione delle istanze di revisione dei punteggi.
Roma, 10 aprile 2013 

                                     Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
                                                  Giustizia Minorile
                                                Gianfranco Macigno
   
 

 
 

Spese derivanti dall'attività di soccorso – Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie.

10.04.2013 – Spese derivanti dall’attività di soccorso – Circolare della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie.


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