AGENZIA NAZIONALE GIOVANI
AGENZIA NAZIONALE GIOVANI
Roma 25 marzo 2013
Al Capo del DAP
Pres. G. Tamburino
Ai Vice Capo DAP
D.ssa S. Matone
Dott. L. Pagano
Al Direttore della
Direzione Generale del Personale
e della Formazione
Dott. R. Turrini
Alla Direzione Generale
Esecuzione penale Esterna
e,per conoscenza
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
D.ssa P. Conte
Oggetto: tempo di viaggio- orario di servizio, personale comparto ministeri. Sollecito risposta
Questa O.S. in data 20 settembre 2012 con nota n. 099 ha evidenziato la difficoltà del personale di servizio sociale degli UEPE di Genova Savona ed Imperia, nel vedersi riconosciuto quale orario di servizio, il tempo di viaggio necessario per raggiungere la sede di svolgimento di una iniziativa formativa organizzata dalla stessa amministrazione.
A sostegno di tale tesi abbiamo richiamato quanto in merito disposto dalle due circolari della Direzione generale del personale citate nella nota stessa che ad oggi ci risultano essere ancora vigenti.
Giova inoltre rammentare che tali disposizioni, definiscono il risultato di un accordo specifico tra le parti a seguito dell’annullamento dell’indennità di trasferta per i lavoratori del pubblico impiego.
Sulla questione rappresentata rileviamo con un certo disappunto che non è ancora pervenuto alcun cenno di riscontro dai vertici dell’amministrazione, riscontro divenuto più che mai necessario per dirimere una questione che in verità pensavamo definita ma che invece, a causa di soggettive e libere interpretazioni dei provveditori, sta comportando al personale in servizio presso gli istituti penitenziari e di esecuzione penale esterna disagi e criticità.
La Fp Cgil, pertanto, sollecita il riscontro richiesto ribadendo il rispetto degli accordi tra le parti e , quindi, delle normali relazioni sindacali.
Si porgono cordiali saluti.
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica
Occorre evitare che la TARES, sulla quale occorrerà riprendere la discussione per modificarne gli aspetti più controversi, pesi eccessivamente sui bilanci della famiglie e delle aziende.
Infatti, lo slittamento a luglio del pagamento della prima rata sta mettendo in difficoltà gli utenti che quest’anno si ritroveranno a pagare, non in 4 o 6 rate come lo scorso anno, bensì in 2.
Ma non c’è soltanto un risvolto sulle famiglie, anche per le aziende pubbliche e private, che gestiscono i servizi di igiene ambientale, lo slittamento toglie già da molti mesi le necessarie risorse economiche per garantire i servizi, compresa la regolarità del pagamento degli stipendi per i lavoratori e le lavoratrici addette.
Paradosso dei paradossi: per assicurare la continuità del servizio, le aziende, a corto di liquidità assicurata dalle fatture pagate dai contribuenti, sono costrette a fare ricorso all’indebitamento, con il conseguente aumento del costo del servizio di smaltimento, che sarà inevitabilmente scaricato sulle famiglie, con un ulteriore aumento delle tariffe.
Chiediamo, pertanto, di spalmare il pagamento della tassa attraverso più acconti, secondo le consuetudini attuali dei Comuni, anticipando il pagamento, così come avvenuto per l’IMU lo scorso anno, evitando di farlo coincidere con quello di altre imposte e tasse. In questo modo si potrebbero conciliare le esigenze delle famiglie e raccogliere il grido di allarme delle aziende.
Altrimenti il rischio è di una stangata, tra giugno e luglio, di circa 31,8 miliardi di euro (11,6 miliardi acconto IMU, 14,4 miliardi saldo IRPEF, 4 miliardi acconto TARES e 1,8 miliardi la tranche dell’aumento dell’IVA).
CGIL D. Barbi – F. Solari
CISL F. Giacomassi – M. Petriccioli
UIL G. Loy
Roma, 22 marzo 2013
21.03.2013 – Torino – Assemblea del personale: SVENDUTE LE SPECIALIZZAZIONI DEL CNVVF.
21.03.2013 – Bari – Denuncia Procura della Repubblica.
20.03.2013 – LETTERA CIRCOLARE POSTE 2013