11.01.2012 – In allegato Crotone – Dichiarazione stato di agitazione.
Col ridimensionamento delle istituzioni scolastiche il MIUR ha ridotto di circa 700 il numero degli incarichi di revisore contabile. Ogni incarico ora comprende almeno quattro scuole. In questi giorni la Direzione del Bilancio sta procedendo alle nomine dei revisori.
Il 2 gennaio come FP CGIL abbiamo con apposita nota chiesto una informativa sui criteri adottati per gli incarichi e copia degli elenchi predisposti. L’8 gennaio l’Amministrazione ci ha convocato solo dopo, però, aver inviato gli elenchi con le nomine effettuate alla firma del Ministro.
A questo punto durante l’incontro abbiamo potuto solo prendere atto dei criteri che il Direttore del Bilancio ci ha illustrato rifacendosi alla direttiva Gelmini del 2010 in materia.
Sui revisorati da sempre diciamo che il modo di attribuire questi incarichi non ci piace, che vorremmo soluzioni trasparenti e omogenee sul territorio per tutto il personale che ne abbia fatto richiesta, che sarebbe opportuno modificare la normativa di riferimento (cosa che da anni l’Amministrazione stessa dice di voler fare ma non fa), che va garantita una adeguata formazione per consentire anche ai colleghi assunti negli ultimi 3 anni di non essere esclusi e che va effettuato un aggiornamento adeguato ai revisori nominati.
Intanto aspettiamo gli elenchi per verificare se i criteri esposti siano stati effettivamente rispettati per tutti i richiedenti. Invitiamo i colleghi interessati a fare altrettanto segnalandoci le eventuali “incongruenze” riscontrate non appena gli elenchi saranno pubblicati sulla Intranet (altro impegno assunto dall’Amministrazione).
In allegato il comunicato sindacale unitario sulla questione.
Roma, 11 gennaio 2013
P CGIL NAZ.LE
Angelo Boccuni
Abbiamo sottoscritto ieri un verbale di conciliazione con la Soprintendente del Polo Museale Veneziano ed abbiamo impedito che fosse messo in atto un vero e proprio tentativo di ritorsione nei confronti di 29 lavoratori, ‘presunti colpevoli’ di esposizione delle bandiere sindacali nel corso di una iniziativa sindacale di protesta nei confronti della Soprintendente dr.ssa Damiani, conseguente ad una dura vertenza che si protrae ormai da troppo tempo. La Soprintendente ha giudicato gravissimo il fatto che venissero esposte le bandiere sindacali, richiamandosi al famoso regolamento per le esposizioni delle bandiere che naturalmente prevede che gli edifici pubblici possano esporre solo la bandiera italiana e quella europea. Una singolare interpretazione, quasi noi avessimo preteso che qualche edificio pubblico esponesse le nostre bandiere o quelle delle OO.SS. che ci affiancano in questa vertenza (FLP e USB). E meno male che la Soprintendente dirige il Polo Museale e non, ad esempio, qualche ospedale pubblico di Roma in questi giorni avvolto dalle bandiere sindacali a seguito della dura vertenza in atto contro gli inammissibili tagli del governo tecnico-professorale. Cosa avrebbe fatto, un procedimento disciplinare contro tutto il corpo sanitario?
Si dirà: ma che c’entrano i lavoratori, colpevoli solo di avere aderito ad una manifestazione di protesta? Secondo la dr.ssa Damiani invece avrebbero dovuto impedire l’esposizione e il non averlo fatto comporta la presunta violazione al codice disciplinare. Con tutto il rispetto, ma simili atteggiamenti ci riportano indietro in tempi che non ci piacciono, evidentemente.
Pertanto aver rinunciato ad un assurdo procedimento comporta certamente il nostro riconoscimento per aver recuperato un po’ di saggezza in una vicenda, quella del Polo Museale Veneziano, dove finora avevamo assistito a vere prove muscolari da parte della Soprintendente, che in verità ci è parsa assai malamente consigliata. Quanto alle posizioni espresse dai nostri amici confederali di Venezia, per fortuna di tutti assolutamente confinate nella dinamica territoriale locale, esprimiamo il nostro fermo dissenso. Ricordiamo a qualche esegeta del regolamento delle bandiere che, ad esempio, il primo giugno scorso CGIL, CISL e UIL del MIBAC hanno addobbato con le loro bandiere il MEF senza che nessuno avesse a che ridire. Mentre in riferimento a qualcun altro che addirittura ci sfotte per aver giustamente conciliato sottraendo 29 lavoratori ad un procedimento di cui sono evidenti le caratteristiche ci chiediamo ancora perchè il 9 gennaio non fossero con noi in piazza a manifestare contro questa grave ingiustizia.
Noi invece riteniamo un buon risultato aver rimesso le cose al loro posto e siamo pronti al confronto sui temi della vertenza che riguardano la riorganizzazione di un Polo Museale in evidente difficoltà e con gravi problemi di bilancio, per quello che ci risulta. Mantenendo del tutto in piedi le nostre vertenze e lo stato di agitazione.
Quindi vi inviamo il comunicato stampa congiunto, del quale condividiamo anche le virgole ed esprimiamo moderata soddisfazione per essere riusciti a far prevalere la ragionevolezza. Con buona pace di qualche disfattista deluso.
Roma, 11 gennaio 2013
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
Roma, 10 gennaio 2013
Al Capo Dipartimento VV.F.,S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
e p.c.: Al Capo del C.N.VV.F.
Dott. Ing. Alfio PINI
Al Direttore Centrale per l’Emergenza
ed il Soccorso Tecnico
Dott.Ing. Pippo Sergio MISTRETTA
Al Dirigente dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Limiti protettivi dei guanti da incendio.
Con nota del 20 agosto 2012 la FP CGIL VV.F. ha segnalato le gravi problematiche relative all’utilizzo dei guanti di ultima generazione distribuiti al personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Infatti, nel corso degli interventi estivi, si sono verificati diversi infortuni sul lavoro nei quali alcuni colleghi hanno riportato ustioni alle mani di una certa gravità.
Inoltre, a seguito di segnalazioni giunte dal territorio relative al malfunzionamento di altri D.P.I., la scrivente ha tenuto alto il livello di attenzione sulla salute e sicurezza degli operatori VV.F., sollecitando un intervento significativo da parte dell’Amministrazione teso a tutelare l’incolumità del personale impegnato nel soccorso tecnico urgente senza la minima certezza sull’efficienza dei Dispositivi di Protezione Individuale.
Purtroppo, le raccomandazioni impartite ai Dirigenti territoriali sono apparse palesemente insufficienti a garantire il personale operativo, poiché l’emanazione della circolare n. EM 6424/3405 del 14.12.2012 si limita ad una serie di istruzioni per l’uso umilianti per i Vigili del Fuoco che, da sempre, conoscono ed attuano le procedure di autoprotezione.
Si rappresenta, pertanto, la necessità di una convocazione urgente delle OO.SS. e dell’osservatorio sulla sicurezza al fine di verificare i limiti protettivi offerti sia dai guanti da incendio che in generale dai D.P.I. in dotazione, per garantire al personale la necessaria sicurezza nelle operazioni di soccorso.
Nel rimanere in attesa di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
Coordinatore Nazionale
FP CGIL VVF Mario MOZZETTA |
11.01.2013 – In allegato SPELEOSUB – Riconoscimento livelli ed avvio selezione.
Intenti lodevoli per noi assolutamente condivisibili, basta verificare le proposte contenute nei famosi 10 punti programmatici che abbiamo lanciato il 28 ottobre 2010 nell’ambito dell’iniziativa pubblica “Celle in piazza” tenuta avanti Montecitorio.
(ANSA) – ROMA, 10 GEN – ”Dal 2000 in poi una serie di situazioni soprattutto legislative hanno generato l’aumento della popolazione carceraria”:tra le cause del sovraffollamento ci sono in modo specifico ”la legge Bossi-Fini, la legge Giovanardi e la ex Cirielli”.
Lo ha detto Piero Grasso, ex procuratore nazionale antimafia, e ora candidato del Pd alle politiche, secondo il quale Governi Berlusconi e Monti hanno dato prova di una gestione del problema ”assolutamente inadeguata: il piano carceri di Alfano era una foglia di fico”.”Non basta costruire nuove carceri ma bisogna mandarci la polizia penitenziaria”.”Non voglio dare giudizi – ha detto ancora Grasso ospite di Radio anch’io – sul ministro Severino che ha fatto quel che ha potuto. Ma la storia dei braccialetti carcerari ci costa 10 milioni per avere 14 braccialetti in uso come esperimento… sono tanti soldi che si potrebbero utilizzare in altro modo”.
Il problema delle carceri ”va affrontato in termini generali con una riforma della giustizia,il carcere e’ parte di questa riforma. Uno degli strumenti era quello delle pene alternative al carcere, era un modo per iniziare ma non lo si e’ fatto. Un altro tema e’ quello della tenuita’ del fatto, il furto al supermercato punito da tre a dieci anni, un assurdo”. ”Mi impegno a trasformare il carcere della vergogna nel carcere della speranza, se il Partito democratico avra’ in Parlamento i numeri per governare lo posso garantire;altrimenti mi dispiace ma…”. Grasso ha proposto, in caso di vittoria alle elezioni, di ”finanziare i Sert per garantire percorsi trattamentali alternativi al carcere per i tossicodipendenti. Mi posso impegnare anche a nome del partito in cui mi candido – ha aggiunto – non solo a far approvare la legge sulla tenuita’ del fatto ma anche di riprendere la legge Smuraglia, che non viene piu’ finanziata, sul lavoro dentro e fuori del carcere”.
(ANSA).
10-GEN-13
La FP CGIL chiede al Ministro della Giustizia di convocare con urgenza le OO.SS. per la firma ufficiale dell’accordo sul FESI 2012. Il personale non può attendere oltre.
Rispetto alle iniziative del governo presieduto dal professor Monti, non è mancata occasione per manifestare i nostri dubbi e le nostre perplessità circa il suo operato. Il percorso di lotta e rivendicazioni organizzato attraverso scioperi e presidi ne sono sicura testimonianza.
L’ultimo atto ufficiale emanato prima delle sue dimissioni, vale a dire la Legge di Stabilità o ex Legge Finanziaria, ha, tra le altre cose, per l’ennesima volta, rivoltato l’assetto delle Commissioni Tributarie.
Tale provvedimento prevede, infatti, il ritorno della Direzione della Giustizia Tributaria all’interno del Dipartimento delle Finanze, facendo quindi una completa inversione a “U”, rispetto all’esistente e nel giro di un tempo brevissimo, tutto ciò senza che l’Amministrazione abbia ancora fornito la benché minima informazione sul punto.
Ma assodato quanto sopra, ci preme fare chiarezza, circa l’allarme che si sta creando tra i dipendenti delle CC.TT., sul tema contributo unificato, circa una presunta modifica “in peius”, contenuta all’interno della Legge di Stabilità appena approvata, del disposto normativo di cui all’art.37 del decreto 98 del luglio 2011, quello che istituiva il versamento del contributo unificato anche per le vertenze tributarie.
Da un’attenta analisi del disposto normativo, ci sembra si possa affermare che la quota destinata ad incentivare il personale delle CC.TT. non è stata messa in discussione, visto che la norma interviene solo a regolare la parte di contributo unificato versato per la parte della giustizia civile e amministrativa, ma non per quella tributaria.
A dimostrazione di ciò basti pensare che il capitolo di spesa sul quale affluiscono le somme versate per le vertenze tributarie rimane sotto il bilancio del MEF (Dipartimento delle Finanze).
In conclusione comunque, facciamo presente che in data 8 novembre 2012 la scrivente organizzazione aveva richiesto formalmente all’Amministrazione una convocazione, onde pervenire ad un accordo, sul tema del contributo unificato e più precisamente sulla quota parte da erogare al Personale delle CC.TT.
Riteniamo che tale convocazione, a tutt’oggi non fatta, sia diventata imprescindibile.
Roma, 9 gennaio 2013
FP CGIL Naz. MEF FP CGIL MEF Lombardia
D. Nola A. Fimiani
documento rsu Stabilimento militare di “Spolette” di Torre Annunziata
proclamazione stato di agitazione