Siamo venuti a conoscenza del grave gesto accaduto al Commissario Rocca e al Direttore Ravaioli.
Nel ribadire il totale dissenso sull’operato sia del Commissario che del Direttore Generale e la nostra distanza politica dalla loro visione della Croce Rossa, condanniamo l’accaduto ed esprimiamo la nostra solidarietà agli interessati.Riteniamo che l’uso delle intimidazioni e della violenza peggiori i problemi e non li risolva.
Roma, 27 settembre 2012
FP CGIL NAZIONALE CRI
Pietro Cocco
Primo passo per la modifica del decreto sul riordino della CRI, primi risultati delle mobilitazioni.
Pur esprimendo parere favorevole sull’impianto del decreto, la Commissione Affari Sociali della Camera, pone in evidenza alcune criticità dello stesso.
Si fa riferimento esplicito e perentorio alla gravità del problema occupazionale qualora non si apportassero sostanziali modifiche, il punto di partenza di ogni ragionamento dell’atto della commissione, è il riconoscimento del fatto che i dipendenti che hanno partecipato alle attività fino ad oggi svolte sono 4000.
È il primo risultato dell’azione che stiamo svolgendo unitariamente presso le Istituzioni e della pressione politica che abbiamo esercitato con le mobilitazioni del personale e che stiamo esercitando presso i partiti e i gruppi parlamentari.
Il prossimo appuntamento sarà il parere della Commissione Igiene e Sanità del Senato, se, come crediamo dovesse formulare analogo parere, chiederemo con ancora più forza al Ministro di apportare le modifiche necessarie, peraltro da noi indicate, che garantiscano il personale tutto.
Roma, 20 settembre 2012
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL CRI
Pietro Cocco
Di seguito la nota, consegnata a tutti i partiti politici che si candidano al governo del Paese, sul settore giustizia con le nostre proposte per riformare il sistema e riportare al centro i diritti scritti nella Costituzione.
FP CGIL GIUSTIZIA
Nicoletta Grieco
Roma, 15 febraio 2013
Al Ministro
Dr. Corrado Passera
Al ViceMinistro
Dr. Mario Ciaccia
Al Capo di Gabinetto
Pres. Mario Torsello
Al Direzione Affari Generali e Personale
Dr. Marcello Arredi
Ufficio Relazioni Sindacali
Dr.ssa Rosella Lanuti
S E D E
Oggetto: Area I – ottemperanza TAR Lazio
Alla scrivente organizzazione sindacale è stata trasmessa dalla Direzione Affari Generali, Relazioni sindacali, Servizi comuni l’informativa con la quale il Dr. Arredi in veste di Commissario ad acta provvederà ad ottemperare alla pronuncia TAR Lazio n.01412/2011.
In riferimento alla nota di cui sopra, si evidenzia che con la citata sentenza sono venuti meno i vincoli posti dal Dipartimento di Funzione pubblica ed i conseguenti provvedimenti amministrativi adottati dall’Amministrazione, che prevedevano il passaggio tra le aree disciplinato dall’art. 35, comma 4 del d.l.VO 165/2001.
Per quanto sopra esposto, chiediamo che l’Amministrazione debba dare esecuzione agli accordo integrativo dell’8.02.2008, art. 4, lett. b) che coinvolge tutti i lavoratori che si trovino nella condizione di partecipare alla selezione e, non solo i ricorrenti.
In sede di ridefinizione delle piante organiche l’Amministrazione ha provveduto ad incrementare la dotazione della II area di 156 posizioni.
Tale limitazione va intesa nel numero di posti messi a concorso ma, non nel senso di individuazione delle singole unità di personale che vantano diritto al passaggio d’area.
La sentenza di cui all’oggetto, come sempre da noi sostenuto, riconosce il diritto alla carriera ma non il diritto al “posto”.
In tal senso va inteso il successivo parere dell’Avvocatura di Stato che ha reso estensibile gli effetti della sentenza a tutti i lavoratori interessati.
L’adempimento alle sentenza, così come comunicatoci dal commissario ad acta, viene a realizzare, consapevolmente, una evidente disparità di trattamento tra lavoratori aprendo la via a numerosi ricorsi.
Si rammenta, altresì, che l’accordo integrativo dl febbraio 2008 fu sottoscritto dalle sigle sindacali in quanto i suoi effetti investivano tutto il personale, un’applicazione restrittiva dello stesso verrebbe a snaturare la natura propria dell’accordo integrativo.
Considerato quanto sopra esposto, si invitano le SS.VV. a voler valutare l’importanza che la problematica riveste per il personale e, la necessità di un importante atto politico che riconosca pari dignità a tutti i lavoratori.
Si resta in attesa di un cortese urgente riscontro.
FP CGIL MIT
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
Ai Partiti Politici
Roma 15 febbraio 2013
La grave situazione in cui versa la Croce Rossa Italiana e le difficili condizioni di lavoro dei sui dipendenti hanno bisogno di risposte concrete.
La riforma di cui è stata ultimamente oggetto la CRI non fornisce alcuna soluzione e, se è possibile, contribuisce ad aggravare lo stato preesistente.
In questo contesto la FP CGIL ha sentito la necessità di elaborare alcune correzioni, proposte in allegato, su cui richiama l’attenzione di chi si prepara a governare il Paese.
Si tratta di un progetto concreto la cui adozione è auspicabile anche in termini di economicità ed efficienza del sistema.
E’ intenzione della FP CGIL diffonderne la conoscenza e approfondire con la politica un colloquio costruttivo su questo importante tema.
E’ gradita l’occasione per porgere distinti saluti
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Salvatore Chiaramonte
15.02.2013 – Circolare mobilità S.A.T.I.
15.02.2013 – Puglia – Nota al Direttore Regionale sulla programmazione dei corsi S.A.T.I. per il 2013.
15.02.2013 – Napoli – Riflessioni sulla Protezione Civile in occasione dell’ iniziativa fatta a Napoli il 12/02/2013.
Oggi presso l’Aran si è svolto un primo incontro per l’apertura del confronto con le OO.SS. sui due allegati Atti di Indirizzo del Governo e delle Parti Pubbliche relativi rispettivamente alle revisione del sistema delle relazioni sindacali e ad alcune modifiche alla normativa sul lavoro a tempo determinato .
In apertura il Presidente dell’Aran ha illustrato gli obiettivi e i contenuti degli Atti di Indirizzo; ha ricordato i passaggi che hanno condotto alle scelte della L. 150, e successivamente i contenuti dell’Accordo OO.SS.-Governo, parti pubbliche del 3 maggio 2012, che indicava una netta scelta di revisione del modello di relazioni proposta dalla legge 150.
Quell’Accordo, che non ha avuto alcun seguito, rappresentava la volontà delle parti di modificare parti essenziali della Legge attraverso interventi legislativi, così come la necessità riconosciuta di intervenire per sanare il precariato pubblico. Ha quindi proposto di avviare un iter di analisi della complessa stratificazione normativa sulle relazioni sindacali presente nei contratti, con l’obiettivo di rivederne gli assetti alla luce del modello così delineato.
La Cgil ha dichiarato il proprio interesse all’apertura di un confronto sul tema di una revisione e potenziamento del modello di relazioni, che si rende obiettivamente necessaria dopo il caos normativo prodotto dal Governo Berlusconi che ha determinato, oltre al blocco dei contratti, l’inapplicabilità delle norme vigenti e la decadenza della contrattazione integrativa, così generando un gigantesco ambito di incertezza giuridica, anche per le stesse Amministrazioni.
Ha altresì manifestato l’esigenza di un modello appropriato, certo, semplificato ed efficace necessario per affrontare i complessi problemi di gestione che le riforme oggi e quelle future solleveranno.
Ha però rilevato come non sia pensabile realizzare tale revisione nell’ambito del perimetro delineato dalle norme vigenti della L. 150 e del decreto legge sulla spending review.
La revisione va operata a tutto campo, restituendo alla contrattazione la potestà che il D.Lgs. 165/2001 originariamente le assegnava, superando i vincoli ideologici e normativi introdotti dalla L.150 e dalla successiva produzione legislativa.
In questa direzione si muovono i contributi che la CGIL e le sue categorie hanno presentato alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale.
La Cgil ha altresì chiesto che si provveda con urgenza alla sospensione di tutti quei provvedimenti che le amministrazioni stanno assumendo in attuazione della L. 150 e delle ulteriori leggi intervenute, con i quali si disdicono i contratti integrativi operando in sostituzione di norme contrattuali in modo unilaterale ( vedi Enti Locali, Scuola, etc.).
Per quanto riguarda il secondo tema, partendo dall’emergenza rappresentata dai contratti a tempo determinato in scadenza il prossimo 31 luglio, che vanno ulteriormente prorogati, ha posto l’esigenza politica di una revisione generale dell’utilizzo del lavoro flessibile ( Tempi determinati, CO.CO.CO., somministrati, partite IVA, altro), che non deve più essere normalmente utilizzato nella P.A., garantendo comunque il lavoro degli interessati.
Si è trattato di un primo incontro interlocutorio, alla fine del quale si è decisa una calendarizzazione su entrambi i temi, per i primi giorni dopo le prossime elezioni.
Roma 14 Febbraio 2013