22.02.2017 – Relazione incontro del 21 febbraio 2017.
Nella serata del 21 febbraio 2017 si è tenuto, presso la sala riunioni del Dipartimento, il previsto incontro per la discussione della bozza finale del Decreto Legislativo di revisione dei D.Lgs. 217/05 e 139/06.
Alla presenza di tutti i responsabili del Dipartimento e del Corpo nazionale VVF, il Sottosegretario Bocci ha illustrato il contenuto della bozza di Decreto contenente quanto concordato nella riunione del 13 febbraio u.s. con l’inserimento del punto relativo allo sdoppiamento degli elenchi relativi al personale volontario, separando i discontinui dai volontari “a campana”.
Il Capo Dipartimento ha poi illustrato l’iter del provvedimento. Il Decreto Legislativo verrà approvato in prima lettura nel Consiglio dei Ministri del 23 febbraio. Da tale data decorreranno i tre mesi previsti per i passaggi alle Commissioni parlamentari e Consiglio di Stato. Il Decreto verrà definitivamente approvato intorno alla data del 23 maggio p.v..
Da quella data decorrerà il termine di un anno per successivi provvedimenti di modifica dello stesso.
Pertanto, avremo tre mesi di tempo per apportare le modifiche al Decreto prima della sua approvazione definitiva e poi un anno per ulteriori integrazioni e correttivi da tradurre in atti formali come previsto dalla legge.
Verranno, quindi, istituiti due tavoli permanenti di concertazione; uno relativo alle modifiche ordinamentali ed un altro per la contrattazione sulla parte economica relativa al Fondo, che verrà istituito con il Decreto, e la trattazione delle risorse per le nuove assunzioni.
Nella prossima riunione, che verrà convocata entro 15 giorni, ci verrà presentata una bozza di protocollo d’intesa dove saranno stabilite le modalità di lavoro dei due tavoli.
Riteniamo che il risultato ottenuto sia ampiamente soddisfacente, soprattutto per aver ricondotto alla contrattazione tra le parti un provvedimento che, se assunto unilateralmente dall’Amministrazione, avrebbe avuto un effetto sicuramente negativo e peggiorativo delle condizioni del servizio e di lavoro per tutto il personale del Corpo nazionale VVF.
Ovviamente, vi terremo prontamente informati sugli sviluppi della questione.
Il Segretario Nazionale FP CGIL Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VV.F.
Salvatore CHIARAMONTE Danilo ZULIANI
UEPE
di Napoli – richiesta di intervento
Il 15 febbraio u.s. presso
l’UEPE di Napoli si è svolta una
assemblea dei lavoratori indetta dalla
FpCgil territoriale alla quale ha partecipato anche la coordinatrice nazionale Fp Cgil del
settore, nel corso della quale il personale
ha denunciato il forte disagio operativo e professionale che da tempo
vive quotidianamente nel silenzio assordante dell’Amministrazione che ben
conosce la situazione in quanto più volte rappresentata .
Un disagio che finora ha reso ancora
più gravoso il clima lavorativo vissuto dal Personale e riconducibile
anche a problematiche gestionali determinate da una incomunicabilità
con la dirigente dell’Ufficio apparsa fin qui
poco disponibile all’ascolto e alla presa in carico di quelle
problematiche non solo operative ma anche logistico strutturali.
Nell’ultimo incontro del
20.2.2017, seguito all’assemblea in parola e, si badi bene, convocato a
distanza di ben tre mesi da quando lo stesso era stato richiesto, è
stata nuovamente espressa con forza tutta la contrarietà ad un modus operandi che riteniamo sbagliato e
fortemente penalizzante della dignità e
della professionalità dei lavoratori, indicando alcune facili soluzioni,
adottabili nel metodo e nel merito delle criticità presenti e in grado di
rasserenare il clima lavorativo. Pur con tutti i dubbi e le riserve dovuti ad
anni di inaccettabili ed ingiustificabili contrapposizioni alle nostre
legittime richieste, sarà verificata in via ultimativa la reale disponibilità ad avviare un nuovo corso nelle relazioni sindacali e, soprattutto, in quelle
con il personale. Nel reiterarsi
dell’assenza di risposte alle questioni
di Napoli l’assemblea ha richiesto con
forza l’attivazione di tutte le forme di
lotta e di protesta (stato di agitazione,
tavolo in prefettura, avvio di ricorsi giudiziari, ecc.) che si
riterranno necessarie.
Si badi bene che le problematiche
evidenziate riguardo gli aspetti
logistico strutturali della sede
dell’UEPE appaiono di una importante rilevanza
e di effettiva criticità in
quanto afferiscono alla sicurezza e alla
salubrità del posto di lavoro, criticità
che richiedono interventi strutturali urgenti e non più procrastinabili
in quanto si rischia di compromettere l’espletamento quotidiano del mandato
istituzionale che risulta mortificato dalla incomprensibile incuria e disattenzione dei vertici
istituzionali. In tale drammatica cornice
si inserisce il progetto di riorganizzazione del sistema dell’esecuzione
penale esterna che a fatica e tra le
molte difficoltà sta cercando di
implementarsi . A tal proposito nel corso dell’assemblea sono stati
evidenziati dal personale forti perplessità
riguardo le ultime disposizioni
emanate dalla circolare n.37582
” attività di collaborazione al
trattamento penitenziario tra UEPE e Istituti “e dalla Direttiva del Capo
Dipartimento recante “linee di indirizzo per i servizi minorili e
per l’esecuzione penale esterna per adulti ” , disposizioni che , a parere
dell’assemblea, evidenziano palesemente la “teorizzazione
operativa” del sistema, che hanno
escluso ed eluso il contributo operativo,
professionale ed esperienziale che gli operatori di servizio sociale
hanno ad oggi apportato al settore
dell’esecuzione penale esterna . L’istituzione delle cosiddette “antenne” presso gli istituti
penitenziari appare, in tale ottica, un’ escamotage per coprire inadempienze di
altri soggetti che istituzionalmente concorrono al mandato di riferimento.
Inoltre ci si chiede come si concilia l’istituzione
delle ” antenne” con le priorità
lavorative? E’ evidente che, non essendoci l’auspicato incremento di organico,
i carichi di lavoro delle c.d.”antenne”
ricadranno” sic et simpliciter” sugli
altri Assistenti Sociali che già hanno carichi di lavoro non facilmente
gestibili. Senza contare poi che tale
ulteriore competenza, peraltro non prevista dalla normativa di riferimento,
trasforma, snaturandone il ruolo e i compiti, la professionalità
dell’assistente sociale. Sarebbe stato più consono e corretto prevedere che un
assistente sociale, che di regola risulta più presente di altri in un istituto
risultasse essere il “referente”
operando in base alla propria professionalità sia all’interno del
penitenziario che sul territorio, com’è nelle sue ” corde” professionali.
Infine, dall’assemblea è stata evidenziata la necessità di trasparenza riguardo i criteri adottati e da adottare per
il conferimento degli incarichi cui debbono avere l’opportunità di aspirare ed
accedere tutto il personale e con la possibilità di opportuna rotazione ,
risultando allo stato non più
sopportabile dai vertici il
disconoscimento dei compiti istituzionali dell’assistente sociale da cui ne
consegue la costante ghettizzazione e mortificazione professionale.
L’assemblea si è conclusa chiedendo a questa O.S. l’impegno
a vigilare affinchè il nuovo
modello organizzativo si implementi con la giusta correttezza e trasparenza e non con quelle modalità arcaiche che rappresentano purtroppo, ancora
oggi, la consuetudine di
un’amministrazione, lei si, resistente ad un effettivo cambiamento . Riteniamo
che quanto esposto rappresenta una situazione davvero drammatica che richiede un urgente intervento di codesta
amministrazione.
La Coordinatrice Nazionale Fp Cgil II Segretario Provinciale
F.to Lina La Monica F.to Gaetano Placido
Vi informiamo che il 23
agosto u.s. è stato pubblicato il Decreto
del Ministro della Salute 22 giugno 2016 che integra l’elenco di titoli del
vecchio ordinamento che sono riconosciuti equipollenti al D.U. (ora Laurea) per
la professione sanitaria di
Educatore professionale. Riportiamo la nuova Tabella del DM 22/06/2016, che sostituisce quella
nel DM 27/07/2000, nella quale abbiamo evidenziato tutte le modifiche/integrazioni,
rispetto al testo precedente
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Pubblichiamo in allegato il Verbale della Commissione Paritetica in merito ai termini di successione dei contratti a tempo determinato.
Abbiamo sottoscritto
definitivamente, nella giornata di ieri, il rinnovo 2017-2019 del Contratto
Nazionale Agidae.
Si tratta di un buon
contratto, che prevede:
110 euro lordi di
incremento sul C2, che saranno erogati in tre tranches: 60 euro al 1 gennaio
2017, 20 al 1 gennaio 2018 e 30 al 1 gennaio 2019, oltre a 5 euro mensili per
13 mensilità da destinarsi alla assistenza sanitaria integrativa, per la quale
il confronto dovrà aprirsi entro il 30 aprile 2017
– l’incremento dei permessi per
qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale,
– l’esclusione dal periodo di comporto
delle malattie gravi e delle terapie salvavita, l’incremento del periodo di
congedo previsto per legge per le donne vittime di violenza di genere di due
mesi di aspettativa non retribuita,
– l’accordo sui tempi di vestizione di 14
minuti giornalieri.
Sono state inoltre migliorate
le relazioni sindacali, anche attraverso un incremento delle materie destinate
alla contrattazione integrativa.
Abbiamo ottenuto
anche un importante risultato sul tema dello straordinario, che fa chiarezza
rispetto al conteggio ed alla retribuzione mensile delle ore lavorate oltre il
normale orario di lavoro.
Il contratto mantiene
la percentuale dei rapporti di lavoro a tempo determinato al 30%, a fronte di
una richiesta di Agidae motivata dalla presenza nelle stesse Istituzioni del
contratto afferente al comparto sociosanitario insieme a quello della scuola,
che avrebbe potuto provocare problemi applicativi.
Questo è il primo
contratto del settore che viene rinnovato, e, visti i contenuti, il risultato
assume particolare importanza anche rispetto a tutte le trattative che si
stanno aprendo nel settore, dopo l’invio delle piattaforme.
FP
CGIL FISASCAT
CISL UILTuCS
C. Taranto D.
Guarini I.
Veronese
Download comunicato (29.4 KB).
Download Informativa (106.4 KB).
Download CCNL (24.56 MB).
Informiamo i lavoratori della
Giustizia che ieri questa O.S. ha provveduto a sollecitare il pagamento del FUA
2013-2014-2015 presso i vertici
dell’Amministrazione. Le somme dovute sono state riassegnate e ora la
pratica è presso il MEF. In nostra
presenza , gli stessi vertici, hanno provveduto immediatamente a inoltrare un
sollecito affinché il FUA possa essere erogato ai destinatari il prossimo mese di marzo.
Noi continueremo a seguire da vicino la faccenda e vi
terremo informati.
Roma, 22 febbraio 2017
La Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Ministero della Giustizia DOG
Amina D’Orazio
Nota ministeriale n .0062935 del 21.2.2017 di cui all’oggetto.