Comunicato Stampa
Roma, 27 marzo 2013
“Un grave errore quello commesso con l’approvazione delle nuove piante organiche del Dap, che indebolirà ulteriormente il Corpo sottraendo altri agenti ai servizi di istituto e aumentando di ben mille unità quelli destinati ai servizi centrali. L’esatto opposto di quanto vantato oggi dal Capo del Dipartimento Giovanni Tamburino e di quanto chiesto dalle organizzazioni sindacali”, con queste parole Francesco Quinti, Responsabile Nazionale Comparto Sicurezza Fp-Cgil, commenta la firma del decreto sulle piante organiche della Polizia Penitenziaria da parte della Ministra della Giustizia Paola Severino. “Il D.M.22/03/2013 prevede un organico complessivo di 45.121 unità a fronte delle precedenti 44.486. Tra questi, ben 2.786 saranno destinati a uffici e servizi, quasi mille in più rispetto ai precedenti 1.873. Al contrario di quanto trionfalmente annunciato dal Capo del Dap, gli uomini e le donne del Corpo direttamente impegnati negli istituti di pena scenderanno da 41.533 a 41.335. Un fatto incomprensibile – aggiunge il sindacalista – visto che da anni affrontiamo un’emergenza umanitaria senza precedenti e che continuano a essere aperte nuove strutture penitenziarie”. “Negli ultimi anni abbiamo denunciato lo scandalo dei distacchi dei poliziotti e ripetuto che una simile revisione degli organici sarebbe stata controproducente. Oggi – conclude Quinti – con questo provvedimento si sana di fatto la situazione di illegittimità amministrativa creata con i distacchi d’ufficio voluti dal Dap e addirittura li si stabilizza, riducendo il numero di uomini e donne direttamente impegnati nelle carceri”.
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
COMUNICATO
Roma, 27 marzo 2013: Firmato dal Ministro della Giustizia Paola Severino il decreto delle nuove piante organiche della Polizia Penitenziaria
“Era dal 1990, anno della Riforma del Corpo, che si aspettavano le piante organiche della Polizia Penitenziaria, un atto atteso da 22 anni e soprattutto uno strumento di trasparenza e di razionalizzazione delle risorse umane, importante per il buon funzionamento degli istituti e dei servizi amministrativi, centrali e territoriali. Con il decreto sulle nuove dotazioni organiche firmato dal Ministro della Giustizia il 22 marzo scorso siamo giunti, dunque, a un passaggio di radicale innovazione”. Con queste parole il Capo del DAP Giovanni Tamburino commenta un risultato che può dirsi “epocale”, frutto di un lavoro complesso sviluppatosi con ritmi serrati nel corso del 2012. “Ringrazio tutti miei collaboratori, in primis il direttore generale del personale e della formazione Riccardo Turrini Vita e la direzione generale a cui va il mio elogio per l’ottimo lavoro svolto. Questo argomento fu uno dei primi indicati dalle Organizzazioni sindacali. Ho preso un impegno. Ecco la risposta”.
Il D.M del 22 marzo 2013 stabilisce la nuova dotazione organica in 45.121 unità e, per la prima volta, le stabilisce distinte per istituti penitenziari e servizi amministrativi, centrali e regionali. Luigi Pagano, vice capo del DAP, sottolinea che il decreto costituisce un ulteriore passo sulla strada del decentramento, già iniziato con il progetto dei circuiti regionali ed evidenzia i benefici, in termini di operatività, che ne derivano “soprattutto in riferimento al fatto che ci sono carceri, aperte dopo il 2001, anno in cui fu stabilita la dotazione organica complessiva del Corpo, che, sino a oggi, hanno funzionato con personale di Polizia Penitenziaria distaccato da altre sedi.” Simonetta Matone, vice capo vicario del DAP con delega al personale, non nasconde la propria soddisfazione per essere giunti a un provvedimento “che tutela il personale nel diritto ad avere la stabilizzazione nella propria sede, giunta, in molti casi, dopo anni di distacco, situazioni che influiscono anche sulla tranquillità familiare con ripercussioni positive sulla qualità del lavoro”.
Un provvedimento, quindi, rimarca il Capo del DAP, “che ‘snellisce’, come richiesto anche dai Sindacati, le assegnazioni presso i servizi amministrativi a favore del personale che opera in prima linea all’interno degli istituti. Le nuove dotazioni organiche – continua Tamburino – non hanno inteso ridimensionare l’importanza del lavoro svolto dalla Polizia Penitenziaria fuori dalle sedi penitenziarie, che per professionalità e qualità è indispensabile alla gestione del sistema, quanto piuttosto ne razionalizzano l’impiego secondo le effettive esigenze e necessità. Tengo a evidenziare – spiega il Capo del DAP – come uno dei punti di maggiore forza sia stato il notevole ridimensionamento delle unità di personale in servizio nella sede centrale del Dipartimento che con le nuove dotazioni organiche siamo riusciti a ridurre dalle 850 unità attuali a circa 500.”
Ecco in sintesi le tabelle delle nuove piante organiche decretate:
Dotazione organica complessiva: 45.121 unità
Unità di Polizia Penitenziaria distribuite tra i 16 Provveditorati da impiegare negli istituti penitenziari: 41.335
Unità di Polizia Penitenziaria destinate a Uffici e Servizi Centrali: 2786 (una diminuzione di oltre mille unità rispetto ai numeri attuali)
così distribuiti:
Uffici PRAP: 886
Scuole di formazione e aggiornamento: 143
Uffici di esecuzione penale esterna: 334
Amministrazione centrale: 1179 – comprende, oltre a tutti gli Uffici e Servizi centrali del DAP, anche il GOM (Gruppo Operativo Mobile il cui personale è addetto ai servizi di vigilanza e traduzione dei detenuti sottoposti a regime ex 41-bis), l’Ufficio per la sicurezza personale e per la Vigilanza (USPEV), il Nucleo investigativo centrale (NIC), l’Istituto Superiore di Studi penitenziari (ISSPe).
Specializzazioni (Unità cinofile, Unità ippomontate, Settore navale): 244
1.000 le unità assegnate unità di Polizia Penitenziaria alla Giustizia minorile
Il Capo del DAP infine rassicura che il rientro del personale in esubero, distaccato presso le sedi amministrative centrali e regionali, sarà graduale e comunque oggetto di contrattazione con le Organizzazioni sindacali, valutando ogni singola posizione con criteri di trasparenza e oggettività.
Riunione aggiornata al 28 marzo, il sottosegretario si è impegnato personalmente di recarsi al MEF, per avere la situazione dei dati stipendiali aggiornata e per fornire a noi risposte sul perdurare dei disservizi.
La scelta di gestire la partita stipendiale, non potrà continuare a gravare sui lavoratori, rivendichiamo il giusto diritto alla retribuzione e al ripristino di corrette partite stipendiali.
Laddove ciò non dovesse avvenire, per le implicazioni giuridiche ed economiche nei confronti di tutti i lavoratori, queste OO.SS. si riservano di intraprendere tutte le iniziative di mobilitazione che riterranno opportune.
Roma, 26 marzo 2013
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
AVEVA RAGIONE LA FP CGIL che durante la trattativa si è dichiarata contraria al progetto prospettato dall’Amministrazione sulle piante organiche della Polizia Penitenziaria, posizione testimoniata dall’allegato verbale sulla trattativa.
Difatti, il nuovo DM prevede circa 200 poliziotti penitenziari in meno assegnati agli istituti penitenziari e 900 in più assegnati a uffici e servizi centrali rispetto a quello del 2001.
Proseguirà la nostra battaglia per contrastare un decreto sbagliato.
27.03.2013 – Bozza di Decreto di Regolamento del Corso – Relazione esplicativa del progetto didattico e le Sinopsi dei moduli didattici riguardanti il 72° Corso Allievi VV.F.
in allegato un modello di lettera di diffida al Ministero contro la chiusura degli uffici prima del pronunciamento della Corte Costituzionale che ci arriva dalla FPCGIL Abruzzo. Può essere utile farla girare tra i lavoratori e tra gli uffici.
Buon lavoro,
Nicoletta Grieco
Roma 27 marzo 2013
Al Ministro della Giustizia
Avv. Prof. Paola Severino
Al Capo di Gabinetto
Presidente Filippo Grisolia
Al Capo Dipartimento del Dog
Presidente Luigi Birritteri
Al Capo Dipartimento del DAP
Presidente Giovanni Tamburino
Al Capo Dipartimento della DGM
Presidente Caterina Chinnici
OGGETTO: Contratto Integrativo del Ministero della Giustizia del 29/7/2010 allegati da A a H, classificazione del personale e relative procedure concorsuali.
Con riferimento all’argomento in oggetto, è ormai da più di qualche anno che la FP CGIL segue il contenzioso instauratosi a seguito della firma dell’accordo del 2010 da parte dell’Amministrazione con la minoranza delle OO.SS.
Già nel 2010, infatti, la scrivente Organizzazione ebbe modo di dichiarare il proprio dissenso alla firma perché reputò il contratto integrativo in netto contrasto con quanto disposto dal CCNL 1998/2001 e CCNL 2206/2009 proprio in materia di classificazione del professionale.
La magistratura del Lavoro, chiamata a pronunciarsi dai lavoratori sulla nullità e sulla illegittimità della classificazione del personale (allegati da A a H al C.I. del 2010) del C.I. di Ministero del 2010, in quanto immediatamente lesive di loro diritti soggettivi, ha più volte, e su tutto il territorio nazionale, ribadito la contrarietà del C.I. 2010 alla ratio dei CCNL su cui esso andava fondato e stabilito, in particolare, la nullità delle norme relative ai profili professionali e e alle procedure concorsuali (allegati da A a H) )
Sul punto si allega, una per tutte, la sentenza n. 399/13 Sez. Lav. Tribunale di Trani.
Il Giudice del lavoro ha, inoltre, in molti casi, stabilito il ripristino delle procedure concorsuali e condannato il Ministero della Giustizia al pagamento di tutte le spese di lite.
Alla luce di quanto esposto almeno due importanti considerazioni determinano nella FPCGIL la ferma decisione di richiedere a questo Ministero l’immediato annullamento delle norme contrattuali di cui al Contratto Integrativo di Ministero del 2010 (allegati da A a H) e l’immediata apertura di un tavolo nazionale di confronto con tutte le OO.SS. per il ripristino di condizioni di trasparenza e legittimità.
La FPCGIL ritiene, infatti, che la riapertura del tavolo contrattuale sulla materia costituirebbe una doverosa attività di autotutela decisoria spontanea del Ministero, che agirebbe sopratutto a garanzia dei suoi interessi economici. Il dispendio di risorse fin qui realizzatosi non ha prodotto per l’Amministrazione un apprezzabile risultato. Anzi, è verosimile che, nel prosieguo, l’avvicendarsi di ulteriori contenziosi in materia possa rendere più difficile ed economicamente più gravosa la soluzione delle controversie.
Il riaffidare, inoltre, l’intera costituzione dei profili professionali a una soluzione pattizia largamente condivisa piuttosto che all’adempimento una tantum delle sentenze di condanna produrrebbe l’indubbio vantaggio di trovare per tutti i lavoratori risposte più congrue ed eque che garantirebbero una parità di trattamento che altrimenti sarebbe loro negata.
Questa Organizzazione Sindacale si dichiara, ovviamente, sin da subito disponibile ad un approfondimento della questione e rimane in attesa di una convocazione in tempi brevi.
E’ gradita l’occasione per porgere distinti saluti.
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Salvatore Chiaramonte
27.03.2013 – Fondi PON 2007 – 2013: – Sicurezza per lo sviluppo – Progetto “Videosorveglianza aree esterne in mobilità”: Sistemi di ripresa video di bordo dei veicoli VF e collegamenti multimediali alle Sale Operative.
27.03.2013 – Corso Istruttori Professionali – Appunto della Direzione Centrale per la Formazione.
22.03.2013 – Promozioni D.V.D. – Appunto della Direzione Centrale per le Risorse Umane.
21.03.2013 – Forlì – Ipotesi di chiusura Aeroporto Forlì.
18.03.2013 – Biella procurato allarme per intervento per incendio abitazione